Vampire Girl Vs Frankenstein Girl lo splatter demenziale giapponese

Vampire Girl Vs Frankenstein Girl

Il mese scorso Monami ha cominciato a commentare sul blog.

Non so se fosse appena arrivata oppure seguisse da tempo e aveva solo fatto outing, però da una mia battuta sul suo nick lei mi ha lanciato una sfida: dovevo indovinare da dove veniva il nick e recensire il film.

Unici indizi erano che il film è giapponese e sarebbe piaciuto a Tarantino.

Mettendo in campo tutte le mie conoscenze investigative, la mie doti intuitive, i miei poteri paranormali, dopo 10 minuti di ricerche su Google ho trovato questo Vampire Girl Vs Frankenstein Girl che aveva per protagonista una di nome Monami e aveva degli elementi che potevano far impazzire Tarantino.

Siccome non riesco mai a dirvi di no, mi sono visto il film e oggi ne parliamo.

Io di horror/splatter demenziali giapponesi non ci capisco niente.

Vampire Girl Vs Frankenstein Girl - Dare vita

Il concetto di non capirci niente

Quando si parla di cinema giapponese mi fermo ad Akira Kurosawa e Takashi Miike e nessuno dei due tratta il genere. Forse un po’ Miike ci si avvicina, ma nemmeno tanto, almeno, non mi pare.

Vampire Girl Vs Frankenstein Girl - Monami

La bella Monami dopo la doccia

Il fatto è che giudicare Vampire Girl Vs Frankenstein Girl, che ovviamente è tratto da un folle manga, con i parametri occidentali è un po’ come mettere un macellaio a fare un’operazione in microchirurgia, quindi vi parlerò del film per quanto ne ho capito.

Vampire Girl Vs Frankenstein Girl - Mizushima

Quello sveglione di Mizushima

La storia si svolge in un liceo di Tokyo ed è tutta incentrata sul triangolo amoroso tra Monami, la protagonista, Mizushima, il figo della classe, e Keiko l’autoproclamatasi fidanzata ufficiale di Mizushima.

Vampire Girl Vs Frankenstein Girl - Keiko

Keiko e il suo problema di acne metallico giovanile

Viene fuori che Monami è una vampira e tenta di trasformare Mizushima in un vampiro. Il padre di Keiko è uno scienziato pazzo che, truccato come un demone o una maschera del teatro Kabuki, tenta di riportare in vita dei cadaveri montandoli un po’ come viene.

Vampire Girl Vs Frankenstein Girl - Scienziato

La tipica compostezza degli scienziati giapponesi

La rivalità amorosa tra Monami e Keiko sfocia con la morte di quest’ultima e il film prende quell’impennata delirante promessa fin dai titoli di testa.

Vampire Girl Vs Frankenstein Girl - Montato male

Ma non è così nelle istruzioni

Se fossi uno che se ne intende ci vedrei una velata critica alla gioventù giapponese. Tipo che i ragazzi si rinchiudono nei vari club scolastici e si autoghettizzano senza venirsi incontro tra di loro e diffondendo i loro interessi contaminandosi.
Oppure fissarsi degli obiettivi assurdi che per essere raggiunti portano all’autodistruzione.

Vampire Girl Vs Frankenstein Girl - Finte nere

Seguire una passione, lo stai facendo bene…

Però sono mie pippe mentali e sto improvvisando perché sinceramente non ne so niente della società giapponese.

Al netto di tutte le letture filosofiche, Vampire Girl Vs Frankenstein Girl rimane un film splatter demenziale sulla falsariga di Machete Kills, ma con molto più gore e trovate splatter.
Per ogni taglietto c’è un geyser di sangue e c’è qualche scena che a me ha un po’ disturbato, tipo quando le ragazze emo del Club del Taglio dei Polsi, si mettono a passarsi il taglierino sul braccio come un violinista passa l’archetto sul violino.

Vampire Girl Vs Frankenstein Girl - Gore

Il velato gore del film

Non vi svelo tutto il resto delle sorprese che Vampire Girl Vs Frankenstein Girl riserva, però vi dico cosa ho imparato guardando il film.

In Giappone ciccolato si dice Cioccorettoh, solo che sentito dire da loro fa molto più ridere.
Probabilmente i ragazzi in slang usano un sacco di parole mutuate dall’inglese, ma pronunciate alla loro maniera, il che fa molto ridere. Sì, l’ho visto in giapponese con i sottotitoli.
I maschi in Giappone sono un po’ dei bambascioni. Cioè, ci sono delle ragazze molto carine in divise scolastiche e quando una di queste ci prova loro riescono solo a fare la faccia da imbecille e a balbettare.
I giapponesi non hanno il senso della misura quando fanno i film. Qualsiasi misura. In ogni cosa. Però hanno fantasia da vendere per l’assurdo.

Vampire Girl Vs Frankenstein Girl - Lame di sangue

Lame di sangue fanno sembrare le Spade Laser tremendamente obsolete

I registi  e  riescono, da un budget ridicolo, a tirare fuori anche delle buone idee, a tratti, e nel complesso un film divertente, preso per quello che effettivamente èe senza aspettarsi molto, ma stando pronti a farsi una risata nei momenti più assurdi e non-sense.

Personalmente mi sono divertito per quell’ora e mezza di durata. ecco non sono diventato un fan sfegatato dei film splatter, demenziali giapponesi, ma se si dovesse ripresentare l’occasione, un altro me lo guardo volentieri.

 

 

Tutti i film di cui ho parlato:

Nerdcensioni

 

 

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

43 pensieri su “Vampire Girl Vs Frankenstein Girl lo splatter demenziale giapponese

  1. Awwww, sono emozionata!!!
    Apprezzo molto che tu l’abbia recensito nonostante non sia un grande fan dello splatter, il che è una bruttttta pecca ;)
    Io vivo di queste cose, lo splatter mi fa impazzire perché mi fa ridere e lo trovo un modo di esorcizzare la morte molto riuscito!
    V. vs F. è un film con zero pretese, secondo me; è anche ovvio che i registi volessero prendere in giro le usanze giapponesi, dal cioccorettoh (che a me fa morire dal ridere) alle ragazze ganguro. I giapponesi sono esagerati in tutto, e quindi il trash che ne esce fuori per me è il massimo :D
    Come hai detto tu, bisogna guardarlo senza aspettarsi chissà che…Certo è che in Italia un prodotto del genere non lo farebbero mai passare, infatti mi sembra che i sottotitoli siano dei fan. Solo in un film (mi pare) si vede un po’ di questa malata società giapponese, ed è…indovina indovinello! Facile facile, tante vite si intrecciano tra le quali anche una a Tokio.
    P.S. La prte dei tagli sul braccio dà fastidio è vero, un po’ come quando tagliano i tendini al tipo in Hostel

    • Nono, non fraintendermi, a me lo splatter piace, ci son cresciuto a horror e splatter. Dicevo che non ne capisco niente di splatter giapponesi, non me ne intendo molto, ne ho visti pochissimi :D

      Sì i sottotitoli sono amatoriali e penso che in Italia questo film non avrebbe mercato se non tra gli appassionati :)

      Il film da indovinare? Ummmm… Tokyo Decadence?

      Comunque gli Hostel non mi piacciono molto, sono quei film fanservice pretenziosi senza una vera motivazione dietro. Eli Roth mi sta un po’ sulle balle a dire il vero :D

      Comunque felice di averti accontentato :P

        • Sora,
          dimmi quello che vuoi

          ma il primo Hostel
          secondo me,

          è una genialata pazzesca.

          Certo, c’è dietro QT
          che certe idee
          non possono averle in molti

          e se l’avesse fatto lui in prima persona
          sarebbe stata una cosa spettacolare.

          Poi magari è un horror non è un horror
          il genere trovalo tu

          ma
          in my pezzent hopinion

          è un colpo di genio
          purissimo.

          • Mah, non sono proprio d’accordo, ci sono stati, in passato, film migliori di Hostel. Certo, con effetti speciali peggiori e non così espliciti, ma Hostel non ha inventato niente.

            Comunque eli Roth, dopo Hostel, non ha più avuto niente da dire.

            • Invece secondo me è il capostipite,
              e con questo non intendo dire che è il primo,

              di una tipologia di film

              (che poi hanno cercato di imitare,
              con scarsi risultati)

              e che è terribile nella sua semplicità.

              D’altronde se siamo qui a parlarne dopo 10 anni

              ci sarà un motivo…

              • Concordo con il buon Messere! Anche a me quel film è piaciuto solo per la sua semplicità ed il suo spirito macabro così chiaro e spudorato… insomma non è un film da “storia del cinema”, ma effettivamente io in videoteca lo terrei! ^^

              • Aggiungo

                oltre al fatto che Hostel strizza l’occhio al cinema horror degli anni ’70

                (e qui c’è la mano di Tarantino, ci scommetto)

                è qualcosa di totalmente nuovo,

                Una cosa è certa
                (per me)

                non è un torture porn.

                E’ quasi una parodia dell’horror.

                E’ American Pie
                in salsa Splatter

                con un sottotesto perverso da enciclopedia del cinema.

                Un colpo di genio, insomma.

                • Mah, io tutto ‘sto genio non ce lo vedo.

                  La cosa interessante è che ha spostato gli smembramenti da contesti puramente horror, con mostri e quant’altro, a contesti urbani, o suburbani.

                  Per il resto, ti ha già risposto meglio la Sister.

            • Verissimo, molto molto migliori. Hostel è veramente una porcata pazzesca e parlo da appassionata di horror e di splatter.
              Kmq infatti non è horror è torture porn e queste cose le ha fatte negli anni 70 Ruggero Deodato. Cannibal Holocaust ad esempio è di fatto il primo torture porn, altro che cannibal movie…..

              Io in tutti i casi lo trovo veramente tremendo e per nulla innovativo, no perchè se è innovativo Hostel a Sam Raimi devono fare una statua, per non parlare di John Carpenter.

              • Cannibal Holocaust non riesco a vederlo

                non sono un animalista
                ma veder massacrare una tartaruga

                per fare un film mi fa troppo incazzare.

                Rimango della mia:
                non è un torture porn

                ma un’allegoria grottesca e parodistica

                che ha dei messaggi pazzeschi perfino in temi sociali

                (l’esasperazione del vizio e il finto perbenismo nelle società borghesi).

                Io lo ritengo una piccola perla
                che doveva solo essere “commercializzata” di meno.

                  • Vero! Comunque mi intrometto perché avete nominato Cannibal Holocaust. Io sono una dallo stomaco veramente forte e non faccio per vantarmi giuro, ma quel film per me è una schifezza, l’unico che mi ha fatto quasi vomitare. Consapevole del fatto che è una denuncia alla società e bla bla bla, a me non ha trasmesso niente, se non il fatto che Deodato è stato processato per quel film ed è dovuto scappare dall’Amazzonia perché lo volevano linciare per tortura sugli animali. Ora io di torture porn non è che ci capisco, ma sinceramente mille volte meglio Hostel di Deodato; sono d’accordo con Messer Satanasso.

      • Io di Hostel ho visto solo il primo e mi é piaciuto. Sarà anche perché tutti quelli con cui lo atavo guardando sono scappati inorriditi e la cosa mi ha fatto sentire molto figa :p
        Anche l’irreversibile ha avuto lo stesso effetto.
        L’indovinello non l’hai risolto anche perché il film non é giapponese ma di un regista messicano. Tra l’altro secondo me é pure un bel film!

  2. Fedele alla solenne promessa contratta nel post precedente, lascio le mie impronte anche qui.
    Oooh che bello è quel momento dell’anno in cui Babbo Chreddy si appunta la lista dei film da vedere e farsi piacere, su suggerimento dell’elettorato… Dunque ecco
    Tempo addietro avevo voglia di vedermi un film idiota. Più che voglia, una pulsione: un rigurgito, ecco!
    Frugando in giro ne trovai uno, il cui nome da solo lasciava presagire che facesse al caso mio.
    Si tratta di “Idiocracy”… Se non ti secca, puoi vederlo o babbo Chreddy, e dirmi che ne pensi!

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