Games Week 2013, la next-gen al mercato rionale

Games Week 2013

Venerdì scorso, di mattina prestissimo, il Frarru, Fulvio (dei Mallrats) ed io siamo andati alla Games Week 2013 a Milano.

Avevamo gli accrediti stampa per entrare a UFFO e provare le nuove console.

Quello che non sapevamo è che il mercato rionale di Quarto Oggiaro è organizzato decisamente meglio.

Siamo partiti la mattina presto in metropolitana da fuori Milano.
Pensavamo in 40 minuti di essere alla vecchia fiera, invece il viaggio era molto più lungo e siamo arrivati già stufi. Il che mi ha ricordato come mai sono così restio a prendere i mezzi pubblici di solito.

Abbiamo deciso di andarci di venerdì, primo giorno di mercato fiera perché pensavamo ci fosse meno gente del sabato e della domenica.
Nonostante fossimo alle 9.40 davanti all’ingresso, c’era già qualche migliaio di ragazzi  in coda per entrare.

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La presentazione di Destiny: un pupazzo, uno schermo con una specie di trailer e due tipe al banchetto.
Inutile dire che le tipe erano la parte interessante dello stand

Come mai tutto quel bordello?

Perché l’Activision aveva messo in palio l’edizione limitatissima da 200 € del nuovo Call Of Duty ai primi 500 che si fossero presentati allo stand. Questo ha attirato praticamente chiunque, anche chi dei videogiochi non frega una beneamatissima fava. Piccola precisazione: il gioco non veniva dato in fiera, ma sarebbe stato spedito a casa ai fortunati vincitori.
Ovviamente anche noi speravamo di accaparrarcene una copia, ma visto la massa improponibile di ragazzi ci abbiamo rinunciato quasi subito.

In 20 minuti di coda siamo riusciti ad arrivare al ritiro accrediti e poi, scavallando bellamente la fila, siamo entrati alla fiera.

Nonostante avessimo più probabilità di trovare Megan Fox nuda nel nostro letto, abbiamo fatto comunque una capatina allo stand dell’Activision per vedere com’era la situazione.

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Questa foto non rende giustizia al marasma che c’era allo stand

Avete presente un girone a caso dell’Inferno? Ecco, a confronto dello stand di CoD sembra un pic nic.

Siccome non siamo nel 2013 e non siamo un paese sviluppato e civile, i geni degli organizzatori hanno pensato bene che la cosa più logica da fare fosse creare una gabbia in cui stipare le migliaia di ragazzi, facendone uscire 5 per volta che andavano a compilare un modulo con i loro dati per ricevere il gioco.
Distribuire tipo dei biglietti con un codice da riscattare sul sito dell’Activision indicando i dati e la versione, è una cosa troppo avanti per un paese come il nostro, molto meglio costruire una gabbia e dotare i possenti buttafuori di pungoli elettrici per bovini e lasciare che i ragazzi si ammazzino.

Infatti poi la situazione è degenerata, alcuni si sono menati, poi hanno cominciato a prendere a spallate le pareti dello stand e alla fine hanno chiuso tutto.

Dei ragazzi, che ho incontrato nella pausa sigaretta, mi hanno detto che erano arrivati alle 4 del mattino (folli!) ed erano tra i primi allo stand di CoD, solo che poi i buttafuori hanno poi fatto uscire tutti e ‘sti poveri disgraziati si sono trovati nel marasma generale perdendo il loro posto in coda.
Io fossi stato in loro avrei fatto saltare in aria tutto.

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Nemmeno questa rende l’idea, dietro l’angolo c’era il finimondo, non ci si poteva avvicinare senza rischiare la vita

Comunque, visto che tutti erano a menarsi per CoD, noi ne abbiamo approfittato per provare le console next-gen: l’X-Box One e la Playstation 4.

Piccola premessa. La Games Week dovrebbe essere una fiera consumer, dove la gente normale va a provare i giochi e le console per decidere quale prendere. Non stiamo parlando dell’E3 e nemmeno della Gamescom di Colonia.
Stiamo parlando di una fiera su un piano solo piena di stand e baracchini, di cui il più grande è un negozio estemporaneo di MediaWorld.

Appurato questo, le modalità per provare le nuove console erano: fila; entri nel bugigattolo con dentro 5 o 6 console con su un gioco; lo steward dà il via; giochi 5 minuti cronometrati ad una demo urfida che non rappresenta per niente il gioco finale; esci; vai a fare la fila da un’altra parte per provare la stessa console, con un altro gioco.

Figo.

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Code, code e ancora code per provare un gioco 5 minuti

Comunque quello che mi/ci premeva maggiormente era testare i Pad. Le console sono quelle che sono e in 5 minuti non capisci il loro vero valore, soprattutto con delle demo non finite, ma il Pad lo devi tenere in mano e smandruppare per almeno 5 o 6 anni, quindi ti devi trovare con quello.

Io ho provato, per l’Icsbocsone, Dead Rising 3.
La parte giocata consisteva nel pupetto che mena una valangata di Zombie accumulando un fantastiliardo di punti. Se dovessi decidere di prendere il gioco e la console dalla prova direi: “Grazie, ma anche no.

Il Pad però è davvero comodo. Quelli di Microsoft hanno tolto, finalmente, il grappolo di pile stile che serviva a farlo funzionare e gli hanno messo una comoda e leggere batteria interna. Io, forse per abitudine, non mi sono mai trovato bene con il Pad della 360, troppo grosso e pesante per i miei gusti, ma questo nuovo è fatto davvero bene, forse le levette analogiche sono troppo leggere, una maggiore resistenza non avrebbe guastato.
La vibrazione sui grilletti posteriori poi è una vera chicca, soprattutto per Forza MotorSport Ventordici.

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L’Icsbocsone in tutta la sua videoregistratorosità

Però una cosa non andava bene nel vecchio Pad, ossia la croce direzionale per giocare ai picchiaduro.

Altra veloce coda per entrare nel bugigattolo dove c’era Killer Instinct e così ho provato la nuova croce direzionale.
Finalmente non è più un disco ingestibile, però, secondo il mio punto di vista di navigato giocatore di Tekken, non va ancora bene. Troppo leggera e troppo bassa, non avevo sensazioni sotto il pollice e quindi non capivo se riuscivo a dare i comandi giusti, da quello tipo Avanti Avanti alle Mezzelune. Ogni tanto ne azzeccavo una, ma lo capivo dall’omino e non dal pollice e questo non va assolutamente bene.

Anche questo Pad, almeno per i picchiaduro, è bocciato… se mai ne usciranno di seri.

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Lo stand Sony pieno di profughi delle code

Dopo è toccato allo stand Sony e abbiamo scoperto che per provare la PS4 c’era da fare una coda di 4 giorni, oppure avere una raccomandazione dal Papa.

Sfruttando le nostre facce di culo e il pass stampa, siamo riusciti ad intortare una PR Sony, mi sono offerto in sacrificio, e su appuntamento, dopo pranzo, ci hanno fatto provare il nuovo Killzone Vattelappesca.

La demo era più avanzata di quella presentata all’E3, ma ben lontana dall’essere finita e rifinita. Soprattutto le facce dei personaggi e le texture della pelle erano molto indietro. Considerando che il gioco uscirà il mese prossimo la cosa è preoccupante.
Però le meccaniche, per quanto siano sempre le stesse, non sono malvagie. Ad un certo punto, invece che seguire la strada “normale” abbiamo abbattuto una parete e fatto fuori gli Hellgast dall’altra parte prendendoli di sorpresa. Però in 5 minuti di gioco non abbiamo potuto vedere altro.

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Le manone del Frarru avidamente avvinghiate al Pad della PS4

Se non che il Pad non è male, molto comodo, leggero, le levette analogiche rispondono bene, ma sono leggere e sensibili come quelle del Pad della One.
I grilletti posteriori sono stati cambiati e ora sono davvero comodi. non che con quelli prima mi trovassi male, intendiamoci.
Il touch pad sulla parte superiore è sensibile e si può premere come un altro pulsante. Non ho idea di come verrà sfruttato in futuro, in killzone serviva per scegliere le modalità di fuoco dell’arma.

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La PS4 a forma di sifone del calorifero, saggiamente tenuta in una teca di cristallo

Finita la prova della PS4 ho provato 5 minuti Teraway per PSVita e mi ha colpito molto. Di sicuro un gioco da prendere per questa sfigatissima console, tanto potente, quanto inutile visto il limitatissimo parco giochi.

Lo stand Nintendo non offriva granché. C’era Mario Kart 8 per WiiU, il solito Mario Kart.

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Il povero Fulvio prova il 2DS… ora ha il complesso di avere delle mani enormi

Poi abbiamo messo le nostre manone sul 2DS che… è proprio una roba per bambini. A parte la scomodità di tenerlo in mano, non avendo alcun grip o scasso sotto per tenerlo saldamente, le mani di un adulto sono davvero scomode su quella console.
Alla fine, la mia impressione che fosse una specie di giocattolo per bambini, con il nome che serve solo a confondere le mamme, è stata confermata.

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Il culo della tipa che faceva Bayonetta era la cosa più interessante presentata da Nintendo… a parte gli impressionanti pupazzi macrocefali che ballavano.

Abbiamo provato pure Assassin’s Creed Con I Pirati su PS4 e non è che ci abbia fatto gridare al miracolo, anche perché, se tutto va bene, è un misero porting di quello per le attuali console, quindi non sfrutta una mazza di quelle nuove.
Poi, sinceramente, questo nuovo Assassino non è che sia così carismatico, anzi.

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Il molto carismatico Assassino

Ci siamo messi in fila per provare Watch Dogs e, dopo un po’ che aspettavamo e la gente non usciva dal baraccone, mi è venuto un dubbio atroce. Sono andato dal buttafuori e gli ho chiesto se il gioco era giocabile, o era solo un filmato.
Era solo un filmato. arrivederci e grazie, a casa mia arriva Youtube e me lo guardo lì, invece di fare la fila.

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Qui hanno preso la parola Watch un po’ troppo alla lettera. Non si può fare la coda per vedere un filmato, per quanto bello

Verso le due del pomeriggio ce ne siamo andati stufi e abbastanza pentiti dello sbattimento.
Non per altro, ma le console erano blindate e non potevi giocarci per più di quella manciata di minuti assolutamente inutile per stabile se vale la pena di spendere i soldi oppure no. Sembra che abbiano paura che a mostrarle la gente si accorga che, in fondo, non cambia una mazza da quelle attuali. Ok, grafica un po’ migliore, Pad nuovi, ma sempre gli stessi giochi… sempre che ci sia qualcosa di davvero interessante da comprare insieme alla console al lancio.
Io, se proprio devo essere sincero, mi tengo stretta la mia PS3 e comincerò a pensare di cambiare console appena i Naughty Dog annunceranno un nuovo titolo, perché, come per questa generazione, l’unica cosa che conta davvero sono i giochi in esclusiva e basta.

A meno che non siate dei fottuti bimbiminkia che sono lì a vedere se in Fifa 14 la gente sugli spalti è più nitida sulla PS4 o sull’Icsbocsone. Ma giocate e non rompete il cazzo!
Lo stesso discorso vale per quelli che verranno a dire: “Eh, ma il PC è meglio!“, son d’accordo, ma fottesega.

Il viaggio di ritorno è stato un trauma, sembrava un viaggio della speranza, con i ragazzetti di 13-14 anni, appena usciti da scuola, che affollavano la metro.

A giudicare da quello che dicono e da come si comportano, credo che mia figlia rimarrà chiusa in casa fino ai 40 anni, oppure fino alla mia morte…

 

 

Il Post dei Mallrats:

GamesWeek 2013: la fiera del pesce

Tutti i giochi di cui abbiamo parlato:

100 colpi di Pad prima di andare a dormire

 

 

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

21 pensieri su “Games Week 2013, la next-gen al mercato rionale

  1. Io sono andato domenica. Dopo 1h e mezza me ne sono andato dalla disperazione.

    Prova ad immaginare la coda per CoD la domenica…

    Pomeriggio buttato, menomale che non ho pagato per entrare

    • L’intenzione, all’inizio, era di tornarci la domenica e beccare un po’ di gente della pagina di FB e del blog, quelli che ci andavano.

      Poi visto il casino di venerdì mi è passata la voglia e, sinceramente, anche venerdì è stata una giornata buttata nel cesso.

  2. Io detesto e dico detesto i posti affolati ma adoro le fiere quindi sono sempre combattuta. Apprezzo kmq tantoil tuo coraggio.. sei un eroe! Ps. Io la fila alle 4 del mattino la farei solo se mi presentassero dal vivo il protagonista di ghost… dal vivo… ma nn esiste quindi nessun problema. Pps. Mi avrebbe fatto piacere una tua opinione su Oculus Rift.

  3. Pingback: GAMESWEEK 2013: LA FIERA DEL PESCE | imallratsonotranoi

  4. Adoro i post come questo e quelli sulle fiere del fumetto che hai messo l’anno scorso, dove racconti di gente ricoperta di vernice al piombo…

    Ma spiegatemi, a me che sono un casual gamer ed è tanto se gioco a Ruzzle o Temple Run sul tablet, come fa a costare 200 € un videogioco? Che ti danno in più rispetto alla versione normale?
    Visto che si tratta di COD, ti danno una mitragliatrice o un fucile da cecchino vero in allegato con cui, dato che siete a Milano, andare a sparare sui passanti dalla Madonnina del Duomo, come un Breivik qualsiasi?

    P.S. Certo che i pass per la stampa li danno a cani e porci…

    • Costa 200 € perché è la limited e, oltre alle varie minkiate tipo la colonna sonora, l’album di figurine ecc…ecc… ci sono gadget costosi.

      Quest’anno c’è la telecamerina che ti metti in testa e riprende quello che vedi. Hai presente quella che usano i motociclisti e gli sciatori estremi o i paracadutisti acrobatici?
      Ecco, quella, che poi chi gioca a CoD se la mette in testa e riprende quello che gioca :D

      Sì, i pass stampa li danno a chiunque abbia un sito, basta richiederlo, io ero blogger accreditato.
      E’ evidente che non hanno letto nemmeno una riga di quello che ho scritto, ma hanno solo controllato che il sito esistesse davvero :D

  5. Miiii sono stressata solo a leggere questo report figurarsi…
    dopo l’esperienza dell’anno scorso…inutilmente stancante…sono contenta di aver dato forfait! :D

  6. Mi ricorda quando andavo al Future Show o al Motor Show di Bologna. Se vuoi fare qualcosa devi prenotarti con mesi di anticipo o fare code chilometriche per poi non vedere un cavolo!!!
    Non so, ma sembra che non sia cambiato nulla da quello che scrivi, e la cosa mi rattrista molto.

    Un tempo alle fiere si facevano gli affari e si potevano provare le cose per rendersi conto delle novità… o almeno così mi dicono i miei che ci andavano veramente molti anni fa!

    Tristezza…

    • Sì, tutto il mondo è una fiera di paese.
      Ma non è possibile che ancora stiamo a fare le file e a dover prenotare le prove.
      Basta mettere qualche console in più e tutti sono più felici.

      Non so, ogni volta che vado in una di queste manifestazioni, poi me ne pento amaramente, esco con le stesse idee che avevo prima e con l’amaro in bocca.
      Non vedo più l’utilità di partecipare… boh

      • Concordo… ci vorrebbe poco a migliorare e farci una figurona! Invece si ostinano a cercare di creare un’esclusività come se questo li rendesse speciali… invece io non li spendo tutti quei soldi se non mi convinci!

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