Il Perfetto Cattivo for Dummies – Parte III

Come ogni settimana arriva Il Perfetto Cattivo for Dummies, vademecum per diventare dei malvagi con i controcogli… gli attributi giusti.

Oggi avrei voluto cominciare a parlare del comportamento da tenere per evitare stupidi errori, ma molti aspiranti Cattivi mi hanno chiesto di spiegare meglio come addestrare in modo ottimale le nostre truppe, quindi i comportamenti slittano a settimana prossima.
Uno di quelli che mi ha chiesto di essere più chiaro sulle truppe è stato mio fratello minore… mentre mi prendeva le misure della testa e del collo

Io: “Come mai mi prendi le misure?
Lui: “Niente, servono al mio fabbro…
Io: “Ah… per cosa?
Lui: “Niente, per una roba che ho chiesto di fare… oh, vado che devo liberare la cantina per te… ciao.

A quel punto, attanagliato dal terrore, mi è venuto l’atroce dubbio che non avesse letto bene la prima parte dove si parlava della famiglia… poi ho ringraziato il fatto di non avergli dato le chiavi di casa mia.

L’Addestramento dell’Esercito

Di come vestire il proprio esercito ne abbiamo già parlato nella prima parte, ma devo fare una piccola precisazione, i caschi chiusi, con feritoie per gli occhi, gli schermi neri ecc… ecc…, oltre a essere tremendamente scomodi come dicevamo, sono anche un ottimo modo per far infiltrare il nostro acerrimo nemico nella base. Ne consegue che, chiunque venga assunto, impari a memoria visi e nomi dei colleghi. Anche degli addetti alle pulizie, di quelli della mensa, del garzone del bar che porta su il caffè ecc… ecc… nessuno escluso. Quindi, durante l’addestramento, ci sarà l’ora di “Fisionomia” dove si scorreranno le foto dei colleghi e dei parenti dei colleghi, si impareranno i nomi, i cognomi, i soprannomi e tutto quanto possa evitare che un estraneo freghi tutti andandosene a zonzo indisturbato per la nostra Base Segreta. Ogni 2 mesi ci saranno delle interrogazioni così strutturate: proiezione di foto di colleghi preso a caso, l’interrogato dovrà dire il nome, il nome della moglie e dei figli eventuali. Chi sabaglierà anche solo una di queste cose verrà bocciato e allontanato dal servizio fino al superamento della prova nel mese successivo… senza paga! Se vi sembra una roba troppo crudele tenete bene a mente che avete fatto della cattiveria e della crudeltà la nostra missione di vita, quindi adeguiamoci. Poi far soffrire leggermente i nostri sottoposti è un buon allenamento per far crescere il pelo sullo stomaco.
Delle sessioni periodiche al poligono di tiro l’abbiamo già detto. A questo deve essere assolutamente aggiunto un addestramento con le armi bianche e a bassissima tecnologia, di cui sarà dotato ogni soldato. Di certo nessuno di noi vuole che, una volta invaso uno staterello, dominato un paese, una cittadina rurale, un qualsiasi cosa ci siamo messi in testa di conquistare, l’eroe di turno spenga la fonte di energia che alimenta il nostro arsenale e il nostro esercito venga sopraffatto da un gruppo di bifolchi ribelli e vendicativi armati di forconi, picche e bastoni. Non esiste, ogni minaccia alla nostra leadership deve essere contrastata con la necessaria forza.
Se decidiamo di risparmiare mettendo porte con chiavistelli o serrature nelle nostre celle, o nelle segrete, invece di dotarle di comodissime aperture elettroniche inviolabili, le guardie che pattugliano i prigionieri non saranno dotate di chiavi per aprire le celle. Le chiavi saranno adeguatamente custodite da un’altra parte. Altresì ci sarà sempre un presidio di infermieri e dottori, addestrati nelle più efficaci arti da combattimento corpo a corpo, per ogni braccio delle prigioni, così quando il prigioniero si sente male, si finge morto, o qualcosa del genere, la guardia non aprirà la cella ed entrerà stupidamente a controllare, ma interverranno i medici, le guardie aspetteranno fuori con le armi puntate sul ferito/ammalato/moribondo. Questo vecchio trucco non dovrà mai funzionare. Come non dovrà mai funzionare il trucco della seduzione verso una delle guardie. Sarà tutto organizzato in modo che le guardie sorveglino qualcuno il cui sesso le ripugna, altre soluzioni più comode sarebbero: forti dosi di bromuro e festini periodici a base di sesso sfrenato per le guardie. Una guardia appagata è una guardia non fregabile.
Nelle missioni di ricognizione o di pattugliamento facciamo sempre andare le  guardie in gruppi di 2 o 3. Addestriamole anche a dare immediatamente l’allarme se uno di loro sparisse improvvisamente, invece di guardare inebetiti dietro l’angolo per capire cosa possa essere successo al compagno scomparso.
Mandare in giro le truppe in gruppi organizzati è anche comodo in caso di scontro con l’eroe, visto che saranno addestrate ad attacrlo in massa e non uno per volta.

Composizione delle Nostre Truppe

La scelta di sottoposti, consiglieri e generali è una cosa da fare con la massima attenzione.
Cerchiamo di valutare bene le attitudini dei nostri sottoposti in modo da metterli nei posti giusti. Ad esempio, se una delle guardie delle prigioni cominciasse a manifestare preoccupazione per il trattamento dei prigionieri, soprattutto per quelli che riteniamo pericolosi, è doveroso prendere la guardia e spostarla in un altro ambiente a svolgere un lavoro che non includa un contatto con le persone e relazioni interpersonali.
Le nostre attitudini e i nostri obiettivi è possibile che attraggano l’attenzione di pazzi squilibrati, maniaci ed esseri deformi che vogliono dimostrare di essere all’altezza degli altri, o che vogliono riscattare dalla vergogna per la loro condizione fisica e/o mentale. Va bene, accogliamoli tra le nostre schiere di fidati e valorosi combattenti, non emarginiamoli o respingiamoli, rischiamo che si schierino dalla parte del nemico fregandoci poi. Magari non mettiamoli in posti di responsabilità, ma affidiamo loro lavori semplici. Soprattutto non selezioniamoli per le missioni “segrete”, facciamo ricadere la nostra scelta su qualcuno dal comportamento più sobrio e che dia meno nell’occhio.
Se dobbiamo assoldare qualche mercenario, cerchiamo solo gente che lavori per denaro, nessuno che lavori per amore della caccia, in genere tendono a fare delle vere idiozie, tipo pareggiare le possibilità per dare una possibilità alla preda.
Tra i nostri consiglieri è assolutamente necessario almeno un bambino di 5, massimo 7 anni, che visioni i nostri piani e ci faccia delle critiche sulle cose che non capisce. Troverà sicuramente tutti i buchi che potrebbero farci fallire, al contrario dei luogotenenti adulti che tendono più a leccarci il culo compiacerci che ad analizzare attentamente ciò che gli proponiamo.
In ultimo ascoltiamo ciò che i nostri consiglieri ci suggeriscono, soprattutto il bambino di 5 anni, perché se gli abbiamo scelti come consiglieri un motivo c’è, altrimenti erano alle latrine, no?
In secondo luogo alla loro fatidica domanda: “Perché rischiare tutto in un piano così folle?” fermiamo immediatamente tutto, prendiamoci del tempo per ragionare e ricominciamo con il nostro piano solo se avremo trovato una risposta che li soddisfi. Se non la troviamo, mi sa che ci conviene ricominciare da capo…

Con questo si conclude il nostro “Speciale Esercito del Terrore” e settimana prossima, prometto, parlerò davvero del comportamento corretto da tenere quando si intraprende la via per diventare malvagi…

 

 

Post precedenti:

Il Perfetto Cattivo for Dummies – Parte I

Il Perfetto Cattivo for Dummies – Parte II

Post successivi:

Il Perfetto Cattivo for Dummies – Parte IV

Il Perfetto Cattivo for Dummies – Parte V

 

 

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

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Informazioni su MrChreddy

Nato da da padre Vic 20 e madre Amiga 500, è cresciuto negli anni '80 allevato da videogiochi, fumetti e film. La sua mente vaga ancora in quell'universo parallelo, mentre il suo corpo si muove in questo rimpiangendo di aver perso tutti i suoi giocattoli di quando era piccolo. Li avesse ancora, ora sarebbe milionario. Precisino della minkia fino al midollo, non è mai soddisfatto di quello che vede, legge, gioca e trova sempre qualcosa che non va o che si sarebbe potuto fare meglio in tutto quello che gli capita tra le mani. Ha la lingua più veloce del cervello, prima parla poi pensa a quello che dice. Anche ore o giorni dopo. Per fortuna le sue idee e paranoie trovano sfogo su questo blog e non sulle macchine di quelli che hanno rovinato i suoi miti d'infanzia. Spielberg e Lucas tirano un grosso sospiro di sollievo e ringraziano per la nascita di Nerds' Revenge, che non hanno voglia di cambiare macchina ogni settimana.

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