Prequel, che senso hanno?

Visto che un sacco di tempo fa abbiamo parlato dei sequel e giusto ieri dei remake con la scusa che ho visto il nuovo “Total Recall – Atto Di Forza“, perché non spendere 2 parole sui prequel e la loro inutilità?

Per chi non lo sapesse un prequel è un film (ma può essere anche un libro, un fumetto, un videogioco, un telefilm) ambientato temporalmente prima di un film che ha avuto successo.

In genere si fa un prequel perché non si sa hanno idee per continuare la storia probabilmente non ci sono i presupposti per fare un sequel. Il personaggio principale è morto, oppure la storia è comunque conclusa in qualche modo e non ci sono appigli per continuare.
Quindi si prendono degli scienziati e gli si fa scrivere e girare una storia ambientata prima di quella che abbiamo già visto.

Ma che senso ha fare un prequel?

Secondo me veramente poco, a meno che non si mantiene l’ambientazione e si cambiano completamente i personaggi. Ma per spiegare bene quello che voglio dire è meglio fare degli esempi.

Vi ammazzerò tutti… a stronzate!

Prendiamo “Non Aprite Quella Porta“, la puttanata il remake fatto nel 2003, non il capolavoro di Tobe Hopper del ’74.
Visto che il nuovo “Non Aprite Quella Porta” ha avuto molto successo tra i ragazzini affamati di horror facili facili senza troppo sangue e pieni di belle ragazze, nel 2006 i produttori hanno deciso di sfruttare il nome per fare un altro po’ di dindi, quindi, senza alcun motivo vero, hanno deciso di tirare fuori “Non Aprite Quella Porta – L’Inizio“. Che tipo di interesse può avere un film in cui sai già che Leather Face e la sua allegra famiglia sopravvivono visto che ci sono nel film originale? Nessuno, è solo un pretesto per far vedere un gruppo di ragazzi che vengono macellati nei modi più efferati.
Vuoi spiegarmi come Thomas Hewitt diventa Leather Face? E chi se ne frega, è uno psicopatico allevato da altri psicopatici, come arrivi a mettersi una maschera per uccidere non ha importanza, non mi interessa. Si corre anche il rischio di sminuire il personaggio, ridicolizzarlo. Cosa che è successa effettivamente.

Devi andare a vedere gli altri 12 film ambientati un po’ prima e un po’ dopo… e un po’ durante.

Altro esempio sono i maledetti tre prequel di Star Wars. Gerge Lucas lo abbiamo già dato in pasto a Ryan (andate a leggere la prima parte qui e la seconda parte qui), parliamo dei risultato di questa operazione.
Innanzitutto a livello di storia ci sono un sacco di discrepanze con la trilogia classica. Poi, checché ne dica Lucas, si vede che sono storie scritte in un secondo momento, anche perché i primi 2 film sono totalmente inutili ed eccessivamente complicati. Il terzo, che è l’unico di decente dei prequel, ha il difetto di mostrare come Darth Vader perde le gambe e il braccio, finendo bruciato. È tutto abbastanza deludente perché non era necessario mostrarlo, essendo parte stessa del fascino e della mitologia del personaggio, ognuno aveva una propria fantasia su quella parte, vederla effettivamente la sminuisce.
In secondo luogo, visto che gli effetti speciali hanno fatto passi da gigante dagli anni ’70 ad oggi, la tecnologia nei tre prequel sembra più avanzata di quella della vecchia trilogia, dando un senso di anacronismo che rende il tutto molto poco credibile.

C’è stato pure un prequel de “La Cosa” incentrato sulle spedizione norvegese da cui scappa il cane che ne “La Cosa” poi infetta tutti. Potrei parlarne, ma questo video dei protagonisti de “La Cosa” che guardano il prequel esprime molto meglio quello che penso su questo film.

Vogliamo parlare del non prequel di “Alien“: “Prometheus“? No, meglio di no, ne abbiamo parlato già su quanto è una stronzata di film. La cosa più angosciante, però, è che tra “Prometheus” e il primo “Alien” potrebbero esserci altri 50 film… sì piangiamo.

Ora, negli U.S.A. stanno uscendo i fumetti prequel di “Watchmen“, il capolavoro assoluto del mondo dei comics di Alan Moore.
Before Watchmen“, che racconterà dei Minute Men e di tutto quello che è successo ai supereroi prima di “Watchmen“, è un’operazione assolutamente commerciale e utile quanto il prequel de “La Divina Commedia“, ma scritto da una serie di autori diversi da Dante.

“Uomini… Salutate!”
“Ciao… Ciao… Ciao… Ciao… Ciao… Ciao…”

In cantiere, c’è anche il prequel di “300“, visto che son morti tutti non potevano fare “300 II“, no?
Csì come sono stati annunciati ben 2 prequel di “Avatar“… abbiamo visto il capitolo finale di una trilogia, come partire a vedere “Ritorno Al Futuro Parte III” e poi i primi film.

Quindi, alla fine, i prequel sono quasi sempre inutili e non richieste operazioni puramente commerciali, peggiori persino dei sequel.

Al momento mi viene in mente solo un prequel decente: la miniserie “Spartacus – Gli Dei Dell’Arena“, dove viene mostrata l’inizio dell’ascesa del ludus di Batiatus, ma anche quella finiva con Quinto Lentulus Batiatus che dice: “Non voglio sentire nemmeno una parola su quello che è successo!” e credo che riassume un po’ il pensiero di tutti noi quando sentiamo che stanno preparando il prequel di un film.

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

4 pensieri su “Prequel, che senso hanno?

  1. L'idea del prequel in sè potrebbe anche essere interessante, ma a patto che ci sia davvero qualcosa di interessante da raccontare, a proposito di una storia che già sappiamo come andrà a finire…! Gli esempi che tu hai citato dimostrano, purtroppo, che finora i prequel si sono dimostrati sostanzialmente inutili, se non per le case cinematografiche, che si gonfiano un altro po' le tasche alla faccia di noi poveri fan !!! :-(

  2. Ciao Spider, sì, un prequel potrebbe essere interessante, ma è davvero difficile riuscire a costruirlo in modo decente, fino ad ora non ce n'è stato uno convincente :)

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