Divergent e la morale intelligent

Divergent

Non fare puzzette, mi raccomando!

Completamente fuori target, sprezzante del pericolo intrinseco di infilarsi in una sala di ragazzine, sono andato a vedere Divergent il primo film tratto dall’ennesima serie di libri young adult , tipo Hunger Games, Ender’s GameTwilight o Shadowhunters – Città Di Ossa, per intenderci. Se quest’ultimo non l’avete mai sentito, non preoccupatevi, siete normali, perché non se l’è cagato nessuno.

Inutile dire che ero pronto al peggio, nonostante sulla pagina di Facebook mi dicevano che era bellissimo. Invece mi son stupito un sacco. Primo perché la sala era quasi vuota. Secondo perché i pochi occupanti erano tutto fuorché ragazzine urlanti, anzi, erano piuttosto anziani e piuttosto fastidiosi. Terzo perché il film è interessante e, finalmente, dice una cosa sensata di questi tempi, molto più sensata di quello che si pensi.

Una delle poche cose certe è che viviamo in un mondo estremamente settorializzato e compartimentato. Tutto ha un nome, tutto viene etichettato e anche noi stesi, spesso, per descriverci agli altri ci diamo un’etichetta, che sia la nostra passione, come dicevamo in questo post sull’essere Nerd, oppure il nostro lavoro o mille altre cose.

Adesso siete tutti lì che scuotete il capoccione, facendo no, davanti al computer, vi conosco bene. Però provate a pensare un po’ a quando vi presentate, cosa dite: “Mi chiamo Pinco Pallo e sono architetto…” oppure “Mi chiamo Pinco Pallo e faccio l’architetto…“?

Tra “sono” e “faccio” c’è una bella differenza, non credete? Bene, ora potete cambiare modo di presentarvi.

Mentre questa cosa, per noi che siamo grandi, può essere un giochetto, per i giovani penso sia un bel problema. Tra social, film, telefilm, televisione e tutto quello che volete, sono bombardati da una miriade di input che suggeriscono come dovrebbero essere o chi dovrebbero essere.
Alti, belli, magri, truccati così e cosà, le zeppe trampolate, i leggings i jeggings e tutto il resto. È un discorso che torna sempre.

Divergent - Cheppalle!

Ammazza che pippone che sta a scrivere!

Oggi i ragazzini non sanno più da che parte voltarsi, rinunciano a capire come sono fatti e trovano la loro identità entrando a far parte di un gruppo. Per esempio, quando ero giovine io, eravamo solo fans dei Guns e degli Iron c’erano le fan dei New Kids On The Block, dei Take That. Oggi ci sono le Biberons Beliebers, le Directioners e le Revengerettes, conosciute anche come Chreddiers, non a segnalare la loro passione, ma a segnalare l’appartenenza a un gruppo devoto a quel cantante o a quel gruppo.

Revengerttes

Le Revengerettes. Riuscite a indovinate quale mi sono fatto?

A scuola non va tanto meglio. Spesso si è costretti a seguire i piani di studi imposti dai genitori, senza soddisfare i propri gusti o le proprie inclinazioni, per amore famigliare, per non deluderli o semplicemente perché non si sa quali siano i propri gusti o le proprie inclinazioni.

Divergent parla proprio di questo. Per una volta non fornisce un modello da seguire cotto e mangiato, facile facile, ma dice proprio che non esistono modelli da seguire se non noi stessi.
Non esiste una classificazione di chi siamo e cosa vogliamo. Non bisogna per forza dar ragione ai test che dicono per cosa siamo portati se pensiamo che si sbaglino o se non ci sentiamo rappresentati da quel risultato.

Divergent - Salto

– Mo se non comincia a parlare del film mi butto di sotto!
– Avvertici quando arrivi.

Non bisogna lottare contro il potere costituito solo perché è giusto farlo o perché essere ribelli fa figo. Ma bisogna lottare per imporre ciò che siamo, se riteniamo che sia giusto, a discapito dei desideri degli altri, di quello che vogliono i nostri genitori e parenti e di quello che ci impone la società.
Non bisogna fare per forza sesso con l’oggetto della nostra infatuazione, se non ci sentiamo pronti, se non siamo sicuri di quello che proviamo, se non ne abbiamo voglia e se dobbiamo ancora capire quello che davvero vogliamo. Il sesso non deve essere per forza la conseguenza naturale di una cotta, come mostrano praticamente tutti i film, ma è una scelta che si può anche non fare, se si hanno dei dubbi o delle idee diverse a proposito.

Divergent - Tatuaggi

Oh, ma Zzio, fattelo un tatuaggetto sulla schiena!

La cosa davvero importante è far uscire la nostra personalità. Capire quello che vogliamo e, se mai non fosse un’impresa improba, capire chi siamo, in un mondo che ci spinge da una parte e dall’altra, abbagliando con promesse e dettando modelli irraggiungibili e fuori dalla nostra portata.
L’unico vero modello da seguire sono le nostre idee.

Divergent - Palloni

L’attacco dei palloni assassini

Cinematograficamente Divergent non mette in scena niente di nuovo nel panorama della fantascienza distopica.
Prende un po’ qua e un po’ là, shakera e serve in un bel bicchiere con lo zucchero sul bordo, l’ombrellino e la fetta d’ananas su un lato. Carino, ma niente che non abbiamo già visto o assaggiato in altri millemila fil del genere.
Divergent usa i soliti personaggi costruiti a tavolino, le solite situazioni e tutta quella serie di cliché che la narrativa del genere propone ciclicamente: il figaccione burbero che rivela un cuore d’oro.

Divergent - Quattro

Siccome James Franco costava troppo, abbiamo usato la sua copia economica

Quello con la faccia da stronzo che poi si rivela davvero stronzo.

Divergent - La faccia da stronzo

Se uno ha un nome da fighetta come Jai Courtney non deve per forza compensare con quella faccia lì

La ragazzetta sfigatella e comune che si rivela essere speciale, tanto da cambiare le cose.

Divergent - Shailene Woodley

La posa plastica tipica da ragazzetta sfigatella

Il gombloddo complotto telefonatissimo.

Divergent - Il Gombloddo

Ma questo è un gombloddo!

Di nuovo c’è che Divergent racconta le cose spargendo qua e là una manciata di ironia vera, che non si risolve nelle solite battutine del cazzo, e che è stata l’altra piacevole sorpresa… se solo ce ne fosse stata di più.

Al di là di tutte le banalità, della prevedibilità e dei miei preconcetti all’entrata in sala, Divergent mi è piaciuto davvero. Mi è piaciuto per la morale, per il suo proporre il perseguimento della libertà di essere, più che un modello di personaggio. Non a caso  è di un anonimo e un insipido spiazzante.

Divergent - Cast

Signori, gli è piaciuto il film e noi siamo stati testimoni di questa cosa!

Divergent sarebbe il film che vorrei far vedere alla mia ipotetica figlia sedicenne, accompagnandola al cinema in prima persona.

 

 

Tutti i film di cui ho parlato:

Nerdcensioni

 

 

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

23 pensieri su “Divergent e la morale intelligent

  1. Bravo MrC! L’importante è sempre lasciare a casa i “preconcetti” perché anche quelli ci vengono imposti dalla società. Ormai etichettare un libro Young Adult è dato dal fatto che la protagonista è una ragazza di 16 anni. Poi chi se ne frega se nel libro vengono trattate tematiche sociali e non è solo una serie di sciorinate su quanto è figo e impossibile il bello di turno.
    Vabbè, si vede che ho amato i libri? Sì, si vede.
    Sul film non posso dire molto, ci vado mercoledì.
    Però visto che è “arrivato” anche a te, sono sicura che non rimarrò delusa.
    Forse esagero, ma c’è una remota possibilità che tu possa leggere pure i libri? :P

  2. Visto settimana scorsa e mi chiedevo se avrei visto una tua recensione e quando l’avrei letta!
    Premetto che anche io all’entrata al cinema ero pronta a sorbirmi la solita storia della ragazzetta che si rivela speciale, fa girare la testa al bel ragazzetto di turno e poi fa scoppiare la rivolta-guerra civile-rissa nel bar…
    In un certo senso ho visto proprio quello che mi ero aspettata, ma a differenza di altre saghe (non voglio togliere nulla a Hunger Games, che non è male) concordo sul fatto che in questo film ho visto una sorta di specchio della società moderna… tutti ad identificarsi con un’etichetta e chi non corrisponde viene scartato ecc…
    Morale? Ero andata a vederlo perché un sabato pomeriggio mi annoiavo da morire e sono tornata a casa che volevo buttarmi da palazzi alti venti miglia e lanciarmi da un treno in corsa… scherzi a parte, come anche tu hai detto, questo film mi ha detto qualcosa in più di tutta quella serie di saghe che al momento vanno tanto di moda (non tengo conto di Ender’s Game, perché quello è stato scritto quasi trent’anni fa, quindi per me non fa parte di tutta quella serie di libri che stanno uscendo ora)…
    Di sicuro è un film che guarderò volentieri quando uscirà in DVD.

    • Io parlavo di Ender’s Game il film, che i libri non li ho letti, e almeno al cinema non esce dai binari degli young adult. Se poi andiamo a vedere pure gli Harry Potter sono di quel genere e forse è stata proprio la Rowling a dare il là, benché poi abbiano fatto di peggio.

      A me però non ha proprio esaltato come film, però il senso generale lo risolleva. :)

      • Ender’s Game rimane sempre un libro per young adult, ma non lo conto proprio perché è stato scritto svariati anni fa, quindi non si può dire che segua la moda… il film invece non l’ho ancora visto…
        A me il film non è che abbia esaltato (forse ho dato questa impressione) ma siccome tendenzialmente se ci ficcano dentro un mucchio di azione e gente che fa parkour estremo come in questo e se poi ci mettono una morale, allora difficilmente non mi piacerà…
        Il film mi piaceva, ma avrei preferito se avessero tolto tutti quei cliché dei film alla moda in questo periodo…
        Per il resto, però, mi è piaciuto… contando che ero andata a vederlo tremendamente annoiata e di cattivo umore, con un sacco di pregiudizi… è probabilmente questo il motivo per cui mi ha esaltato così tanto :)

    • Hai ragione Mauro. Stavolta mi è scappata la mano e mi è partita una paternale patetica. La prossima volta sto più attento, è che ormai avevo pubblicato e non mi andava di riscriverlo :P

  3. Questo film era proprio fuori dai miei radar.
    Non sapevo manco che esistesse.

    Così, a naso, non mi attrae granché
    nonostante una morale che, a quanto pare, risulta interessante.

    • Non credo che ti potrebbe piacere, come dico alla fine del post è sempre la solita roba, però stavolta il senso fa la differenza. Rimane comunque un film di fantascienza distopica abbastanza banale nella messa in scena.

  4. dal trailer ho visto solo una brutta copia di hunger games, che non mi é garbato. magari un giorno lo vedo. Lui é tremendo ha una faccia da stoccafisso, lei una volta era piu carina, faceva un telefilm ridicolo per teenager su mtv, ed é stata scartata come Mary Jane in Amazing Spideman 2 (magari é una fesseria, ma l’ho letta da qualche parte). Dai, spogliarsi dei pregiudizi é difficile, ma qualche volta premia, ci proveró!

    • Alla fine ‘sti film si assomigliano un po’ tutti, quello che cambia è, appunto, il senso e questo mi è piaciuto per quello.

      Sì, la Woodley è stata MJ in SM2, ha proprio girato le scene, ma poi è stata scartata in fase di montaggio. Per fortuna.

      Spogliarsi dei pregiudizi è difficile, ma se il film aiuta allora si può fare. Certo se le cose sono fatte troppo male è impossibile :D

  5. Credo che recupererò questo film quando uscirà in tv, non ho voglia di pagare il biglietto perchè sprecherei i soldi visto che passerei tutto il tempo a cercare di stabilire: ma la Woodley è figa oppure è cessa?

  6. Io l’ho visto senza preconcetti (non credo neanche di aver visto il trailer) e l’ho trovato… L’opposto di quello che ci hai visto tu. Se avessi speso soldi per vederlo al cinema mi sarei incazzato di brutto.

    Arrivato alla mia età ed esperienza direi senza rimpianto che questo film spegne la mente dello spettatore.
    Evidentemente non ricado nel target verso cui era destinato.
    Sembra quasi che non abbiamo visto lo stesso film.

    • Concordo che il film è banale, come struttura e avvenimenti. Concordo che io e te siamo completamente fuori target e, infatti, ero tipo l’unico adulto di sesso maschile in sala.

      Però, quello che mi ha colpito, è che tenta di dare un minimo di morale non banale alla storia. Tenta di dire qualcosa di non scontato. Non è l’ennesimo young adult senza arte né parte. Per dire, se avessi una figlia 13nne questo glielo farei vedere, Twilight no.

      Poi non significa che che è un bel film. I bei film sono completamente diversi. :)

      • Giusto. Comunque mi sono divertito quasi di più con Twilight (che spensi a metà film), in questo Divergent i messaggi che tu hai trovato interessanti purtroppo vengono martellati nella testa dello spettatore (perché i cinematografari pensano che gli adolescenti siano stupidi e vadano imboccati) e sono presentati con tutta la banalità del caso, queste sono le cose che me li fanno odiare, anche se fossero bei messaggi.

        Per me è stata una grande piallatura di coglioni come diceva Funari di Guzzanti, me l’hanno fatto come ‘e bbambole!
        C’è stato un punto a 1h15minuti in cui io guardato con rassegnata disperazione la barra temporale notando che ancora niente di niente era successo e che allo stesso minutaggio, in autori come Kubrick, a questo punto era già successo di tutto e in un qualsiasi film anni 80 la storia starebbe già volgendo al termine con soddisfazione e maestria. In Divergent c’era solo la pialla a 1 ora e 15 minuti.

        Verso la fine ho esclamato al mio compagno di visione: ma noi che film ci guardavamo quando eravamo adolescenti? Non ricordo che merdacce simili fossero popolari. C’era Jurassic-fottuto-Park tra i film popolari degli anni 90! Dagli anni 80 i film di John Hughes… che è sta roba inconcludente?

        Scusa se mi vengo a sfogare su nerdsrevenge, l’adattamento italiano non aveva niente di sbagliato quindi non ho neanche la scusa morale per lamentarmene sul mio blog. Vengo a rompere le scatole qui.

        Immagino che i due sequel per farne una trilogia siano d’uopo. :/

        • Non fraintendermi, concordo con ogni cosa che hai detto.

          Quando noi eravamo in età da young adult, per fortuna, non erano ancora stati inventati :D

          Comunque oggi sono andato a vedere 1 Milione Di Modi Per Morire Nel West e, ti assicuro, che è forse uno dei peggiori film di sempre. Una merda apocalittica, dopo quello puoi solo morire davvero.
          Il doppiaggio è la ciliegina sulla torta, una cosa aberrante. Giuro.

          • Mio dio, presentato così adesso mi tocca soltanto vederlo… In copia pirata.

            Si avevo sentito che era una cosa aberrante. Non avrei neanche speso un penny per vederlo ma immagino che tu abbia i tuoi doveri verso gli utenti che si aspettano una recensione. Ti dovrebbero dare una medaglia al coraggio.

            Un giorno dovremo vederci un film insieme noi due.

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