Ralph Spaccatutto, visto in anteprima e… parliamone senza spoiler

Chi ci segue saprà quanto aspettassi questo film. Così ho colto al balzo l’occasione data dall’Arcadia di Melzo che ha cominciato una collaborazione con il teatro Vitruvio presentando in anteprima questo film… gratis. Mi sono procurato il biglietto e mi sono fiondato a vederlo.

Inutile dire che il teatro era pieno zeppo, una masnada di bambini. Si dice tanto della crescita demografica pari a zero qui in Italia, ma ho visto genitori con 4/500 bambini… evidentemente li hanno raccattati in giro per portarli al cinema per l’occasione.
Rimanendo sull’argomento prenderei a pugni in faccia, forti, molto forti, quegli stronzi che portano al cinema bambini di un anno o meno. Hanno cominciato a piangere alla vista di Gollum nel trailer de “Lo Hobbit” e non hanno smesso più. Ora, dico, se sei proprio così idiota da non arrivare a capire che hai un figlio troppo piccolo per stare al cinema, almeno portalo fuori prima di prenderti gli insulti da mezza platea, no?

Dopo essermi sfogato della pittoresca mandria che visionava il film, possiamo passare alle mie impressioni.

Ho già detto di come la Disney, con gli ultimi lavori, stia diventando simile alla Pixar e la Pixar, viceversa, si sta involvendo diventando simile alla Disney dei tempi peggiori.
Questo “Ralph Spaccatutto” avrebbe dovuto consacrare il nuovo ciclo Disney, dopo “Come D’Incanto” e “Rapunzel“, lanciandola come ottima alternativa ai film Pixar, ma, per quanto ci sperassi in questo film, non ci riesce.

La Disney, più che replicare la qualità Pixar, si butta sull’imitazione. Prima di “Ralph Spaccatutto” c’è il corto: “Paperman“.
Paperman” è realizzato in una nuova tecnica di animazione che unisce l’animazione classica in 2D, disegnata, con quella moderna in CGI 3D. L’effetto è davvero notevole e dà spessore e profondità ai personaggi.
Al di là dell’ottima tecnica d’animazione, il corto parte molto bene, ha una prima parte davvero bella, divertente e che esprime benissimo le emozioni del protagonista, stampa un bel sorriso sul volto dello spettatore. Poi però il sorriso lo spegne di botto, si accartoccia su se stesso letteralmente, sfoderando espedienti pretestuosi, banali e molto facili per arrivare alla conclusione. Si poteva pensare ad altre 10 soluzioni più efficaci, piuttosto che quella presentata nel corto.
Sarà che non ho mai sopportato la mania, tutta Disneyana, degli oggetti inanimati che d’improvviso prendono coscienza e “vivono” senza alcuna spiegazione, fosse anche magia. Succedeva a Paperino e Topolino nei vecchissimi cartoni, e succede ancora oggi in “Paperman“, rovinando quanto di buono creato nei primi minuti.
Non posso dire di più per non rovinare la sorpresa.

Passando a “Ralph Spaccatutto” dico subito che non è un film sui videogiochi.

La morale è super classica: la ricerca di se stessi, l’accettazione del proprio ruolo, l’amicizia, il perdente che se vuole può diventare un vincente, tutto già visto altre 1000 volte in tutte le salse. In più c’è un bel messaggio diseducativo: usare i glitch (errori di programmazione che bimbiminkia senza una vita sociale appagante sfruttano per avvantaggiarsi nella partite online) per vincere è figo… avremo tutta una nuova generazione di gente che bara on line. Grazie Disney.
Non fraintendetemi, sono sempre lezioni edificanti, a parte quella del glitch, il problema è come vengono raccontate: c’è il modo di “Toy Story“, a più livelli di lettura, sia per piccoli che per adulti, e c’è il modo di “Ralph Spaccatutto“, terra terra e scontato, ad altezza esclusiva di bambino.
Ho citato “Toy Story” non a caso. “Ralph Spaccatuttocopia prende in prestito l’idea di base, “cosa succede ai personaggi dei videogiochi quando la sala giochi chiude?“, e la ripropone quasi allo stesso modo, cambiando poco e niente.
Sempre rimanendo in tema di imitazione della Pixar, quello che manca è una sceneggiatura altrettanto curata e spesso si ha la sensazione che tante cose siano messe lì senza un vero motivo o una logica, se non perché poi serviranno per costruire il finale. “Toy Story” aveva cose da dire e le raccontava in modo adulto, senza prendere in giro i bambini, “Ralph Spaccatutto” parla solo ed esclusivamente ai bambini, scandendo bene le parole, come se fossero tutti un po’ scemi, poi, da buon ruffiano, strizza l’occhio agli adulti con le citazioni, ma niente di più.
La parte più divertente è proprio scovare tutti i riferimenti, le comparsate, le citazioni e le battutine riferite al mondo videoludico. Uno di quei giochetti da fare con il fermoimmagine per analizzare gli sfondi e le scene, vedere i personaggi famosi che sfilano in secondo piano, Chun Li, Pitfall Harry e molti altri… occhio al punto esclamativo con quel suono tanto caratteristico quando appare.
Ci sono anche le battutine acidognole sulla querelle tra la Disney e la Nintendo che non ha concesso i diritti per far apparire Mario e Luigi nel film. E c’è anche del bel product placement, come le guardie Oreo, le sabbie mobili Nesquik, o le stallatiti Mentos sul lago di Diet Coke.

Prima dicevo che non è un film sui videogiochi. Certo, si svolge all’interno dei videogiochi, ma scremando le citazioni e le ambientazioni, potrebbe svolgersi in qualsiasi “mondo” alternativo: fumetti, libri, cartoni animati.
Però la realizzazione tecnica è ineccepibile, tutto è caratterizzato a regola d’arte, con colonna sonora influenzata da musichette 8 bit, i personaggi che si muovono in modo schematico, i rumori vari, gli schizzi spixellati.

L’ho visto in 2D, però mi sono fatto un’idea di come potrebbe essere in 3D anche se non so se valga la pena vederlo così. Per quello che ho potuto dedurre, il corto “Paperman” potrebbe giovare del 3D più di “Ralph Spacatutto“. Nel film vero e proprio la terza dimensione funzionerà sicuramente bene sugli ambienti, per la profondità e il passaggio da videogioco bidimensionale a mondo fisico, ma ho l’impressione che non aggiunga niente al film.

Tirando le somme il film è divertente se siete dei bambini, ma un po’ deludente per quello che mi aspettavo. I cameo dei “personaggi famosi” si vedono tutti nei trailer, quindi sul fronte nerd non c’è molto altro, se non il giochino “scova il cameo” che dicevo prima. La storia sa di deja vu e le situazioni sono più o meno tutte già viste, compreso il finale abbastanza scontato. La pancia mano pesante di John Lasseter, come produttore, si nota molto, soprattutto nell’affannoso tentativo di riproporre i film Pixar dei tempi migliori.

Purtroppo la magia Pixar sta Scemando anche nei loro stessi film e, a quanto pare, è impossibile da riproporre in altre produzioni, se non per qualche sporadico tentativo riuscito. E non è il caso di “Ralph Spaccatutto“.

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

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Informazioni su MrChreddy

Nato da da padre Vic 20 e madre Amiga 500, è cresciuto negli anni '80 allevato da videogiochi, fumetti e film. La sua mente vaga ancora in quell'universo parallelo, mentre il suo corpo si muove in questo rimpiangendo di aver perso tutti i suoi giocattoli di quando era piccolo. Li avesse ancora, ora sarebbe milionario. Precisino della minkia fino al midollo, non è mai soddisfatto di quello che vede, legge, gioca e trova sempre qualcosa che non va o che si sarebbe potuto fare meglio in tutto quello che gli capita tra le mani. Ha la lingua più veloce del cervello, prima parla poi pensa a quello che dice. Anche ore o giorni dopo. Per fortuna le sue idee e paranoie trovano sfogo su questo blog e non sulle macchine di quelli che hanno rovinato i suoi miti d'infanzia. Spielberg e Lucas tirano un grosso sospiro di sollievo e ringraziano per la nascita di Nerds' Revenge, che non hanno voglia di cambiare macchina ogni settimana.

15 pensieri su “Ralph Spaccatutto, visto in anteprima e… parliamone senza spoiler

  1. Scrivo di getto, quindi mi sembra doveroso un avvertimento

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    ATTENZIONE: POTREBBE CONTENERE SPOILER

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    La trovo inutilmente ostile come recensione.

    Anche io ho visto in anteprima questo film (tra l’altro in 3D), e l’ho trovato godibilissimo, anche in quanto nerd incallito.

    È vero, il 3D è stato buttato un po’ lì ad muzzum, ma come in tanti altri film, del resto, ma tuttavia è stato reso in maniera molto naturale, non forzata, quindi non disturbava la vista.

    Ho apprezzato anche questo, ovvero il fatto che abbiano evitato il 3D “figo ad ogni costo”, ma questa è un’altra storia.

    Parlando di contenuti, la morale non era “usare i glitch fa figo”, ma un concetto molto più profondo, ovvero l’accettazione del diverso (in questo caso il glitch come reietto della società), oltre ad un’altra morale molto importantissima (soprattutto di questi tempi), che è l’accettazione del proprio ruolo all’interno della società. “Fare il cattivo non vuol dire ESSERE cattivo” sta a significare che il nostro ruolo sociale, per quanto piccolo ed inutile possa sembrare, è importante affinché tutto funzioni, quindi il videogioco senza cattivo diventa inutile ed è destinato alla rottamazione.

    Inoltre non è la classica tematica “il perdente se vuole può diventare vincente”, come scrivi nell’articolo, bensì la presa di consapevolezza del fatto che ognuno di noi è qui per uno scopo che, per quanto possa sembrare marginale, è fondamentale, quindi non dobbiamo disprezzare nessuno dei sottoposti o dei collaboratori che consideriamo “minori” o “marginali”.

    Ho apprezzato tantissimo la potenza espressiva di molte scene, che mi hanno letteralmente emozionato come non capitava da parecchio tempo.

    “La Disney somiglia sempre più alla Pixar” è un commento un po’ naif, considerato che dal 2006 la Pixar FA PARTE della Disney ed è normale che lo stile di una influenzi l’altra e viceversa, ma la Disney ha sempre avuto un reparto creativo di prim’ordine, a mio avviso. Almeno per quanto riguarda le sceneggiature.

    Ma ora parliamo di Paperman, il corto.

    Ho trovato eccellente la produzione grafica e l’idea davvero carina. Ne è risultato un corto adorabile.

    Il clichè degli oggetti che si animano è un must per le produzioni disney, ma non lo trovo squallido, bensì aggiunge quel tocco fiabesco per mantenere una linea leggera e sognante.

    (Tra l’altro ti consiglio di vedere il corto Pixar “La Luna”, lo trovi anche sul Tubo)

    È vero, coi cameo non si sono sprecati, ma sticazzi, se vado a vedere un film non lo faccio perché è pieno di riferimenti, ma perché voglio essere coinvolto in una trama efficace.

    Ben vengano le strizzatine d’occhio, ma non le vedo come indice di qualità.

    Il più grave errore che si possa fare quando si va al cinema è dimenticare il concetto di sospensione dell’incredulità. È un film, non un workshop, e la prima visione deve SEMPRE essere da spettatore, ogni eventuale visione successiva può essere affrontata da tecnico o addetto ai lavori, ma non dimentichiamo che noi SIAMO spettatori, altrimenti il nostro giudizio ne risulterà irrimediabilmente inquinato.

    Per concludere, sono uscito dal cinema euforico e soddisfatto sotto OGNI ASPETTO, come non capitava da taaaanto tempo.

    Pace & bene

    Sergio

    • Occhio, potrebbe contenere Spoiler
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      Allora Sergio, io non sono uscito soddisfatto. Non mi è piaciuta la trama, già vista e stravista, non mi è piaciuta la sceneggiatura che sembra accrocchiata a tavolino con tante cose how conveniently messe lì per spianarsi la strada ad un finale che più scontato non si può.

      Il fatto che la Pixar sia proprietà della Disney non significa niente. La Pixar ha uno stile e la Disney un altro. Quando la Disney, invece di applicare lo stile Pixar ai suoi lavori, lo copia tralasciando le cose principali vengono fuori dei film mezzi riusciti.
      Dove sono i diversi livelli di lettura in questo film? Non ci sono, spara ad altezza bambino, l'adulto deve chiudere un occhio su tante cose.

      Poi mi parli di sceneggiature Disney? Davvero? a parte Rapunzel e Come D'Incanto, quanti film disney hanno una bella sceneggiatura da La Bella e la Bestia ad oggi?
      Hai visto Bolt? Hai visto La Principessa E Il ranocchio? Hai visto Mucche Alla Riscossa (rabbrividisco ancora la pensiero di quella porcata)? Pocaonthas? Mulan? Koda Fratello Orso? Sono bei film?
      Evidentemente abbiamo un concetto diverso del bel film.

      La sospensione dell’incredulità non ce la devo mettere io a tutti i costi, la deve costruire chi fa il film. Se vedo che ad un certo punto normalissimi aeroplanini di carta si animano e rapiscono le persone, in un ambientazione che non ha niente di magico, mi permetti che la mia sospensione si sconnetta e mi venga da chiedermi: "Ma che cazzo succede?!"
      Poesia? Magia? Va bene, sono pronto a crederlo, anzi voglio proprio che sia così, ma non puoi mnetterla così come capita e ti fa più comodo. Così son capaci tutti di scrivere film.
      Per inciso La Luna è su tutto un altro piano rispetto a Paperman, ma non c'è nemmeno da fare il paragone.

      La storia del glitch. Alla fine si vede benissimo la bambina che gioca, è seconda, sta perdendo glitcha appare davanti alla prima e vince. Che lezioncina edificante, soprattutto per quella che è arrivata seconda e si è vista sfruttare la vittoria solo perché l'altra aveva un arma segreta. A me verrebbe da chiedermi come è possibile vincere e a cosa serva giocare bene contro chi ha il potere di apparirmi davanti. Io per questi "glitch" ho smesso di giocare ad un sacco di giochi online.
      Sfruttare la diversità come vantaggio? Ok, ma c'è diversità e diversità, la bambina non è zoppa, ha un superpotere. E' come vedere Flash che vince i 100 metri piani stabilendo il nuovo record a 5 cnetesimi di secondo. Sticazzi, scusa se non tifo per Flash e mi viene da pensare che abbia barato.

      Ripeto, il film è divertente, in fondo in fondo, ma è davvero terra terra, basta vedere il fatto che ad un certo punto il tempo sparisca, si dilati all'infinito in modo che i protagonisti facciano i loro porci comodi per poi andare alla sfida finale, quando prima era bene cadenziato: giorno sala giochi aperta, notte sala giochi chiusa i personaggi fanno quello che vogliono. Ad un certo punto la notte dura all'infinito.
      Il film non si smuove di un millimetro da quello che c'è sempre stato e che si è visto millemila volte.

      Per il resto degustibus, e come diceva Mulder: "Voglio crederci"… credici, nessuno te lo impedisce :)

  2. Attenzione, non sto dicendo che sia un capolavoro, ma che svolge bene il proprio lavoro di film.

    I diversi livelli di significato ci sono, almeno io ne ho notati due.

    E comunque pretendere di trovare tutti i livelli di narrazione vedendo il film una volta sola non è assolutamente fattibile.

    I diversi livelli di narrazione di Toy Story li noti solo rivedendo i film in varie fasi della tua vita.

    Anche I Viaggi di Gulliver (il libro) ha almeno 3 livelli di narrazione, ma serve un'attenta analisi per trovarli, e di sicuro non li trovi leggendolo una volta sola.

    Comunque Rapunzel è tutt'altro che un film scadente, stessa cosa La Principessa e il Ranocchio, o I Robinson, o Chicken Little.

    Sono tutti prodotti che mirano ad uno scopo, e fanno esattamente quello per cui sono pensati.

    Mi viene un po' di orticaria a doverlo ammettere, ma persino Ben10 è un ottimo prodotto.

    Non perché sia un bel cartone, parliamone, ma perché riesce egregiamente nel suo scopo: vendere i giocattoli della serie.

    Non si valuta un buon film se piace a tutti e ad ogni costo, ma solo se riesce nel suo intento.

    Alcuni film hanno come intento quello di far ridere, altri devono far piangere, altri ti devono spaventare…

    Certo, la scelta del glitch per rappresentare la diversità è stata azzardata, l'ho già detto, ma non fossilizziamoci su un particolare, quando il film è anche molto altro.

    Questo film contiene tanti, ma tanti, ma tanti spunti interessanti che fanno sorridere, altri che fanno riflettere, ma bocciarlo senza appello solo perché al di sotto delle proprie aspettative non è una visione molto critica, somiglia più ad un lamento fine a sé stesso.

    In un blog come questo, capace di influenzare l'opinione di molte persone riguardo il prodotto, è una vera e propria arma carica, tant'è che ci sono già due commenti di persone che non lo andranno a vedere per via della recensione, e questo è sbagliato a prescindere.

    Non so, ma mi sa più di ripicca che di recensione obbiettiva, considerato anche che tutte le persone con le quali ho visto lo stesso film hanno avuto impressioni positive, e non sono i primi che passano!

    MAI GIUDICARE UN PRODOTTO PRIMA DI AVERLO VISTO, o comunque MAI DARE PER SICURA UNA SOLA FONTE DI INFORMAZIONE. Se una persona dice che una cosa fa cagare è un'opinione, se lo dicono TUTTI (o la maggior parte) è un fatto.

    Scusate il maiuscolo

    • Sergio, non ho mai detto che Rapunzel sia un brutto film, anzi l'esatto contrario, insieme a Come D'Incanto è uno dei migliori film Disney dal Re Leone in poi… ah, no c'è anche Le Follie Dell'Imperatore che è davvero un film divertente.

      Gli altri da te citati sono filmetti ridicoli.

      Toy Story io l'ho capito alla prima volta che l'ho visto. Sarà che ero già abbastanza grandicello. Tutte le successive volte ho solo potuto notare altri particolari e apprezzarlo ancora di più.

      I Viaggi di Gulliver (il libro) non vedo cosa c'entri con il discorso. Anche Watchmen ogni volta che lo riprendo in mano noto particolari e sfumature che non avevo notato nelle letture precedenti, ma anche questo cosa c'entra?

      Non si può giudicare buono un qualcosa se riesce nello scopo. Perché altrimenti i cinepanettoni di DeSica e Co. sono capolavori, visto che son fatti solo ed esclusivamente per incassare e riescono nell'intento. Anche l'AK-47 e la bomba atomica riescono nell'intento per cui sono stati costruiti.
      Il discorso non sta in piedi.
      Non puoi giudicare buono Ben 10 perché vende un casino di merchandising, perché sennò cominciamo a parlare anche di pubblicità.
      Non è detto che un film che piace alla gente sia effettivamente un bel film. Prendi i film sui Transformer, sono 3 porcate, una peggio dell'altra, eppure piace e fanno un quarto film.

      Poi non credo che questo blog abbia una così vasta diffusione e una così profonda influenza da far desistere la gente dall'andare a vedere un film che ha voglia di vedere. Le 2 persone che hanno detto che non lo vedranno, già non volevano vederlo prima perché non erano ispirate, se vai a leggere i commenti dei post dove parlo di Ralph Spaccatutto vedrai che l'avevano già detto. Mentre io lo difendevo speranzoso.
      Il post (come tutti quelli che scrivo) non è nemmeno una recensione, sono mie impressioni su un film. Ho un'età per cui conosco i miei gusti e so cosa mi piace e cosa no, ho studiato anche quel pizzico di cinema per approcciarmi in modo critico davanti ad un film. Non sto a smontare tutto quello che vedo, così perché mi prende lo sgiribizzo, se vedo qualcosa che mi emoziona, anche se non è perfetto, lo elogio. Prendi Avengers, mi è piaciuto da impazzire, però ha una sceneggiautra fallace, ma il tutto è costruito così bene e ha così tanti pregi da poter chiudere un occhio, mi ha fatto tornare a quando avevo 10 anni e mi divertivo al cinema. Ralph Spaccatutto no, dopo un po' ero annoiato, non mi ha emozionato, ho cominciato a notare le forzature e la costruzione a tavolino del film.

      Quelli che l'hanno apprezzato possono scrivere le cose che hanno apprezzato, questo è il mio angolino e ci scrivo quello che vedo e che apprezzo oppure no.

      E penso pure che quei 4 gatti che ci seguono abbiano quel minimo di sale in zucca da prendere con le pinze quello che scrivo e poi decidere per i fatti loro.

  3. Vabè già che c'è l'elogio dei lag switcher e dei cheater che vengono presentati come "fighi" dimostra che chi l'ha fatto non capisce UN CAZZO di videogiochi.

    Ed è un po' strano a pensarci bene, è strano che chi fa un film ispirato al mondo dei videogiochi non capisca un cazzo degli stessi. Anche se a pensarci bene è così in tutti i campi della vita ormai: prendi uno che non capisce un cazzo di qualcosa e mettilo lì a occuparsene dandogli un potere immenso…

  4. io non mi intendo di cinema come il buon MrChreddy e, pensospero, Sergio ma vorrei intromettermi solo per dire una cosa.Mi urta i nervi sentir dire che dovrebbero stare attenti a quello che scrivono per non deviare le idee personali di chi legge. Primo perché sicuramente non è il loro intento e secondo perché non siamo un gruppo di stupidi pecoroni. Sì, è vero che certi articoli mi hanno fatto cambiare idea su alcuni argomenti o film ma non è perché mi hanno deviato ma solo perché mi hanno dato un punto di vista diverso dal mio e hanno focalizzato la mia attenzione su cose che prima non avevo notato, rendendomi anche più critico e meno "incantato" e sinceramente è una cosa che apprezzo molto. Su vari argomenti non sono d'accordo con la loro visione ma per questo in codesto blog nessuno è mai stato linciato anzi gli sono sempre state date risposte pacate e mirate ad aprire una discussione di reciproca scoperta argomentativa. ADORO questo blog e continuerò a seguirlo senza tanto sentirmi un lobotomizzato. Scusate l'intrusione.

  5. Chiedo scusa per il tono dei miei commenti, non pensavo che potessero essere interpretati in questo modo (anche perché avendoli scritti entrambi in ufficio non ho avuto occasione per rileggerli attentamente)

    Non avevo alcuna intenzione di dire che chi segue il blog penda dalle labbra dei vari blogger, me ne guarderei bene!

    È solo che ho notato come la recensione sia incentrata su dei punti che possiamo considerare marginali rispetto a tutto ciò che io ho notato guardando lo stesso film.

    Ridurre questo film a "filmetto" nel quale l'unica cosa interessante è la "caccia ai cameo" per me è una cosa assolutamente sbagliata, ma se viene detto solo questo, tra l'altro con un tono autoritario come quello che MrChreddy ha di solito (carattere forte, lo capisco perché sono fatto della stessa pasta), il lettore sarà più portato a focalizzare quei punti, è una cosa assolutamente naturale.

    Ovviamente ci sono i dementi che si bevono la qualunque, ne abbiamo la conferma vedendo che vaccate come i libri di Licia Troisi ed i cinepanettoni riescano a fare incassi mostruosi.

    Ma io stesso, da consumatore attento, se leggo una recensione della serie Ritorno al Futuro prima di vedere i tre film, e nella recensione sottolineano come nei tre film ci sono molte scene che seguono lo stesso identico pattern, la prima cosa che noterò sarà proprio questa, ed influenzerà irrimediabilmente la mia esperienza, in positivo o in negativo.

    Da premettere che sono un grandissimo fan di Ritorno al Futuro u_u

    Pace & bene!

    • Innanzitutto grazie a Matteo per l'attestato di stima.

      Volevo precisare un paio di cose che potrebbero essere fraintese nella mia risposta a Sergio.

      Mi rendo conto che a volte ho un tono piuttosto autoritario e sembra o così o morte. In realtà è dovuto al fatto che ho delle idee molto chiare e sono piuttosto sicuro di quello che dico, quindi questo si riflette nel modo di esprimermi. ciò non toglie che se qualcuno mi apre gli occhi e mi fa notare una cosa posso anche cambiare idea. Come è successo per la storia della Disney/Lucasfilm. Ho scritto un post negativo, poi uno più ottimista, non perché sono scemo, ma perché mi è stato fatto notare che potrebbe non essere una cosa malvagia. Ci ho ragionato e sono arrivato alla conclusione che era un punto di vista valido, così ho rettificato.

      Detto questo con: "ho studiato anche quel pizzico di cinema per approcciarmi in modo critico davanti ad un film" non intendevo affatto dire che io ho ragione e la verità in mano, bensì che quando mi metto davanti ad un film ho le idee ben chiare e quando poi le esprimo, le esprimo con cognizione di causa.
      Poi posso sbagliare, posso prendere un abbaglio, sono umano, ma come dicevo prima sono sicuro di quello che dico… fino a prova contraria.

      Io rispetto molto chi ci legge e la loro intelligenza. Non ho mai censurato un commento, positivo o negativo che sia, altrimenti non avrei aperto questo blog o avrei bloccato i commenti.
      Non mi piacciono i blog, più blasonati di questo, in cui gli utenti sono lì che pendono dalle labbra dell'autore e prima di esprimere le proprie idee chiedono a lui che ne pensi, poi gli danno ragione qualsiasi cosa dica.
      Alla fine quello che vorrei è un confronto, anche con toni accesi, ma comunque un confronto.
      Due cose non mi piacciono, una è che mi si venga a dire questo puoi scriverlo e quest'altro no e la seconda è la critica non circostanziata, se uno vuole dirmi che ho scritto una cagata liberissimo di farlo, ma me lo deve giustificare. Poi ovviamente se vengo attaccato rispondo attaccando pure io.

      Detto questo, quando esce Ralph torno a vederlo e se cambio idea, scrivo un'altro post, ma se le impressioni saranno le stesse… nessuno andrà più a vedere un film Disney… scherzo :D

  6. Ciao. Io devo spezzare una lancia nei confronti del film. Io sono andato al cinema senza grosse aspettative, mia aspettavo di vedere una film fatto bene, con una bella storia, per quanto trita e ritrita. Alla fine sono uscito contento, una base musicale spettacolare, tutti i suoni in 8 bit spettacolari e inseriti nel momento giusto, delle bellissime ambientazioni e quel tocco di sentimentalismo che c'è in tutti i film Disney/pixar (per capirci non come in quelli della dreamworks).

    Io non mi aspettavo altro che vedere un bel film e così è stato, non sono uno che conosce profondamente tutte le problematiche dei film e quindi posso condividere o non condividere certe recensioni.

    Se cercate un film leggero a cartoni e simpatico non può che essere una buona alternativa.

    • Ciao Jovi, grazie per essere passato e aver commentato.

      Son contento ti sia piaciuto, credo sia questioni di gusti e aspettative. Ho letto in giro che è piaciuto a molti :)

      Mi sa che me lo rivedrò per confermare o smentire le mie impressioni, magari non ero dell'umore giusto, visto che ero circondato da bambini chiassosi, anche se tanti difetti che ho trovato c'erano a prescindere dai bambini :D

  7. Ehila di nuovo qui, scusami se scrivo solo ora, ma mi sono iscritto da poco e lo sai e volevo dire la mia.
    E ormai diciamo siamo più “confindenti” posso dire, mi dispiace ma non sono d’accordo.
    Forse, la morale sarà riusata ma io vedo che Ralph passa un periodo che più o meno passiamo tutti. Ovvero perderci per strada, dimenticar chi siamo e stufarci di fare la stessa cosa. La passione iniziale lentamente scompare e quello che ci rimane è solo un lavoro, anzi, un obbligo che ci siamo imposti o meno. Per questo il protagonista tenta la fuga, vuole essere qualcosa di diverso, vuole che qualcuno gli dia una pacca sulla spalla e gli dica:”bravo, continua così”. Cioè qualcosa che ci faccia sentir appagati, anche se magari quello che ci piace stava li davanti al nostro naso senza nemmeno rendersi conto.
    Per Vanellope il fatto che sia il glitch e usì per vincere, non la vedo come per istigar all’uso di cheat o altro, come hai detto tu, la storia potrebbe essere benissimo su altre ambientazioni come una storia fantastica o altro. Il significato di Vanellope è che lei si sente diversa e la trattano da diversa senza nemmeno dar possibilità di farsi conoscere, poi usa questa sua diversità per farcerla e riuscir a capir chi è veramente. Come hai detto in una famosa recensione forse parlo solo con polvere negli occhi. Ma Ralph è stato un bel film, che mi ha fatto divertir e tenuto compagnia, sarà il piccolo bambino che gioca con i videogiochi che parla, ma ne sono felice della visione e spero che tu possa ricredere di questo bel film. Se no pazienza amico mio, mi dispiace che ti perdi qualcosa.

    • Ciao Zenox, bada bene, a me non è piaciuto, ma se a te piace è lecito, ognuno ci vede quello che vuole.

      Detto questo, ti dico che quello che ha colpito te di Ralph e del suo percorso è la stessa cosa che ha annoiato me perché vista mille altre volte in film secondo me migliori.

      I personaggi e le ambientazioni dei Videogiochi li ho trovati solo un fanservice molto ruffiano, in quanto non sono essenziali al film, ma sono una scelta a priori che sapevano avrebbe attirato l’attenzione di noi trentenni nostalgici (poi magari tu sei più giovane).

      Per quanto riguarda Vannelope, l’ho spiegato nell’altro post, lei non ha un handycap, lei ha un vantaggio. Il glitch è un vantaggio.
      Non avere le gambe è un handycap, avere il teletrasporto è un vantaggio.
      Entrambi ti rendono diverso e forse chi si teletrasporta può essere visto male, ma è indubbiamente un vantaggio.
      A me il film è andato anche bene fino alla fine, fino a quando Vanellope deve scegliere se mantenere il vantaggio (glitch), oppure no. Lei sceglie di mantenerlo ed ecco che la bambina in sala giochi vince proprio per quel vantaggio.

      Poi ognuno lo interpreta come vuole. Io lo interpreto così.

      Magari Ralph me lo rivedrò, magari cambierò anche idea, ma rimane che per ora non mi piaccia :)

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