Elysium, il Paradiso a perdere

Elysium

Di bei film di fantascienza ce n’è sempre bisogno.

Soprattutto di quei film che usano la fantascienza per dire qualcosa e non per mettere insieme una serie di effetti speciali colorati, robottoni, astronavi, e effetti sonori tipo Zzipp! Zzaapp! T-wink! e Skrakaboom!

Alla fine la fantascienza, come insegnava in modo più o meno tedioso il vecchio Star Trek, può essere una bella allegoria di cose ben presenti ai giorni nostri, o può essere un modo per vedere cosa potrebbe succedere al futuro partendo da oggi.
Voglio dire, Philp K. Dick, Ray Bradbury, Isaac Asimov, Gene Roddenberry ecc… ecc… nei loro racconti hanno inventato un mucchio di roba che poi si è realizzata, androidi, robot e viaggi spaziali infiniti a parte. Quindi la fantascienza degli anni ’50 è diventata la scienza oggi. E chissà che la fantascienza di oggi non sia la scienza di domani, androidi, robot e viaggi spaziali infiniti compresi.

Uno degli autori più promettenti del cinema di fantascienza di oggi, che almeno ci prova a non fare film di soli effetti speciali, è Neill Blomkamp, quello che ha tirato fuori District 9 e oggi è nei cinema con la sua copia Elysium.

District 9 è un bel film di fantascienza abbastanza innovativo, pur non inventando niente di nuovo, e riesce pure a dire qualcosa.

Per quei due o tre là in fondo che se lo fossero perso, District 9 parla di questo enorme gommone spaziale arenato su Johannesburg, pieno zeppo di gamberoni alieni, immigrati clandestini.
Quelli che sono scesi sulla terra sono stati prontamente rinchiusi in un gigantesco ghetto e, ovviamente, non ci stanno ad essere emarginati.
Un ispettore all’immigrazione, durante un controllo, viene infettato con del liquame alieno che gli sminkia il DNA e piano piano si trasforma in uno dei gamberoni alieni. Il disgraziato perde tutto quello che ha, capisce cosa significa essere un emarginato e quanto siano stronzi gli umani, mentre tra gli alieni, per quanto all’apparenza non sembri, c’è un maggiore sentimento di fratellanza e unione.

District 9

Vengo in pace a darti lo sfratto, torna sul gommone spaziale, per favore.

Il metaforone sull’Appartheid, il disagio dello straniero in terra straniera e l’impossibilità di integrarsi se da entrambe le parti c’è un muro, mi pare abbastanza chiaro.
Però c’è anche di più. Ci sono momenti in cui si capisce che  tante cose le ha viste o provate di persona, ci sono particolari resi con un trasporto che non si può ignorare, c’è, insomma, un film scritto con convinzione, con una vera motivazione e non fine a se stesso.

Senza contare che District 9 è stato fatto con due soldi eppure ha degli effetti speciali incredibili, migliori di tante altre produzioni più costose. Gli alieni sono più che reali, perfettamente integrati con il resto e nemmeno per un attimo si pensa siano completamente in CGI.
Bravi quelli degli effetti speciali e bravo anche a Blomkamp per averli saputi gestire così bene.

Il successo strepitoso di District 9 ha lanciato Blomkamp nell’olimpo dei registi che fanno i soldi e gli è stato dato l’ok per un film più ricco di District 9, come budget.

Blomkamp, con Elysium, ha praticamente rifatto District 9 passo per passo con un budget più alto e il 100% di gente che esplode in più.

Elysium - Terra

Vedo tutto da quassù, Moroelettrica è laggiù

Il Mondo è morente e i ricchi si sono costruiti una stazione orbitante, Elysium, per viverci sopra e passare le loro giornate a fare cocktail party in cui parlare in francese, feste in piscina e usare le loro macchine che curano qualsiasi cosa in un nanosecondo, facendoli vivere per sempre.
Sulla Terra sono rimasti solo i poveracci a spaccarsi la schiena, sopravvivere come meglio possono e a morire di malattie.
Ovviamente tutti vogliono andare su Elysium a curarsi e ogni tanto qualcuno organizza dei viaggi della speranza illegali, ma sono più quelli che falliscono che quelli che riescono.

Il problema è che il metaforone dei poveri contro i ricchi funziona meno, forse perché tutta la storia che il diritto alle cure e alla vita è legato al 740, è meno sentito da Blomkamp, forse perché lui ha belle idee, ma come sceneggiatore non è il massimo.

Si vede da tutta la serie di minkiate rotanti, momenti WTF?! e cose che devono essere giustificate a posteriori dallo spettatore, con tanta tanta clemenza per Blomkamp. Tranne una che è proprio ingiustificabile e inserita nel film per puro piacere del gore.

Non dico che Elysium non funzioni, però mi aspettavo più da Blomkamp che, alla fine, confeziona un film godibile e non molto di più.

Elysium - Matt Damon

Aspetta, che c’è un bullone lento qui…

La regia, per quanto buona, cade su alcune cose. Si parte dalle bellissime riprese aree dell’immensa baraccopoli, dove si svolge gran parte della vicenda, per poi avere la sensazione che sia tutto dietro l’angolo raggiungibile a piedi in meno di cinque minuti, e si arriva alle scene action, tutte fatte con la parkinson camera che, francamente, ha rotto il cazzo. Personalmente quando comincio a perdere diottrie per capire cosa sta succedendo sullo schermo, mi estraneo dal film, comincio a ragionare sul resto e la cosa non va bene.

Gli attori non sono nemmeno male, ma i ruoli sono anche abbastanza facili.  è l’eroe di turno che affronta il cambiamento da brutta persona a eroe mondiale per tutta una serie di stereotipate buone ragioni;  è la stronza di turno che, partendo da una base di antipatia consolidata, non le resta che strizzare la bocca e fare lo sguardo feroce per farsi odiare nel giro di 30 picosecondi;  è l’agente/mercenario/cattivo fuori di testa, violentissimo, con mire espansionistiche che sputa in faccia a tutti.

Elysium - Shaltro Copley

Sono il feroce mercenario pazzo, abbruttito e violento e non c’è scampo per nessuno… Grrrr!!!

Insomma niente di nuovo per quanto riguarda i protagonisti, mentre, paradossalmente, le figure marginali sono caratterizzate molto meglio. Certo non tutte, ma un paio sì.

Alla fine Elysium probabilmente soffre più delle costrizioni hollywoodiane, tipiche delle grandi produzioni che devono arrivare a tutti, anche ai sassi, più che di una effettiva mancanza di capacità di Neil Blomkamp e di certo è nettamente superiore a robe tipo Oblivion che, per quanto entrambi attingano a piene mani dalle suggestioni della fantascienza classica, Elysium la rielabora e la integra molto meglio.

Elysium - Agente di controllo

Facevo il tassista in Atto Di Forza, ora sono un agente di controllo sulla libertà condizionata.
Nella fantascienza c’è sempre possibilità di fare carriera.

Personalmente spero che Elysium abbia molto successo, così Blomkamp, con il suo prossimo film, avrà la piena libertà di fare quello che vuole con il rischio di vedere, finalmente, un capolavoro.

 

 

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

51 pensieri su “Elysium, il Paradiso a perdere

  1. Bene bene! Lo andrò a vedere al più presto. Ho evitato il cinema di giovedì e venerdì perché temevo di incontrare troppe “bestie” in sala…

    District9 l’ho adorato, vediamo questo come va ;)

    • Secondo me è inferiore a District 9 e, se sei disposto a chiudere un occhio su un bel po’ di cose, ti piace, perché non è brutto, ma hai la sensazione che poteva essere molto meglio :D

      • Visto ieri sera. Rovinata la visione da 3 animali seduti dietro di me, tanto per cambiare, che hanno parlato e mangiato per tutto il film.

        A mio avviso è nettamente inferiore a District9, ma proprio tanto. Inoltre questo pippotto sulla sanità e i messicani che non vi hanno accesso mi ha stufato. Giuro che a tratti l’intero film mi è sembrato un enorme e costosissimo spot sull’Obamacare

        In ogni caso necessito di una seconda visione, senza il rumore di sacchetti di patatine e “minchia zio c’ha l’armatura tipo ironman”

          • Comincio ad avere seri problemi al cinema. Ogni santa volta c’è qualcuno che fa casino in sala, e ogni volta è seduto dietro di me. Se dio esiste mi odia, e non vuole che vada al cinema. Farò una prova: andrò a vedere il film su Federico II Re di Prussia che uscirà a breve (non ricordo il titolo), e se li becco pure li mi rassegno e non vado più al cinema.

  2. Lo vado a vedere venerdì in lingua originale… poi ti faccio sapere!
    Comunque ho apprezzato “picosecondi”… rende bene l’idea!!!

  3. Attendevo questa tua opinione, peccato per il Film. CAzzo! ci tenevo.

    Il mio appunto (di passaggio) su District 9: – quella volta volevo uscire dal cinema per la Parkinson’s Kamera (nome geniale! sei un mito nei neologismi) ..quindi il film l’odio solo per quello. Ri-peccato. Perché District 9 sarebbe “ed è” … un gran film.

    Per Elysium (anagramma di Esilio? mamma mia che fantasia), invece, dovrei uscire dalla Sala, lo so già (non prendetevela, è il mio cruccio) per lo squallido doppiaggio. Dal Trailer che hai postato qui, ho già sentito quello tra i tre peggiori doppiatori della storia del doppiaggio Italiano (Ciuchino, per capirsi) e quello di Matt Damon, tra i mediocri (meglio di Ciuchino, almeno).. sì, lui, quello che quando deve intonare note drammatiche, sembra il tipico ragazzino che vuole fare la voce da adulto a una linea telefonica Hot Line, per non farsi sgamare minorenne. Patetico.

    Non mi resta che attendere una versione Bluray a casa mia e gustarmelo in lingua originale, ma credo che la recensione di Chreddy sarà anche la mia che, in proposito, condivido PERFETTAMENTE anche nel suo commento finale e mi aggiungo alla sua speranza …

    … e che questo autore abbia la possibilità di uscire dal Giogo delle Produzioni e finalmente sfornare qualcosa di forte. Per la “parkinson’s Kamera”, però, temo saranno vane le mie speranze :)

    • Se devo essere sincero, il doppiaggio stavolta non l’ho notato, nel bene e nel male, probabilmente non è fatto né male, né bene.
      Il trailer ascoltandolo mi sembra diverso, forse perché lo doppiano a parte.

      Per il resto la Parkinson Camera mi ha disturbato molto in questo, soprattutto quando sei nel climax e cominci a vedere tutto sfuocato, veloce e ti chiedi cosa stia succedendo.
      In District 9 molto meno, devo essere sincero.

      Nel commento finale, aggiungo, spero anche che per il prossimo film si faccia aiutare in fase di sceneggiatura, che alcune cose buttate lì a cazzo di cane proprio non si sopportano :D

      Però ci credo in Blomkamp, è un tipo intelligente, se corregge la PK e la sceneggiatura, davvero può sfornare un capolavoro.

    • Elysium non è l’anagramma di “esilio”. E’ il luogo mitico dove andavano a finire gli eroi dell’antica Grecia (il loro paradiso). Sta a indicare un luogo meraviglioso dove ci stanno le persone fighe.

      • Che non era propriamente un anagramma è chiaro, figurarsi non c’è nemmeno la “Y” :) .. lo intendevo come gioco di parole che più si avvicina ad un’anagramma. Comunque sono ignorante lo stesso, perché non c’entra con quello che avevo sospettato e non sapevo di questo luogo mitico. Grazie della spiegazione, ti devo un caffè :)

  4. Se posso permettermi,
    preferisco questo taglio di recensione rispetto a quelli in cui spieghi tutta la trama.

    Se non altro perché quelle sono costretto a interromperle

    (per la famosa storia che non voglio sapere troppo della trama e blablabla)

    Così invece mi dici solo il tema centrale del film

    e mi lasci la possibilità di scoprire il resto da solo

    e in più spieghi alcuni “temi tecnici” del film.

    Approvo.

    District 9 lo vidi e,

    forse perché non sono un grande fan della fantascienza,

    mi piacque l’idea ma mi sembrava sviluppata male.

    La metafora/apartheid è talmente sbattuta in faccia
    che se l’avesse scritta in sovrimpressione sarebbe stato più delicato.

    • Sarò stronzo, ma ho accettato il “consiglio” che mi hai dato. Nel senso che mi rode se qualcuno non legge per paura di spoiler :P

      By the Way, per District 9 parlo di “metaforone” apposta, perché è così palese da non poterlo ignorare, ci tiene proprio che lo capisci, però ci sono un sacco di altre cose che sono sottili e si capisce che sono cose più sentite.
      Detto questo D9 ha una prima parte che mi è piaciuta molto e la seconda che invece mi ha lasciato un po’ così. Però nel complesso mi è piaciuto.

      Qui invece c’è solo il metaforone palese e fine a se stesso. Insomma sembra più un pretesto che una roba di cui voglia veramente parlare.

      • Se non sopporti la Parkinson Camera

        NON
        dico NON

        guardare “End of Watch”.

        E’ fatto praticamente tutto così.

        In un paio d’ore ho fatto incetta di anticinetosici.

        Peccato, perché il film in se non era manco malaccio.

          • Visto che accetti i consigli e non ti fossilizzi mai

            (sia detto per inciso: sinonimo di grande intelligenza che, in senso buono, ti invidio tantissimo)

            te la butto lì…

            I post che più mi piacciono sono quelli di cinema e quelli “vintage”,

            ergo:

            mi piacerebbe se facessi un esperimento “incrociato”:

            Mi spiego meglio:
            oltre a recensire film nuovi di pacca, ogni tanto buttaci dentro qualche film vecchio ma che ti ha segnato.

            Qual è l’esperimento? Che oltre a parlare del film, ci parli anche dell’epoca a cui appartiene e dei ricordi che ti suscita quel film in una data epoca.

            Chessò, quando fecero il film X, nell’anno Y, tu magari hai un ricordo che caratterizza quegli anni e perché quel film fece presa su te o la tua generazione

            (ovviamente senza scendere sul personale, non è che ci si vuole fare i fatti tuoi, semplicemente caratterizzare un’epoca).

            • L’idea non è male Messere, ma mi sa che la fanno già su un altro blog molto più seguito del mio.

              Arrivare secondi, in queste cose, significa copiare, anche se effettivamente non è così.

              Posso pensarci comunque, grazie :)

              • Ah, non sapevo.
                Quale?

                Ad ogni modo,
                penso che ci sia anche qualche altro blog che parla dei film di fantascienza,

                ma mica li stai copiando.

                • Ho controllato, ne ho letti un paio, e in effetti parla dei film con le curiosità e fa una specie di nota marrone con le scans del film mentre le racconta…

                  Credo di poterla fare anche diversa :D

                  Mi sa che ti accontento da settimana prossima :P

  5. Un nota. Ma non è ridicolo che l’esoscheletro glielo abbiano montato SOPRA la maglietta? .. cioè, che cazzata è (??) … non avevano i soldi per farlo vedere, per degli effetti speciali validi, applicato alla pelle (come in effetti dovrebbe essere)??

    • Guarda, è una delle minkiate rotanti di cui parlo nel post :D

      Ed è anche una delle minori. Ti montano l’esoscheletro, imbullonandolo alle ossa, e non puoi più cambiarti… né cagare, perché i pantaloni o li tagli o non scendono oltre le anche :D

      Comunque ce ne sono di peggiori :P

    • Visto anche questo film…anch’io preferisco di gran lunga District 9, l’avevo trovato più originale e coerente…nn so forse perchè da quello nn mi aspettavo niente ed invece mi aveva proprio stupito!
      Redicolissimo l’esoscheletro sopra la maglietta proprio da esclamare what a fuck???
      Poi i ricchi erano tutti americani tranne Matt Damon?! I poveracci tutti latino americani…Bah

      • Eh, District 9 parlava di una cosa che il regista conosceva bene, questo invece no e si vede.

        Sì, la metafora messicanofila è palese… a me non è piaciuto moltissimo :)

  6. Sarà che sono in perenne fame da film di fantascienza non fatti solo da CRUSH BOOM BANG, ma il mio bilancio nel complesso è un po’ più positivo del tuo. Credo dipenda dal fatto che tante cose secondo me vengono fraintese a causa del fatto che nonostante Neil abbia ottime idee non è uno sceneggiatore e questo è palesemente evidente. Per quanto mi riguarda il momento WTF?! grande è stato uno, però ero così appagata dal risvolto gore che mi sono distratta! Ahahahah :D

  7. Dopo Solaris (l’originale) e 2001 e per il concetto (ho detto concetto) geniale Il Pianeta delle Scimmie … non c’è stato nulla che mi ha più coinvolto fantascientificamente. Certo, altri film di fantascienza validi ci sono stati, vedi MOON ad esempio … ma nessuno che avesse una portata tale da farmi correre al Cinema e, soprattutto, farmi uscire volando invece di camminare. 2001 mi dà sempre la stessa sensazione, ogni volta è la prima volta.

    Una Menzione particolare la lascio a l’ultimo TRON Legacy, che ritengo comunque un capolavoro, ma il soggetto è talmente particolare che non riesco a inquadrarlo nei medesimi canoni. Forse mi sbaglio.

      • Assolutamente sì. Magico. Il soggetto non dà possibilità ad altre rappresentazioni, caratterizzazioni e interpretazioni. La favola di Cristo in un videogioco. Dio nella sua più plausibile e “incosciente” manifestazione: il Demiurgo. Filosoficamente. La diaspora del Caos che diviene soluzione con l’ultima rappresentante della sua specie. Perfettamente calato nel TREND cui è congenitamente debitore: gli anni “80. Il mondo ricreato perfettamente speculare e sublimato da un io cosciente, contro un Adamo incosciente. Jeff Bridges (il Demiurgo) che urla agli increduli all’inizio: lì dentro c’è il nostro futuro. E CLOU (il “cattivo”) che alla fine urla ai credenti, lì FUORI c’è il nostro futuro. Visivamente allo stato dell’arte. Un film che è nato per essere visto con l’impianto. L’unico cui il 3D ha una ragione di essere proposto. L’idea geniale che anche in 3D (come al cinema così in home-video) la parte introduttiva – nel mondo reale – è in 2D; a sottolineare il rapporto speculare di una realtà virtuale più profonda (poiché figlia dell’immaginazione) di quella terrestre. Musiche ineccepibili. Sonoro strepito. Un film-video-gioco che diviene lo spartiacque tra meta-realtà e meta-finzione. La stessa Alice (la favola originale) cui è certo debitore (come tutti gli altri d’altronde) .. soltanto in quest’opera riesce a restituire l’unica reale lettura moderna del “Bianconiglio”. Il ciclo si richiude in 2D .. sugli occhi (pazzescamente artificiali della Olivia Wilde) che guarda il Sole che non aveva mai visto, che simbolicamente le dona l’energia che prima era illusione e ora …. è VITA. Strepitoso.

        • Quella dell’uso metaforico del 2d switchato col 3d è non è niente di sconcertate. Bello si, ma sicuramente non una di quelle cose che ti fanno gridare al capolavor, altrimenti il film su Oz di Raimi in cui si cambia formato (da 4:3 a 16:9), colore (da b/n a techincolor), dimensioni (da 2d a 3d) in proporzione dovrebbe essere un capolavorlo indiscusso. Ammettiamolo non è per il cappottino rosso ke Spieblerg ha vinto l’oscar per Schindler. Intelligente si, ma come tante altre trovate. Sulla filosofia di base posso anche concordare ma nella mia ottica è assolutamente sterile, perkè sarà colpa mia ma trovo il cast di quel film (jeff escluso) assolutamente monoespressivo. Inoltre il film in se mi ha dato la netta impressione di essere fatto senza amore. L’unico che ci credeva davvero era proprio jeff, grande come al solito.
          Ps. Se impazzisci per Tron Legacy per questi motivi allora cosa succede se vedi Dante 01? :D

          • Quel che dici ha perfettamente senso ma, facci caso, stai proprio tacciando di avere ragione Tron Legacy. Magnifico l’esempio che fai con il Mago di OZ .. ma non quello di Raimy che in maniera assoluta ha fatto un lavoro puerile e di facciata. Quello d TRON è sconcertante non in ragione di quella scelta, ma nell’insieme dell’opera, è lì che la scelta sublima il percorso. Come ho scritto all’inizio, TRON LEGACY lo si può criticare solo come a dire .. era necessario farlo? .. bene, questo può essere opinabile, ma una volta deciso il seguito, altrimenti non si poteva raggiungere artisticamente simili vette. OZ di Raimi, non ha Pathos, non ha crescendo, non ha Catarsi, non ha sviluppato ulteriormente il soggetto, ne ha solamente riciclato il senso. Un film di merda insomma. Per la recitazione, la risposta è Nì, perché? ..perché il punto è che BRIDGES fa un lavoro mostruoso e vola alto; non sono gli altri incapaci, è lui che li distanzia troppo. Ed è giusto così, lui è il DEMIURGO, è consapevole; è trascesa la sua stessa sostanza. Concordo sulla recitazione media, ma non scordarti che la WILDE è un’esser digitale, un’automa senziente che sente in sé il bisogno di risveglio. Il Film si pone sin dall’inizio in una dichiaratissima presentazione quale VIDEOGIOCO ..prima ancora che FILM. LA Città digitale che diviene. Il Film, dall’inizio alla fine è un gioco. Lo spirito che NON DOVEVA ESSERE tradito del primo TRON (sia piaciuto o meno) era il DIKTAT da rispettarsi, ed è stato rispettato.

            Le architetture in TRON Legacy sono allo stato dell’arte, questo fa parte della macchina cinema, non è parcellizzabile, e, come da manuale, anche le architetture sono fuse nel soggetto, nel carattere e nei caratteri della storia.

            Il Film di Spielberg è soltanto un prodotto eccelsamente e iperbolicamente retorico (nonché propagandistico) .. un lavoro di cesello sui ritorni psicologici.

            DANTE 01 .. mi cogli ignorante, pardòn :)

  8. L’ ho visto Venerdì dopo oltre un mese dall’uscita nelle sale perché non ero tanto convinto dal trailer, però, siccome anche per me di film di fantascienza non ce ne sono mai abbastanza, alla fine sono riuscito a vederlo.

    Niente, non mi è piaciuto.

    Probabilmente è colpa della “shaky cam” quasi continua, nello scontro tra Damon e Sharlito per esempio non ci ho capito una mazza, comunque sia alla fine sono scappato dal cinema di corsa. Peccato perché aveva delle potenzialità, gli effetti speciali mi sono sembrati molto buoni però la trama era deboluccia ma non brutta, tuttavia concordo che la “shaky cam” ha rotto il c***o in tutte le scene d’azione e in generale i registi la dovrebbero smettere di abusarne.

    • La shaky cam è la manna dal cielo per quelli che non sanno girare le scene d’azione, più è confuso, meno capisci, più non si devono sbattere con coreografie e fare cose che non sanno fare.

      Io la vieterei per legge!

  9. Visto.
    E’ un film d’azione
    con espediente fantascientifico.

    E fin qui niente di nuovo.

    Il problema è quando mi ci sbatti dentro la lotta di classe.

    Cioè, ok, t’ho fatto passare la storia dell’Apartheid
    applicata agli alieni
    (ma si può?)

    mi sono girato dall’altra parte
    ho fischiettato
    e ho fatto finto di niente

    ma mobbasta.

    Il film me lo sarei anche goduto,
    dai, mi sono pure divertito

    ma certe tematiche, ecco,
    affrontiamole in modo diverso.

    Perché sennò si piglia il vizio
    e magari domani parliamo della globalizzazione di Saturno

    Dell’occupazione su Giove
    e dello schiavismo su Alpha Centauri.

    Non si può mischiare leggerezza e impegno sociale
    tutto in uno.

    Per ora ci sono riusciti in pochissimi.

    Tra cui, e vorrei ricordarlo,
    un certo Roberto Benigni.

    • Su questo la vediamo in modo diverso.

      Secondo me i vari generi come horror, fantascienza e commedia vano benissimo per parlare, anche in modo critico, di attualità.

      Certo bisogna esserne capaci e non tutti lo sono. District 9 mi è piaciuta la prima parte, poi quando diventa un action mi ha annoiato a morte. Questo parte direttamente come un action, alla fine aspetti solo che comincino a sparare, poi fa quella critica su come vengono trattati i messicani e i poveri, ma non funziona bene perché è una critica spuntata e senza mordente né convinzione.

      Insomma, come dici tu, bisogna esserne capaci. :)

      • Non so se hai notato
        che tra i commenti di questo post

        c’è un nostro scambio di battute

        da cui credo provenga
        il concepimento del “Nuovo Cinema Amarcord”

        Che soddisfazione!

        • Cacchio, hai ragione!

          Ciò vuol dire che tengo in molta considerazione i commenti… infatti mi sono reso conto che il post di oggi era troppo cinico e l’ho rimosso :D

          Scherzi a parte era davvero troppo pesante, devo rileggerli meglio prima di postare :P

          Mi spiace solo che poi tu, dei film di cui ho parlato, ne abbia visto solo uno… mi raccomando se ti viene in mente un altra rubrica da suggerire sii più preciso, che sennò fraintendo e faccio di testa mia :D

          • Mah, non mi sembrava pesante.
            Ed era cinico al punto giusto.

            Non era male, in realtà.

            Dei film amarcord
            non ho visto solo i primi due più Alien.

            Che poi non vada pazzo per i Goonies
            è questione di gusti, mica altro.

            • Ah, ecco… però sto preparando un po’ di film da fare per l’anno prossimo… che di sicuro hai visto, che se non li hai visti ti banno :P

              No, comunque non mi piaceva quel post, non ero molto ispirato… stasera rimedio con uno meglio :D

              • No, piuttosto,
                io pensavo un’altra cosa mentre leggevo

                (e ti dico, per sta cosa mi sono cappottato)

                metti che sul blog ci capitava quello che t’ha fatto quel regalo “utile”.

                Sai le risate…

                • Tranquillo, gliel’ho detto in faccia che secondo me la Radio con le Tette faceva cagare e l’avrei preso in giro sul blog :P

                  Ma ormai penso che le stronzate me le regalino apposta :D

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