The Wolf Of Wall Street sex, drugs, money e grande cinema

The Wolf Of Wall Street

Secondo alcune filosofie esiste una regola che equilibra l’universo: per ogni cosa brutta c’è una cosa bella.

Cose come lo Yin e lo Yang, o il Karma.

Io non so se queste filosofie abbiano ragione oppure no. In caso avessero ragione Hollywood sfugge bellamente a questa regola e ci rifila molta più roba brutta di quanta ne produca, non dico bella, ma almeno decente.

Almeno finché non arrivano DiCaprio e Scorsese che con The Wolf Of Wall Street raddrizzano l’equilibrio universale in una volta sola.

La storia di The Wolf Of Wall Street l’abbiamo vista e sentita un miliardo e mezzo di volte in altrettanti film.

È la storia di un self made man che insegue il Sogno Americano, fatto di tanti soldi e belle fighe, infrangendo qualsiasi regola, fregandosene di tutto e tutti, salvo poi pagare, perdere tutto e fare tesoro dei propri errori reinventandosi e tornando ad avere successo.

Una roba che abbiamo visto e sentito così tante volte che sembra inutile stare a raccontarla ancora. Che poi, sinceramente, c’è ancora qualcuno nel 2014 che pensa che il Sogno Americano non sia il diventare ricchi? Il realizzare i propri sogni diventando ricchi? Il realizzare se stessi diventando strafottutamente ricchi?

Non credo. O, se ci fosse, sono sicuro che sia un ingenuo che, bontà sua, oltre a questa cosa crede ancora in Babbo Natale.

Quindi per mettere in scena di nuovo una storia come questa ci vogliono idee, capacità, una nuova visione e ci vuole quel vecchio leone di .

The Wolf Of Wall Street - Gli Anni '80

Sopra, i meravigliosi anni ’80

Scorsese, come fosse il miglior pasticcere del mondo, prende la base classica, tipo il pan di spagna, e la usa per parlare di tante altre cose, facendone una torta che non si era mai mangiata prima.
Prende gli anni ’80, quel decennio dove tutto sembrava lecito, tanto glam e così figo da risultare stordente, e li smaschera per quello che effettivamente erano: solo beffarda apparenza.
Sotto la patinatura fucsia degli anni ’80, tanto avaro di soddisfazioni per il buon Martin, c’è il marcio. I soldi facili, la promessa di ricchezza per tutti, gli yuppie, i giovani rampanti dai colletti bianchi che spopolavano e facevano girare l’economia menando dita nell’aria e straparlando al telefono, erano solo una facciata sottile sottile che nascondeva un sistema profondamente malato che ha portato a far scoppiare tutte le bolle speculative possibili e immaginabili mettendoci in ginocchio oggi. Le società farlocche che negli anni ’80 truffavano i risparmiatori, sono le stesse di questi ultimi anni. Magari sono cambiati i nomi, magari sono cambiati i modi e persino i prodotti, ma il risultato è lo stesso.

The Wolf Of Wall Street - I Soldi

Se hai questi, puoi avere tutto…

Poi c’è la droga e quella voglia di autodistruzione mascherata dalla voglia di vivere al limite, godere di ogni momento.
Ma come si fa a godere di ogni momento se si è così storditi da non sapere cosa ci succede intorno?

Per finire con il classico cane che si morde la coda: l’accumulo compulsivo di soldi per avere donne, lo yatch da 52 metri, l’elicottero personale, la casa immensa e la piscina così da poter ostentare il fatto di avere un sacco di soldi.

The Wolf Of Wall Street - Le donne

Le cose belle della vita

Soldi guadagnati in modo illegale e spesi, buttati, sputtanati in nani foderati di velcro da lanciare contro bersagli, sputtanati in un addio al celibato che Una Notte Da Leoni a confronto sembra il resoconto di una serata tra boyscout.

Scorsese, in sintesi, riprende quello che voleva dire Wall Street, lo arricchisce di tutte le sfumature della grettezza umana e lo porta a compimento in una parabola senza redenzione di sorta, in cui i cattivi pagano, più o meno, e i buoni si devono accontentare.
Gordon Gekko viene citato, ma non c’è nessun Bud Fox a contrastarlo, c’è solo la sua ingordigia a fregarlo.

Un applauso però va anche allo sceneggiatore , che si è fatto le ossa in un sacco di serie Tv a sfondo criminal-psicologico, per come è riuscito a scrivere una sceneggiatura che permettesse a Scorsese di sbizzarrirsi con questo film.

The Wolf Of Wall Street - Leonado DiCaprio

Me lo merito l’Oscar?

Al centro di tutto, come un catalizzatore di tutta questa merda, c’è  che giganteggia.
Non si limita ad interpretare un personaggio, lo fa vivere letteralmente sullo schermo in modo così credibile da dimenticarti di avere davanti DiCaprio e pensare di stare guardando davvero Jordan Belfort, detto il Lupo di Wall Street per la sua rapida, quanto poco chiara, ascesa nel mondo della finanza.
Quando DiCaprio abbatte il quarto muro e parla allo spettatore, fissandolo negli occhi, è ipnotico e sai che da lui una penna la compreresti senza battere ciglio.
Se io fossi un regista e mi dicessero che ho DiCaprio nel mio prossimo film, mi limiterei a dargli il copione in mano e a dirgli: “Fai quello che ti pare, io ti inquadro e basta.
Un ruolo che, in un mondo perfetto dove gli Oscar fossero realmente un premio al valore della prova, gli garantirebbe una statuetta. Ma non siamo in un mondo perfetto e gli Oscar non sono premi meritocratici, quindi vedremo se davvero vince. D’altronde un sacco di grandissimi attori e registi l’Oscar l’hanno preso solo alla carriera.

Ma nel film non c’è solo DiCaprio, c’è tutta una girandola di attori che dà il meglio di sé, oppure è Scorsese che riesci a farli lavorare come tanti altri non riescono.

The Wolf Of Wall Street - Matthew McConaughey

Davvero non ti piaccio?

Uscito dal cinema il primo che mi è tornato in mente è stato  in un ruolo che dura 5 minuti. Il che è stupefacente, perché in genere, finito il film, non mi ricordo di lui nemmeno quando è protagonista.

The Wolf Of Wall Street - Jonah Hill

L’uomo pignatta

Ma il miracolo si compie con . Per una volta non mi è venuta voglia di prenderlo a legnate con un bastone come se fosse una pignatta umana. Per una volta non ho avuto quella sensazione di stare perdendo tempo a guardarlo. Per una volta mi son reso conto che anche potrebbe essere un attore se si affidasse di più a registi validi, invece di lavorare solo con quella marmaglia informe capitanata da Judd Apatow.

Questo The Wolf Of Wall Street mi è piaciuto davvero tanto, nonostante le tre ore di durata è volato e soprattutto mi è piaciuto tutto. Mi sono piaciuti i cambi di tono, di genere e di registro continui. Mi è piaciuta l’elegante incoerenza della messa in scena di Scorsese, in cui alterna, senza soluzione di continuità, scene assolutamente esilaranti, con altre più intense o drammatiche.

The Wolf Of Wall Street - Il quarto muro

Gli anni ’80 son finiti, non ci avete capito un cazzo e ora potete andare in pace

Più che un film studiato a tavolino e pianificato, sembra un film fatto di pancia con la sola volontà di rendere potente e penetrante un determinato tipo di messaggio, non dico una morale o un insegnamento, solo un messaggio, che poi a giudicare il resto ci pensa il pubblico.

Erano mesi che speravo di uscire così soddisfatto dal cinema e finalmente è successo.

Grazie Martin e grazie Leonardo.

 

 

Tutti i film di cui ho parlato:

Nerdcensioni

 

 

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

72 pensieri su “The Wolf Of Wall Street sex, drugs, money e grande cinema

  1. Te l’avevo detto o no che era bello?

    Te l’avevo detto o no che Leodicaprio
    era da Oscar coattivo?

    Devi fidarti dello zio Satanasso!

    Condivido tutto, m’hai praticamente letto nel pensiero.

    Con un’aggiunta:
    Matthew Mccounaunaghay

    sta iniziando a ingranare la quarta.

    Lo avevo già notato in Killer Joe
    ora mi manca la prova definitiva

    in dallas buyers club

    • Ma mi fido di te, anzi, solo che aspetto di vedere il film prima di giudicarlo :D

      Killer Joe mi era proprio passato di mente e lì è davvero bravo, molto. Chissà perché non me lo ricordavo :)

      Per quello che mi importa dell’Oscar per me DiCaprio ne ha già vinti 2 o 3 XD

  2. Come spesso mi succede, quando l’ho visto io, ero l’unica ad apprezzarlo; e non per niente, ho detto quasi tutto quello che hai detto tu (con un italiano peggiore e meno simpatia :P )
    Secondo me è davvero un Film con la F maiuscola, Di Caprio per me è sempre un bravo attore, ma qui mi è piaciuto ancor di più che in The Departed. Jonah Hill mi stava molto simpatico (perché mi sta simpatico James Franco, chiaro) ma in questo film l’ho odiato di brutto, non come attore, ma come personaggio; devo dire che è stato molto bravo ad interpretarlo.
    Mattew non mi è mai piaciuto molto e invece qui mi sono dovuta ricredere. E poi, ma la fotografia? I dialoghi sempre azzeccati? Davvero bellissimo tutto secondo me!
    P.s un saluto alla voce più figa del cinema (dopo Filippo Timi)…Shea Whigham! Che non si caga nessuno perché fa una parte insignificante :)

    • A me James Franco non mi dispiace come attore, ma non mi è particolarmente simpatico… però, ecco, non è il mio tipo :D

      Jonah Hill fino ad ora mi chiedevo come mai facesse l’attore :D

      Per Matthew McIconagay guardati Killer Joe, magari ti ricredi :D

      Concordo, gran film ;)

      • Killer Joe è uno di quei film che ho sul hard disk e ancora non riesco a guardare. Non ho detto che non è un bravo attore, solo che non mi piace molto.
        A parte le varie allusioni al fatto che James FRanco sia o no un figo, secondo me è davvero un bravo attore, sottovalutato da molti.

        • Va che ho detto che mi piace come attore. In 127 ore è stato bravo, dovendo anche recitare fermo immobile per tutto il film.

          Negli Spider-Man pure.

          Secondo me il peggio lo dà proprio quando partecipa alle porcate di Judd Apatow.

          • Ah ok, scusami avevo capito male, sorry!
            Per quanto riguarda Apatow sono d’accordo, escludendo Pineapple express che è uno dei miei film preferiti (del genere) e l’ho visto un megazilione di volte :)

  3. L’ho visto anche io, ieri sera. Mi ha entusiasmato molto e mi ha deluso molto. Mi ha entusiasmato Scorsese e mi ha deluso, mi ha entusiasmato Di Caprio ma è ancora pari a P.S. Hoffman, non ha fatto alcun balzo quantico. Il suo personaggio è votato all’eccesso e, come dice l’articolo, lui è calato nel personaggio, ma è un personaggio che di là dell’eccesso, ha offerto un ruolo la cui sceneggiatura ha tagliato la psicologia con l’accetta. Soltanto il Ray Liotta di “Quei Bravi ragazzi” era superiore come profondità. Ma anche ne la Stanza di Marvin ha dato di più, molto di più. Ma anche in un film certamente minore rispetto a questo “prova a prendermi”, Di Caprio ha dato molto di più. TRE ore di film tutte su di lui e la sua furia iconoclasta, non è che aumentano la profondità della recitazione che era perfettamente misurata quanto perfettamente standardizzata. Come ad esempio non lo era il personaggio di De Niro in “CASINO”, ma anche il Joe Pesci di “CASINO”. Personaggi molto più profondi di questo Belfort. Alle sue altezze, Di CAprio ha vinto facile. Il grande merito che gli dò e non è poco, è il coraggio di essersi messo a nudo in un ruolo umiliante e degradato senza riserve, gli fa onore.

    Non mi sento di gridare al miracolo, mi spiace. Manco per niente. Se devo gridare al miracolo, allora lo faccio nella prospettiva mossa da Chreddy, cioè che con tanta merda che c’è in giro, meno male che Scorsese e Di Caprio riescono a fare Cinema con la C maiuscola; ma questo è il solito discorso:- una cosa non è tanto bella perché intorno ce n’è troppa ma veramente troppa di brutta.

    Scorsese ha raggiunto un controllo della regia stupefacente, nulla gli sfugge più. Ma allo stesso tempo ha riciclato Quei Bravi ragazzi e Casino insieme, notevolmente superiori a questo Lupo di Wall Street. C’è tanta carne al fuoco e stordisce, così come molte sequenze rimangono impresse nell’anima .. molte sequenze, ma non il film. A me il film non ha conquistato.

    Scelta pessima la bionda super-gnocca moglie di Di CAprio, di là di saper fare la “Gatta in calore”, non è stata per niente all’altezza del DUETTO. Scorsese ha cannato ed è colpa sua, non può sbagliare a dare certi ruoli, cioè da protagonisti. La sequenza in cui litigano in camera, quella dei famosi bicchieri d’acqua, è sceneggiata in maniera fatntastica, il problema è che sembra di vedere Laurence Olivier e Manuela Arcuri, una scena magnifica alle ortiche. Non mi è piaciuta la scelta dello Yatch forzata e con tanto di balletto sulle note di Umberto Tozzi (che non ho nulla contro “Gloria”) sia chiaro, pacchiana e stereotipa e per nulla in linea con la tragicità, anche per uomini come Belfort.

    Grandissima la parte di Matthew, grandiosa, ma non gli bastano cinque minuti per rifarsi una verginità, ha fatto una carriera intera basata sul nulla e adesso che è stato messo alla frusta da Scorsese, evidentemente ha dato l’anima. Complice il fatto che in quel periodo stava molto male di salute e quindi gli è andata da Dio. Vediamo se spreca tutto.

    Bravo il ciccione, bravo. Niente di più. Nella sequenza in cui si sta per strozzare siamo al minimo sindacale, e Di Caprio è mostruoso. Non fosse per i rallenti pazzeschi di Scorsese che nascondevano – amplificandola – la recitazione, altro che bravo.

    Ho preferito di più altri personaggi minori. Il Banchiere svizzzero ad esempio, la prima moglie di Di Caprio, una parte sottovalutata, ma delicatissima, quando litiga con lui dopo che l’ha scoperto tradirla, si mangia anche Di Caprio per delicatezza e sfumature; l’Agente dell’FBI che lì, veramente, con brevissime apparizioni ha dato molto di più di tanti altri ed è riuscito a tenere a bilancia la tensione.

    Nell’insieme il film è pazzesco, ma manca la cosa più importante. Andando verso il finale, il film si stira, si appiattisce, si assottiglia. Per questo Scorsese non ha scusanti, non lo ha fatto in Departed (anche se un film minore) non lo ha fatto in CASINO, non lo h fatto con Quei Bravi Ragazzi e non lo ha fatto con RAGING BULL … tutti film notevolmente maggiori che parlano sempre della parabola umano di cui lui è maestro; ascesa e discesa, paradiso e inferno…

    .. qui Scorsese ha mostrato di osare dove altri registi non osano più, a volte sembrava di essere in CITIZEN KANE, fare guardare l’attore in camera, stravolgere la consapevolezza degli spettatori, mostrare la verità della sessualità, dire dell’eccesso senza moralismi, alternare i dialoghi extra-diegetici in maniera inaspettata …

    … insomma ha raggiunto la padronanza TOTALE del mezzo, ma il Film è notevolmente sbilanciato e privo di una direzione artistica all’altezza. Soltanto la Sharon Stone di “Casino” si mangia metà di questo film.

    Il problema paradossalmente è proprio Di CAprio, un mostro che catalizza il film su di Sé ed è pericoloso confondere le cose. Il film è il film, Di Caprio è Di Caprio. La fusione non è avvenuta, manco per niente.

    • Ummm, non sono molto d’accordo con te.

      I film che hai citato, a mio avviso, sono molto diversi da questo… e anche tra loro, l’unico denominatore comune è Scorsese, paragonarli mi sembra azzardato.

      DiCaprio trovo giusto che catalizzi il film su di sé, credo sia fatto apposta e mi sembra anche giusto così.

      La bionda non è sembrata particolarmente cagna, ma forse ero talmente preso che non me ne sono accorto, non so.

      Secondo me è un gran film e non perché risalta in mezzo alla merda, ma proprio perché lo è di per sé.

      • Beh, stando qui su Nerds Revenge, ho imparato a conoscere certi limiti di un dibattito. Sei già stato bravo a leggere tutto quello che ho scritto, e ci stava essere un po lunghi, che non potevo certo dire .. “il film mi ha deluso con uno Scorsese capace quanto furbo” e basta :D

        Se volessi risponderti correttamente, dovrei scrivere molto di più poiché riporterei ben bene le sequenze, i perché e approfondirei meglio le furbate di Scorsese … ma non è una cosa utile. Anzi diventerebbe fastidiosa per tutti.

        Spero che non sarà questo il film che farà vincere l’oscar a Di Caprio, questo è il mio augurio, sperando che ci sarà un film di altro livello per farglielo ricevere.

        Questo lo dico io, che decenni fa mi prendevano tutti per il culo quando parlavo di Di Caprio come tra i migliori attori al mondo.

        Purtroppo anche questo discorso su THE WOLF … è da farsi a quattrocchi davanti una birra :)

        • Treddy, io sinceramente non ci vedo tutta questa furbizia da parte di Scorsese.

          Vedo un film non di certo perfetto, ma fatto più di stomaco che di testa.
          Dai vecchi film di Scorsese ne è passata di acqua sotto i ponti, i tempi sono diversi, le cose da dire sono diverse, il mondo è diverso e il pubblico è diverso. Per dire, nel frattempo Scorsese ha diretto anche Hugo Cabret.
          Mischiare comicità e dramma come ha fatto lui è un rischio, in pochi arrivano a capirlo e non tutti riescono ad apprezzare. Ho letto commenti che dicono sia proprio una merda di film, altri inutile, altri che proprio non ci hanno capito un cazzo.

          Però io e te, ormai abbiamo appurato, abbiamo due visioni diametralmente opposte delle cose. Te vedi un lato della medaglia, io un altro.

          Per quanto me ne frega degli Oscar poco mi importa se DiCaprio vince o no con questo film. Non è la statuetta a sancire la sua bravura, per quanto mi riguarda :)
          Io dico che è bravo dai tempi di buon Compleanno MrGrape e mi è piaciuto pure in Titanic. :)

          • Rispondo solo sulla questione Oscar, perché per il resto ci vuole sempre quella birra.

            Parlo di Oscar non perché sarebbe quello che decreterebbe la sua bravura, ma perché mi piacerebbe fosse allineato con tutta la potenza nella memoria collettiva non per questo film, tutto qui.

            Il discorso è proprio CONTRO l’oscar, che mi infastidisce che poi si dirà che quello è il film che glielo ha fatto vincere. Mi sta sul cazzo :)

            Anche a me è piaciuto in Titanic ;) molto più che in The Wolf … e non pensare che sia una battuta che colgo al volo, la penso proprio così. Potrei argomentare anche il perché di questo, ma rimando al “quinto emendamento” di cui sopra :D

  4. In attesa venga moderato il mio intervento (non ho capito perché) .. aggiungo una postilla. Pezzulli è stato un GRANDE come sempre, quella che doppia la bionda moglie (la D’Amico se non erro) è meglio si dia all’ippica. Vergognoso. La direzione artistica del doppiaggio è stata altalenante. Quello che doppia il Papà di Di Caprio – non si può più sentire, ormai è diventato come Luca Ward che fa l’amore con la sua voce quando doppia, autocompiacimento alle stelle. Mamma mia.

        • Oh, cazzo!

          Scusa, davvero, l’ho letto stamattina e non ho pensato al giorno della memoria, ma pensavo fosse una battuta sul discorso mio e DDD

          Scusami, mannaggia, sono fuori, sono un pirla! :(

          • No, Mister, il pirla in realtà sono io, per tre motivi: innanzitutto perché sono stato criptico, inducendoti in errore; in secondo luogo perché ho sempre detto che quando scrivo di cose serie lo faccio da persona civile, senza spazi e capoversi, e stavolta me ne sono dimenticato; e terzo perché dico tali e tante di quelle cagate che quando parlo seriamente sembra che stia dicendo l’ennesima pirlata…

            Comunque, sì, forse è un po’ demagogico, ma visto che parliamo tanto di film, mi sembrava giusto ricordare qualcosa che viene definito “giorno della memoria”, con un grande momento di cinema.

            Avrei potuto scegliere qualche momento di Schindler’s List o di Amen o di Jakob il bugiardo o di Train de Vie o de La vita è bella, ma ho preferito scegliere questo perché il film da cui è tratto quello spezzone è del 1940.
            Lui parla di cose che erano ancora in itinere, lancia la sua sfida ad Hitler non quando quest’ultimo era ormai morto e le nefandezze dei campi di stermini erano finalmente concluse e vituperate.
            Lui parla di cose che ci sono ancora e che ci saranno per altri 5 anni, che non sono conosciute o lo sono in minima parte; non sbeffeggia un dittatore decaduto, ma uno potente che imperversava in Europa. E lo fa nel modo più pacifico, più intelligente, più geniale che possa esserci: con la satira.

            Non credo ci sia più stato, nella storia del cinema, un atto di lungimiranza, di genialità e di coraggio più grande.

  5. stupendo sto film! son contento che non c é la solita “presa in culo” finale ai danni del protagonista, come tutti i film in cui c’é un criminale o ancor peggio un playboy che alla fine si innamora.
    nel ruolo di Di Caprio ci avrei visto tantissimo Tom Cruise, ma Leo é fortissimo.. per me l’oscar se lo poteva prendere con Gatsby, e in secondo luogo con Candle in Django. Spero qui lo prenda cosi si gasa e continua a spaccare (potrebbe anche invece adagiarsi sugli allori).
    Jona Hill a me sinceramente é sempre piaciucchiato mi ha fatto scompisciare in superbad, mi é piaciuto molto in pineapple express, ma mi ha fatto cagare in quello schifo di “lo spaventapassere”, tremendo.
    mcgonagay (davvero ho la febbre a 39 e non me la sento di cercare come si scrive) mi é piaciuto molto e non lo conoscevo, ma l’ho visto in molti film in cui é davvero forte! killer joe in primis.
    ho sentito voci su di un tumore, motivo della magrezza, ma poi lessi che il tumore l’ha superato e che i recenti sbalzi di forma fisica sono volontari tipo quelli ancor più sorprendenti di Christian Bale.
    per finire faccio un appunto a DDD: leggere i tuoi commenti é sempre bello, ma il dibattito sarebbe facilitato se affrontassi meno argomenti per volta, é proprio difficile ricordare e amalgamare insieme le risposte a tutti gli argomenti di cui parli, e tra l’altro le tue non sono quasi mai critiche banali e “arronzabili”, ma richiedono per ognuna quantomeno particolare attenzione per non essere superficiali.
    scusate se probabilmente mi sono espresso male, ma vedo i draghi per la febbre, ora vedo una serie fighissima di cartoni su Spawn, personaggio che conosco poco, ma che mi ha sempre incuriosito per le ganze action figures.. la consiglio a tutti, la prima stagione in italiano si trova tranquillamente sul tubo!

    • Critica accettata, Gianfrancesco :) .. ascolterò il tuo consiglio, guarisci e non ti preoccupare, che il nome di “quello lì” è difficile ricordarselo pure se non hai la febbre :D

    • Non sapevo che Matthew avesse avuto problemi di salute di quel tipo.
      Nel film in effetti è un po’ strano, magrissimo. Mi spiace.

      Non ce lo vedevo molto Tom Cruise, ma non mi è nemmeno venuto in mente nemmeno che qualcun altro avesse potuto farlo.

      Guarisci presto :D

      • sono notizie confuse e non certe, ma sentii parlare anche di Aids se é per questo, il Tom Cruise é un esaltato pieno di se, per questo ce lo vedo, e poi mi sovviene magnolia, in cui fa il maestro di seduzione che tiene seminari, ed é convincente come motivatore, comunque 10 e lode a dicaprio.
        Grazie oggi la febbre é scesa un po, se risale stasera probabilmente saró qui a delirare

        • Io non avevo sentito di queste voci su presunti mali di McConaughey (mi sono esercitato giorno e notte per imparare il suo nome, spero di non averlo sbagliato XD) però sono sicuro che lui fosse magro perché aveva finito da poco, o doveva ancora finire, le riprese di Dallas Buyers Club per il quale ha perso quasi 20 kg!!!!!
          Io ho visto sia 12 Years a Slave che Dallas Buyers Club, e posso dire che sia Chiwetel Ejiofor (spero di aver scritto giusto XD) che Matthew McConaughey sono stati fenomenali, ma DiCaprio merita l’Oscar. Ha dato una performance di altissimo livello dimostrando la sua versatilità come attore e considerando che sono 3 performance di alto livello, bisogna prendere in considerazione anche altri fattori, come il fatto che DiCaprio è stato snobbato più volte e che la sua carriera, le sue performance sono tra le migliori in circolazione e sono senza dubbio le migliori tra i candidati.
          Detto questo, penso che l’Oscar lo vincerà McConaughey per come ha saputo reinventare la sua carriera e mettersi in gioco e poi l’Academy (tutto il mondo a dire il vero) è abbastanza sicura che DiCaprio darà altre performance degne e non mi sorprenderei di vedere 2 Oscar nel suo curriculum tra qualche anno (come potrebbe rimanere a secco come è successo a Peter O’Toole e tanti altri…)

          Il film mi è piaciuto tantissimo, uno studio della natura umana tipico di Scorsese, ma per nulla banale.
          Sicuramente queste esuberanze sono affascinanti, ma in questi eccessi vediamo la trasformazione della natura umana, come sia facilmente corruttibile, e, inevitabilmente, lo spettatore non può che odiare questi eccessi e queste persone che hanno rovinato il mondo.
          Secondo me Scorsese ha capito che per rendere il film guardabile e godibile senza snaturare il messaggio, bisognava renderlo in un certo senso, una commedia, ma non è affatto una commedia. L’intrattenimento maggiore è dato dalla solita perfezione con cui Scorsese cura ogni dettaglio del film (come usare lenti diverse e montare il film in un certo modo in base allo stato del protagonista e.g. sotto effetto di droga le scene hanno un aspetto diverso, quando è sobrio le scene sono più “comprensibili”) e dalla performance fenomenale di DiCaprio.
          Il film non sembra assolutamente di 3 ore, al contrario di American Hustle (un paragone è d’obbligo) che sembra non finire mai, anche se sai già come va a finire… Il problema di American Hustle è il fatto che David O. Russell prova in tutti i modi a fare “lo Scorsese”, e infatti il film mi ha ricordato più volte GoodFellas e Casino, ma il ritmo del film è completamente sfasato, e l’unica cosa che merita sono le performance degli attori, tutti bravissimi (Christian Bale “was SO good” per usare una sua battuta) ma non da Oscar, non in un anno come questo (il 2013, ndr)… Inizio a pensare che Russel sia un po’ sopravvalutato…
          Per tornare a TWOWS prima di concludere bisogna fare una menzione speciale a Jonah Hill che pur di lavorare con Scorsese si è fatto pagare il minimo sindacale (60 mila $ secondo normative SAG, contro i 10 Mln di DiCaprio che però era anche produttore) e merita assolutamente la nomination (la sua seconda dopo Moneyball, altro film in cui fa vedere le sue doti semi-nascoste).
          DiCaprio voleva raccontare questa storia 6-7 anni fa, subito dopo la crisi economica, ma voleva che la storia la raccontasse Scorsese e quindi ha aspettato il momento giusto, e non possiamo che essere contenti di vedere un “istant classic” al cinema e ringraziare due Geni del Cinema.

          • Non ho visto né 12 Years A Slave, né quello nuovo con Matthew, ma per il resto concordo.

            Mi ero completamente dimenticato pure di Moneyball, che mi è pure piaciuto, e che è vero Jonah Hill è bravo e misurato pure lì.

            Sì, DiCaprio voleva farlo prima di Shutter Island, che ho trovato pessimo, ma son gusti, e si era vociferato che alla regia ci sarebbe dovuto essere Ridley Scott… meno male non è andata così… :)

            • Beh direi meglio così tutta la vita!!!
              Solo Scorsese avrebbe potuto rendere un argomento così complicato, interessante e divertente, senza tralasciare l’aspetto serio come hai notato.
              Su Shutter Island a me è piaciuto, non tantissimo, però lo devo ancora rivedere dall’inizio alla fine, e posso dire che in quelle poche scene che ho rivisto si notano meglio i particolari e la cura maniacale nei dettagli tipica di Scorsese.

              12YAS e DBC mi sono piaciuti molto e sono nella mia Top 5 del 2013, (e i primi 4 sono nella mia Top 100, per ora).
              1. Gravity
              2. The Wolf of Wall Street
              3. 12 Years a Slave
              4. Her
              5. Dallas Buyers Club
              Menzione speciale per Prisoners mentre devo ancora vedere Inside Llewin Davis, Nebraska e Philomena e l’ultimo della trilogia Before oltre ai film stranieri XD

        • No no no no no

          lui interpreterà il ruolo di uno che ha contratto il virus dell’HIV

          in Dallas Buyers Club

          e per questo ruolo ha perso 15 kg

          Tutto qua.

  6. Ah ecco, ora ci credo che il film era bello davvero, l’ha visto mio marito l’altra sera e ne era entusiasta ma poiché l’aveva visto anche un mio amico a cui non era piaciuto per niente non sapevo a chi credere. Ora dirò al maritino che mi ha convinto…

    P.S. Ho finito di leggere tre giorni fa, così adesso sono al passo con i post quotidiani e devo dire che i miei argomenti preferiti sono le recensioni di film che ho visto e quando parli dei fatti tuoi, invece i videogiochi li salto perché non ne so assolutamente niente. Ripeto comunque che leggerti è una gioia, perché mi fai fare una risata almeno ogni tre righe. Continua così!

    • Ciao Gianna… ma… ti fidi più di me che del tuo maritino? Non si fa, nononono U_U

      Comunque, hai fatto una bella impresa, complimenti :)

      Sì, beh, i videogiochi o li conosci o sennò nemmeno capisci.

      Se passi di qui lunedì ci sarà una roba speciale e una sorpresa :D

      • Certo che passo lunedì, ci passo ogni giorno. D’ora in avanti darò più fiducia alle qualità critiche del marito anche perché spesso siamo d’accordo, solo una volta siamo stati in totale TOTALE disaccordo, pensa che io sono scappata dal cinema e me ne sono andata in corridoio ad aspettare che lui finisse di vedere il film. Poi lui è stato tanto carino da uscire subito dopo ma è meglio che non ti dica quale film era che mi ha sconvolto tanto altrimenti mi bannerai per sempre. Ti dò un indizio però: è successo qualche mese fa all’UCI Cinema Bicocca e so per certo che questo film ti è piaciuto tantissimo. Che ci posso fare se al minimo accenno di violenza reagisco come una mammoletta?
        Se non indovini te lo dico io con la prossima risposta.

        • All’UCI di Bicocca? Ma tu vieni dalla Sicilia fino in Bicocca per vedere un film?

          Allora, violento, a me è piaciuto un sacco, qualche mese fa…. ummm… supponendo che se sei allergica alla violenza gli horror non vai a vederli di certo, direi Solo Dio Perdona… oppure I Puffi 2, non riesco a decidermi XD

          • Ah ah, lo sapevo che mi facevi ridere! Di certo non vengo alla Bicocca apposta ma visto che mio marito abita a Milano mentre io abito in Sicilia (per lavoro ovviamente) salgo spessissimo e quindi andiamo sempre alla Bicocca con i punti Esselunga, ecco spiegato l’arcano.
            Comunque I Puffi 2 è sicuramente spaventoso ma per questa volta non era il film incriminato. La scena che mi ha fatto scappare è quella dei due mandingo che lottano fino a quando Di Caprio ordina a uno dei due di strappare gli occhi all’altro a mani nude e di finirlo a martellate. Avrai capito sicuramente che il film è Django e che ho concluso che Quentin Tarantino è veramente disturbato. Lo so che in realtà il film è bellissimo però giuro che sono scappata perché mi sono proprio sentita rivoltare dentro. Allora, mi banni a vita adesso?

            • Ah, ok, anche se non mi dovevi raccontare la tua vita :D

              Beh, Tarantino non è del tutto normale, si sa. Ma è lo “scotto da pagare” ogni “artista” ha le sue turbe e se non fossero “strani” probabilmente non farebbero quello che farebbero o saremmo tutti artisti. :)

              Comunque no, non ti banno, figurati. Quella scena e quella dei cani che sbranano il fuggitivo, hanno fatto effetto anche su di me.
              Ognuno ha il suo limite di tolleranza, non c’è niente di male :D

              Ma anche se non ti fosse piaciuto non ci sarebbe stato niente di male :D

  7. Piccola chicca: – nella sequenza che il ciccione prende il pugno, lo prende sul serio, il sangue che si vede è vero (fa pure rima).

  8. Ecco anche il buon geco col suo inestimabile (cioè un po’ inutile) parere!
    L’ho visto proprio ieri, e sono uscito dalla sala con la sensazione di aver guardato qualcosa di molto molto bello.
    Non so, forse era Di Caprio (che ultimamente se c’è lui il film è già d’ufficio una spanna sopra gli altri), forse era Scorsese, forse il racconto un po’ disincantato. Forse la tecnica utilizzata, la comicità drammatica tutta lì a portata di mano, o di occhio.
    Oppure la leggerezza con cui è dipinto tutto lo squallore che si annida dietro il mondo delle apparenze, fatto in maniera così coinvolgente da fartelo apprezzare, da farti parteggiare per Jordan anche quando dovrebbe farti tutto sommato schifo anche come persona…
    Forse era anche la gran bionda, forse pure la ferrari bianca.
    Che ne so, sto film m’è piaciuto un sacco punto e basta. Talvolta capita.

  9. Non dire così Chreddy. Non sapremo mai la verità. Un pirla tu dici, lo era tanto quanto un coglione che corre con la macchina, tu dirai che è un esempio forzato? .. beh ..io dico di no… ma anche fosse così, ognuno fa quello che vuole della propria vita, compreso il suicidarsi lentamente, o magari fottersene .. chi lo sa .. era un pirla anche Hendrix, anche Bonham, anche Moon, anche Morrison, anche Page (ma non è morto), anche Belushi ..e via discorrendo ….

    … li voglio tutti in paradiso, esistesse mai e all’inferno una milionata di educande e tutti i fumatori, sì, ho detto fumatori, drogati come gli altri, sempre un modo per avvelenarsi e non rispettarsi; quindi tutto è profondamente relativo; preferisco pirla così che una miriadi di coglioni che giocano alle macchinette dei Bar: piccoli fantozzi che non lasciano niente se non il loro grigiore.

    • Sono d’accordissimo con quello che hai detto.

      Chi arriva a morire per una cosa così stupida è un pirla. Ciò non mina quello che ha fatto prima, ma sinceramente non mi dispero per la sua fine :)

      • Solo perché non ti importa della sua morte non ti da il diritto di giudicarlo.
        Certo è da stupidi drogarsi e cadere negli eccessi, ma non puoi sapere le condizioni in cui era PSH… Lui era pulito da più di vent’anni e l’anno scorso ha avuto una ricaduta. Ieri è stato trovato con (stando a quanto dice un poliziotto, cosa di pessimo gusto che i media l’abbiano saputo prima dei familiari) con 5 dosi di eroina usate e 2 vicino al corpo, quindi si è praticamente suicidato. Non si è drogato perché si divertiva, ma evidentemente i soldi e la famiglia non sempre portano felicità, lui aveva dei problemi, e non sapremo mai quali… È triste pensare che non è riuscito ad affrontare i suoi problemi con tante persone pronte ad aiutarlo…

        Non lo voglio assolutamente giustificare, ma sono estremamente dispiaciuto perché era uno dei miei attori preferiti, ogni volta che veniva preso per un film quel film diventava un must per me come per tanti altri appassionati di cinema…
        Sono dispiaciuto e anche arrabbiato per come se n’è andato, ma non mi permetto assolutamente di giudicarlo non sapendo le circostanze…
        Certe persone non hanno la forza di affrontare i propri problemi…

        • Scusa Matt, non l’ho giudicato e non è vero che non mi importa della sua morte, tutt’altro.

          Solo che non mi metto a piangere per lui e il dispiacere per la sua dipartita è uguale al dispiacere di quando muore un illustre sconosciuto per lo stesso motivo di Hoffman.
          Non è perché è un bravo attore che mi dispiace di più, perché in realtà non lo conosco, ho visto i suoi film, ma rimane uno sconosciuto.
          Ognuno ha i suoi problemi, veri o presunti, e ognuno sceglie un modo per affrontarli. Per quanto mi riguarda uno della sua vita può fare quello che vuole, però se ti infili una pistola in bocca, o ti spari 1 kg si eroina in vena di certo non mi commuovi, sia che tu sia famoso, sia che tu sia il primo che passa per strada.

          Se proprio devo versare lascrime per qualcuno preferisco farlo per i morti sul lavoro o per la gente intossicata dalla diossina dell’Ilva di Taranto e tutto il resto.

          Io la penso così. :)

          • Certo ognuno la pensa a modo suo ma l’esempio che hai fatto non mi sembra tanto azzeccato visto che i morti sul lavoro sono probabilmente ancora più dei sconosciuti rispetto a personaggi noti… Non voglio sminuire le morti dei lavoratori, ma come posso essere dispiaciuto per una persona di cui non conosco nemmeno il nome?
            Indipendentemente dalle circostanze di morte, ognuno reagisce a modo suo in base al legame che si aveva.
            Per me e per tanti altri cinefili verrà ricordato come un grandissimo attore, e il fatto che il cinema per me è qualcosa di più di un hobby e lui era uno dei miei preferiti, mi rende inevitabilmente dispiaciuto…

            Detto questo, io non ho versato lacrime e non ne verso mai (neppure per parenti stretti), e non pretendo che tu sia dispiaciuto, solo che non mi sembra giusto nei suoi confronti ricordarlo come il “solito tossico famoso morto di overdose”… Io sono d’accordo nel definire pirla chi si droga, ma bisogna anche vedere il tipo di persona, e il fatto triste è che PSH era pulito da anni e ha lasciato 3 figli…

            • Non mi stupirei l’avessero fatto secco quelli di SCIENTOLOGY .. non è la prima e non sarà l’ultima volta. Con THE MASTER, hanno cagato fuori dal vasino di brutto, non approfondisco perché non avrebbe senso. Ma un OLTRAGGIO fortissimo a una fetta del potere dietro gli Studios è stato commesso …

              .. non è che la mafia uccide solo in Sicilia signori miei, e non sempre si fa chiamare mafia.

              Detto questo il mio parere è che un artista ha maniera di lasciare i propri messaggi all’umanità, quindi è in questo senso che lo conosco. Non c’è bisogno di toccare Chaplin col suo discorso all’umanità per comprendere il contributo che si può dare al mondo…

              .. PSH ha lasciato delle interpretazioni stravolgenti che così non fossero state, non mi avrebbero insegnato a cogliere il senso di cose così cruciali …

              .. noi siamo tutti uniti, siamo tutti la stessa cosa, anche in questo momento, stiamo crescendo insieme e ci conosciamo.

              Solo con l’interpretazione dell’infermiere data in Magnolia, PSH mi ha insegnato una fetta di amore incondizionato verso la disperazione del mali terminali, che non avevo saputo cogliere.

              Io dico, ed è una mia personalissima opinione, che ci sono uomini che bucano lo schermo, e riescono a darti una pacca sulla spalla così come può dartela un amico reale …

              ..e così come l’amore di un ammiratore che un personaggio illustre, mai conoscerà, può dargli la vita.

              PSH aveva una carica umana meravigliosa e mi mancherà, tanto, ma veramente tanto.

              • Come detto mille volte, io non sono un cospirazionista, ma anche io ho pensato subito a Scientology, però boh, non sapremo mai niente.

                Comunque, se ti può interessare, domani a mezzanotte e mezzo c’è I Love Radio Rock con PSH :)

                Rimane comunque il fatto che mi dispaccio delle “morti illustri”, ma non ci soffro più di tanto.

              • Beh l’ipotesi di Scientology è sempre plausibile, ma avrebbe più senso se la “vittima” fosse stata PTA… Comunque può anche essere che PSH era un bersaglio più “semplice” ma sarebbero congetture senza prove…..
                La realtà è che lui aveva avuto una ricaduta e a Maggio era andato in riabilitazione per 10 giorni, ma dopo più di 20 anni che sei pulito e hai una ricaduta, 10 giorni non so quanto bastano…
                Poi il fatto che la polizia ha trovato circa 50 confezioni di eroina nel suo appartamento fa pensare che lui è rimasto solo ad affrontare chissà quali tormenti… E per molti personaggi famosi (e non) la solitudine porta alla morte (Heath Ledger, Marilyn Monroe, Kurt Cobain, Phil Ochs e tanti altri)…

                Dobbiamo comunque considerarci fortunati per aver assistito a un grandissimo talento e che ci sono tanti personaggi con cui lo ricorderemo, anche se non saranno mai abbastanza al pensiero di quello che avrebbe potuto ancora fare…

                Era un maestro a dar vita ai personaggi e per questo continuerà a vivere per sempre in loro.

            • Hai centrato il punto. A parte conoscere il nome e vedere dei film con lui, Hoffman non lo conoscevo.

              Per questo mi dispiace che sia morto perché era bravo, ma nulla più.

    • Perchè non mi piacevano alcune cose
      nell’impostazione che avevo dato, Treddy

      E il Mister, nella sua immensa pazienza,
      mi ha accontentato.

      Treddy, vai a vedere Nebraska.
      E’ meraviglioso.

      Fidati.

      • Di fatti non capivo.

        Grazie per la dritta, spero di riuscire, non ero nemmeno aggiornato su questo film, non me l’avessi detto, forse mi sarebbe passato sotto il naso …

        .. ho visto che c’è Bruce Dern, WOW, grande attore, pensa che lavorò con John Wayne; tra i pochi film di cowboy lontani dallo stereotipo western, lui lì fa il cattivo. Memorabile sia lui che Wayne in una parte atipica e struggente.

        Ti faccio sapere

        • Treddy,
          se può interessarti
          ho già dato la mia opinione su Nebraska
          nel post sulle 10 morti stupide (parte 2)

          definendolo come un Posto delle Fragole in salsa country.

          Non la copincollo qui perché significherebbe colonizzare i commenti.

          Su Bruce Dern
          ti dico solo una cosa:

          un po’ di tempo fa affermai che non dare l’oscar a Leo Di Caprio

          sarebbe un furto.

          Bene, ti dico una cosa:
          mi rimangio tutto.

          Molto probabilmente io stesso lo darei a Bruce Dern.

          Interpretazione da togliere il fiato.

          • Ma quando è uscito??? .. non lo stanno dando più al cinema allora? .. dalle mie parti non lo danno :-(

            .. forse meglio così, e me lo vedrò in lingua originale.

            Solo il fatto che hai nominato – Il posto delle Fragole – mi si sono rizzati anche i capelli che non ho più :D

            • Guarda
              io di Alexander Payne avevo visto Paradiso Amaro

              e, a dire il vero, non m’era piaciuto proprio.

              Questo m’ha ribaltato.
              C’è tutto, Tred.

              Non ho ancora visto 12 anni schiavo, philomena, Her e Dallas Buyers club

              ma per ora lo darei a Nebraska senza pensarci due volte

              e considera che illupodiwallstreet

              m’è piaciuto molto.

              • Ma porca di quella porca!

                A Milano lo fanno solo all’Eliseo e all’Anteo (sarà un caso? Noi di Voyager pensiamo di no) oppure devo andare a Busto Garolfo…
                Mi sa che Nebraska lo recupererò e mi vado a vedere DallasDyners Club (o come si chiama)

              • Ho visto Nebraska e devo dire che mi è piaciuto molto, più di Paradiso Amaro che a me era piaciuto comunque e George Clooney ha dato la sua migliore performance.
                Di Alexander Payne ho visto Election, Sideways, Paradiso Amaro e adesso Nebraska. Come stile mi piace molto, non ricordo benissimo Election ma ricordo che non mi aveva fatto impazzire. Sideways è quello che mi è piaciuto di più, e anche in Paradiso Amaro fa un gran lavoro. In Nebraska la regia è veramente eccellente, nomination meritatissima (io avrei messo Spike Jonze al posto di Russell ma questo è un altro discorso) e la fotografia è stupenda, veramente bella, e quest’anno ci sono stati tanti film con una fotografia sopra la media.

                Per quanto riguarda le performance devo dire che non ho visto film vecchi con Bruce Dern e non lo conosco bene, ma è stato molto convincente nella parte, ma non conoscendolo non mi sento di dire che è stato più bravo di McConaughey, Ejiofor, DiCaprio… Sicuramente mi è piaciuto di più rispetto a Tom Hanks (per Captain Philips in cui è bravissimo solo nell’ultima parte del film) e Robert Redford (All Is Lost è senza dubbio il film più noioso che abbia mai visto, sembra durare 4 ore, più di Lawrence d’Arabia e Via Col Vento. Redford ha ricevuto premi solo perché è Redford, per quel genere di film era stato più bravo il ragazzo di Vita di Pi, o semplicemente “Pi” è migliore sotto ogni punto di vista…) e direi che è stato anche più bravo di Christian Bale (in American Hustle è il più bravo) e come livello di performance lo metterei allo stesso livello di Joaquin Phoenix in Her (l’anno estremamente competitivo l’ha tagliato fuori dagli Oscar, ma è stato fantastico in quella parte, ed è uno dei più bravi in circolazione).
                Per quanto riguarda Will Forte e June Squibb mi sono piaciuti molto entrambi anche se non li conoscevo.

                Film recitato veramente bene e anche come tono mi è piaciuto molto, e non l’ho trovato noioso o lento in nessun punto. Non è un film movimentato, è un po’ lento ma è un tono intimo, non fa sentire la sensazione che sia lento e non è pesante grazie alla bellezza delle scene per come sono girate e alla fotografia di un bianco e nero vivo.

                Recentemente ho visto l’ultimo dei Coen che mi ha un po’ deluso, ma col passare dei giorni, ripensando alle scene, lo sto apprezzando di più e lo devo rivedere…
                Detto questo la mia lista di Top 5 del 2013 è questa:
                1. Gravity
                2. The Wolf of Wall Street
                3. 12 Years a Slave
                4. Her
                5. Inside Llewyn Davis / Nebraska
                Dallas Buyers Club merita comunque, ma ho apprezzato di più questi 6 film.

                • Non posso che condividere,
                  se non altro perché hai nell’avatar

                  l’attore che io giudico attualmente il migliore

                  tra quelli viventi.

                  L’unica cosa che non condivido è la classifica:

                  alcuni non li ho visti
                  (anche perché non sono usciti ancora)

                  ma sicuramente la mia sarebbe:

                  1 nebraska
                  2 TWOWS
                  3 Gravity

  10. Ho visto il film ieri (sto cercando disperatamente di mettermi in paro con i film che ho perso in questo periodo… sto ancora molto indietro!) e l’ho trovato fantastico. Forse leggermente lungo, ma sicuramente un film bellissimo e per niente noioso!
    Scrivo soprattutto col senno di poi. Gli Oscar sono passati e DiCaprio è secondo il più incompreso attore di Hollywood. Io credo che nel mio cuore lui abbia vinto tutti gli Oscars per cui è stato nominato negli ultimi vent’anni. Non importa se gliela daranno mai la statuina, per me è e rimane un attore meraviglioso, una garanzia.

    MrC pensi di fare un post riguardo proprio gli Oscars di ieri sera? Avrei un sacco di cose da dire! :P
    Ma soprattutto… ho notato che non hai parlato di Gravity. Io l’ho visto oggi pomeriggio e l’ho trovato bellissimo.

    Next nella mia lista dei Must-see è ovviamente Dallas Buyers Club. Mo’ voglio proprio togliermi la curiosità di vedere Matthew McConaughey e decidere per me se è meglio di Leo o no. È una questione di principio!!! :D

    • Ciao Cris, son contento ti sia piaciuto.

      Purtroppo io e Di Caprio abbiamo la maledizione di essere bellissimi e quindi non veniamo presi sul serio. A me cambia poco, ma a lui non danno l’Oscar.

      Scherzi a parte, la mia stima per Di Caprio è immensa e inversamente proporzionale a quanto stimo l’Accademy e credo negli Oscar.

      Credo che un post sugli Oscar non lo scrivo, ho chiesto di scriverlo a Messer Satanasso che ha visto tutti i film candidati e può parlare con cognizione di causa. :)

      Comunque di Gravity ne ho parlato eccome, se cerchi lo trovi :D
      Tra l’altro ho scritto pure una bella roba che mi son stupito pure io a rileggerla. :P

      • E allora mo lo cerco sto post e vediamo un po’ se mi fai stupire!!

        E con la storia degli Academy sono d’accordo con te. È una mafia anche quella. Sanno già chi devono far vincere. Ma a sto punto mi chiedo: è necessario candidare Leo per ogni singolo film che fa se poi lo snobbano così? A sto punto non è meglio che lo snobbino a priori? E non diano l’illusione soprattutto a noi fans che prima o poi glielo diano sto benedetto premio?

        Ho letto poco fa da qualche parte nella rete:
        ” Se in un futuro faranno un film sulla vita di DiCaprio e su quanto sia stato un magnifico attore ma non abbia mai avuto un Oscar, sicuramente l’attore che farà DiCaprio nel film verrà nominato e vincerà l’Oscar “. Insomma la beffa finale!

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