Smetto Quando Voglio, anche se sarebbe meglio continuare così

Smetto Quando Voglio

Un film italiano? Sono andato al cinema a vedere un film italiano?!

Oddio! È uno dei segni dell’apocalisse, moriremo tutti!

Ebbene, ho fatto un colpo di testa che ci ha condannato tutti a una fine bruttissima, ma avevo le mie buone ragioni.

Vi dirò di più, mi è pure piaciuto un sacco.

In questo periodo, più di ogni altra cosa, sono in vena di commedie. Ho voglia di ridere.

Me ne sto guardando davvero un sacco e la maggior parte è merda. Né più, né meno, a cominciare da Checco Zalone, fino alle commedie americane più di successo degli ultimi tempi.

Da queste visioni ne sono uscito depresso e sconfortato. La commedia è morta e sepolta. Se volete ne parliamo.

In questi giorni al cinema ci sono ben due commedie italiane.
Una è protagonista di un battage pubblicitario asfissiante: Sotto Una Buona StellaVerdone e la Cortellesi sono praticamente ovunque a promuovere il film. Peccato che già dal trailer sembra la solita roba brutta di chiaro stampo televisivo, con una regia, una fotografia degne di una soap opera da rete locale.

Smetto Quando Voglio - Nynphomaniac

Dissacrare Lars von Trier, lo stai facendo bene.

L’altra si affida praticamente solo ad un bel trailer: Smetto Quando Voglio.

Evidentemente è la conferma di una delle regole non scritte che dice che la quantità di pubblicità è inversamente proporzionale alla qualità del film stesso.

Smetto Quando Voglio è il primo film scritto e diretto da , un illustre signor nessuno classe ’81 con all’attivo qualche corto, ma che, son sicuro, è cresciuto a pane e Tarantino con contorno del primo Guy Ritchie e dolce della migliore tradizione italiana di una volta. Insomma, un pasto completo e variegato che l’ha fatto crescere sano e forte.

Smetto Quando Voglio - 110 e lode

Sano e forte…

Sarà che è al suo primo film e quindi ce l’ha messa tutta, ma il signor Sibilia, che tra l’altro ha un nome che sembra finto, sa che cosa significa fare una commedia… o meglio, sa che cosa significa fare un film.

Smetto Quando Voglio - Preparazione

Tarantino avrebbe usato queste?

Innanzitutto ci mette la storia. Semplice, lineare, ispirata a Breaking Bad quanto volete, ma soprattutto funziona e funziona anche bene, con bel mega twist finale degno dei migliori heist movie, che proprio non mi aspettavo.

Poi scrive dei bei personaggi, semplici, lineari, ma caratterizzati alla grande, fin dal modo di parlare, e li affida ad attori che sanno quello che stanno facendo e, soprattutto, non sembrano quelle tipiche macchiette italiane con la recitazione enfatica.

Infine gira il film con mano sicura, permettendosi una fotografia con due dominanti cromatiche davvero ben fatta, cosa che invece dal trailer mi sembrava solo uno smarmellamento di sovrasaturazione.

Smetto Quando Voglio - Disperazione

Me so’ laureato, emmò che faccio?!

Sydney Sibilia approfitta del film per parlare dalla disastrosa situazione del mondo del lavoro italiano, della precarietà universitaria che costringe le menti brillanti ad abbassarsi a fare lavori umili e mal retribuiti che non c’entrano niente con quello per cui hanno studiato. Ricercatori costretti a mendicare un finanziamento che permetta loro di vivere qualche mese in più, prima di arrendersi e cercare una carriera all’estero, perché l’Italia è in mano a baroni incompetenti e bisogna affidarsi agli amici degli amici degli amici e ai politici che ci possano mettere una buona parola, altrimenti non si va da nessuna parte.

Smetto Quando Voglio - I Benzinai

Cogito ergo faccio il benizinaio

Ma la critica non è troppo pesante ed è il volano che mette in moto la storia di questo gruppo di cervelloni che cerca una via alternativa per guadagnare qualcosa e uscire dal pantano in cui stanno affogando.

Sibilia si permette di non assecondare il pubblico, né dà concessioni di sorta ai suoi personaggi, trattandoli per come vanno trattati, e dando a tutti un finale per niente lieto e accomodante, anzi, piuttosto beffardo, comico e triste allo stesso tempo.

Di questi tempi, in Italia, sembra che ci voglia coraggio, intelligenza e avere un bel paio di palle per perseguire un obiettivo dall’inizio alla fine, come succede in Smetto Quando Voglio, senza sbragare quando si arriva alle cose difficili e senza nascondersi dietro il proverbiale dito del volemose bene a tutti i costi, mandando un bel film a tarallucci e vino.

Smetto Quando Voglio - Il Cast

Spaccio? Parliamone

È sui sette protagonisti che si basa tutto l’effetto comico del film.
Sibilia costruisce una sceneggiatura seria, con una storia e un contesto plausibile, in cui i suoi personaggi si muovono in modo grottesco e surreale. Non ci sono comprimari comici o situazioni volutamente comiche, è solo l’interazione tra di loro e l’applicazione diretta della loro formazione, intelligenza e modo di essere ad un contesto come quello della droga da discoteca e del mondo della microcriminalità a divertire.

Intendiamoci, Smetto Quando Voglio non è un film perfetto e non deve piacere a tutti, ma è davvero buono e, se paragonato alla fuffaglia italiana recente, sembra un capolavoro per la capacità che ha di raccontare una storia in modo coerente dall’inizio alla fine, senza perdersi e riuscendo a tirare le fila in modo egregio e più che soddisfacente per quel pubblico abituato ad usare un po il cervello al cinema.

Smetto Quando Voglio - Il Risultato

Stupefacente, questo film

Devo essere sincero, Smetto Quando Voglio mi ha stupito, le premesse del trailer sono mantenute e rafforzate nel film.
È stata una piacevole sorpresa, mi ha fatto ridere e mi ha fatto uscire soddisfatto dalla sala.
Ce ne fossero di più di film italiani così, forse il pubblico la smetterebbe di affollare le sale dei cinepanettoni, gli incassi lo dimostrano, e magari i nostri film potrebbero diventare anche merce da esportazione, visto che questo Smetto Quando Voglio potrebbe funzionare benissimo a qualsiasi latitudine, Zalone no.

 

 

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Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

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Informazioni su MrChreddy

Nato da da padre Vic 20 e madre Amiga 500, è cresciuto negli anni '80 allevato da videogiochi, fumetti e film. La sua mente vaga ancora in quell'universo parallelo, mentre il suo corpo si muove in questo rimpiangendo di aver perso tutti i suoi giocattoli di quando era piccolo. Li avesse ancora, ora sarebbe milionario. Precisino della minkia fino al midollo, non è mai soddisfatto di quello che vede, legge, gioca e trova sempre qualcosa che non va o che si sarebbe potuto fare meglio in tutto quello che gli capita tra le mani. Ha la lingua più veloce del cervello, prima parla poi pensa a quello che dice. Anche ore o giorni dopo. Per fortuna le sue idee e paranoie trovano sfogo su questo blog e non sulle macchine di quelli che hanno rovinato i suoi miti d'infanzia. Spielberg e Lucas tirano un grosso sospiro di sollievo e ringraziano per la nascita di Nerds' Revenge, che non hanno voglia di cambiare macchina ogni settimana.

35 pensieri su “Smetto Quando Voglio, anche se sarebbe meglio continuare così

  1. Avevo intuito il potenziale dal trailer! Direi che a questo punto è proprio da vedere! Poi se vogliamo aprire la discussione sulla commedia che è morta, sono pronta! :D

  2. Io ho visto che alcuni miei contatti su fb lo condividevano entusiasti però non sono persone dei cui gusti mi fidi più di tanto (i finti intellettuali chic, che solo perché un film dura otto ore ed è muto allora è un capolavoro).

    Però ora mi hai incuriosita! Solo che dovrò vedere se lo recupero per vie “traverse”…

  3. Un momento.
    Se parliamo di commedia italiana,
    potrei anche essere d’accordo.

    Di cinema italiano
    mi permetto di predicare la calma.

    Voglio dire:
    questo film potrà essere bello, non l’ho visto,
    non lo so, mi fido del Mister

    (però non so se lo vedrò al cinema,
    chè a me il trailer ha ispirato pochino)

    ma non è che ci possiamo dimenticare, così,
    a piè pari, di film come,
    non dico La Grande Bellezza, di cui ne abbiamo parlato

    fino alla nausea

    ma anche, e soprattutto, de La migliore offerta
    di Tornatore.

    Che è un film veramente bello,
    e se non fosse stato girato in lingua inglese

    ma in italiano,
    forse ci sarebbe stato lui al posto della Grande Bellezza
    come film straniero.

    Questo per dire:
    se devo affidarmi a qualcuno per il rilancio del cinema italiano
    mi sta bene Sibilia
    (boh, non so, devo vederlo)

    ma per ora mi butto su Tornatore o Sorrentino,
    for example.

    Poi, oh, ispirato a brechinbed
    influenzato da Tarantino…

    …mah, preferisco una cosa
    ispirata a Sibilia e influenzata da Sibilia

    ma questa è una mia fisima, ci si intenda.

    Piuttosto, se proprio devo trovare un film italiano
    che mi abbia ricordato Tarantino

    faccio una finta di destro
    tiro di sinistro
    e spiazzo tutti:

    secondo me è Santa Maradona.

    Che, attenzione, con i soggetti tarantiniani non c’entra un’acca

    ma è forse l’unico film che ha capito
    il reale spirito di Quentin

    il suo vero grande punto di forza:

    i dialoghi.

    Hai voglia a sparare pallottole
    e buttarci droga a fiumi

    il vero Tarantino è nei dialoghi,
    c’è niente da fare.

    • Mi pareva chiaro che parlassi di commedia italiana, nemmeno di “commedia all’italiana”, ma proprio commedia, pura e semplice.

      Certo, La grande bellezza, La migliore offerta, già che ci siamo mettiamoci dentro pure La vita è bella e La dolce vita.

      Io non sto parlando di arte, ma di un film di genere (commedia) che abbia le gambe per camminare da solo ovunque, da vendere all’estero, per far vedere che non facciamo solo film con cui ti fai due coglioni così e nemmeno film che funzionano solo in Lombardia o nel Lazio, tanto per dire.

      Il cinema italiano ha bisogno di soldi da investire in gente giovane con idee e capacità.
      La grande bellezza all’estero (e Zalone qui in Italia) ha permesso di comprare i diritti della Champions League a Mediaset, per esempio.

      Vanno benissimo Sorrentino e Tornatore, ma ci vogliono anche i Sibilia che fanno film di genere decenti.
      Perché va bene il film “artistico”, ma anche se ogni tanto ci facciamo 2 risate intelligenti, invece di farci venire solo voglia di spararci in bocca dopo aver sentito Gep che parla per due ore, non è per forza un male.

      Poi Oscar a La gande bellezza o a La migliore offerta? Boh, per quanto me ne frega possono darlo pure a Zalone.

      Per concludere e per precisare, Sibilia non imita Tarantino, né Guy Ritchie, né il Monicelli dei Soliti Ignoti.
      Li cita, li omaggia (soprattutto l’ultimo), ha imparato qualcosa da loro ma poi va per la sua strada.
      Non è che se dico che uno è cresciuto a pane e Tarantino, voglio dire che è un suo clone, altrimenti avrei detto che imita troppo Tarantino.

      • Eh, ma io t’ho citato Tornatore
        ma anche Santa Maradona

        che di essere commedia
        è indubbiamente commedia.

        E soprattutto t’ho citato film italiani prodotti nel 2013
        perché se parliamo dell’attuale (ribadisco, attuale) crisi del cinema italiano,

        che c’azzecca (cit.) la dolce vita o i soliti ignoti?

        Ma allora bisogna fare ordine.

        Stiamo parlando di commedia italiana
        o di commedia all’americana fatta in Italia?

        No, perché c’è differenza.

        il primo Verdone, Troisi, Benigni, Monicelli, De Sica (father)
        per non arrivare a De Filippo (Eduardo)

        pur giocando sulla battuta in vernacolo
        o in accento regionale

        sbranerebbero tre quarti della cinematografia delle commedie americane

        quanto a costruzione e genialità della battuta o della trama in genere.

        Anche perché sono convinto che anche nella comicità americana si giochi sul campanilismo di zona

        poi noi ovviamente non lo cogliamo perché non siamo di quelle parti.

        Perciò, molto sommessamente dico:

        occhio a buttare tutto nel calderone,
        perché a questo punto vien da pensare che la commedia all’italiana
        (all’italiana, eh)
        l’abbiamo uccisa anche a forza di guardare aldilà dell’Atlantico

        e i nostri si sono semplicemente adeguati all’andazzo
        con tutte le conseguenze del caso.

        Poi un giorno scopri che Tarantino è un cultore dei film di Lino Banfi

        e allora qualche domanda te la fai.

        • E, aggiungo,
          pare che Tarantino stia girando un film

          che omaggi la commedia sexy all’italiana.

          In cui, tra l’altro, ci sarà,
          sempre che abbia capito bene,

          Lino Banfi.

          E non mi si venga a dire che
          Banfi non giochi sul dialetto barese

          visto che ci ha basato un pezzo importante della sua “parlata”.

          E allora i casi son due:

          o Tarantino ha imparato il pugliese
          (dunque il cognome non sarebbe casuale)

          o forse la commedia all’italiana può tranquillamente essere apprezzata all’estero

          ché mentre noi ci sforziamo di omaggiare lui

          lui continua ad omaggiare noi.

          • Boh, te la canti, te la suoni e te la balli da solo.

            Poi non capisco se sono io che non riesco a dire quello che voglio dire o sei tu che leggi a pezzi ed evinci il resto.

            Comunque sì, dai, hai ragione, sto film è merda ed esistono solo Tornatore e Sorrentino, il resto è nulla.

            Scusa, lo terrò presente per il futuro.

            • Scusa, Mister,
              ma da quel che leggo io
              ho citato

              Verdone
              Troisi
              Benigni
              Monicelli
              De Filippo
              il primo Verdone
              Lino Banfi

              e Santa Maradona
              diretto da Marco Ponti

              (magari è uno pseudonimo di Tornatore, hai visto mai)

              che, per inciso, sono tutti registi (eccetto Banfi) italiani
              che lavorano nella commedia.

              Ergo, non mi pare di essermi limitato a Sorrentino e Tornatore,
              che ho messo da parte
              non appena hai specificato

              che parlavi esclusivamente della commedia.

              E, soprattutto, non mi pare di aver deto che sto film sia brutto,
              per un motivo semplicesemplice:

              non l’ho visto.

              Anzi, copincollo ciò che ho detto,
              tanto per esser sicuro di non sbagliare

              “questo film potrà essere bello, non l’ho visto,
              non lo so, mi fido del Mister”
              (autocit.)

              precisamente,
              qual è la parte in cui dico che è merda?

              Ho detto che il trailer non mi ha entusiasmato,
              ok, e allora?

              Mi sembra molto diverso.

              Ma magari mi sbaglio io,
              tra balli, canti e suoni autogestiti

              può capitare che io abbia fatto confusione.

              Può essere.

              • Quando mi ci metto sono veramente un rompipalle.

                Ti chiedo scusa, Mister
                Sono stato troppo polemico
                E troppo petulante.

                Pardon

  4. Un buon film che sicuramente dovrebbe essere distribuito all’estero. Questo ho pensato anche io. Perché facendo ironia riesce a mettere a fuoco la cruda realtà. Ho riso tantomeno a che coltellata. .. Purtroppo son una ricercatrice disoccupata. Tra i ROARS a gennaio appena uscito il trailer abbiamo fantasticato su questa opportunità di lavoro … :)

    • Ciao Lupa benvenuta :D

      Purtroppo la realtà la inquadra bene.

      Mi spiace per la tua situazione lavorativa… se metti su un’associazione a delinquere, fammi un fischio :P

      Quando vuoi tornare a commentare a me non dispiace mica :D

  5. Visto oggi. Bel film. Non è poi così divertente come potrebbe apparire dal trailer, o meglio, è divertente ma non è una comicità facile per tutti i palati anche se qua è là c’è qualche gag vagamente cinepanettoniana, sicuramente non è un film demenziale. Comunque è bello, ben sceneggiato e diretto, attori bravissimi e regge sino alla fine senza scemare, anzi direi che il film è un crescendo comico con un finale credibile.

    Quindi, prendere nota su come si fa un bel film divertente in Italia, ingredienti: 25% di Breaking Bad, 20% dei Soliti Ignoti, 10% di Big Bang Theory, 10% di Boris, 10% di Tarantino, tutto condito con un restante 25% di bravura e originalità italica.

    “Smetto quando voglio” entra di diritto nel ristrettissimo gruppo dei film italiani degli ultimi 15 anni che mi sono piaciuti parecchio insieme con: “Tutti giù per terra”, “Romanzo Criminale”, “Mi fido di te”, “Boris”, “Il Divo”, “Le conseguenze dell’amore”, “La sconosciuta”, “La migliore offerta”.

    • Ottimo che ti sia piaciuto.

      No, per fortuna non è demenziale e per fortuna non sbraga dove sarebbe stato facile farlo.

      Io le percentuali le farei leggermente diverse, ma anche così rendono l’idea :D

      • Si, in effetti il 25% finale è un pó basso: facciamo così, abbasso tutte le altre voci di un 5% e lo porto al 50%.

        Comunque vorrei lanciare un appello: VEDETEVI QUESTO FILM!

  6. Lo sapevo, lo sapevoooo! Mi fido assolutamente dei tuoi giudizi e anche questa volta combaciano con i miei. Proprio ieri sera ho detto al maritino che mercoledì, cioè domani vorrei vedere “Smetto quando voglio” perché mi sembrava dal trailer proprio una commedia ben fatta e sicuramente divertente anche se amara. Oggi mi arriva questa conferma quindi ci andrò di sicuro. Adesso vado a scegliere i miei post preferiti per gli Oscar. Thank you.

    • Se vai a vederlo poi dimmi come ti è sembrato… spero di non doverti ridare i soldi :D

      Avevo letto: “vado a scegliere i miei postI preferiti per gli oscar” e ti stavo per chiedere se te ne andavi a Los Angeles XD

  7. Ah ah, invece è bastato stare comodamente seduta sul divano.
    Non appena lo vedo ti scrivo le mie impressioni, tranquillo per i soldi, eventualmente me li potrai restituire in comode rate mensili…
    Ieri sera invece ho visto in anteprima il film “Saving Mr Banks”, a me è piaciuto e anche al marito ma non lo se se è per tutti. A proposito, non c’entra niente con il film ma The space cinema di Rozzano mi è sembrato tristissimo, è solo una mia impressione?

    • Mi sa che Saving MrBanks me lo vedo in settimana. Son curioso.

      Il The Space di RozzAngeles fa schifo sia come struttura, che come personale.
      E’ lercio da far schifo e poi le sale sono costruite male.
      Mi sa, tra l’altro, che sta fallendo, vanno tutti all’UCI di Assago che è lì a 5 minuti.

  8. Bellissimo! Visto ieri sera, concordo pienamente con il tuo giudizio, in più aggiungerei che c’è una colonna sonora strepitosa a partire già dal primo brano. Ovviamente durante la visione del film devi sforzarti a credere che sia tutta una finzione altrimenti se pensi che effettivamente la realtà è proprio quella presentata dal film non riesci a godertelo. Solo una piccola cosa che penso da ieri sera ma non ho ancora appurato con le dovute ricerche: l’eugenolo è una sostanza che viene usata pura dai dentisti che l’acquistano in piccole boccettine, quindi perché ricavare l’eugenolo da tutti quei prodotti di farmacia quando bastava fare un ordine a una ditta di prodotti odontoiatrici? Ma magari sto dicendo una sciocchezza inapplicabile, devo ancora verificare e adesso non ho tempo. E poi sono rimasta un po’ con il fiato sospeso sulla sorte del farmacista, ma è guarito completamente o è passato direttamente al coma come Zinni aveva prospettato? Forse mi è sfuggita qualche frase… comunque mi è piaciuto davvero un sacco

    • Meno male ti è piaciuto… :D

      Allora per l’eugenolo hai ragione, è un anestetico usato in odontoiatria principalmente, ma anche in profumeria per le essenze.

      All’atto pratico è una scusa per far fare la rapina in farmacia, ma si può giustificare con il fatto che non è che chiunque può comprare anestetici medici in grosse quantità.
      Seconda cosa, mi pare avessero solo 2 o 3 giorni, quindi un ordine, per quanto celere, non avrebbe dato poi il tempo di fare tutte quelle pastiglie.
      Terzo, non credo volessero comunque assecondare il Murena (una delle poche volte che Neri Marcorè non mi è dispiaciuto, imitazioni a parte) producendo tutta quella droga.

      Credo che il farmacista non sia entrato in coma, ma si sia bello rincoglionito, mi pare che quando lo spostano da una macchina all’altra si muova con un lamento… :)

      Però non è che puoi farmi fare tutti ‘sti ragionamenti in una volta sola, che poi entro in coma io XD

  9. come si chiama l pezzo house che parte quando il chimico prova per la prima volta la sostanza in bagno della discoteca??il film e stato stupendo

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