Le grandi tragedie dell’umanità: gli adattamenti cinematografici

Si sa, ad Hollywood le idee scarseggiano da un po’. C’è anche una vecchia battuta, che gira da qualche anno, che dice pressapoco: “A Hollywood ci sono solo 7 storie, tutto il resto sono solo variazioni di queste.

Ed è vero. Appena possono le grandi Major acquistano diritti cinematografici di tutto quello che può essere portato sullo schermo: libri, film, fumetti, videogiochi, giochi da tavolo, programmi e personaggi tv. Spesso senza discriminazione e senza chiedersi se sia possibile trasporlo adeguatamente. Se poi una cosa ha successo ecco che automaticamente verrà adattata in un film, è matematico.

Il problema, però, non è nemmeno quello, ma sono le orde di fans che poi andranno a vedere il film e lo criticheranno alla morte perché non è aderente all’opera originale, oppure non è come lo avrebbero fatto loro.

Infatti, quando si parla di un film tratto da un libro, la frase classica che salta fuori è: “Eh, ma il libro è molto più bello…
La risposta più consona a questa frase è: “Eh, grazie al cazzo!“, ora vediamo perché.

Valutare un film tratto da un libro/fumetto/videogioco paragonandolo all’opera di partenza non ha molto senso. È un errore in cui cadiamo più o meno tutti, soprattutto se abbiamo amato l’opera di base non possiamo riuscire a vedere il film senza continuare a fare parallelismi. In genere, dal paragone, il film esce con le ossa frantumate.

È un errore perché cinema e letteratura sono 2 media completamente diversi, con meccaniche diverse, pubblico diverso, tempi diversi, investimenti diversi, obiettivi diversi ecc… ecc… che si limitano a raccontare la stessa storia di base. È ovvio che non possono essere uguali se partono da due impalcature così diverse.

Prendiamo ad esempio “Il Signore Degli Anelli“, il libro è stato scritto da Tolkien nel giro di 13 anni dal 1937 al 1949. Il film è stato girato da Peter Jackson nel giro di 4 anni dal 2000 al 2003, più di 50 anni dopo la fine della stesura del libro. Già di base questo dovrebbe far capire che le 2 cose non potranno mai convertire in due opere identiche. Gli autori sono diversi, Tolkein e Jackson, gli anni sono diversi, anni ’50 e 2000, le visioni sono diverse, il modo di raccontare e anche il mezzo di comunicazione è diverso, rimane solo la storia generale di base uguale, lo spirito, diciamo.
Però i fans del libro hanno frignato si sono lamentati delle licenze che Peter Jackson si è preso: “Non c’è Tom Bombadil“, “Il Consiglio di Elrond è molto più corto“, “Quest’evento è stato spostato cronologicamente nella storia“, “Quell’altra cosa manca“, “E quella cosa era completamente diversa“, “Eh, mamma, Ciccio mi tocca… toccami Ciccio che mamma non vede!” e vi discorrendo.
In questo caso la prima cosa che mi viene in mente è che son contento che i 3 film non li abbiano fatti i fans, ma gente che un minimo di cinema ne capisce e sa cosa funziona su pellicola e cosa invece diventa una puttanata. Ovviamente Peter Jackson ha dovuto operare dei tagli alla storia e delle modifiche per rendere il tutto digeribile anche da chi il libro originale non se lo è letto 147 volte, imparandolo a memoria.

Sì, perché il budget di un film è ovviamente molto maggiore degli investimenti per produrre libri/videogiochi/fumetti, quindi il pubblico deve essere il più ampio possibile. Non ci si può limitare ai fans, o ad una certa fascia di età, di estrazione sociale o altre cose. Il film deve essere trasversale e “per tutti”. Se si riduce il pubblico, ad esempio eliminando i giovani facendo un film vietato ai minori di una certa età, automaticamente il budget di produzione deve scendere di un tot. Più porzioni di possibili spettatori si tolgono come target di una pellicola, più il budget scende. Facendo il film solo ed esclusivamente per i lettori di un libro, l’investimento per la produzione di quel determinato film sarebbe intorno ai 15, 16 euro, il che significherebbe che comunque verrebbe fuori un film da schifo. Quindi non dico di accontentarsi qualsiasi cosa venga poi proiettata in sala, ma almeno di apprezzare i risultati per quelli che sono, anche se non ci sono proprio tutti i personaggi, non ci sono tutte le 6500 pagine del libro per filo e per segno, e se alla fine il risultato è una buona via di mezzo.

Come dico sempre: “Giudichiamo il film per quello che è, non per il libro da cui è tratto

Che poi, a ben vedere, anche se i film tratti dai libri non sono mai belli come gli originali, i film tratti dai videogiochi, nel migliore dei casi, sono delle puttanate. Anche prendendoli senza paragonarli alla fonte. Film come “Doom“, “Street Fighter“, “Super Mario Bros.“, “Max Payne” o “Hitman” ti fanno pentire di non esserti rotto volontariamente le nocche delle dita con uno schiaccianoci invece di andare al cinema.
Fino ad ora i film tratti da videogiochi migliori sono stati, a memoria, il primo “Tomb Raider” e il primo “Mortal Kombat“. Fatevi un po’ i conti cosa dobbiamo aspettarci quando esce un film del genere al cinema.

Che poi, tornando a parlare di libri, non sempre il risultato è peggiore dell’originale. Ogni tanto, una volta su un milione, quando tutti i pianeti sono allineati e l’universo entra in risonanza con i battiti d’ali delle fate, esce al cinema un film migliore del libro.

Un esempio è “Forrest Gump“. Il libro originale era una roba talmente idiota e brutta che, non solo vorrei non averlo mai letto, ma vorrei anche non ricordare, ad esempio, che Forrest Gump, dopo essere diventato un’astronauta, fa un atterraggio di emergenza su di un’isola abitata da un orango tango, al quale insegna a comunicare e a giocare a scacchi, così nessuno dei due si sente più solo…
Se qualcuno che legge questo blog, conosce un modo per cancellare selettivamente i ricordi, per favore mi contatti.

Un altro esempio è “Il Miglio Verde” che, benché il libro e il film siano praticamente identici, il finale del film è migliore di quello del libro, benché sia abbastanza simile. Sempre di Frank Darabont e sempre tratto da un racconto di Stephen King, “Le Ali Della Libertà” non teme assolutamente il paragone con “Rita Hayworth E La Redenzione Di Shawshank” di cui è la pedissequa trasposizione.

Anche “Il Signore Degli Anelli“, di cui ho parlato prima, è decisamente meglio del libro da cui è tratto. Ma di questo parliamo un’altra volta… se sopravvivo dopo quest’ultimo paragone…

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

20 pensieri su “Le grandi tragedie dell’umanità: gli adattamenti cinematografici

  1. Vogliamo parlare del film di Tekken? Un abominio.
    Comunque concordo: meglio il film del libro di Tolkien, non perché questo non sia bello, ma perché almeno arrivi alla fine senza augurare lo sterminio a tutte le razze fantastiche che ti sei sorbito per 5milioni di pagine.

    Ah, comunque le uova in foto sono molto più espressive della maggioranza degli attori di Hollywood. Se di storie in giro ce ne sono sette, di espressioni ce ne sono 3.

    • Guarda, io da grande fan di Tekken, nonché discreto giocatore (leggi = faccio meno schifo di tanti altri), il film me lo sono sparato in inglese appena l'ho trovato.

      Qui non si parla di pessimo adattamento, ma proprio di puttanata intergalattica… Non è perché non è aderente al gioco, per carità, con quello ci scendo a patti, ma proprio perché è un film dimmerda! anche preso a sé stante.
      D'altronde il regista ha dichiarato che a lui del gioco non gliene può fregare di meno, visto che nemmeno lo conosce… per dire la logica con cui vengono fatti determinati adattamenti. :)

  2. personalmente metterei fra le puttanate anche il film di Tomb Raider e salverei invece Street Fighter con Van Damme, dato che poi con The legend of Chun Li la cagata su Street Fighter l'hanno fatta davvero… ma sono sfumature su gusti personali, per il resto il discorso generale lo condivido in pieno

    • A me il primo Tomb Raider non era proprio dispiaciuto totalmente, godibile, sarà anche stata la massiccia presenza delle tette della Jolie in qualsiasi inquadratura… :D
      Cmq non dico che è bello, dico solo che era il meno peggio ;)

      SF con Van Damme l'ho visto una volta quando uscì al cinema e sinceramente non mi piacque, magari rivedendolo lo rivaluterei… quello su Chun Li devo essere sincero non l'ho visto… :P

      Però come dici tu, son gusti, era per fare degli esempi.

      • diciamo che il vecchio Street Fighter essendo una cosa quasi trash come film d'azione senza cervello funziona alla grande, e che in parte riesce a riprodurre, per quanto poco e in maniera distorta, lo spirito del prodotto originale (un po' com'era successo col Dredd di Stallone)

        quello su Chun Li invece è proprio brutto in maniera dolorosa, non solo per lo stravolgimento del materiale di partenza ma anche perché è un film schifoso anche se preso come cosa a sé stante. se vi va di farvi un po' di male guardatelo

  3. Hum, io aggiungerei Silent Hill alla (breve) lista di adattamenti riusciti. Magari anche il primo Resident Evil, và…
    Sarà che sono cresciuto con Street Fighter e ne sono un fan sfegatato e assolutamente di parte, però l'ultimo film incentrato su Chun Li non mi è dispiaciuto : Avevano scelto una direzione buona per l'adattamento, più "realistico" (con tante, tante virgolette). Di pessimo c'era solo l'attore che impersonava Nash/Charlie.

    • Mah… Silent Hill era un po' prolisso, ero uscito dalla sala con la sensazione di esserci rimasto un mese. Il primo RE non è male, gli altri… LOL

      Della Storia di Chun Li, non mi esprimo, come detto prima… :D

  4. Ma non dite puttanate, i libri di Tolkien vi piacerebbero caro MrChreddy, se aveste avuto la pazienza di leggere più di trenta pagine iniziali. Il Signore degli Anelli parte piano, ma dopo poche pagine si capisce subito che è un capolavoro della letteratura. E lo dice uno che schifa il genere fantasy.

    I film di Peter Jackson sono un tentativo carino in certi punti, noioso in altri (molto più del libro), di portare su schermo la mitologia di Tolkien…l'unico errore sta nel fatto che, per me, è impossibile portare su schermo una storia tanto complessa. O fai un telefilm, o al cinema non ci entra.
    "Il ritorno del Re" l'ho letto in un paio di giorni, divorandolo, al cinema avrei voluto avere una pinzatrice da ufficio per graffettarmi le palle, nel tentativo di far passare il tempo più in fretta..

    "Lo hobbit" invece è un bellissimo libro per bambini/ragazzi. Ora ci tirano fuori un film, anzi no due, anzi no tre….ridicolo.

    Purtroppo non tutti i registi sono come Kubrick o Zemeckis, e i libri da cui trarre film bisogna anche saperli scegliere, altrimenti è logico che la gente ti copre di insulti.

    Si vede che mi sta sulle palle Peter Jackson??? :D

    • Il Signore Degli Anelli, mio caro Capitano Catarro, me lo sono letto 2 volte!

      Non ho detto che fa schifo come libro, ma che i film che ne hanno tratto sono superiori per tutta una serie di motivi che poi spiegherò in un post dedicato.

      Davvero te mi stai paragonando Jackson a Kubrik e a Zemekis?

      Davvero, Zemeckis?
      Quello che è dal '97 che non fa più un film, non dico bello, ma decente?
      Lo stesso Zemeckis che negli ultimi 15 anni ha tirato fuori perle quali: A Christmas Carol, La leggenda di Beowulf, Polar Express ?
      Si salvano IN PARTE Cast Away e Le Verità Nascoste… poi il resto buio.

      Davvero te dici che Zemekis è al livello di Kubrik e superiore a Peter Jackson?

      Praticamente stai dicendo che Gigi D'Alessio è al livello di Mozart e superiore a Malmsteen, per fare una citazione musicale che potresti capire.

      Guarda che il Zemeckis che ha avuto il culo di girare Ritorno al Futuro e Chi Ha Incastrato Roger Rabbit è morto. Senza Spielberg a tenergli la manina ha dimostrato di non essere un bel nessuno, con la sua tecnica della Motion Capture per fare i cartoni non è riuscito, non solo a raggiungere il livello tecnico della Pixar, ma a non far sembrare nemmeno credibili i personaggi umani. Sembravano più pupazzosi di quelli del Muppet Show.

      Dai su facciamo i seri…

      • Non vedo l'ora di leggere questi innumerevoli motivi per cui i polpettoni di Jackson sarebbero superiori al libro…

        Ovviamente sarebbe da scemi mettere sullo stesso piano Kubrik con Zemeckis, ho solo tirato in ballo Robert perchè stiamo parlando di trarre film da libri (Forrest Gump).

        Certo mi pare assurdo anche mettere sullo stesso piano Zemeckis e Jackson. Peter oltre a qualche cagata splatter e King Kong cosa avrebbe fatto di grazia? Ok, è un po' più giovane (ma nemmeno tanto, dieci anni di differenza), però dire che Zemeckis è il D'Alessio del cinema rispetto a Jackson è da fanboy.
        Comunque concordo su Malmsteen…una figata i primi 5 minuti, poi stufa.

        E con il potere dell'amore ti zittisco:


        Ora vado a chiudermi in camera, mi è entrata una vespa nell'occhio, scusa…

        • Beh, Zemeckis è diventato il D'Alessio del cinema… una volta non lo era, ma siccome ha perseverato nel proporre film…

          Sì, PJ non ha fatto niente al cinema, è lì per puro culo, cmq le motivazioni le leggerai. :)

          • Esatto è lì per puro culo, un po' come Zemeckis ha girato la trilogia di Ritorno al futuro, Roger Rabbit e Forrest Gump per caso come dici tu: non sapeva se andare in palestra, stendere la biancheria oppure installare Pinnacle sul pc per fare qualche filmino divertente…

            Cazzo dammelo a me un budget praticamente infinito e te lo giro anche io il Signore degli Anelli. Poi ne riparliamo, di Jackson, dopo esserci sparati tutti e 3 (tre) i film, sicuramente interminabili, su "Lo Hobbit"

            • I 3 film de "Lo Hobbit" mica li ha voluti lui, glieli hanno imposti, vedremo, anche io non sono per niente fiducioso sul risultato di vedere una trasposizione in 3 parti di un libercolo che si legge in un pomeriggio.

              Poi, oh, sarà anche culo quello di Jackson come quello di Zemeckis.
              Uno ha azzeccato i film, l'altro di diventare amico di Spielberg.

              Zemeckis ha dimostrato che da solo non cammina, adesso vediamo PJ cosa farà con "Lo Hobbit" e il seguito di Tin Tin.

  5. Ci sono anche la "leggenda del pianista sull'oceano" che personalmente penso che al libro di Baricco gli faccia il culo e "Canone inverso" che come è finito il film iniziato ad avere una sindrome da bruschetta nell'occhio (cit. Elio) che non finiva più e invece il libro di Maurensig (che per trovarlo ci avevo messo un secolo e poi ho capitò che l'universo voleva risparmiarmi l'orchite) ha causato lo stesso scompiglio di un albero che cade nella foresta. Tu hai sentito qualcosa? Io no

  6. Ciao Eleonora, purtroppo "900" e "Canone Inverso" non li ho letti.

    Ahahahahah bella la metafora di Maurensig… no nemmeno io ho sentito niente XD

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