“Quella Casa Nel Bosco”, signori, l’Horror è servito.

Joss Whedon è l’artefice del successo planetario di “The Avengers“. Ma il suo merito più grande è stato quello di farmi emozionare al cinema, con quel film, come non mi succedeva da anni… ok, magari il suo secondo merito potrebbe non fregare a nessuno, ma per me è il più importante.

Quando succede una cosa del genere mi viene voglia di vedere tutto quello che ha fatto un autore. Ecco, magari non proprio tutto, “Buffy L’Ammazzavampiri” e “Angel” non mi va proprio, in compenso mi sono *occhiolino* noleggiato *occhiolino* l’osannato “Firefly” e il film conclusivo della serie “Serenity” che presto vedrò.

Venerdì scorso è uscito nei nostri cinema “Quella Casa Nel Bosco” scritto e prodotto dal nostro Joss.
Diciamo subito che ultimamente cerco di non vedere i trailer, tranne i primi e leggere solo l’indispensabile sui film. Primo perché ormai i trailer fanno vedere praticamente tutto il film e secondo per non farmi influenzare ed evitare gli spoiler, che vanno molto di moda, soprattutto sulla stampa italiana.

Questa casa nel bosco…

Quindi sono andato al cinema quasi a digiuno su “Quella Casa Nel Bosco”, avendo visto il minimo indispensabile e letto ancora meno. Da quel poco che sapevo sembrava il solito film in cui un gruppo di ragazzi stereotipati che finisce in uno chalet nel mezzo di un bosco e finiscono macellati da degli oscuri orrori che abitano tra gli alberi.
In effetti il film parla di un gruppo di ragazzi stereotipati che finisce in uno chalet nel mezzo di un bosco e finiscono macellati da degli oscuri orrori che abitano tra gli alberi, ma con classe. Con tanta classe da poterla vendere a tutti gli autori degli ultimi horror e ne avanza ancora un bel tocco.
Il film è diretto da Drew Goddard, alla sua prima esperienza, ma fa parte della cricca di Whedon da un bel po’, ed è stato anche uno degli autori di “Lost“, non che questo deponga a suo favore, ma in questo film se la cava egregiamente, gestendo il tutto con precisione, riuscendo a mantenere la suspance anche nei cambi di scena.

La Compagnia Del Macello

La grandezza del film, quello che lo rende uno dei migliori film horror del cinema recente, è la sceneggiatura: capace di prendere una situazione vista 2000 volte e riproporla pari pari, senza farsi mancare niente dei luoghi comuni di questo genere di film. Niente viene omesso, ma tutto viene mostrato in una maniera nuova. Il genere horror, nel suo complesso, viene destrutturato, scomposto, analizzato, rimontato e infine spiegato, come meglio non si poteva fare. Per farvi capire la visione pensate ad un mago che vi spiega i suoi trucchi mentre li svolge, ve li fa vedere, eppure alla fine riesce comunque a stupire, a imbrogliarvi e vi fa pure applaudire contenti e divertiti alla fine… impossibile? La coppia Whedon – Goddard ci riesce e ci riesce alla grande. Mette in scena tutti i clichè del genere, a partire dai protagonisti, il simpatico strafattone, il nerboruto sportivo, la troietta, la santarellina e l’intelligentone, fino alle situazioni, i due che fanno sesso nel bosco, la compagnia che si separa quando dovrebbero agire tutti insieme ecc… ecc… ma è tutto giustificato e spiegato, lo fanno perché “lo spettatore” se lo aspetta e lo vuole, altrimenti “lo spettatore” si alza e se ne va…

Non mancano le citazioni, da quelle velate, impercettibili, a quelle plateali che possono capire anche ai meno “esperti”. Si vede di tutto, le strizzatine d’occho allo spettatore generico sono tante quante quelle fatte allo spettatore più esperto. Partendo dai buoni vecchi “Cenobiti” fino a “It“, passando per tutti quei mostri che affollano l’immaginario horror moderno… sì, pure agli horror Made in Japan.

Come firma indelebile di Whedon c’è l’ironia, collante di tutto, la smitizzazione di cose e situazioni altrimenti troppo raccapriccianti, soprattutto concettualmente, quando ci tocca entrare e capire un’ottica totalmente orribile e inaccettabile per chiunque abbia dei princìpi e una morale.

Ma bisogna vederlo per capire, meglio di così non posso esprimermi senza raccontare scene… scusatemi per ora se sono stato astratto, vedrete che, se andrete al cinema, vi divertirete un mondo.

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

12 pensieri su ““Quella Casa Nel Bosco”, signori, l’Horror è servito.

  1. Io invece avendo visto il trailer al cinema ed essendomi documentata qua e là aspettavo con ansia di vedere questo film…la cui uscita è stata posticipata!!!
    Sinceramente nn ha deluso le mie aspettative…anzi…concordo pienamente (come sempre o quasi :-D) con MrChreddy!
    Questo film mi ha appassionata e tenuta attaccata allla poltrona del cinema…evvai la manina della mia dolce metà è stata stritolata in + occasioni…sarà x questo che a lui nn ha convinto il film :D:D:D
    L'ultima parte è veramente splatter e godereccia…e il tanto agognato Tritone rese fiero colui che bramava vederlo in azione…:D:D:D

    Che stia crescendo dentro di me il "passeggero oscuro"… v. Dexter.. :O
    CIAOOOOOOOOO :-)
    ps. Forse condivido con la mia dolce metà solo la perplessità di quello che si vede nel finale… poteva essere fatto meglio indubbiamente… :D

    • Ciao Cris… ocio agli spoiler quando scrivi… ;)

      Cmq il film lo apprezzi di più se si conoscono le meccaniche degli horror "moderni" e bisogna prenderlo come una gigantesca metafora sul cinema di genere moderno…

      Ovviamente quello che si vede alla fine altri non è che lo spettatore medio che se non vede ciò che si aspetta si alza e se ne va dalla sala e non ci torna più, distruggendo il mondo dell'horror ;)

      Non sapevo cosa aspettarmi, ma mi ha soddisfatto completamente sto film… :D

  2. bravo marco, ho seguito i tuoi consueti consigli per gli acquisti e abbiamo entrambe apprezzato questo film, persino io che di solito durante gli horror mi nascondo sempre dietro la scatola dei popcorn (visto che sono a dieta, ieri sera mi sono nascosta dentro la maglia) però mi è piaciuto il film, da profana del genere (e del cinema in generale). L'unica merdata è stata la pausa comprate-le-nostre-schifezze-al-bar nel bel mezzo di una scena -,-" pausa da poco introdotta pure a cerro… ma è rimasto un cinema italiano che non fa ste cagate?? ti ricordo che a como una volta durante la pausa è addirittura entrato il carretto con bibite, panini, popcorn, stile stadio di baseball XD lì mi sono cadute le palle!

    • Grazie… a ripensarci a qualche giorno di distanza forse il finale poteva essere gestito un attimo meglio, senza tutte le spiegazioni e senza "far vedere" quello che si vede proprio all'ultima scena… bastava l'esplosione… :D
      In ogni caso son contento vi sia piaciuto… e che non abbia detto troppe cagate nella "rece"… XD

      Per i cinema, gli Arcadia di Melzo e Bellinzago (ma pensa anche Erbusco) non fanno pubblicità in mezzo ai film, nemmeno una pausa…

      Il baracchino con le bibite e i dolciumi era dagli anni '80 che non lo sentivo nominare… XD

      Cmq presto faccio un post sui migliori e peggiori cinema a Milano e non sarò generoso U_U ;)

  3. Pensa, devo ancora gustarmelo in lingua originale. Sai per caso se il Bluray vale la spesa? (parlo in termini di qualità di visione).

    • Guarda DDD, non ne ho idea, il blu-ray ancora non l’ho preso. In rete si trova intorno ai 13 € (12,90 ma non voglio prenderti in giro :D)

      Se non ricordo male la pellicola al cinema presentava grana e “sporcature” ad hoc per far sembrare il film più sporco, cupo e cattivo. In genere queste cose “rovinano” un po’ la qualità del BR perché la definizione esagera i particolari…. quindi non saprei dirti se ne vale la pena su quel lato.

      Di certo come speciali non ne vale la pena assolutamente, perché manca un commento al video e non ci sono extra degni di un film del genere… magari le edizioni straniere sono più ricche, ma al 90% non hanno l’italiano, in caso ti interessasse anche la nostra lingua o i sottotitoli.

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