Da Vinci’s Demons, il rinascimento italiano all’american way

In questo periodo stanno terminando tutte le serie Tv che seguo in diretta: Big Bang Theory, How I Met Your Mother, New Girl, American Horror Story, Arrow, etc. e , visto che Spartacus ho deciso di mollarlo dopo lo schifo della seconda stagione e Game Of Thrones è in pausa, sto cominciando a guardare altri telefilm, invece di giocare con la play o più semplicemente dormire.

Uno di questi è Da Vinci’s Demons, il telefilm americano su Leonardo Da Vinci, le sue fisime, il rinascimento italiano e gli intrighi del 147… boh.

Ora, se vi è corso un brivido gelato lungo la schiena leggendo la frase sopra, vuol dire che avete capito che qualcosina non quadra. Se non vi siete accorti di niente allora fa niente, vi invidio.

Da Vinci’s Demons è, come dicevo, il nuovo telefilm dell’amata Starz, quella che ha portato dentro le nostre televisioni Spartacus prodotto da Sam Raimi. Da Vinci’s Demons invece è scritto e prodotto da David S. Goyer, la mente brillante dietro un sacco di cose belle e un sacco di puttanate. Tanto per dire Goyer ha scritto i due Ghost Rider, ma anche i Batman della trilogia di Nolan, la trilogia di Balde, compreso il terzo film, il prossimo The Man Of Steel e varie serie Tv come la fallimentare Flash Forward. Insomma, Goyer è un terno al lotto, può andare bene come drammaticamente male.

Però, forse, con Da vinci’s Demons è riuscito a tirare fuori qualcosa di carino. Dico forse perché ho visto solo le prime cinque puntate e ne mancano ancora 3.

Il telefilm si svolge in un imprecisato anno tra il 1475 e il 1478 e narra del giovane genio Leonardo Da Vinci, del suo avvicinamento a Lorenzo de’ Medici, degli intrighi politici della Firenze di quegli anni e delle tensioni che c’erano con Roma e il Papa.

Fin qui tutto bene, il problema è che non so come descrivervi il telefilm… proviamo così: prendete lo Sherlock Holmes di Guy Ritchie, spruzzateci sopra un po’ di Dott. House, di C.S.I. e di Game Of Thrones, innaffiate con magia ed esoterismo, immergete il tutto in abbondante ignoranza americana, traslatelo al 1400 in Italia e avrete idea di cosa state vedendo.

Leonardo da Vinci è un genio, un po’ fighetto, oppiomane, capace di combattere in corpo a corpo e tirare di spada con entrambe le mani, essendo ambidestro. Va in giro con la camicia aperta e un giubbottino di pelle molto figo ed è interpretato da , una versione low cost di Robert Downey Jr.
Intorno a lui girano tutti i vari personaggi storici, tra cui spicca la coprotagonista , la sosia di Angelina Jolie da giovane, che fa Lucrezia Donati.

Quindi se non siete degli storici fondamentalisti, se siete degli ignoranti come me, se non vedete i telefilm con il libro di storia o Wikipedia davanti agli occhi, Da Vinci’s Demons potrebbe anche piacervi molto, con tutte le sue inesattezze storiche, le sue licenze poetiche e le donne nude che appaiono un po’ ovunque, come in ogni serie Starz che si rispetti.

A me sta piacendo per ora, prendendola per quello che è, ossia una serie con nessuna velleità di esattezza storica, che prende le caratteristiche di un personaggio noto, come Leonardo, per costruirci delle avventure e un po’ di intrigo, che ora va tanto di moda, dopo Game Of Thrones.

Il problema è che la sto guardando in lingua originale ed è… E-SI-LA-RAN-TE!
Davvero, gli americani che pronunciano i nomi in italiano sono fantastici. Hanno difficoltà esagerate con gli accenti e le doppie, per loro pronunciare un nome italiano correttamente e in modo credibile, in una frase di senso compiuto, è uno sforzo enorme, una roba quasi commovente, che ti vien voglia di andare ad abbracciare gli attori e dirgli: “Non fa niente, caro, sei stato bravo lo stesso.“.

Quindi è tutto un: Lourenzou of Medìcci, Giro L’Amo Rieri, con tutte le R arrovogliate, Bonnasera Sig-nori e tutte quelle robe lì che ti fanno scoppiare a ridere quando invece la scena è drammatica.
Credo che il punto più alto di comicità sia nella quinta puntata quando Lourenzou the Mag-nifico deve dire una frase lunga, in tono drammatico, e in mezzo si trova “Botticelli e il Ghirlandaio“. Credo di aver assistito alla supercazzola definitiva, l’ho riascoltato tre volte quel pezzo ed è assolutamente comico. Purtroppo è impossibile riuscire a trascrivere i mugugni e il rantolo disperato che emette quando dice i due nomi.
La serie andrebbe vista in lingua originale solo per questo, perdendo qualsiasi tipo di drammaticità e godendosi le risate.

Ora, però, parte una piccola polemica, attenti.
La serie, essendo Starz, non è che sia costata moltissimo: le ambientazioni sono pochissime, saranno 2 o 3 al massimo, il resto sono render in pessima CGI appiccicati sullo sfondo verde e le inquadrature panoramiche sono sempre le stesse montate e rimontate più volte.
Quello che mi chiedo io è: perché non abbiamo fatto noi una serie del genere?
Perché noi in Italia facciamo solo puttanate sui preti investigatori, 89 stagioni di Scuola Distretto Di Polizia, Un Medico In Famiglia è dal 1823 che va avanti, imitiamo C.S.I. con i RIS e facciamo le fiscion del cazzo su amore e mafia e quelle con quella poltronaia della Ferilli?
Perché non cancelliamo qualcosa di queste stronzate e non mettiamo i soldi per fare un telefilm tipo questo Da Vinci’s Demons che sarebbe anche vendibile all’estero?
Alla fine abbiamo anche gli interni già fatti, gli americani se li devono ricostruire, male per di più. Aggiungere due brutti scorci di Firenze o di Milano del 1400 al computer non ci vuole molto e costa pochissimo. Le sceneggiature degli episodi non è che siano proprio lo stato dell’arte, basta inventarsi una storia che faccia da collante alla serie, poi si inseriscono le invenzioni di Leonardo in ogni puntata, ed ecco fatto, hai Da Vinci’s Demons pronto.
Non ci vogliono per forza gli americani per parlare del rinascimento. Anzi, magari noi riusciamo a farla pure storicamente più corretta.
Io non capisco come riusciamo sempre a castrarci così.

In ogni caso, quando arriva in Italia doppiata e con i nomi comprensibili, guardatela, può essere un buon sostituto di Spartacus.

 

 

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

43 pensieri su “Da Vinci’s Demons, il rinascimento italiano all’american way

      • caro mrchreddy,
        dirti che hai colto nel segno su tutto è troppo?
        in particolare sono con te sulla cosa della (terribile, inguardabile, imbarazzante) fiction italiana. cioè, fare i ris, i poliziotti e i preti… anche no. certo, pensare a un da vinci versione italiana mi fa un po’ paura. gli americani cazzeggiano anche su da vinci. da noi credo sarebbero intervenuti i sapientoni e i parrucconi e i baroni universitari con i loro “apriti cielo”… non so. ma la tua idea è buona.

        • Ah, ok, grazie allora :D

          In effetti hai ragione, qui abbiamo un sacco di gente tanto colta, quanto stitica e in effetti un telefilm del genere avrebbe vita breve.
          Anche se, riflettendoci, una telefilm del genere ha l’indubbio merito di spingerti ad aprire un libro per vedere se quello che dice è vero oppure no. ;)

  1. Seee, bonanotte

    Leonardo Da Vinci col chiodo che si fa le canne…

    Alla sciuretta glielo spiegate voi però.

    Chè io non me la sento…

    • Beh, Satanasso, non è che può essere tutto per i vecchi che stanno in casa.

      Voglio dire, è il cane che si morde la coda, i giovani disertano la TV perché non propone niente e la Tv non propone niente di appetibile perché i giovani non la guardano.

      Eppure quella mezza cagata di Arrow su Italia 1 ha successo, Game Of Throne su Rai 4 pure.

      Ad un certo punto qualcuno si dovrà pure svegliare e svecchiare la Tv, altrimenti la gente che scarica continua a farlo e non si risolve niete ;)

      • E vabbè, te la sei cercata…

        mettiti comodo perché ora butto giù un bel polpetton… analisi dettagliata della questione.

        Niente di che, una cozzaglia di cialtronate sparate a pioggia che peggio non si potrebbe.

        Premesso che questo telefilm mi ispira veramente poco,

        visto che già il titolo pare un incidente stradale tra due romanzi di

        danbraun

        (non che abbia niente contro il dan, che almeno conosce l’arte italiana meglio di noi, il problema è che la gente scambia i suoi romanzi per oro colato, enonvabbbene)

        Detto ciò, i giovani

        e i meno giovani (cioè noi, mettiti er core in pace)

        preferiscono internet.

        La tv per me esiste solo per il calcio e per le tribune politiche.

        E per cucine da incubo con Cannavacciuolo che mi fa ribaltare tutte le volte.

        E meno male, direi.

        Perché se l’alternativa è guardare quattro fighetti che fanno finta di farsi il filo alle due del pomeriggio

        o gli amicidelladefilippi con la tutina col nome, che saltano conservatori e scuole di canto

        e vincono Sanremo a colpi di televoto… non lo so, ditemi voi.

        (Dopodiché penso che li abbandonino in autostrada, perché non se ne sente più parlare…)

        Ovvio che la fetta di telespettatori è quella:

        e che gli vuoi far vedere?

        A loro piace ‘sta roba qua:

        medici, sacerdoti e forze dell’ordine.

        Non hanno voglia di applicarsi, di scoprire, di apprezzare.

        Hanno voglia di una storiella trita e ritrita tanto per mettere il cervello in supersloumoscion.

        La tv sta diventando come la radio. La accendi come sottofondo

        ma fai altro

        non puoi mica metterti a seguire qualcosa coi controc…di impegnativo.

        Va così, che ci vuoi fare.

        Per vedere un telefilm come Dio comanda devi svegliarti alle 4 di mattina e spararti un nostalgicissimo Classe di Ferro

        o I ragazzi della 3 C, che alle 4.30 di mattina è la morte sua.

        Che tempi…

        Mettete giù le spranghe
        ho finito.

        Giuro

        • Ah, I Ragazzi della 3^ C, ah, Classe di Ferro, che belli, che ricordi :D

          Detto questo sono comunque convinto che a proporre Tv di qualità i risultati avvengono. Con qualità non intendo questo Da Vinci’s Demons, ma roba che non siano le solite cagate che ci propinano.

          Io non uardo nemmeno il calcio, quindi la TV la vedo ancora meno di te… e comunque sono giovine dentro, mettiti er core in pace… al massimo sono vintage :P

  2. hai proprio centrato quello che per me è il punto. che roba è? Un mischione di una caterva di diversi generi, come direbbe il caro Abatantuono “non sei né uomo né tonna, né canne né pessce, sei Ibbirdo!”.

    Dopo un paio di puntate viste però in italiano (è in onda su sky) sto mollando il colpo, non so se vedrò la terza…magari seguo il tuo consiglio e me la sparo in lingua originale, e deridiamoli un po’ sti ‘mmericani

    • Daniele, io fino alla quarta puntata dicevo, meh, che cagata, però la quinta svolta e mi è piaciuta molto. Forse non avevo ancora digerito il mischione di generi, una volta che superi l’ostacolo forse comincia a prendere.

      Poi magari guardo la sesta e cambio idea XD

  3. Dev’essere divertente XD, certo però che se la starz mollasse queste cagate e riprendesse Camelot che era un fottuto capolavoro sarebbe molto meglio.

      • Meritava solo per Eva Green. No, scherzo :P
        Era interessante, le premesse erano buone ma non sfruttate appieno, a mio parere.

      • Io non riesco a trovarci un difetto neanche a cercarlo col lanternino (e sono un noto rompicazzo xD), a parte il fatto che l’hanno interrotta, ovviamente. Ricalca piuttosto fedelmente gli scritti di un tempo (quelli che fin’ora non si è mai inculato nessuno fin’ora per fare serie/film praticamente XD) e descrive come Merlino ha creato il mito di Re Artù, tutti i suoi “magheggi”. Ammetto che sono di parte perchè adoro queste cose, ma non esagero più di tanto nel dire che ucciderei se servisse a farla continuare (ma da come ho capito hanno fatto il brutto errore di mandarla in onda lo stesso giorno di Game of thrones in america, e indi ascolti zero…)

  4. Quoto in pieno e sottoscrivo. La serie va presa per quella che è: una rivisitazione “badass” all’americana di un personaggio storico. Interessante e divertente (soprattutto sentire gli attori parlare quell’italiano posticcio), ma nulla di che. Figuriamoci pretendere l’esattezza storica.

    Sul perché non siamo noi italiani a produrre queste serie, beh, vorrai mica contrariare la comare di turno che si alletta con MontaBBano e Don Matteo?

    • Davide, come dicevo poco sopra a Satanasso, è un circolo vizioso, fanno Montalbano (e MontRomina Power) e Don Matteo perché il target che guarda la Tv è quello. Però il target che guarda la Tv è quello perché ci sono solo Montalbano e Don Matteo.

      Prima o poi qualche capoccia si renderà conto che una Tv vecchia e stantia attira solo gente vecchia e stantia. Se vogliono i giovani devono fare qualcosa anche per noi :)

      Grazie di aver commentato ;)

      • E’ che la tv italiana è piena di fiction e serie mediocri, a partire da Montalbano fino ad arrivare ai millemila Cesaroni, passando per Un Medico in Famiglia. E ciò è dovuto al fatto che le produzioni italiane, e chi li gestisce, non vogliono rischiare. Si accontentano di qualcosa di mediocre, e che bene o male un po’ di ascolti li garantisce, piuttosto che lanciarsi in qualcosa di nuovo e spregiudicato. E’ un po’ il timore atavico dell’italiano al cambiamento e al nuovo.
        Negli USA sfornano serie a mai finire e per tutti i gusti, e se non vanno li chiudono e amen. Attenzione, ci sono anche cagate, ma almeno l’audacia di proporre qualcosa di nuovo ce l’hanno. E non è che a loro manchino certi abomini sulla falsa riga di Amici di Maria De Filippi o abomini peggiori.

        • Sono d’accordo con te, Davide, purtroppo in Italia vogliono andare sempre sul sicuro e ogni flop è un errore tremendo che poi fa rifugiare nelle solite cose.

          Certo negli USA il bacino d’utenza è molto più vasto del nostro, quindi di base hanno già più ascolti.

          Però mi spiace davvero che non ci sia proprio la minima voglia di osare qui da noi.

      • In realtà purtroppo di giovani che guardano amici e talent show vari ne conosco fin troppi… Il problema è che il target medio è proprio gente senza cervello o vecchi che guardano qualsiasi cosa gli passi (per abitudine più che perchè gli piace).

  5. Mi sono sempre domandata perchè abbiamo degli ottimi doppiatori (italiani) e poi la maggior parte (nn dico tutti nn linciatemi) dei film/fiction recitati da attori italiani fanno pena…dovrebbero forse recitare i doppiatori? :D

    • Per non parlare degli attori italiani ingaggiati per doppiare film (animazione e non) stranieri, solo per via della loro celebrità. Mi viene in mente Filippo Timi, doppiatore di Bane nell’ultimo Batman di Nolan (inascoltabile), fino ad arrivare ai vari Raoul Bova, Belen o chi altro nei vari film d’animazione Dreamworks/Pixar. Finiscono per castrare la recitazione in prodotti a volte decenti.

      • Beh,
        però a mio giudizio, Filippo TImi non è paragonabile agli altri citi.

        E’ un attore prevalentemente teatrale, che ha recitato in opere importanti,

        ha studiato e lavorato in diverse compagnie
        e ha un curriculum rispettabile.

        Fu scelto come doppiatore di Bane proprio per la sua voce “teatrale”.

        Infatti Bane è inespressivo e quindi l’interpretazione carica tutto sulla voce

        (e sulla gestualità, ma quello è compito dell’attore).

        Poi, ovviamente, può non essere piaciuto il suo doppiaggio
        ma paragonarlo a quello di una showgirl è un po’ ingeneroso.

        Scusami l’ “intrusione”.
        Saluti.

        • Nono, hai fatto bene a intrometterti.

          Concordo con te, non è stato Timi ad essere pessimo, ma era proprio il personaggio indoppiabile per le sue caratteristiche, tipo parlava dentro un barattolo. Probabilmente avrebbe fatto schifo pure Ferruccio Amendola :)

          • Come tu sai, io non disprezzo il doppiaggio italiano.

            Basta ascoltare la voce di Alessandro Rossi…
            Per chi non lo avesse presente:

            Dai,

            vuoi mettere una segreteria telefonica con questa voce?

        • Hai fatto bene a intrometterti, figurati :)

          Hai ragione nel dire che Timi non è paragonabile agli altri, soprattutto per la sua carriera teatrale e il livello recitativo. Ma il mio appunto era rivolto alla scelta del doppiatore per via del suo essere celebre (prima d’allora aveva doppiato solo ne L’Era Glaciale 4). Insomma, un doppiatore più “seasoned” sarebbe stato preferibile, a mio parere.

          Poi, chiaro, non lo metto sullo stesso piano degli altri che ho citato, ma non era questo il punto del mio commento.

          E il Ra’s al Ghul di Alessandro Rossi era sensazionale. Non me ne voglia Liam Neeson.

    • Doppiare è una cosa, recitare un’altra.

      Gli attori italiani da fiction sono un’altra categoria ancora.

      I pessimi attori che hanno doppiato i vari cartoni sono risultati anche pessimi doppiatori.

  6. Io ho visto le prime… boh… tre puntate? In italiano passate da Sky e
    devo dire che è una schifezza niente male… cioè, il plot è
    interessante, bele scene di nudo che non guastano mai, lo hanno capito, ma ci sono delle cose che proprio non riesco ad
    accettare… forse perchè vivo a Firenze, forse perchè di Leonardo
    oramai ho sentito parlare così tanto da averne la nausea, forse perchè
    alla fine hanno voluto incastrarci l’america in qualche modo con una
    cosa ambientata quando ancora l’america l’aveva vista solo Eric il Rosso
    (si dice) e gli Indiani se la potevano godere facendsi gli scalpi loro.
    Insomma, quesa volta proprio non posso essere pienamente d’accordo con
    te… non riesco infatti più a vederla e forse potrei riprovarci, ma
    solo per guardarla in lingua originale e farmi 4 grassissime risate!!!
    Ma forse anche no… preferisco dormire una mezz’ora…
    Comunuque come sempre, grazie MrC che riesci sempre a farmi sorridere e farmi vedere le cose sotto punti di vista nuovi! ;)

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