“Ribelle – The Brave” quando la Pixar non sembra più lei

Settimana scorsa è uscito “Ribelle – The Brave“, ultimo lavoro della Pixar.

Io sono andato sabato pomeriggio a vederlo, tra una masnada di famiglie e bambini chiassosi.

Dire com’è “Ribelle – The Brave” è difficile. È difficile perché non si può giudicare questo film senza parlare anche della Pixar, quindi ho deciso di parlarne come film a sé, poi in settimana pubblicherò un post dedicato alla Pixar e lo contestualizzerò con quello.

Questi 3 sono calmi e compassati rispetto ai bambini che c’erano in sala

Come ogni film Pixar “Ribelle – The Brave” è preceduto da un corto animato. In questo caso il corto è “La Luna“, scritto e diretto dall’italianissimo Enrico Casarosa.

Enrico è un bastardo, ovviamente detto in tono affettuoso e con una punta d’invidia, perché ha realizzato il mio sogno: lavorare in Pixar!

Casarosa è uno storyborad  artist, colui che disegna le inquadrature durante la preproduzione di un film per aiutare il regista a visualizzare le inquadrature prima delle riprese. Gli storyboard artist, per essere chiari, non lavorano solo con i “cartoni”, ma anche con i film veri e propri. Enrico Casarosa, come tutti i dipendenti Pixar, ci ha provato: ha sottoposto un’idea, sperando che venisse selezionata per poi essere prodotta. Ciò è successo e gli è anche stata affidata la regia della sua storia.

È successo anche ad altri molti altri registi Pixar, sono partiti da animatori e, a fronte di una buona idea, gli è stata data la possibilità di realizzarla e son diventati registi a tutti gli effetti. Un ambiente estremamente meritocratico, quello della Pixar, esattamente come succede nel cinema italiano, in cui va avanti chi davvero lo merita e non i figli d’arte o i raccomandati, o i pessimi comici Tv…

Tutti ridono.

Archiviata la battuta sarcastica, torniamo a parlare di “La Luna“. È forse uno dei corti più poetici che sono stati realizzati, al pari di “Quando Il Giorno Incontra La Notte” che precedeva “Toy Story 3“. Purtroppo non posso raccontarvi “La Luna” senza rischiare di rovinarvelo, è assolutamente da vedere. Posso solo dire che si svolge in Italia, il “doppiaggio” è con accenti italiani anche in originale, ed è un omaggio alle generazioni di padri e figli che si avvicendano nel lavoro. Insomma, c’è molto di più di quello che si vede e vale molto di più dei pochi minuti di durata. Vera poesia in immagini.

Purtroppo subito dopo il corto c’è stato “Ribelle – The Brave“. Dico purtroppo perché il film non mi è piaciuto.
Intendiamoci non è brutto in senso stretto del termine, anzi, ma non è nemmeno ai livelli soliti della Pixar, anzi sembra un film Disney. Non della Disney classica, quella che ha sfornato capolavori, bensì la Disney più recente, quella che ha prodotto roba insipida come “Bolt“, “Chiken Little“, “Koda fratello Orso“.
Paradossalmente, però, la Disney degli ultimi film ha fatto giganteschi passi avanti, tirando fuori il bellissimo “Rapunzel” e il prossimo, si spera mantenga le aspettative, “Ralph Spaccatutto“, che sembra un gran cartone da orgasmo nerd. Potete giudicare direttamente dal trailer.

Così in questa specie “freaky friday” produttivo la Pixar ha proposto un film assolutamente non memorabile per via di una storia lineare e scontata, leggera leggera, che se soffi sulla pellicola la cancelli.
La magia è un elemento predominante nel film, ma è confusa, senza regole, nonostante gli interminabili spiegoni che ogni 2 per 3 ci propinano, in più ci sono delle facili soluzioni che spezzano molto il ritmo del film.
La caratterizzazione dei personaggi è insapore quanto la storia, non ci si affezione, non ci si innamora di nessuno e purtroppo non si viene coinvolti.
Le battute e le trovate “da ridere” che contrappuntavano in modo intelligente e sottile i film, qui sono assenti, sostituite da più facili gag slapstick.
Persino le canzoni ricordano molto i momenti musicali dei film Disney. I momenti musicali nei film Pixar in genere sono molto discreti, si notano appena, mentre qui sono palesi e lunghi, sembrano quasi voler riempire dei vuoti narrativi che altrimenti avrebbero accorciato troppo il film.

Tutto sommato “Ribelle – The Brave” è un film carino, che si merita un 6 politico, diretto esclusivamente ai bambini, con un solo livello di lettura e quasi nessun appagamento per l’adulto. L’esatto contrario di quanto ci aveva abituato la Pixar con i film precedenti.

Probabilmente tutto questo è dovuto ai problemi di produzione, il cambio in corsa del regista, da Brenda Chapman a Mark Andrews e Steve Purcell che figura come co-regista, è indice che qualcosa non andava come nei piani. Mi auguro che fosse perché la storia, scritta dalla Chapman stessa, non funzionasse in video come sulla carta, quindi Andrews e Purcell sono dovuti intervenire anche in fase di riscrittura.
Mi auguro fortemente che il risultato sia frutto di un’errata pianificazione del film e non ci sia un vero decadimento della Pixar, altrimenti dovrà finire in ascensore con Ryan.

Passando al lato tecnico è visivamente incredibile. I fondali e le ambientazioni sono fotorealistici. Non si erano mai visti capelli, peli animali, foglie, erba e tessuti muoversi così in un cartone in computer grafica. Tutto è iperrealistico, una vera gioia per gli occhi, nonostante le ambientazioni vere e proprie siano pochissime, 3 o 4 al massimo, anche del castello si vedono solo 4 o 5 stanze.
Il merito di questo ulteriore passo in avanti tecnico è sicuramente del nuovo software di animazione sviluppato dalla Pixar, che ha sostituito il vecchio dopo 25 anni di onorato servizio.

Il 3D non ho idea di come sia, sono andato a vederlo in 2D in quanto sono un po’ stufo del 3D.
Sinceramente non ho sentito la mancanza della terza dimensione e, a parte un paio di scene, non ho proprio idea di quanto possa influire nella visione.

In sintesi un film molto sui generis, niente a che vedere con i vecchi film. Scordatevi i molteplici piani di lettura, la comicità a fil di lama e tutto quello che ha caratterizzato la Pixar fino ad oggi, aspetto tecnico a parte, “Ribelle – The Brave” è un film per bambini, niente di più, niente di meno, ma non troppo piccoli che rischiano di spaventarsi.

Personalmente il Blu-Ray lo prenderò quasi esclusivamente per il meraviglioso corto: “La Luna“, che ha salvato sicuramente i soldi che ho speso per il biglietto.

 

 

Post correlati:

Pixar, la storia di come ha rivoluzionato l’animazione

Monster University, il lento risveglio della Pixar

I 10 migliori corti Pixar

Inside Out, tu chiamale se vuoi, emozioni… io lo chiamo capolavoro!

Tutti i film di cui ho parlato:

Nerdcensioni

 

 

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

9 pensieri su ““Ribelle – The Brave” quando la Pixar non sembra più lei

  1. ah stavo giusto aspettando la tua recensione dato che sono andata a vederlo pure io :D come sempre mi sembra di apprezzare un film finché tu non arrivi a smontarlo pezzo per pezzo eheh
    le tue recensioni sono sempre condivisibili, anche se a me il film è piaciuto (anche il corto btw :D) in particolare ho apprezzato come per una volta non si sia parlato per forza di una storia d'amore, ma del rapporto tra mamma e figlia (seppur in maniera un po' scontata e superficiale), che tra l'altro non mi aspettavo nemmeno guardando il trailer un po' fuorviante! comunque è vero, la pixar ha fatto film migliori questo sì. Anche io sono rimasta incantata dalla grafica, i capelli di Merida erano qualcosa di spettacolare, sembravano reali anche senza 3D (nemmeno io ovviamente sono andata a vederlo, perché spendere di più per avere poi il mal di testa?)
    comunque tra poco andrò a vedere Come non detto quindi mi aspetto che vada a vederlo pure tu buahah

    • Ciao Vanex, l'avatar automatico pesca le foto da Facebook, fatti delle domande :D

      Scherzi a parte, parlando del film, non ho detto che sia brutto, anzi, ma è davvero leggero, a portata solo di bambino. I film Pixar, in genere danno molto di più sono godibili a più livelli e non sono mai banali. Poi, come dicevo, i personaggi sono piuttosto stereotipati e piattarelli.
      Anche io ho apprezzato l'argomento del rapporto madre/figlia, ma è stato sviscerato in modo un po' banale e già visto. Su questo fronte molto meglio Finding Nemo, anche se il rapporto è maschile, affronta dinamiche non sempre portate al cinema e le sviscera in maniera abbastanza originale.

  2. Come sempre grazie infinite MrChreddy…non l'avrei visto cmq…a me ispirava…ma la mia dolce metà insiste che è principalmente un film Disney e poi Pixar quindi non mi ci porta :D

    Il bonifico in tuo favore sta crescendo a dismisura… :D

  3. Oh bene, la mia intuizione era quindi esatta: appagante per gli occhi ma non per la mente.
    Come già deciso, io ed il mio compare lo noleggeremo poi, risparmiandoci il biglietto. Mi impegnerò a trovare il corto "La Luna". Di solito aspetto con più ansia i corti all'inizio che i film in sé.

  4. Grazie ancora a MrChreddy che mi fa risparmiare gli euri del biglietto! Ormai è una vita che per colpa tua non vado al cinema…
    :D

  5. Non credo tu abbia ragione è uno dei migliori della pixar. I migliori sono : Monsters e Co, Ratatouille e Ribelle. Sbagli a dire che è un film solo per bambini ma è rivolto anche e forse sopratutto agli adulti perchè rende chiaro il fatto che a volte bisogna ascoltare i propri figli e lasciarli liberi. Non pretendere da loro ciò che si desidera ma ciò che loro desiderano. Mi sa che non hai capito niente di questo film. Ti consiglio vivamente di vederlo con occhio più attento.

    • Alia, innanzitutto buona Pasqua.

      Scusa, ma mettere Ribelle, Monster and Co. e Ratatuille sullo stesso piano è da denuncia penale… ;)

      Il film l’ho capito, il messaggio è chiaro, lo capirebbe chiunque, proprio perché è semplice e palese, fatto per i bambini.
      Ribelle infatti ha SOLO quel piano di lettura, non c’è altro, come invece c’è in tutti gli altri film Pixar, a parte i 2 Cars.

      Ma questa cosa non la dico solo io, fatti un giro per i vari siti e prova a leggere le varie recensioni su Brave e vedi cosa ne pensano.

      Poi, oltre alla morale che può essere bella o meno, ci sono anche problemi di struttura. Una lunga scena di canto, quando Orsa e figlia giocano nel fiume, una scena riempitiva per allungare il minutaggio, palese, la Pixar non le ha mai messe di scene del genere, o almeno, quelle poche che ha messo avevano di certo molto più stile.
      Vogliamo parlare della “segreteria telefonica magica” della strega?
      Per la serie: non abbiamo idee, siamo in ritardo, inventiamoci qualcosa. Quella scena non è da Pixar, ma è da film di serie Z, nemmeno nei peggiori film Disney mi aspetterei di vederla.

      Ora ti consiglio io: prova a vederlo con occhio distaccato e crtitico, senza farti trasportare dalla morale, che evidentemente ti ha colpito perché sei un genitore o un figlio con quei problemi lì, e guarda il film nel suo complesso. A me non è piaciuto, lo metto sullo stesso piano, o pochissimo sopra, di Cars 2. Una vera delusione.

      Ciao :)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.