I miei disegnatori preferiti

Leggo un sacco di fumetti, ma, per ovvi motivi economici, non tutti quelli che vorrei. In genere tento di recuperare le saghe importanti quando vengono raccolte in volume, così spendo meno e sono sicuro di leggere tutto. Però non mi ero mai reso conto di una cosa finché non mi sono messo a leggere tutto Ultimate Spider-Man.
Il fumetto non mi fa impazzire, anzi, lo reputo ampiamente sopravvalutato, però quando il disegnatore Mark Bagley si è tolto dalle palle ha passato carta e matita a Stuart Immonen, prima, e David Lafuente, poi, la serie la leggo più volentieri.

È proprio di questo che mi sono accorto: se il disegnatore mi piace leggo più volentieri le storie. Voi direte che ho scoperto l’acqua calda, e in parte è vero, ma non mi ero mai reso conto fino ad ora di quanto questo mi pesasse. Magari è dovuto al fatto che ho proprio in odio Bagley e che non capisco come faccia ad essere uno dei disgenatori di Spider-Man più amati, oppure non mi era mai capitato di passare da un disegnatore che non mi piaceva così tanto a uno che invece mi piace molto.

Quindi ho deciso di dirvi quali sono i miei disegnatori preferiti del momento, tenendo conto che sono miei gusti personali e, sempre per gusti personali, sono un lettore per lo più un lettore Marvel.

Stuart Immonen

Stuart Immonen è canadese. Il suo debutto nei comics mainstream è avvenuto in casa DC Comics su Legion Of Superheroes, per poi passare a Superman. La celebrità però è arrivata in casa Marvel dove ha disegnato Thor, HulkUltimate Fantastic Four, Ultimate X-Men e Ultimate Spider-Man, fino al crossover Fear Itself.
Mi piace per varie ragioni. Primo perché si inchiostra da solo, il che esalta il suo stile molto personale che, in alcuni particolari, ricorda un po’ Moebius, con le dovute proporzioni, che il Maestro non si tocca. Secondo per la recitazione dei personaggi, sia del corpo che dei visi, tutti riconoscibilissimi. Infine per le anatomie e le proporzioni, i suoi corpi sono massicci e pesanti se serve, come Hulk, ma anche leggeri ed esili come su Spider-Man.
Cosa si può leggere?
Credo che Fear Itself sia un buon ciclo, tante pagine disegnate ottimamente, altrimenti qualsiasi altra cosa sua capiti tra le mani credo sia perfetta.

Steve McNiven

Steve McNiven è anche lui canadese. Comincia a disegnare fumetti nel ’99 quando viene assunto dalla CrossGen per lavorare sulla serie Meridian. Nel 2004 viene portato in casa Marvel e salta da una testata all’altra a causa della sua lentezza nel disegnare: Fantastici 4, Nuovi Vendicatori, Ultimate Secret. Il botto però lo fa disegnando prima il mega crosso over Civil War e poi Wolverine: Vecchio Logan, sui testi di Mark Millar che seguirà per altre serie.
Mi piace il suo stile pulito, preciso, minuzioso, ma senza fronzoli. Le anatomie son perfette, così come il suo senso dell’azione e della prospettiva. I volti mi colpiscono molto per l’espressività.
Cosa si può leggere?
Sicuramente Civil War, ma anche Nemesis è una bella opera d’arte e ci mettiamo dentro Wolverine: Vecchio Logan, tutti sui testi di Mark Millar.

John Cassaday

John  Cassaday è statunitense. Entra nel mondo del fumetto nel 1995, ma è solo nel ’97 che arriva alle major DC e Marvel, per le quali disegna Teen Titans, The FlashX-Men: Alpha Flight e Union Jack.
Ma è con Planetary, su testi di Warren Ellis, che si afferma. Subito dopo disegna il ciclo Astonishing X-Men scritto da nientepopodimenoché Joss “The Avengers” Whedon, che segna il ritorno dal mondo dei morti di Colosso e la partenza dal mondo dei vivi di… non ve lo dico che così non vi rovino la sorpresa se lo leggete.
Di lui mi piace, fondamentalmente, lo stile pulito e le anatomie. I suoi supereroi sono muscolosi, ma hanno comunque della carne addosso. Non sembrano i soliti personaggi scarnificati dove si vede ogni fascia muscolare, ma sembrano reali, massicci uomini e donne fatti di ossa, muscoli, carne e tette. Mi piacciono anche molto i suoi visi espressivi.
Cosa si può leggere?
Sicuramente Astonishing X-Men, che a me è piaciuta moltissimo, Io Sono Legione e, se avete la cultura fumettistica adatta, Planetary, che io ho mollato lì perché non capivo e me la sono dovuta far spiegare da Ultimate Jar Jar Binks.

Terry Dodson

Terry Dodson comincia la sua carriera fumettistica su Mantra della Malibù Comics nel lontano 1993, da lì in poi è stato palleggiato più volte tra Dc Comics e Marvel. Ha disegnato una marea di testate, tra cui Tempesta, Pryde and Wisdom, miniserie su Kitty Pryde e Pete Wysdom, Generation X, Trouble e Marvel Knights Spider-Man su testi di Mark Millar, Spider-Man/Black Cat: The Evil That Men Do scritta in soli 3 anni da Kevin Smith, Wonder Woman, Uncanny X-Men.
Mi piace il suo stile morbido e plastico è ovviamente ispirato ad Adam Hughes di cui parlo fra poco, anche se, almeno nei visi, è più cartoonesco e meno realistico. Anche lui come Cassaday disegna gente muscolosa, ma con la carne a coprire tutto. IN genere le sue tavole, almeno negli ultimi anni, sono inchiostrate dalla moglie Rachel Dodson.
Cosa si può leggere?
Non ha partecipato a grandi saghe, crossover o cose del genere, in genere è impegnato in serie che segue per tot numeri per poi essere spostato su un’altra testata. Però la saga Spider-Man/Black Cat: The Evil That Men Do che è autoconclusiva e molto piacevole, potrebbe essere una buona lettura.

J.G. Jones

J.G. Jones è più che altro un copertinista, più che un disegnatore di fumetti, anche se alcune serie le ha disegnate pure lui. Lavora principalmente per la DC, anche se qualche capatina nelle altre case editrici non la disdegna.
Ha realizzato tutte e 52 le copertine per il mega crossover DC 52, appunto, ma si è dato da fare anche su Wonder Woman: The Hiketeia, The Avengers, Wanted, Marvel Boy, Black Widow, Final Crisis e un po’ di altri.
Mi piace molto perché è solido, pulito e realistico, lui è uno di quelli che riesce a disegnare la muscolatura senza esagerarla troppo. Le sue tavole sono pulite e le sue copertine delle opere d’arte.
Cosa si può leggere?
Sicuramente la miniserie Wanted scritta dall’onnipresente Mark Millar e recuperare i numeri, che stanno venendo pubblicati ora, del Comico per la serie Before Watchmen.

 Bryan Hitch

Bryan Hitch è britannico. Nonostante sia del 1966 non ha disegnato tantissima roba, ma quella che ha disegnato ha un certo peso. Ha disegnato Authorithy, Ultimates, Ultimates 2, Capitan America: Rinato, Teen Titans, Uncanny X-Men, Excalibur e molta altra roba, sia DC che Marvel.
Mi piace perché, anche lui, ha uno stile pulito, anche se pieno di particolari e molto minuzioso. Punta molto sulla recitazione dei personaggi, sia fisica che nelle espressioni. È un altro di quei disegnatori che non esagera con la muscolatura, ma riesce a restituire la sensazione di corpi veri, fisici, con spessore.
Cosa si può leggere?
AuthorithyUltimatesUltimates 2 sono sicuramente dei must have, sia per i disegni di Hitch che per i testi di Millar.

Adam Hughes

Adam Hughes è statunitense ed è il disegnatore che mi piace di più in assoluto. In realtà di fumetti veri e propri ne ha disegnati pochissimi, realizza più che altro illustrazioni e copertine, principalmente per la DC. Ha lavorato su Catwoman, Wonder Woman, Superman, Gen 13, Power Girl.
In tutto l’universo conosciuto e sconosciuto è noto per le sue donne prosperose, il tratto pulito, morbido e profondo, l’atteggiamento dei corpi e le espressioni dei suoi personaggi. Il massimo lo raggiunge quando disegna e poi colora i suoi lavori con i Copic Marker, pennarelli particolari per la colorazione. I suoi disegni alle varie convention, a parte la discreta dose di culo per riuscire a farsene fare uno, costano dai 250 ai 500 dollaroni, però vi assicuro che ne vale la pena, anche perché poi su e-Bay si vendono che è una meraviglia.
Apprezzo molto anche l’ironia che di solito infonde in questi sketch che vende alle convention.
Cosa si può leggere?
Attulamente è in fase di pubblicazione Dottor Manhattan, appartenente alle serie Before Watchmen, vi assicuro che per i disegni ne vale la pena, oppure potete recuperare i due vecchissimi numeri Gen 13: Ordinary Hero, di cui ha anche scritto i testi. Io li ho originali americani comprati il secolo scorso, non ho idea di quanto valgano ora, ma me li tengo stretti.
Se avete voglia di spendere qualche dollaro, potete prendervi il suo DvD, esclusivamente in inglese, dove dimostra come disegna e elargisce consigli e tecniche varie, anche sull’uso dei Copic Marker. Sarebbe da avere assolutamente se siete disegnatori alle prima armi e volete avere qualche consiglio. Io me lo sono guardato per pura libidine. Il DvD si chiama Drawing Good Girls.

Con adam Hughes chiudo la galleria dei miei disegnatori preferiti, ce ne sarebbero molti altri, ma penso di essere stato abbastanza noioso. Si evince che mi piace il tratto più realistico, le tavole pulite e particolareggiate, mentre non apprezzo più di tanto i disegnatori troppo cupi, con le tavole molto pasticciate, piene di linee.
Spero anche che qualche consiglio di lettura di lettura venga apprezzato.

Voi ne avete di disegnatori preferiti? Quali?

 

 

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

17 pensieri su “I miei disegnatori preferiti

  1. conosco pochissimo il mondo dei fumetti (se non era per la mia fidanzata a quest’ora non avrei saputo nemmeno chi era deadpool). dei pochi disegnatori che conosco mi piacciono barberi, fiumara e bong dazo. non mi piace granchè romita jr. (che mi pare sta disegnando vendicatori vs x men). aggiungo una cosa su liefield: ho visto varie pagine con i suoi disegni più brutti (capitan america con le bocce l’ho visto sulla vostra pagina facebook) e in effetti sono parecchio brutti, però lo stimo ai massimi perchè mi dà l’idea di uno che è parecchio deciso in quello che fa. siccome mi piacerebbe fare il fumettista/illustratore (la laurea in ingegneria per ora non mi è servita a un tubone dal punto di vista lavorativo) diciamo che liefield mi ha fatto cambiare un po l’approccio al disegno, del tipo che cerco di fare le cose più di getto, senza pensarci troppo, altrimenti mi incarto.
    ps cerco di disegnare a modo comunque, per quanto mi riesce. liefield è un po esagerato
    pps nei temi a scuola ero molto più sintetico

    • Rwf, sarà che io Liefield l’ho vissuto negli anni ’90 (con tutta la Trasmigrazione attraverso Satori dei disegnatori starlette che hanno fondato la Image, ma era uno che sapeva disegnare, non dico bene, ma in modo decente, e l’ho visto involversi in quello che poi è diventato il suo stile), ma proprio non riesco a vedere niente di buono.
      Ha trasformato l’esagerazione tipica del fumetto americano in grottesco tirandosi dietro una schiera di disegnatori poi spariti nel nulla che lavoravano sulle sue serie.

      Detto questo se tu trovi la spinta per migliorare va bene, dico sinceramente, se trovi invece la spinta per disegnare a cazzo di cane, invece no. :D

      Poi magari non ho capito il tuo commento e allora ti chiedo scusa :)

      • lo vedo solo come stimolo per darmi da fare, non come esempio da seguire. che poi io ho visto solo le cose quelle tremende proprio, le cose fatte meglio quelle sicuramente mi servirebbero anche come esempi (in pratica sto “studiando” da me quindi mi fa comodo tutto per migliorare)

        • Ah, ok, non avevo capito io :D

          Beh, all’inizio era nella media, molto però facevano gli inchiostratori che sistemavano il sistemabile :)

          Se accetti qualche consiglio, ti posso suggerire di procurarti i libri di anatomia di Burne Hogarth, nonostante siano vecchi, sono ancora ottimi per imparare la figura umana in movimento e l’anatomia. ;)

    • Penso che si può disegnare di getto anche senza prendere esempio da Liefield. Si devono conoscere anatomia e prospettiva, e poi si deve imparare a disegnare con decisione le forme basilari (cerchi, cubi ecc ecc…)

  2. Vabbè, ora mi riderete dietro…

    Io leggo solo fumetti italiani,
    nella fattispecie Dylan Dog e Tex.

    Supereroi zero.

    Personalmente mi piacciono i tratti di Bruno Brindisi
    Claudio Villa

    (binariooooooo…triste e solitarioooooooo…. ehm non il cantante, è un altro)

    e Luigi Piccatto.

    Un po’ meno Stano, ma è un istituzione e quindi…

    Però non credo vi interessi quel genere, quindi mi fermo qui
    per non annoiare nessuno.

    • Beh, il fumetto italiano è un signor fumetto… sempre se non parliamo solo dell’ambito Bonelli.

      Anche di italiani ce ne sono molti che mi piacciono, molti dei quali li ho scoperti su Dylan Dog mille anni or sono.

      A me piacciono Corrado Roy, Enea Riboldi, Carnevale, Castellini (prima che finisse in Marvel), Sergio Toppi (sigh), Pratt… mi fermo che sennò faccio una lista chilometrica :)

      Di Villa mi piacevano le copertine molto… mi faceva morire che disegnava le nuvole dietro la luna XD

      Comunque il genere interessa, è che io sono più mainstream e commerciale :D

  3. Hehehe come si vede che non seguo più i fumetti statunitensi da almeno 10 anni.

    All’epoca però andavo pazzo per Alex Ross, Adam Kubert, Joe Kubert (autore pure di un texone), Romita Jr., Marc Silvestri, Joe quesada.

    Ogni tanto vedo in libreria un The art of… e mi viene da comprarlo, poi però mi blocco sempre al momento di leggere il prezzo.

    • Ciao Pilloledicinema :D

      Allora, Alex Ross piace molto anche a me, l’ho escluso dalla lista perché sennò diventava immensa :D

      Adam e Joe kubert hanno disegnato la miniserie Nite Owl di Before Watchmen uscita da poco, 4 numeri, se vuoi recuperarla, ne ho parlato sul blog un paio di settimane fa. Purtroppo Joe ci ha lasciati a metà del 3° numero di quella miniserie e quindi l’inchiostratore è cambiato.

      Romita Jr. va a paeriodi o a lavori, su kick-Ass mi piace, ma mi sa che molto fa anche la colorazione, su altre cose non mi piace molto.

      Joe Quesada ha praticamente smesso di disegnare e ora fa (bene) il manager. Comunque gli ultimi lavori non sono all’altezza dell’inizio.
      Mark Silvestri non mi è mai piaciuto tantissimo, ma sono gusti miei :)

      Essì, quei libri The Art Of… costano uno sproposito, ho preso quello di Adam Hughes, e i volumetti che contengono i suoi sketch delle convention, ma ho fatto l’eccezione solo perché mi piace davvero tanto ;)

      Grazie di essere passato e aver commentato :)

  4. Bell’articolo zio!! Mi torna proprio comodo!

    Sto giusto cercando di individuare un buon numero di disegnatori bravi e che incontrino i miei gusti, in modo da seguire le loro mosse e, se anche la storia merita, cogliere al volo l’occasione di leggere qualcosa di valido!

    Sai, sono arcistufo dei fumetti Marvel (Marvel!) con disegni mediocri, anatomie approssimative, espressioni facciali improbabili nel vano sforzo di risultare realistiche… E i personaggi in lontananza!!! Vogliamo parlare dei personaggi in lontananza? Quelli che andrebbero resi con pochi tratti precisi, spesso sono degli sgorbi inguardabili! Che nervoso! Che poi magari le matite le fa il genio di turno, ma le chine, le chine chi le fa? L’incompetente di turno? Cazzo oggi col pc puoi rifare una vignetta all’infinito, io esigo di non vedere certe merde!!

    E lasciami dire un’ultima cosa: sotto questo aspetto il mangaka medio è avanti anni luce, certe brutture nei manga sono rarissime!

    Beh, scusa per il piccolo sfogo… Senti ma cosa mi dici di Joe Madureira, J. Scott Campbell e Humberto Ramos?

    • Sono perfettamente d’accordo con te per lo sfogo :D

      Madureira mi piace molto, molto cinetico, le anatomie plastiche, le tavole perticolareggiate. Ma disegna ancora fumetti? Mi sembrava fosse sparito dalla scena.
      Ramos mi ricorda molto Madureira e mi piace la sua sintesi, benché non sia per niente realistico come disegno, però è molto accattivante.
      Campbell invece non mi dice molto. A lui preferisco sicuramente Mark Brooks, il tratto è simile, ma Brooks ha qualcosa in più secondo me :)

      • Madureira ultimamente ha fatto soprattutto il character designer (hai presente Darksiders? E’ un gioco che merita!), ma di recente ha disegnato una storia di Spidey (Spider-Man il Vendicatore #1-3); abbastanza insulsa come trama, però una gioia per gli occhi! Ovviamente era troppo pretendere una bella storia con bei disegni!!

        Guarda invece per aggiungere qualcosa al mio post precedente, sto leggendo L’Attacco dei Titani (Shingeki no Kyojin), un manga con disegni sotto la media, diciamo pure brutti in certi punti (soprattutto nel primo volume, poi migliorano), ma una storia avvincente, fresca e fuori dagli schemi di genere. Ma la cosa bella è che mi sono reso conto che i disegni stessi, seppur strani, mi hanno invogliato nella lettura, in quanto si discostano dal classico “stile manga” che “ha rotto i coglioni… E’ bello e tutto quanto ma alla lunga… rompe i coglioni” (cit.)!!! Insomma, come al solito, le cose non sono semplici come sembrano!

        • Sìsì, lo so che Madureira ha fatto il character design di Darksiders 1 e 2, intendevo che è sparito dalla scena dei comics da un bel po’.
          Spider-man il vendicatore non lo leggo, però appena passo in fumetteria do un occhio a quei numeri :D

          i manga, devo essere sincero, in genere mi fanno cagare.
          Darò un’occhiata anche a quello che hai citato quando vado in fumetteria :)

    • Eh, Kingdome Come è un capolavoro.
      Per apprezzarlo fino in fondo, cosa che io non sono stato in grado di fare, bisogna conoscere la DC e i suoi supereroi come le proprie tasche.

      I disegni sono bellissimi, delle opere d’arte, ma d’altronde Alex Ross non è uno qualsiasi, anzi. Io lo adoro, peccato produca poco.

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