Idiocracy il futuro del mondo in mano agli idioti

Idiocracy

Purtroppo non sono riuscito ad andare al cinema… e forse questa settimana nemmeno riuscirò.

Ne approfitto, quindi, per parlare di film che mi avete richiesto. Di quelli che sono riuscito a recuperare, ovvio.

Il primo di questi è Idiocracy, una commedia demenziale dalle alte mire che purtroppo non riesce a centrare il bersaglio.

Idiocracy è un film del 2006 scritto e diretto da Mike Judge, l’ideatore dei vecchi cartoni di Beavis And Butt-Head e King of the Hill per MTv.

Come avrete capito il vecchio Mike è un tipo sarcastico e dissacrante, un acuto osservatore della realtà che lo circonda che, senza particolari remore, mette in luce il fianco debole della società america contemporanea. Il che non è particolarmente difficile, visto che di spunti e appigli per una presa in giro calzante ce ne sono parecchi.

Idiocracy - Involuzione

Gli stupidi si riproducono come nutrie

Tutto il suo sarcasmo Mike Judge prova a metterlo in Idiocracy con risultati altalenanti.
L’inizio, in cui spiega sociologicamente il motivo per cui l’umanità sta degenerando e ci sono in giro sempre più idioti che persone intelligenti, funziona alla grande, il resto un po’ meno.

La storia è quella di due persone assolutamente mediocri che si trovano per un caso a essere catapultati 500 anni nel futuro dove il mondo è completamente degenerato e popolato di perfetti imbecilli incapaci di qualsiasi cosa.

Idiocracy - Il tiggì

Il telegiornale, interessante sia per lui che per lei…

Mike ha delle ottime intuizioni, azzeccate e pregnanti. Immagina una terribile, quanto plausibile, deriva mondiale in cui la pattumiera ci seppellisce completamente, a là Wall•E, e la sanità è assolutamente inadeguata. Immagina un’umanità che è completamente al collasso: dominata dalle multinazionali, soggiogata dalla tv, il cui programma di maggior successo è su uno che prende delle botte nelle palle, e completamente dipendente da una tecnologia vecchia, per il 2505, perché non c’è nessuno abbastanza intelligente da evolverla o anche solo capirla.

Idiocracy - Il futuro

L’edificante futuro che stiamo lasciando ai nostri figli…

Insomma un futuro che potrebbe arrivare ben prima dei 500 ipotizzati dal film.

Tutto il Mondo è un po’ paese e la stupidità che Judge mette in luce nei suoi compaesani si può ritrovare ovunque, anche qui da noi.
Insomma, basta vedere quello che è successo negli ultimi 20 anni per capire che l’argomento del film non è proprio fantascienza, ma è una proiezione plausibile, anche se esasperata, di quello che sta succedendo oggi.

Idiocracy - TV

Canale 5 come sarà tra qualche anno

Detto così sembra anche una figata di film, purtroppo non lo è. Ma dov’è che precipita l’asino?

Precipita sul fatto che Mike Judge non si prende abbastanza sul serio e, ad un certo punto, butta tutto sulla farsa demenziale, perdendo di vista l’obiettivo e facendo un film comico a portata di quelli che vorrebbe prendere in giro.

Già a metà film la satira non graffia quasi più e si salta da uno sketch all’altro, da una trovata demenziale demenziale all’altra, fino a esagerare così tanto da risultare quasi convenzionale.

Idiocracy - Presidente

Il presidente degli Stati Uniti

È un peccato perché le idee di base ci sono, ma manca il resto, ossia una storia meno banale e scontata che sappia mantenere alto l’interesse per tutto il film.

La critica è feroce, ma focalizzata nella prima parte, nella seconda ci sono dei blandi richiami, ma poco altro di interessante.
Il che non è per forza un problema, ma se si fa un film intitolato Idiocracy e si vuole parlare di dove andremo a finire con questo progressivo impoverimento culturale, forse ci vuole qualcosa di più pregnante, altrimenti, come dicevo, è un film riuscito a metà.
Judge parte per la guerra con un cannone, ma si trova con in mano una pistola ad acqua a fare la gara delle magliette bagnate.

Anche gli attori ci mettono del loro e lavorano ai minimi termini… anche se non mi aspettavo molto di più.

Idiocracy - Saluto

Saluti a tutti

 non mi è mai piaciuto particolarmente e non ha mai dato prova, per quello che ho visto, di essere chissà che attorone.
Magari sono io che non ho visto i film giusti, ma quelli che ho visto non mi ha mai colpito tanto quando il suo mascellone.
Qui nel ruolo del mediocre, senza arte né parte, ci sguazza abbondantemente.

 è la versione femminile di Luke Wilson, artisticamente parlando.
Probabilmente negli USA è una comica famosa, ho visto che è apparsa per 11 anni nel Saturday Night Live, magari fa morire dal ridere, d’altronde una qualità, poraccia, dovrà pure averla la Maya.

Idiocracy - Maya Rudolph

O magari sa anche disegnare, chissà…

Per il resto il cast è composto da comici famosi negli States, come  e , segno che le intenzioni di Judge erano quelle di fare il film come è venuto fuori fin dall’inizio.
C’è qualche comparsata dei suoi amici, come  e , ma sono visite sul set per dire due battute e prendersi un caffè.

È un peccato che Idiocracy sia stato buttato via così. Un po’ di cose le dice e alcune sono davvero pregnanti, ma forse bisognava cercare di mantenere un tono meno demenziale per farlo funzionare meglio nel suo scopo di denuncia e invece rimane un film divertente che lascia un po’ il tempo che trova… anche se è diventato un piccolo cult nel tempo.

 

 

Tutti i film di cui ho parlato:

Nerdcensioni

 

 

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

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Informazioni su MrChreddy

Nato da da padre Vic 20 e madre Amiga 500, è cresciuto negli anni '80 allevato da videogiochi, fumetti e film. La sua mente vaga ancora in quell'universo parallelo, mentre il suo corpo si muove in questo rimpiangendo di aver perso tutti i suoi giocattoli di quando era piccolo. Li avesse ancora, ora sarebbe milionario. Precisino della minkia fino al midollo, non è mai soddisfatto di quello che vede, legge, gioca e trova sempre qualcosa che non va o che si sarebbe potuto fare meglio in tutto quello che gli capita tra le mani. Ha la lingua più veloce del cervello, prima parla poi pensa a quello che dice. Anche ore o giorni dopo. Per fortuna le sue idee e paranoie trovano sfogo su questo blog e non sulle macchine di quelli che hanno rovinato i suoi miti d'infanzia. Spielberg e Lucas tirano un grosso sospiro di sollievo e ringraziano per la nascita di Nerds' Revenge, che non hanno voglia di cambiare macchina ogni settimana.

6 pensieri su “Idiocracy il futuro del mondo in mano agli idioti

  1. Oh che recensione inaspettata! Allora, sono d’accordo con te sul fatto che parte benissimo e poi va via via sbiadendosi, infatti credo di non ricordare nemmeno come finisce. Però è ricco di trovate geniali e divertenti che rimangono nella memoria! (per dire, con dei miei amici ancora ogni tanto ci diciamo “Brawndo è quello che le piante vogliono! Ha gli elettroliti!”)
    E soprattutto la scena di apertura, con gli alberi genealogici degli intelligenti che inchiodano mentre quelli degli idioti si dipanano a vista d’occhio, è fantastica. Basterebbe quella a tenere in piedi l’idea.
    Ed effettivamente del film rimangono solo delle buone idee galleggianti su una trama un po’ meh. Ma personalmente mi soddisfano ugualmente :)

    • Sìsì, nella seconda parte ci sono sketch anche divertenti, tipo la macchina di morte troppo grossa per l’entrata dell’arena, non dico che non faccia ridere, ma è molto meno incisivo di quanto sarebbe potuto essere.

      A me ha divertito, ma ha lasciato lidea di aver visto un film incompiuto :)

  2. Peccato, occasione sfruttata male. Si sarebbe dovuto titolare Idiot-Land … sarebbe stato più coerente; idiocracy ha un significato nettamente più filosofico che, come mi fa capire la recensione, è andato verso la deriva del demenziale, piuttosto che verso quella antropologica e sociologica.

    Per adesso l’unico film al vetriolo che mantiene la sua statura e potenza, è il primo Fantozzi. Un capolavoro sotto molteplici aspetti, inarrivabile per altri.

  3. L’avevo visto, divertente e apocalittico. Mi provocò un’insonnia niente male soprattutto perchè “Gli stupidi si riproducono come nutrie”.

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