Gravity è Il Cinema, con la I e la C maiuscole

Gravity

Dai primi trailer di Gravity dicevo: “Porca miseria, sembra bello, peccato che ci abbiano messo i soliti George Clooney e Sandra Bullock. Due facce meno note avrebbero reso molto di più.

Sì, perché fare un film con due astronauti persi nello spazio che hanno le facce di gente conosciuta ti fa calare un po’ l’immedesimazione e ti fa tenere a mente che stai vedendo un film.

Invece Alfonso Cuarón è riuscito nell’impossibile: fare un film che è l’essenza stessa del cinema e farti dimenticare che le facce che stai vedendo sono famose.

Di film dove un uomo, o una donna, o entrambi, rimangono da soli in un ambiente ostile e devono combattere per sopravvivere, ne sono pieni i cestoni della Coop del: “Tutto a 5 euro.”

Si va dalle montagne dopo un incidente aereo, all’oceano, al sepolto vivo, al deserto, persino alla cabina telefonica. Alcuni funzionano bene, altri male. Francamente sono molto di più i secondi che i primi.

Però tutti lavorano su ambienti e paure facilmente reperibili anche per noi gente normale.

Io, ad esempio, mi son cagato addosso durante la classica motorata nel deserto egiziano. Avete presente quella dove ti affittano i Quad tutti scassati e ti portano a fare un giro nel deserto e torni con la sabbia anche all’interno della scatola cranica?

Motorata

Poco prima dell’incubo

Ecco, il genio che ci ha portato a fare la motorata, ha pensato bene di farla nel deserto di notte. In quell’esperienza ho capito pienamente cosa significa “buio” e “cagarsi addosso dalla paura”. Nel deserto di notte non c’è luce, anche se c’è la luna, tutto intorno a te è buio pesto: non vedi dove vai, non vedi cosa c’è intorno, non vedi le buche, non vedi i precipizi, non vedi i sassi, non vedi una benemerita cippa di niente, vedi solo le lucine in lontananza di chi ti precede e basta. Certo i Quad hanno la luce anteriore, illumina per quasi dieci centimetri davanti a te, ma alla velocità a cui vai per non rimanere indietro, non bastano per evitare niente. Poi ci si aggiungono le palate di sabbia che arrivano in faccia, da cui ne deriva l’obbligo di tenere su gli occhiali da sole, e il gioco è fatto.
Come viaggiare a 80 all’ora nel nulla assoluto.

Motorata - Notte

Durante l’incubo

Poi le mie paure di essere caricato da un elefante o quella delle immersioni ve le racconto un’altra volta.

Una cosa che non potremmo mai provare, e che quindi non è che faccia davvero paura, è rimanere fuori nello spazio. I film visti fino ad ora la fanno sembrare un passeggiata, tanto ci sono le astronavi, o i razzetti sugli stivali, insomma, non è niente di preoccupante.

Bene, a colmare questo gap ci pensa  che, con suo figlio , decide di fare un film tutto ambientato a 600 chilometri dalla terra, come da qui a Roma per intenderci, in una ambiente, quello dello spazio, che non è fatto per l’uomo e nemmeno per tutti gli oggetti che l’uomo spedisce lassù.
All’inizio del film, per far capire quanto poco ospitale sia l’Universo, fa presente che non c’è aria e c’è una temperatura di -125°C. Poi per il resto della durata della pellicola mette in scena tutti gli altri svantaggi di quel posto: l’assenza di peso, l’assenza di attrito, l’assenza di appigli, l’assenza di comunicazioni, l’assenza di taxi per portarti indietro, l’assenza di speranza, la solitudine completa.

Gravity - La Paura

In foto: una situazione davvero di merda!

Di Cuarón avevo visto solo Harry Potter E Il Prigioniero Di Azkaban, il migliore di tutti, e, su poderosa insistenza di SisterDeathI Figli Degli Uomini. Di quest’ultimo, più che dal film in sé, ero rimasto colpito dalla regia di Cuarón, soprattutto dai lunghi e perfetti piani sequenza pieni di pathos e dalla maestria con cui aveva piegato gli effetti speciali al suo bisogno, tanto da far dimenticare all’istante il fatto che quelle scene usassero la CGI per essere messe in scena.

Gravity è quelle sequenze portate al limite, estremizzate, i lunghissimi piani sequenza vogliono portare lo spettatore ovunque, senza barriere e muri, fin dentro il casco dell’astronauta. Lo spettatore deve ansimare, avere il fiato corto, bruciare ossigeno in simbiosi con i protagonisti, senza speranza. Deve vedere con i loro occhi, entrare dentro i sentimenti dei protagonisti, per assaggiare quelle emozioni che non proverà mai in vita sua, non in quel modo, non con quella intensità, non in quell’ambiente.

Gravity - Sandra Bullock e George Clooney

Quando torniamo sulla Terra ti offro un caffè. Conosco un posto dove mi scambiano sempre per George Clooney

All’inizio avevo detto che ero convinto che  e  fossero completamente sbagliati per la parte e invece ci si dimentica di chi siano gli attori e si empatizza con gli esseri umani che cercano un appiglio, fluttuando nel nulla.

Cuarón, con Gravity, fa cinema nella sua essenza più pura, quella dello spettacolo visivo e dell’emozione viscerale, fa niente che probabilmente solo pochi minuti di film non siano in CGI, perché un film tanto “vero” non l’ho mai visto, persino in quelle che potrebbero essere delle assurdità.

Cuarón non si perde in pistolotti moralistici o drammoni esistenziali. Il passato tormentato non viene nemmeno usato per l’immedesimazione, ma solo per sottolineare una cosa: la vita va avanti. Sempre.
Certo ci vuole un 5% di culo e un 5% di intelligenza, ma ci vuole soprattutto un 90% di ottusa determinazione nel rimanere vivi, anche quando tutto sembra perduto, anche quando è più facile dire: “Vabbè, fa niente, chiudiamola qui, è stato un piacere, ma basta.

Gravity - Sandra Bullock

Qua è tutto bellissimo… se non me la fossi fatta tutta nella tuta…

Gravity è un film che prende alle viscere e fa vedere che un film, per essere un capolavoro, non deve per forza durare due ore, non deve per forza avere colpi di scena epocali, non deve per forza avere 6000 pagine di sceneggiatura e dialoghi brillanti, ma deve avere necessariamente le idee, la capacità di gestire il mezzo e il linguaggio cinematografico per immagini e trasformarle in emozioni, deve il coraggio di osare e qualcosa di cui parlare, anche se banale o scontato, come può essere la paura e la vita dell’uomo.

Gravity è da vedere assolutamente su uno schermo enorme, il più grande possibile, ed in 3D per immedesimarsi al massimo.

Il primo che viene a dire: “Eh, ma quella roba lì e impossibile perché nello spazio bla bla bla!“, beh, non ha capito un cazzo di ‘sto film.

 

 

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Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

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Informazioni su MrChreddy

Nato da da padre Vic 20 e madre Amiga 500, è cresciuto negli anni '80 allevato da videogiochi, fumetti e film. La sua mente vaga ancora in quell'universo parallelo, mentre il suo corpo si muove in questo rimpiangendo di aver perso tutti i suoi giocattoli di quando era piccolo. Li avesse ancora, ora sarebbe milionario. Precisino della minkia fino al midollo, non è mai soddisfatto di quello che vede, legge, gioca e trova sempre qualcosa che non va o che si sarebbe potuto fare meglio in tutto quello che gli capita tra le mani. Ha la lingua più veloce del cervello, prima parla poi pensa a quello che dice. Anche ore o giorni dopo. Per fortuna le sue idee e paranoie trovano sfogo su questo blog e non sulle macchine di quelli che hanno rovinato i suoi miti d'infanzia. Spielberg e Lucas tirano un grosso sospiro di sollievo e ringraziano per la nascita di Nerds' Revenge, che non hanno voglia di cambiare macchina ogni settimana.

90 pensieri su “Gravity è Il Cinema, con la I e la C maiuscole

  1. Uno non deve mai partire prevenuto, la vita può sempre sorprenderti e Gravity ti ha sorpreso, soprattutto dal punto di vista degli attori.
    In merito ad Alfonso Cuaron, quell’uomo ha dimostrato che, a differenza di quello che dicono i fottuti conservatori, il problema del cinema di oggi non è la CGI ma l’uso che se ne fa dello strumento. Lo so che è un parallelismo esagerato, ma voglio dire che quando uscirono i film di Eisenstein la sua tecnica di montaggio non fu assolutamente capita e tutti lo apprezzarono e sostenerono solo per il suo supporto al regime. Ma ciò che ha reso i suoi film stupendi (perché a distanza di praticamente un secolo li si possono vedere e sono immutati nella bellezza) è la capacità di costruire opere in cui ogni singolo fotogramma trasuda empatia ed emozioni e non lo fa grazie alla trama, al dialogo, alla storia, agli attori, lo fa grazie al cinema in senso stretto, cioè alla messa in sequenza di una serie di immagini seguendo una determinata tecnica.
    Per me vedere Gravity è stato come rileggere Teoria Generale del Montaggio, e un complimento meglio di questo non lo si può fare.
    Ps. Precedo Satanasso :P e cito: “La Corazzata Potemkin (NON) è un a cagata pazzesca”

    • E nnnnnno!
      Tu stai parlando di due film diversi, cara Sora Morte.

      Quello di cui tu parli è un film di EISENSTEIN

      mentre quello di cui tu parli, e di cui il Prof. Guidobaldo Maria Riccardelli

      possiede una rarissssima copia personale

      è di Serghei M. EINSTEIN.

      Il tuo dura un’oretta o poco più,
      quello citato nel capolavoro di Salce

      dura 18 bobine.

      Eh, troppo facile cavarsela così.

      Purtroppo la versione originale è andata distrutta,
      però se vuoi ho una copia de

      “La polizia si incazza”.

      Lì il montaggio delle attrazioni si vede proprio.

  2. Nulla da aggiungere. Visto ieri e rimasto piacevolmente soddisfatto.

    Le uniche due cose che mi vengono in mente sono:

    -funzionerà sullo schermo di casa come al cinema?

    e soprattutto

    -Sandra Bullock ha 49 anni! A questo punto le darei il premio come regina delle MILF 2013!

  3. Volevo vederlo questo film… seriamente, volevo! Mi ha molto incuriosito a prescindere da tutto (attori, recensioni, tema trattato…), ma MrC hai alzato così tanto l’asticella delle mie aspettative che ora si trova quasi a 600km di altezza e per quanto sappia trattenere il respiro difficilmente ci arriverei e tornerei indietro incolume quindi so già che il film mi deluderà!!! Spero sarai soddisfatto adesso!!! ;)

    Cavolate a parte si vede che ti è piaciuto moltissimo e da quello che dici deve essere molto bello… lo vedrò anche solo per capire di cosa parli anche se dubito che potrò vederlo al cinema in questo paesino dimenticato dagli Dei pagani e non…
    Grazie per la recensione come sempre spoglia di anticipazioni, l’ho letta come al solito con piacere ed hai fatto crescere in me la voglia di vedere questo film… grazie ancora! ^^

    • Prego… io direi che questo è uno dei pochi film che non tradisce le aspettative.

      Io mi ero letto un po’ di rece e tutti ne parlavano benissimo, sono andato fomentato dalla cosa, eppure non mi ha deluso, anzi.

      Quindi veditelo tranquillo… se riesci :P

  4. Questo potrebbe sembrare un OT,
    ma non lo è perché sto parlando pur sempre di film
    e questo è un post su un film.

    Bene, ora che ho la coscienza posso esprimere questo NOT
    (Not Off Topic):

    ho visto Olympus Has Fallen
    (uso il titolo originale, perché in Italia l’hanno tradotto con “Attacco al potere”
    e quindi si confonde con gli altri 130 film titolati così

    – l’addetto alle trasposizioni dei titoli è tornato da poco dalle vacanze e nun c’ha voja di travagghiare,
    che volete da me?- )

    E’ un americanata testosteronica pazzesca,
    la trama è:

    l’Usa è buono e bello,
    il presidente degli Stati Uniti è un eroe
    il figlio del presidente degli Usa è un Navy Seals in erba
    tutti sono degli eroi
    fedeltà alla bandiera Stars and Stripes
    tutti uniti contro il nemico comune
    etcetera etcetera

    questa è la profonda parte politica.

    Poi c’è la parte d’azione, strutturata e credibile:

    Boooooom e Kaboooooom
    kakakakakabooooooooom.

    E poi c’è Gerard Butler che recita, as usual, parlando con la bocca sghemba

    che è un chiaro omaggio a Stallone in Rocky
    quando urla Adrianaaaaaaaaaa.

    Ecco, questo è grosso modo il film.

    Roba che, non so se ricordate un vecchio film degli anni novanta
    “Forza d’urto”

    il film più tamarro della storia, per quel che mi riguarda

    (voi dite che Vin Diesel-Toretto è un tamarro?
    Ah ah ah, povere stelle, non avete mai visto

    Brian Bosworth-Joe Huff

    roba che in confronto Enzo Gasolio diventa Monsignor Della Casa)

    ecco, quello, Forza d’urto, dopo Olympus has fallen,

    pare un film di Renoir

    • E mi chiedi se non conosco Forza D’Urto e Brian Bosworth?!

      Erano dei miti, sia il film, che Brian, che la sua pettinatura con il mullet.
      Tra l’altro è incredibile come uno come lui sia riuscito a mettere al mondo una come Kate Bosworth… non me ne capacito.

      Comunque con l’ultima, epica, frase hai reso perfettamente l’idea di come sia Olympus Has Fallen, ma credo che il nuovo di Emmerich: Sotto Assedio, praticamente identico ad Olympus, ma con Obama che scende in campo e spara i missili con il bazooka!

      Me li recupero più avanti se non ti spiace :D

  5. Gravity potrebbe tranquillamente sbancare agli Oscar (l’unico film che penso possa competere per Miglior Film è 12 Years a Slave, non ci dovrebbe essere competizione nelle categorie tecniche)!

    L’ho visto in 3D perché lo facevano solo in 3D e ne sono felice. Non mi aspettavo un 3D del genere (e sono contento che gli unici film in 3D che ho visto sono Avatar [2 volte] e Hugo di Scorsese).
    Comunque mi aspettavo un Film, con la F maiuscola, soprattutto per il punteggio di Metacritic (su 48 recensioni è di 96/100!) e le aspettative erano talmente alte che mi aspettavo un film da Top 10 personale.
    Devo dire che ha rispettato le aspettative. Mi è piaciuto più di 2001 che per me è Arte! È nella Top 10 per ora, magari col tempo potrebbe scendere in base alla continua evoluzione dei miei gusti (e visione di vecchi Film). Ma una cosa è certa. È talmente bello che andrò a rivederlo il più presto possibile e porterò altre persone perché più persone lo vedono meglio è! È un film troppo bello e rivoluzionario per non essere visto al cinema!
    Non riesco a trovare qualcosa che non sia perfetto nel film!

    Comunque per rispondere alla tua ultima frase: dei noti astronauti (tra i quali c’è il secondo uomo a camminare sulla Luna) hanno esaltato il film per essere veramente realistico (uno ha detto che finalmente può far vedere alla sua famiglia com’è essere nello spazio) e hanno esaltato la storia e la naturalità dei personaggi e il messaggio bellissimo del film (il regista stesso ha detto che il tema è quello della rinascita e infatti ci sono diverse scene che rappresentano la nascita [per chi l’ha visto le scene dove è chiaro sono quelle della posizione fetale, e i “primi passi”]).
    L’unica cosa “irreale” che un collaboratore NASA ha voluto puntualizzare è il fatto che la Bullock non indossa il pannolone XD

    P.S.
    Un episodio simile al film è successo veramente.
    I cinesi avevano distrutto con un missile (bisogna specificare in quanto i satelliti possono essere distrutti in vari modi e il fatto che si usò un’arma creò problemi internazionali riguardo la militarizzazione dello spazio) un loro satellite e l’esplosione ha creato una fitta rete di detriti (oltre 2000 detriti)… I detriti sono passati 2 volte vicino la stazione spaziale internazionale (ISS) ma nessun astronauta è stato coinvolto nell’incidente.
    Il fenomeno è definito Sindrome di Kessler.

    P.P.S.
    A chi piacciono i film di sopravvivenza, 127 Ore fa per voi ;-)

    • Ciao Matt, io sinceramente agli Oscar non credo più da qualche anno, un po’ come non credo a Babbo Natale. Ormai è tutta pubblicità e basta e anche il sistema di votazione è ridicolo.

      Comunque, è raro che vada a vedere un film per il metacritic o altre recensioni, anzi, ne leggo il meno possibile proprio per non farmi influenzare.

      Grazie per le curiosità, quella della storia vera non la sapevo :D

      127 Ore l’ho visto una volta e non lo vedrò mai più… comunque non regge il confronto con questo ;)

      • È vero che gli Oscar sono contaminati dalla politica e da un sistema di votazione corrotto, ma per fortuna, ogni tanto delle scelte giuste le fanno. Però nemmeno io ci credo visto che sono più gli “orrori” che le cose giuste…
        Comunque il film meriterebbe di vincere e potrebbe riuscirci vista l’assenza di film strappalacrime che vanno tanto di moda agli Oscar…

        Non sono andato a vederlo per le recensioni. A dire il vero è 2 anni che aspettavo con ansia il film. E dopo che ho visto il 96/100 le mie aspettative si sono alzate ulteriormente. Comunque non avevo letto assolutamente nulla riguardo il film (e infatti mi ero dimenticato che fosse stato girato in 3D) come faccio con tutti i film per ovvi motivi anti-spoiler…

        La storia vera fa riflettere e Buzz Aldrin (il secondo uomo a camminare sulla Luna) ha detto che è un qualcosa che sarebbe potuto succedere negli ultimi 50 anni! Purtroppo l’uomo sta inquinando anche lo spazio vicino alla Terra e se dovesse accadere la peggiore delle ipotesi della Sindrome di Kessler dovremmo dire addio a tante cose!!!

        127 Ore l’ho visto 2 volte perché non ero abbastanza impressionato la prima volta XD
        Non c’è assolutissimamente paragone.
        Gravity passerà alla storia come il miglior film spaziale (mi dispiace ma è tecnicamente superiore a 2001 e a me è piaciuto più del capolavoro di Kubrick, e i due film sono molto più simili di quanto si possa pensare)

        • Non fraintendermi, dicevo solo che se vince o no l’Oscar me ne cala poco.
          La qualità del film è indubbia, la statuetta va bene solo per sancirla ai non appassionati o a chi se l’è perso. Insomma, al pubblico qualunquista.

          Per il resto credo che senza Facebook torneremmo al tempo della pietra XD

          Scherzi a parte, non riesco nemmeno ad immaginare uno scenario tanto catastrofico per l’umanità, abituati come siamo ad avere tutto e subito. Boh, credo che impazziremmo.

          Pure io preferisco questo a 2001… sarà che 2001 lo devo vedere con il bicarbonato accanto per digerirlo :D

          • Il messaggio filosofico ce l’hanno tutti e due ma quello di Gravity è più accessibile.
            Poi Il Cinema è Arte. 2001 è Arte. Ma il cinema è anche intrattenimento, e Gravity è sia Arte che intrattenimento, cosa rarissima se non unica nel mondo del cinema.
            Tutti e due sono nella mia Top 10, ma Gravity è senza dubbio davanti! (Anche se non interessa nella Top 3 personale ci sono The Godfather, There Will Be Blood [uso il titolo inglese perchè più bello XD] e Pulp Fiction)

            Se non avessimo più solo FB sarebbe un bene XD. Ma i danni sarebbero decisamente catastrofici e si precluderebbe per diversi decenni la possibilità per l’uomo di andare nello spazio e quindi un blocco evolutivo stile Medioevo…

            Riguardo agli Oscar, è pur sempre la più alta onorificenza nel mondo del cinema e in fondo in fondo, chiunque vorrebbe avere la statuetta (tranne forse Woody Allen XD)

  6. Allora una è caso, due son coincidenza… Tre iniziano a diventare qualcosa di preoccupante.
    Dato che questa è la terza, e che io sono il Geco… Non nascondo un certo desiderio di conoscere meglio qualcuno di voi blogger di Nerds Revenge.
    Ma iniziamo dal film.
    Gravity sono andato a vederlo sabato con la mia bella, che nun c’avevo nulla da fa di meglio, e che una delle poche passioni che ci accomuna in maniera forte è l’amore per il cinema, e l’odio per gli aborti cinematografici di serie Z.
    Io dei due sono quello che finge di saperne di più. Lei se li gode e basta.
    Lei mi ha tirato a vedere Rush, sebbene i miei impegni, io l’ho tirata a vedere Gravity, sebbene i suoi.
    La serata è iniziata male, dal momento che quei cornutacci cari venditori di piacere cinematografico mi hanno rifilato un biglietto di 10 euro a testa perché ci eravamo scordati a casa i nostri occhiali 3D… Pazienza colpa mia.
    Quando sono uscito, ho ammesso che quel film me lo sarei visto anche pagando il doppio. Purtroppo la mia insopportabile adorabile metà non era esattamente dello stesso parere. L’ha ribattezzato “il film dell’ansia”. Le do il tempo di ripensarci… In genere rimugina e poi se ne viene con frasi tipo “Sai quel tale film XY… Non era niente male”
    Gravity è il film dell’ansia, verissimo, ma non solo: anche della paura e dell’incertezza e della voglia di vivere. Mi ricorda terribilmente 2001: Odissea nello Spazio. Lì è uomo contro macchina. Qui uomo contro natura. Sempre la stessa cosa. Voglia di vivere. Voglia di andare avanti. Sacrificio.
    Forse siamo cresciuti un po’ tutti, ed abbiamo capito che le macchine non sono un nemico. Le macchine sono un mezzo, e pure piuttosto stupido. La natura, nella sua brutale noncuranza, è il nemico. Nella sua forza meravigliosa e terribile… E il miglior amico, dipende. Mi è balzato in mente “Dialogo della natura e di un islandese” di Leopardi. E quando un film mi ricorda Leopardi, quel film è un capolavoro perfetto.
    Dal punto di vista dell’accuratezza scientifica, l’ho trovato incredibilmente aderente. E qui, deformazione professionale (eh sì, sono un laureando in Fisica), in genere storco il naso con una certa veemenza ad ogni minimo strafalcione in quella che considero la regina di tutte le scienze (e ci mancherebbe, la Fisica se lo merita, che cavolo! u.u).
    Per dire, quando è uscito Upside Down lo abbiamo visto in gruppo, tutti “Phisicists wannabe”, e abbiamo coperto d’insulti il regista per tutto il film.
    Poi me lo sono rivisto, con spirito comprensivo. L’ho insultato ancora di più per la totale incoerenza. Lasciamo stare, qui si parlava di FILM.
    Dicevo non mi è balzata all’occhio alcuna assurdità, certo qualcosa era un po’ tirato, più nella trama a dire il vero (sti russi non troppo esperti in balistica che per far fuori un satellite causano una scia di satelliti che spazza via senza pietà mezza forza della Nasa, Del KGB e dello spionaggio con gli occhi a mandorla… Ma dico aspettare no? E chi li paga tutti quei miliardi di danni? I contribuenti?), ma nulla di più. Nulla che non si possa tollerare come licenza poetica.
    Per il resto, il film mi ha stregato, rapito, commosso a tal punto che già fuori dalla sala ero certo che qui avrei trovato un post, e scritto un commento interminabile e terribilmente noioso.
    Quindi chiudo qui con un… Ebbene sì mi è piaciuto da matti. Un capolavoro unico, che rivaluta Clooney e la Bullock, e conferma un regista eccellente, rendendolo ai miei occhi un genio. Troppi film stupendi ultimamente… Mi aspetto da un momento all’altro una porcheria colossale. Ma così è il cinema. Un amore che ti riempie di emozioni e poi ti mortifica, e poi di nuovo ti scioglie, e così via. Fine della lagna giuro!
    P.S.
    La scena finale, con la Bullock che agguanta la sabbia e si alza guardando quel panorama, entrerà nella storia del cinema di tutti i tempi. L’uomo ha vinto. L’istinto di sopravvivenza e l’intelligenza hanno vinto.

    • Ciao Geek-O :D

      Ormai sei ospite fisso qui ;)

      Comunque, ti ho cancellato l’altro commento e ho sistemato i tag di questo, che è più simpatico… almeno finché non lo legge la tua dolce metà :P

      L’ultima frase l’ho messa perché mi puzzava la storia dell’estintore, ma se dici che è plausibile ti credo. Nel senso, per me funziona, ma magari qualche cagacazzo la vedeva troppo fantascientifica.

      Ovviamente tutti i rimandi alla nascita dell’uomo li ho colti, sembro scemo, ma non lo sono, però non volevo fare spoiler nel post, quindi non li ho scritti.
      Io nel finale avrei fatto arrivare delle scimmie a cavallo che la rapivano… XD

      Torna pure quando vuoi… magari con toni iniziali meno minacciosi :P

      • Ti ringrazio della sistemata al commento…
        Senti, ripensandoci non mi ero stizzito più di tanto sulla scena dell’estintore (intendi quella nella quale lo usa come propulsore, vero?)… Che poi in fin dei conti ci potrebbe stare, uno tira fuori la conservazione della quantità di moto, il sistema è isolato…Dai è accettabile… Sicuramente moooolto più della famosa scena del carro armato che vola a cannonate nel film sull’ A-team, per intenderci xD…

        • Vabbè, dai, son due film diversi, l’A-Team non penso volesse essere un film scientificamente accurato XD

          A me l’estintore non ha disturbato, pensavo solo che ai fisici avrebbe fatto storcere il naso… per quel che ne capisco io è plausibile, Il Mio Amico Ultraman usava le bombolette spray… :P

    • Ho pensato la stessa cosa mentre guardavo la scena finale, che è stupenda sono solo per la mimica in sé ma anche, e soprattutto, per le inquadratura e il montaggio. Quell’uomo è un genio. L’ho già detto? :P

      • La scena finale è quasi commovente, senti proprio l’effetto della “Gravità”, incredibile!

        No, non l’hai detto, infatti volevo chiederti cosa ne pensavi di Cuaròn… :D

  7. Volevo ringraziare un po’ tutti per non aver

    assolutamente

    spoilerato nulla di questo film.

    Ora, se qualcuno volesse stenografare il dialogo finale
    io sarei a posto così.

  8. Visto domenica all’UCI CINEMAS della Bicocca (Milano), contro la mia volontà aggiungerei…stavo male solo a vedere il trailer…
    Il 3D è inesistente…se potete…vedetelo da un’altra parte!
    L’immededimazione è stata talmente tale che ho avuto nausea, angoscia e senso di solitudine fino al giorno dopo…
    Bel film e davvero brava Sandra Bullock!

  9. p.s.

    SPOILER ATTENZIONE

    DICO SOLO che se alla fine sta santa donna mi moriva annegata mandavo una mail di insulti a Cuaròn :D

  10. Prima che mi diceste anche i titoli di coda
    (si scherza, sempre)

    sono andato a vederlo

    in 3d Imax a Sesto.

    E’ un bel film, nulla da dire.
    Cioè, finchè si tratta di rispondere alla classica domanda

    “beh, t’è piaciuto?”
    (un po’ il dazio da pagare quando vai al cinema)

    Allora la risposta è “sì”.

    Belle immagini, ti mette l’ansia, esalta le emozioni,
    tutto ok.

    Però se, come sto leggendo, si grida al capolavoro
    nessuno me ne voglia,

    ma io faccio un passo indietro e mi guardo le spalle.

    Se poi me lo si paragona a 2001 A space odyssey
    e allora io rispetto l’opinione
    però tra me e me

    a bassa voce
    quando nessuno mi guarda dico

    “sì, ok, ne riparliamo tra 40 anni…”.

    Perché?
    Perché questo film, con la tecnologia di 40 anni fa
    avrebbe mostrato dei limiti di sceneggiatura.

    Per intenderci,
    appena lo vedremo in un qualsiasi schermo di casa
    senza 3d

    si ridimensionerà di brutto.

    P.S. Clooney l’ho trovato poco credibile.

    • Io ho detto solo che 2001 per è me è più pesante/difficile da digerire, non che questo sia meglio o peggio. Nel post, a differenza di molti altri che li hanno paragonati, 2001 nemmeno l’ho citato perché li reputo due film completamente diversi.

      Poi fra 40 anni vedremo se Gravity sarà rimasto oppure no. Secondo me è probabile.

      40 anni fa questo film sarebbe stato impossibile ed è vero che non ha una sceneggiatura che fa gridare la miracolo, però i tempi cambiano, la tecnologia si evolve e per fortuna arriva uno come Cuaròn a far vedere che gli effetti speciali e il 3D possono essere usati per dire qualcosa.
      Il fatto che un film non potesse essere fatto tot anni prima non ne diminuisce il suo valore. Almeno secondo me.

      Appena me lo rivedo a casa ti so dire quanto e se si ridimensiona :)

      Poi non so se sia un capolavoro assoluto, mai detto, ma solo che racchiude il cinema che, nella sua natura base, è immagine, arte ed emozione. Poi certo ci sono le storie, possono essere complicate o banali, come questa, ma il problema è raccontarle nel modo migliore e, sempre secondo me, Cuaròn ci è riuscito.

      :)

      • Intendevo, sono d’accordo con Messer Satanasso. Su 2001, sugli effetti speciali sullo schermo di casa e su Clooney (avrei preferito altri attori).

        Cmq un bel film, effetti speciali straordinari, bello da vedere in 3D (fino ad ora solo Avatar e TinTin lo avevano utilizzato al meglio), e delle belle immagini (penso appunto al “feto” e alla “rinascita”). Un film che non fa una piega.
        Però non lo rivedrei, insomma, dopo che sai tutto, per quanto mi sia piacuto e non mi sia annoiato alla prima visione deve essere parecchio palloso rivederlo di nuovo.

  11. Aspetta, come sarebbe a dire “mai detto”?

    Nel post c’è scritto

    “Gravity è un film che prende alle viscere e fa vedere che un film, per essere un capolavoro, non deve per forza durare due ore”

    e io ero partito da questo presupposto, quando ho parlato di capolavoro.

    Comunque, non è questo.

    Il punto è che mi sono spiegato male:
    non volevo dire che un film non ha valore se non può essere fatto 40 anni prima

    altrimenti anche 2001, mica poteva essere fatto negli anni ’30.

    Volevo dire il contrario:
    questo film, tra 40 anni, risulterà ancora il top del suo genere, nella sua tecnica ed attualità, come 2001

    oppure sarà “dimenticato”?

    Perché, appunto, qui, se non tu, tanti stanno parlando di capolavoro.

    E quando si parla di capolavoro o di opera d’arte,
    io alzo l’asticella.

    Non più mero gradimento
    sibellomièpiaciuto

    ma vedo se è qualcosa di unico.

    Di capolavori,
    checchè lo zio Oscar ne dica,

    non ne nascono (minimo) uno all’anno.

    Molti meno.

    Gravity, secondo me, appena togli il 3d
    perde di brutto.

    Ora, andando avanti così, finisce che sembra che non mi sia piaciuto

    in realtà lo reputo “semplicemente” un gran bel film
    che ti tiene in ansia con un certo mestiere

    che si basa su qualcosa di nuovo
    pur in un contesto già visto

    e di questi tempi è tanta roba.

    Però tutto il resto,
    messaggio filosofico e capacità demiurgiche del regista compresi

    ce lo vedo un po’ tirato con le pinze.

    • Giusto, hai ragione l’ho detto… che pirla non mi ricordavo. :P

      Per me è un gran film, come non ne vedevo da anni, se rimarrà lasceremo ai posteri l’ardua sentenza.

      E’ vero quello che hai detto, il 3D è parte integrante del film. Alleluja! Una volta tanto non è un banale mezzuccio per aumentare i biglietti e sì, se togli il 3D togli tanto al film, ma sarebbe quasi come togliere l’audio a 2001, non so se capisci cosa intendo.
      Anche Hugo Cabret di Scorsese ha parte della sua magia nel 3D, per dire.

  12. Ecco, Hugo Cabret
    io non l’ho visto al cinema

    indi per cui

    non l’ho visto in 3d.

    Per tutto il film la mia mente ripeteva come un mantra:

    “ma il regista di ‘sta roba
    è lo stesso di Taxi Driver?
    Di Goodfellas?
    Di The Departed?
    Di Toro Scatenato?

    Dai su, Martin,
    non sei mica uno Spielberg qualsiasi.

    • Volevo scrivere un papiello su 2001 Odissea nello Spazio, Solaris (Tarkovsky ovviamente), Hugo Cabret, Gravity, la tecnologia e la storia del cinema, ma sono un tantinello stanchina e non ce la faccio. :D
      Voglio solo dire che spero di poterti riparlare tra 20 anni

  13. Dunquedunque

    sull’onda dell’entusiasmo di Gravity,
    (non lo ritengo un capolavoro, ma il film è bellino, poco da dire)

    ho visto i figli degli uomini
    che avevo sempre snobbato perché il prigioniero di askdfsfsdfdban
    mi era piaciuto poco.

    Ora, so che la Sora Morte non condividerà,
    però io la mia la dico, sennò qui che ci stiamo a fare:

    l’ho trovato ridicolo.
    Pallosamente ridicolo.

    Io magari non ne capisco una fava,
    anzi è sicuramente così

    ma a me pare sceneggiato male
    e girato peggio.
    Rivolevo indietro la mia ora e trequarti

    (che avrei sicuramente speso magnificamente).

    Oltre al fatto che mancano i perché e i per come di un sacco di cose,
    non viene approfondito nessun personaggio
    ed è anche una fortuna, perché sennò si scade nello stereotipo con una facilità impressionante

    Michael Caine, oltre ad essere inguardabile con i capelli lunghi,
    è lo stereotipo dell’ex figlio dei fiori

    dedito alla marijuana, manco fosse un binomio indissolubile.
    Ci mancava Incense and Peppermint
    e il trip colorato e poi eravamo a posto.

    Il protagonista, manco a dirlo: figlioletto morto = inizio a bere
    non si sfugge

    La guardia è fascista e ottusa.
    E nella scena (pietosa) di guerra, era solo questione di tempo,
    la telecamera si sporca di sangue

    (oltre a percepirsi i passi del cameraman, come si faceva una volta per dare realismo).

    Non lo so, Alfonsì, hai altri luoghi comuni?

    Chessò

    i neri hanno il ballo nel sangue
    Venezia è bella ma non ci vivrei

    Per non parlare del fatto che cercano di spacciarci una Megane vecchio modello leggermente ritinteggiata

    come un auto del 2027.

    Ma sì, certo, guarda, credici, eh.

    Bah,
    non salvo assolutamente niente.

    • A parte le critiche alla regia, che secondo me è molto bella, tecnica e molto personale, il resto lo condivido.

      L’ho trovato interessante fino all’inseguimento nel bosco dentro la macchina, scena bellissima a mio avviso, poi ha preso una piega che mi aspettavo e quando un film, o qualsiasi altra cosa, va su binari che ho pensato anche io è il segno che non si sono poi così tanto spremuti per scriverlo…

  14. No, io no,
    non salvo niente.

    Ma niente, proprio.

    Uno dei peggiori film visti quest’anno.

    E quella non è manco regia, secondo me.

    Le scene della guerra della ribellione
    (ahahhahahahahh)

    sono imbarazzanti.
    Imbarazzanti.

    Vabbè, lascio perdere lo stereotipo dei profughi, che m’era sfuggito

    ma poi, se quelli lì sono piani sequenza fatti bene
    ribadisco

    quello di Campanella ne “Il segreto dei suoi occhi” cosa è?

    Ma quello che più mi ha urtato è che, sulla carta, avrebbe dovuto essere un film con un messaggio impegnato.

    Ecco, quello è proprio il fulgido esempio di come NON va fatto un film con un messaggio sociale.

    A Coppola, sotto questo aspetto, è bastata una frase di 5 secondi per ribaltare tutta la paccottiglia di cui sopra:

    “Noi addestriamo dei giovani a scaricare Napalm sulla gente, ma i loro comandanti non gli permettono di scrivere “cazzo” sui loro aerei perché è osceno”.

    Fine, basta: gioco, partita, incontro.

    C’è mica bisogno di mettermi un ora e trequarti di filosofia d’accatto.

  15. Non leggo l’articolo di Chreddy perché non voglio rimanere influenzato da delle sue considerazioni.

    Questo film cade perfettamente a metà tra la stronzata galattica (visto che è nello spazio) e il capolavoro. Purtroppo, metà del film (non intendo metà temporale, ma metà del suo valore) potrebbe andare dritto dritto nella “nota marrone”. Tante stronzate messe insieme, ora non ho proprio voglia di elencarle, di salvamenti impossibili per il rotto della cuffia (chreddy sa meglio di cosa parlo) mi hanno abbondantemente rotto le palle al cinema. La suspance per essere da film di serie A deve essere plausibile, altrimenti sono solo scamotage e buchi nella sceneggiatura. Non se ne può più di vedere una che dovrebbe morire ogni cinque minuti e ogni cinque minuti si salva. BASTA NON SE NE PUO’ PIU …

    .. per la metà che ha valore il discorso di divide di nuovo in due metà: – da una parte una magnificenza stilistica dove finalmente si può asserire di vedere effetti speciali al servizio di un’opera. La cosa più INCREDIBILI non è tanto la “realtà” della ri-creazione di uomini e attrezzature nello Spazio e annessi e connessi algoritmi simulativi. Già pazzesco di per sé. Ma una cinepresa e i movimenti di Camera INVASIVi che non non sono mai invadenti. Questo il paradosso che lo rende fantastico. L’altra metà del valore, ed è quello a cui tengo di più, è l’impatto simbolico che il film riesce a materializzare con una naturalezza rarissima. Il film è un immensa rappresentazione di una donna che partorisce. La catarsi avviene al di là della natura conosciuta, cioè nel vuoto, misticamente: nell’assenza. Il ritorno di lei, è il risultato di una gestazione e quando esce dall’acqua è un’iniziazione in ispirazione massonica. Esce dal tunnel e finalmente capisce cosa significhi realmente il gesto di camminare e il tuo peso sulle tue gambe. Emozionante e trascendente. Peccato si sia dovuto vendere ai soliti magheggi della suspance, nonostante siano profondamente ansiogeni e di grande Regia, sono cretini. Comunque un film DA VEDERE. SCorrendo in giù i commenti ho letto la parola 2001 di kubrick. Non so perché, comunque quella è cioccolata, questa a confronto è quell’altra cosa marrone. Se avesse avuto una sceneggiatura solida e non studiata sulle suggestioni, il paragone lo si poteva affrontare. Qui neanche si può iniziare.

  16. Non ho ancora letto l’articolo di Chreddy, ma i commenti su i figli degli uomini, sì. Purtroppo Satanasso ha ragione quasi al 70% direi .. è un film che ho apprezzato e questo è il bello, ma sta proprio qui l’inganno, almeno per me, sia chiaro, ho ridimensionato il giudizio; Alfonsino (come lo chiama Satanasso) ha un talento non da poco nel gestire i crescendo delle vicende, in questo senso la sequenza dove muore la Julianne Moore è strepitosa e ti prende allo stomaco. Il mondo distopico trasmette tutta la sua ineluttabile spietatezza, la Vita e la Morte sono cosa vera, a prescindere …. ma tutte queste cose, se osservate bene, sono una furbata dietro l’altra e quello a cui tecnicamente dò merito ad alfonsino, sono i tempi del montaggio; questo regista è dotato di notevole maestria nello scandire la drammaticità degli eventi, la loro liturgia. Ma siamo sempre lì, è la sagra delle suggestioni. Un po come Spielberg, solo che Alfonso ha una vena nettamente più acida.

  17. Per queste cose prendetevela con l’autore del libro e gli sceneggiatori, Cuaròn fa il regista.
    Kmq secondo il vostro ragionamento anche The Road che potrebbe benissimo coincidere con le descrizione:


    DDD:

    Il mondo distopico trasmette tutta la sua ineluttabile spietatezza, la Vita e la Morte sono cosa vera, a prescindere …. ma tutte queste cose, se osservate bene, sono una furbata dietro l’altra

    è una liturgia di suggestioni… boh

    • Ennnnò, scusate la franchezza,
      ma così si fanno figli e figliastri:

      cioè se in un altro film la sceneggiatura è un casino ce la pigliamo col regista

      se invece c’è di mezzo Alfonsino
      è colpa dello sceneggiatore?

      Ma perché chi gli ha detto di prendere la sceneggiatura così com’è? Io?

      Chi è che rappresenta gli hippie ancora con gli occhialetti alla John Lennon, io?

      Chi è che usa una Megane vecchio tipo per fare una macchina del 2027? Io?

      Chi è che sporca l’obiettivo di sangue per fare una scena di guerra? Io?

      Seconda cosa: io, il Maestro Kubrick, non lo mischio nella stessa frase di Spielberg
      che qualche bel film l’avrà anche fatto
      però, capiamoci,

      uno faceva Arancia Meccanica e Orizzonti di gloria
      l’altro E.T. e salvateilsoldatoraian

      non so se mi spiego.

      Ultima precisazione:
      quelli di Treddy non sono i “nostri” ragionamenti,
      sono i “suoi” ragionamenti,

      giusti, sbagliati, boh
      ma sono i “suoi” ebbbasta

      i miei sono peggiori mille volte
      ma sono i “miei” ebbbasta

      se non altro perché io la “liturgia di suggestioni”
      non ho idea di che cacchio significhi

      E non mi sarebbe venuto in mente manco in un milione di anni.

  18. A me The Road sta profondamente sulle balle, mi sono andato a leggere il libro, mannaggia a me, e pure a quello riservo il medesimo giudizio.

    Ma forse mi sono spiegato male. Il 30% che levo alla disamina di Satanasso non è poco. Perché è lì ad indicare la capacità registica di Cuaron di saper fare il suo mestiere in senso di stilemi. Il punto è che, per dirne una al volo, faccio un esempio, quanod tu scegli di riprendere a mano, o in steadycam o con una Gru o a inquadratura, stai imprimendo un linguaggio alla sceneggiatura. Ci siamo? .. bene .. questi linguaggi, a mio avviso, possono essere adottati in maniera furba. Lui lo ha fatto. Carica le suggestioni per sopperire ad una sua incapacità di essere realmente drammatico. In sostanza, mi sta prendendo per il culo.

    Un altro esempio. Gli inseguimenti di Friedkin erano inseguimenti coi coglioni perché il senso di inelutabbilità e del rischio che la velocità porti fuori controllo, la drammaticità delle sequenze a imprimere la forza di volontà di un protagonista, non era data da un montaggio compulsivo e sincopatico …. il film d’azione era tale, perché la Regia era sicura di sé e senza frenesia alcuna ..

    .. lo stesso, concettualmente (non contestualmente) accade anche con Gravity .. che adotta lo spettatore in una serie di escamotage che sono fuori plausibilità e fanno appello alla paura che diventa l’elemento che dà credibilità alle sequenze, e non viceversa. Leggasi, furbata. Cosa che Hitchicock ha dimostrato saper fare in maniera IMMENSA senza usare gli stilemi per creare ansia, bensì era l’ansia – concreta – che dava vita agli stilemi.

  19. vabè dire che Cuaron usa un montaggio compulsivo e sincopato è follia.. allora Tony Scott che faceva? l’epilettico?
    Io non penso che denigrare un uso “personale” dei movimenti di macchina sia giusto. Quando vedi un film di Spielberg sai che è Spielberg, quando vedi un film di Kubrik sai che è Kubrik. Ognuno suscita le emozioni a modo suo. In tutti i casi tu etichetti i film in base al soggetto (l’esempio di Friedkin in cui tra l’altro quelli sono polizieschi e non film d’azione), ma mi sembra un’osservazione del tutto simile a dire che Drive è un film d’azione. Io non penso che che Drive al pari di Killer Joe al pari di Vivere e morire a Los Angeles, oppure L’esorcista o Shining possano essere considerati film “di genere”, esattamente come 2001.
    Gravity nello specifico viene adottato un uso della mdp che spinge all’inverosimile l’immedesimazione e l’empatia con il personaggio. Noi, come la dottoressa, ci sentiamo sballottolati, roteiamo nel vuoto, ci scontriamo, vediamo le cose da prospettive che il novantanove percento delle volte fuori asse e inoltre c’è un uso pressochè sconfinato del grandangolo. Tu vuoi chiamarla furbizia? Io la chiamo conoscenza profonda dello strumento “cinema”. Esattamente la stessa conoscenza che rende Hitchcock quello che è. Perchè non dobbiamo dimenticarci di contestualizzare cronologicamente e all’epoca Alfred era considerato uno che faceva robbetta commerciale furbetta che proponeva ansie facili.. ti suona familiare?
    Ps. Sulla cosa degli stilemi poi non concordo assolutamente, è una congettura che, mi spiace, trovo esclusivamente un gioco di parole tautologico.
    PPs. Certe volte utilizzi un tono un po’ da professore di semiologia del cinema (Ci siamo? .. bene .. ) che rischia di far sentire gli altri un stupidi :D So benissimo che non lo pensi ma mi preoccupo per chi non ti conosce e legge

  20. Alla fine ce l’ho fatta anche io a vedere sto film.
    Sinceramente io sono stufo del 3D e siccome lo proponevano solo così nel mio cinema preferito, non avevo molta voglia di andare a vederlo nonostante sapessi che il film meritasse, poi oggi mi sono trovato a passare dal centro commerciale cui è annesso il multisala e allora dato che stavo già li ci sono andato.

    Il film è molto bello e coinvolgente, Cuaron si conferma un grande regista e peccato che non abbia fatto molti film. La Bullock l’ho rivaluta, non mi era mai piaciuta molto come attrice, anche perchè ha una faccia strana secondo me, invece con questo film dimostra di essere una brava attrice.
    Il 3D finalmente non si rivela una truffa però resto dell’idea che comunque sia sempre un qualcosa di superfluo di cui si può tranquillamente fare a meno, questo film sarebbe stato bello anche in 2D.

    Tuttavia non credo che sia un capolavoro.
    Intanto è un film che visto una volta non si ha voglia di vedere piú, si sa quello che succederà e come finirà per cui il coinvolgimento non ci sarà più, dato che non c’è nessuna scena veramente memorabile. Un pò come il Sesto Senso, lo vedi una volta, bel film, ma poi non lo vedrai più.
    Poi non so quanto possa superare il passaggio dal grande al piccolo schermo, visto al cinema sicuramente ti rapisce ma sulla tv non saprei, il problema è che a livello di trama non ci sono poi tutti questi spunti, la parte del leone la fanno le immagini e gli effetti speciali che per ovvie ragioni in tv rendono molto meno; qualcuno potrebbe obbiettare, per esempio, che anche nei film sui supereroi la parte del leone la facciano gli effetti speciali, vero, peró nel passaggio sul piccolo schermo quei film resistono di più perchè ci sono altri elementi in gioco, tipo la passione per i personaggi, chi se ne frega di rivedere le disavventure della dottoressa Stone?

    Infine una battuta SPOILER:

    nelle produzioni americane non ce la fanno proprio ad evitare di mettere l’eroe, americano ovviamente, che si sacrifica senza battere ciglio, anzi pure contento?

    • Come si diceva una volta:
      quoto.

      Ha ragione Tony Iommi ehm BruceIommi

      (a proposito, anche Lou Reed ci ha lasciato, i Pearl Jam mi sbagliano il terzo disco di fila,
      inizia ad avverarsi la mia autoprofezia

      che un giorno ascolterò Britney Spears per la disperazione).

      Io, di solito, quando vedo un film e ho il sentore che possa essere un capolavoro
      per dare un giudizio finale

      aspetto di vederlo una seconda volta.

      E’ lì che capisco se sono davanti a un grandissimo film,
      o ad un bel film ebbbasta.

      Se non hai voglia di vederlo la seconda volta
      in genere
      si è lontanucci dal masterpiece.

      Ovviamente,
      questa è una mia pezzentissima teoria

      che conosce una miriade di eccezioni
      in un senso o nell’altro.

      • Lou Reed lo conoscevo solo di fama… e per quella cagata megagalattica di disco, Lulu, fatto insieme ai Metallica, che se non si sputtanano di tanto in tanto non sono felici…
        I Pearl Jam non li conosco granchè, un mio amico loro fan mi aveva regalato un cd con tutta la discografia in mp3(e viva la pirateria) e non lo ho ascoltato molto ma mi riprometto di farlo prima o poi. Il problema è che i Black Sabbath sono i miei preferiti insieme ai Queen, ma sono anche la musica più leggera che ascolto di solito, perchè se i cantanti non ruttano anzichè cantare e le chitarre non buttano giù i muri, tipo i Cathedral che sono i Sabbath in chiave Doom metal, io non sono felice.

        • Ho avuto il mio “piccolo” periodo anche con quel genere,

          (non proprio doom metal, però più o meno c’eravamo).

          Io sono vecchietto e sono cresciuto con gli Iron Maiden e i Pantera

          (no, dico, i Pantera)

          e poi, molto dopo, gli Slipknot, tanto per darci una botta di nu metal.

          Anche se sono sempre stato più per qualcosa di più leggero.

          Personalmente credo che non si prescinda dai Led Zeppelin

          pur mettendo al top

          Ian Anderson

          il flauto nel rock
          genio.

            • Si, ascolto anche questi che hai nominato, poi Iron Maiden e Led Zeppelin(aggiungerei anche i Deep Purple) sono delle pietre miliari. Solo Ian Anderson mi sfugge, Jethro Tull?

              Ovviamente 13 ce l’ho, l’ho pure comprato, certo hanno fatto di meglio, magari potevano evitare di fare tutte le canzoni da 10 minuti, comunque, si, non è male.

              • Sì, in effetti andrebbero messi dentro anche i DP

                Esatto. Ian Anderson è il leader dei Jethro Tull.
                Andai a vederli qualche anno fa a Brescia

                certo, dopo anni la voce gli si è un po’ graffiata
                ma c’è da dire che ha suonato veramente di tutto,

                (che a cantare e basta so’ tutti boni)

                oltre al flauto traverso che,
                vabbè
                che te lo dico a fare.

                Il suo bourrèe di Bach in salsa alternative rock

                rimane il migliore.

                P.S. E’ vero, in 13 ci sono pezzi molto lunghi.

                Mi ricordava un po’ Six Degrees of Inner Turbulence

                ove c’erano 5 pezzi da un quarto d’ora ciascuno

                più uno da mezz’ora

                • Va beh, Six Inner… sono i Dream Theater, da degni eredi in salsa metal dei Pink Floyd e dei Genesis non possono fare canzoni brevi, ma i Sabbath dovrebbero.

                  Comunque siamo andati leggermente fuori tema, fra poco il padrone del blog viene a riportarci alla ragione a bastonate! ;)

    • Io sinceramente ho voglia di rivederlo e mi piange il cuore a non avere una Tv 3D… per ora.

      A me ha appassionato ed emozionato, e, per quanto mi riguarda, non è una roba da poco.

      Mah, il sacrificio di Clooney non è un’americanata, nel senso che il suo personaggio è funzionale e poi “deve” sparire.
      Forse potevano evitare il sacrificio e lasciarlo andare alla deriva e basta mentre lei si salva. Però non mi ha dato molto fastidio e non l’ho trovato forzato.

      Certo la sceneggiatura non è chissà cosa, ma è un film per immagini, bellissime, e si possono fare anche film così, senza dover mettere per forza mega intrecci o chissà cosa.

      • Boh, ne riparliamo quando lo rivedrai sul piccolo schermo, forse cambierai idea o forse no.
        Per esempio io ho comprato recentemente il DVD de “L’Uomo d’acciaio” e devo dire che rivedendolo fuori dal cinema il film mi ha fatto un’impressione un pò diversa, direi che al cinema le immagini mi avevano distratto da alcune, chiamiamole licenze, nella sceneggiatura e sui personaggi, tipo Jonathan Kent è reso malissimo, non è lui, sembra più la versione di Smallville, non può dire a Clark “può darsi” quando gli chiede se doveva lasciare morire i ragazzi sul bus. Certo, il film mi piace lo stesso ma diciamo che un mezzo punto glielo ho tolto mentalmente.

        Comunque Gravity è un bel film, dico solo che gridare al capolavoro, non tu ma i critici in generale, mi sembra esagerato.

        • Allora The man Of Steel è meglio che non lo rivedo, io XD

          Per Gravity, secondo me, se gli togli il 3D perdi molto, mie opinioni personali.
          Però sì, quando lo rivedrò avrò la conferma di quello che penso… poi magari lo rivedo e mi rompo le palle, chi lo sa :D

          • Ah, ho dimenticato di farti i complimenti per la storiella sull’Egitto e per l’immagine annessa, mi hai fatto sganasciare. Che poi in Egitto ci sono stato pure io, addirittura in gita con il liceo, bè anche noi abbiamo avuto le nostre belle disavventure in quella occasione, tipo il viaggio in treno per scendere a Luxor, con ragazze che svenivano perchè eravamo finiti in vagoni lontani da quelli del resto della comitiva, eccetera.

            • Ahahahahah, sì quella è divertente da raccontare… un po’ meno da vivere, mi son davvero cagato sotto :P

              Gita in Egitto al liceo? -_-
              Beati voi, noi il massimo è stato Firenze, con esiti disastrosi e intervento della polizia il giorno della partenza… la morte! :D

  21. Siccome i film li guardo quando ne ho voglia, ieri notte ho visto Gravity. Bello, bella la fotografia, il montaggio. Belli loro.
    Panico… e poi anche un po’ di noia.

    Ti dirò.
    Prima di tutto Clooney la fa parlare troppo e parlare significa consumare ossigeno. Se dopo il disastro tu rotoli fuori nello spazio in preda ad un attacco di panico, sei all’ 8% di O2 e ti devi fare tutta quella strada per tornare indietro, fermandoti anche a raccattare morti, che parli?

    Ergo: cara Sandra sei morta e la sospensione dell’incredulità per me è belle che andata.

    Ma non è finita. Se a metà dei 100 km che ti separano dalla ISS tu dici: “sono all’1%” e lui ti fa “nella tuta ce n’è ancora un po’” e di nuovo chiaccherate e prima di levarti il casco passa un’eternità, tu sei morta.

    Se per caso, cara Sandra, ti sei aggrovigliata alle funi del paracadute, hai vinto: che lui dica “i cavi non ci reggono, devi lasciarmi andare” è la più grossa bischerata mai sentita. Quelle funi evitano al modulo di rientro di sfracellarsi al suolo, figurati se non trattengono voi. anche se fossero sfilacciate dubito possano rompersi. Clooney di fatto si suicida senza motivo.

    Il resto non lo commento. Anche se ce ne sarebbe. Non è un brutto in fin dei conti, lei mi piace. Ma non è stato sto gran capolavoro che mi aspettavo.

    Sono un po’ delusa :(

    • Nuoooo, peccato.

      Non ci avevo proprio fatto caso alla quantità d’ossigeno e che parlando si consuma. Al cinema ero in preda al panico e non ci ho fatto caso.

      Le corde, credo, siano un problema di traduzione, infatti non si stavano rompendo, ma le si sfilavano dal piede.
      Lì il problema è un altro, nello spazio non hai peso, nel momento in cui rimangono appesi lui non l’avrebbe trascinata via :)

      Però, ecco, ero solo contento che Clooney moriva, quindi non mi ha dato fastidio…

  22. L’assenza di peso è secondario, ma ciò che non mi convince, e io di fisica ne so’ quanto te di cucina (:-D), è che un corpo nello spazio continua a muoversi perché di fatto non c’è niente a fermarlo. Ma questo accade finché non interviene una forza, come in questo caso la fune del paracadute. Allora, Clooney caro, chi ti sta tirando? I venti spaziali? Lui si sarebbe fermato e anche staccatosi dal cavo, non si sarebbe mosso. Son queste cose che mi fanno pensare che il film sia spettacolare, ma per nulla accurato.

    Riguardalo con occhio critico. Poi se l’avessi visto al cinema tanti dettagli me li sarei persi e mi sarei solo goduta una bella storia, e basta.

  23. Ahhh! Scusa… un’altra cosa che mi ha infastidito (a parte il cinese via radio, che odio). Sandrina non ha idea di come funziona il quadro comandi, e giustamente si va a leggere il manuale.

    Però il pulsante per staccare il suono dell’allarme lo trova subito, senza manco guardare. Oh, com’è?

    Basta basta. Ora mi guardo Ghostbusters2 (che il primo l’ho visto da poco) e mangio un plum cake alla memoria di HR!

    • L’hai proprio guardato con attenzione, eh? :D

      Comunque in questi giorni esce in Br e me lo rivedrò di sicuro, poi ti saprò dire :D

      Mannaggia, povero Harold, non mi ci far pensare che sennò piango… :(

  24. Ahahahah! Ho trovato il post e ovviamente da quale svampita sono, LO AVEVO GIÀ LETTO! XD E niente, che ce vòi fa’… tra un po’ me scordo pure come me chiamo!

    Cmq ora sono curiosa di sapere a cosa ti riferivi in particolare nell’altro commento sul fatto di aver scritto una bella roba! Visto che io ormai ti venero come il Dio della critica, per me è difficile individuare le perle in mezzo a tante perle! (Ok fase lecchinaggio terminata!)

    Il film l’ho visto oggi pomeriggio. Ho avuto svariati tentennamenti prima di decidermi. Poi il fatto che gli avessero dato un botto di Oscars ha aumentato la mia curiosità (non che io sia d’accordo con l’Academy eh, non fin quando mi snobbano Leo). Il problema è che innanzitutto il trailer mi aveva messo una tale quantità di ansia addosso che non ero sicura che sarei riuscita a vederlo tutto. E poi l’altro problema era che temevo di dover vedere un film su una che va alla deriva nello spazio… insomma non mi sembrava proprio una splendida idea.
    Però poi niente, mi sono convinta. E sono rimasta sconvolta. Ho pianto, come una deficiente. Sì, mi sono commossa per la profondità delle emozioni che nonostante quel tutone spaziale (e quindi poca espressività) sono riusciti a trasmettere.

    Ho sperato nella coerenza visiva e anche della storia e non sono rimasta delusa. Di solito questi film sono un capolavoro fino a metà, poi si perdono via, trovano soluzioni incredibili (nel senso che sono assurde) e il finale ti porta a dire… MEH.

    Hai ragione te. Gravity è CINEMA. Il finale è stupendo, lo sviluppo è stupendo, gli effetti speciali sono stupendi. L’idea geniale di passare da soggettivo ad oggettivo e tornare al soggettivo, il mantenere i suoni quasi inesistenti come realmente è nello spazio, la realtà del: non c’è mai fine al peggio. Vabbè niente.
    Mi dispiace solo veramente tantissimo di non averlo potuto vedere in 3D. Sì questo veramente mi dispiace.

    • Allora, è successo che su Facebook una mia amica che segue il blog mi ha taggato in questa suo status:

      Certo ci vuole un 5% di culo e un 5% di intelligenza, ma ci vuole soprattutto un 90% di ottusa determinazione nel rimanere vivi, anche quando tutto sembra perduto, anche quando è più facile dire: “Vabbè, fa niente, chiudiamola qui, è stato un piacere, ma basta.”

      Io ho letto e mi son detto: “Uh, che bella frase, chissà da che film è presa”, che in genere mi taggano nelle citazioni e nelle stronzate varie.
      Allora ho fatto la ricerca su google ed è vento fuori questo post. Mi son stupito di averla scritta io, nemmeno mi ricordavo, e nemmeno sapevo di scrivere cose del genere.

      A tal proposito, tra me e te, il più stordito sono io :D

      Io ho preso il blu-ray 3D e me lo sono rivisto venerdì scorso e ancora una volta mi ha emozionato come la prima. E il 3D è meglio ancora in Tv che al cinema.

      Certo non ho pianto perché io sono un uomo vero, di quelli che masticano la corteccia della quercia, tirano i pugni al punchingball alle giostre, e si lavano i denti con la birra. Mi sono pure fatto asportare i dotti lacrimali perché non li usavo, e ora ho anche la testa più leggera.
      Però mi ha emozionato ancora, soprattutto il finale. :)

  25. Io l’ho visto sul mio pc con lo schermo non 3D di ben 15,6″!

    Mi è piaciuto, nonostante l’infimo livello della visione.
    Però non mi ha entusiasmato come forse avrebbe fatto se lo avessi visto al cinema e in 3D. E’ solo una supposizione ovviamente, non potendo avere la controprova.
    Ma credo possa ritenersi palese il fatto che al cinema anche l’autobiografia di Luca Sardella potrebbe risultare non soporifera, se in 3D e col dolby che ti scuote le budella.

    Qualcuno si è lamentato del fatto che raggiungere la stazione cinese partendo dalla ISS sarebbe impossibile, visto che si trovano in due orbite e a due altitudini differenti. Forse questa è l’unica inesattezza “fisica” del film. Ma chi se ne frega, no? :)

    • Ah, ecco, io pensavo che la cagata del film fosse quando Clooney si lascia andare per morire nello spazio, in teoria non essendoci gravità, un sopra e un sotto, le corde avrebbero dovuto fermarli entrambi.

      Però, vabbè, vedendo il film la cosa non mi interessa. E, sì, è molto meglio vederlo in 3D, rende di più decisamente :)

  26. Forse quella è un’altra inesattezza. Ma sono comunque sottigliezze.

    Cosa dovremmo dire allora dei 6 (tra poco 7) film di Star Wars, nei quali in pieno spazio aperto avvengono esplosioni con fuoco e fiamme e si sentono anche le scoregge di Chewbecca? :D

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