Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo – Nuovo Cinema Amarcord

Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo

Il Nuovo Cinema Amarcord torna a parlare di fantascienza con uno dei film meno fantascientifici del genere: Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo.

Questo è un film coraggioso, per tanti aspetti, e in controtendenza per il periodo in cui è uscito.

Per cui, cari membri del Club Nostalgici, preparatevi a incontrare gli alieni.

Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo è un film del 1977 scritto e diretto da Steven Spielberg.

Spielberg veniva dal successo strepitoso de Lo Squalo, un film a forte tinte horror che aveva incassato un fantastilione di dollari, entrando di prepotenza nell’immaginario collettivo e influenzando tutta una serie di altri sulla sua falsariga, oltre ai sequel.

Grazie a quel successo, la Columbia lo ingaggiò per dirigere un film di fantascienza, sugli incontri con gli alieni, lasciandogli piena libertà. La storia avrebbe dovuto parlare di un pilota di caccia americano che, dopo un incontro con un U.F.O., si mette a capo di una sezione segreta che si occupa proprio di incontri con forme di vita aliene.

Spielberg rifiutò e scrisse di suo pugno Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo, basato su un’idea che aveva fin da giovane, sviluppata dopo aver assistito ad una pioggia di meteore, e di cui aveva già realizzato un film amatoriale.

La storia del film è semplice e lineare: gli alieni arrivano sulla terra e cercano un contatto con noi. Un uomo qualunque assiste a un loro passaggio e ne rimane ossessionato al punto di perdere lavoro e famiglia per riuscire ad avere un secondo contatto.

Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo - Osessione

Una delle scene che mi è sempre rimasta impressa… adoro il purè!

L’intento di Spielberg non era tanto mettere in scena gli alieni, i dischi volanti e, in generale, il solito film di fantascienza pieno di effetti speciali, sparatorie e astronavi che volano nello spazio. Quello che voleva fare era mostrare la meraviglia, lo stupore e la voglia di scoprire l’ignoto dell’uomo comune.
Lui stesso dichiara, a riprese ultimate: “Volevo che Incontri ravvicinati del terzo tipo fosse una storia molto semplice, vissuta da una persona qualunque, che doveva essere testimone di un evento straordinario, un’esperienza sconvolgente e ossessionante, di quelle che cambiano completamente la vita.

Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo - Luci nel cielo

Manifestazioni aliene

Spielberg lo fa in modo molto furbo e intelligente.
Il titolo del film è preso da una classificazione autentica degli incontri con gli alieni stilata nel 1972 dall’ufologo Josef Allen Hynek e significa che c’è un avvistamento sia dell’U.F.O. sia di essere animati.
La locandina del film suggerisce la presenza di alieni.
Il film non mostra né gli U.F.O., se non per brevi istanti, né gli Alieni veri e propri, se non alla fine.
Lo spettatore, andato al cinema per vedere U.F.O. e alieni, perché abituato a questo tipo di film di fantascienza, invece vede solo dei segn: aerei che riappaiono dopo mezzo secolo, musiche pentatoniche incomprensibili, scienziati che si arrovellano per capire cosa stanno cercando di comunicare, il rapimento di un bambino e veloci luci nel cielo.
Tutta la vicenda è incentrata sulla discesa nell’ossessione di Roy Neary, Richard Dreyfuss, e il suo progressivo distaccamento dalla realtà. Il pubblico quindi è costretto a vivere la sua stessa vicenda e immedesimarsi nella sua ricerca, nella sua voglia di sapere e vedere. Il pubblico viene portato a provare le stesse emozioni di Roy, fino a provare la stessa meraviglia nel finale in cui tutte queste curiosità vengono rivelate e finalmente si vede ciò per cui si è pagato il biglietto: il sense of wonder.

Senza contare la dicotomia tra uomo comune, chiamato direttamente dagli alieni, e gli scienziati che invece si arrovellano il cervello per capire cosa vogliono comunicare. Fino al trionfo finale dell’uomo comune che viene scelto, in mezzo a ente addestrata apposta, per essere portato via, con l’ammissione dello scienziato Lacombe, François Truffaut, che dice a Roy Neary: “Io la invidio.

Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo - Astronave Madre

L’arrivo dell’astronave madre è epico

Secondo me è geniale.

All’inizio dicevo che Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo è un film coraggioso e in controtendenza e il motivo è questo. Tutti erano abituati a vedere film di fantascienza espliciti, in cui il mondo doveva difendersi da alieni brutti e cattivi, oppure si combatteva nello spazio in un marasma di specie diverse, d’altronde Guerre Stellari dell’amico George Lucas è proprio del 1977.
Invece Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo mette in scena un tentativo di contatto pacifico con noi esseri umani. Niente guerre, niente morte e distruzione. Addirittura i governi si alleano e non per attaccare, ma per capire.
È un approccio nuovo e singolare alla fantascienza comunemente detta e concepita, talmente singolare e fuori dagli schemi che Ray Bradbury, mica l’ultimo pirla che passa per strada, l’ha definito: “Il miglior film di fantascienza mai realizzato.

Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo - Attesa

Chissà cosa accadrà…

Il pubblico ai tempi ha apprezzato, facendo incassare al film oltre 330 milioni di dollari in tutto il mondo. Una cifra altissima per l’epoca, soprattutto per un film partito con il piede sbagliato, dalla produzione difficoltosa e fuori dai canoni del genere.
Il budget iniziale era di 2,7 milioni di dollari e Spielberg, parsimonioso e amante della messa in scena minimale, è arrivato a spenderne 19 e mezzo. Tanto da far dire al produttore John Veich: “Se avessimo saputo prima che sarebbe costato così tanto, non credo che l’avremmo fatto.

Poi, Spielberg, per ringraziare il pubblico, qualche anno dopo, ha diretto E.T. dove gli alieni tanto buonini si vedono dall’inizio alla fine del film.

Una delle curiosità che preferisco legate al film è quella, raccontata dallo stesso Spielberg, in cui Lucas, in depressione perché Guerre Stellari era stato bollato da tutti come un flop prima ancora dell’uscita, era andato a trovare l’mico Steven sull’immenso set del finale di Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo. Lucas vedendolo si era buttato ancora più giù, in quanto in Guerre Stellari ci aveva investito fino all’ultimo centesimo che aveva ed era convinto che Incontri Ravvicinati avrebbe fatto un successo strepitoso al contrario del suo film.
Disperato Lucas chiede a Spielberg se gli va di scambiarsi il 2,5% degli incassi dei rispettivi film, così anche se Guerre Stellari fosse stato un flop non sarebbe andato a vivere sotto i ponti.
Steven ovviamente accetta per amicizia e, a tutt’oggi, entrambi continuano a guadagnare dai rispettivi film, anche se cedo che Spielberg abbia atto l’affare migliore.

Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo - Sense of Wonder

Li facevo più alti

Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo per me è stato l’ennesimo film visto da piccolo, disprezzato, e poi capito pienamente in età adulta. La prima volta era un film noiosissimo dove non si vedeva niente e che facevo fatica a seguire, crescendo ho imparata a capirne le sfumature ed apprezzarle.
Per esempio non capivo al musichetta con cui gli alieni cercavano di comunicare e il finale mi sembrava una mega partita a Simon tra umani e alieni. Solo dopo ho capito che Spielberg cercava un modo per rendere cinematografico un linguaggio universale, che la matematica non è visivamente facile da rendere. La musica e i colori invece fanno molta scena visti sullo schermo e, chi suona lo sa, la musica è matematica espressa in suoni.

Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo - Cary Guffey

Il bambino alieno degli anni ’80 per eccellenza… fino all’arrivo di D.A.R.Y.L.

Il bambino, Cary Guffey, era quello di Uno Sceriffo Extraterrestre… Poco Extra E Molto Terrestre con Bud Spencer. Ero convinto che il ragazzetto fosse davvero alieno o che lo fosse diventato. Pensavo fosse stato sostituito sulla nave da un clone. Anche perché effettivamente assomigliava di brutto all’alieno che si vede alla fine del film.

Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo - Alieno

Finalmente si vede l’alieno… che assomiglia al bambino

Mie paranoie infantili a parete, la versione che preferisco di Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo è quella originale, uscita nel 1977.
Nel 1980, visto il successo, la Columbia ha fatto fare a Spielberg una versione speciale del film da rimandare al cinema, così da guadagnare qualche altro spicciolo.
Steven ha quindi montato alcune scene eliminate nel film, come ad esempio quelle all’interno dell’astronave aliena. Nel 1997, per l’uscita in home video, Spielberg ha prodotto una Collector’s Edition con un altro montaggio. L’unico modo di averle tutte e tre è prendere il DvD del 2007 uscito per il trentennale.
Le scene aggiunte nel 1980, quelle sull’astronave, mi tolgono la magia e il senso del film che non deve mostrare, ma solo far intendere, adoro il fatto di non vedere e poter solo immaginare l’interno perché, vedendolo, mi sembra banale. Questo nonostante Spielberg sia convinto che la seconda versione sia un film migliore.

Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo non è un fil che rivedo volentieri, per quanto mi piaccia, per via della sua semplicità e della sua lunghezza. O meglio, se capita lo rivedo, ma non lo vado a cercare, a meno che non sia un’occasione speciale, come questa e per far contento il Club Nostalgici faccio tutti gli sforzi possibili.

 

 

Tutti i film del Club Nostalgici:

Nuovo Cinema Amarcord

 

 

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

15 pensieri su “Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo – Nuovo Cinema Amarcord

  1. Allora.. Devo farti una confessione: possiedo il dvd di questo film da qualche anno ormai (era in allegato a qualche rivista…) ma tra un film al cinema ed una serie tv a casa, ho sempre rimandato la visione.
    Quindi colgo l’occasione per vedermelo stasera e leggere questa recensione domattina! :)

  2. Quando ero piccolo invece ne sono stato profondamente affascinato. Solo da grande poi ne capii il perché… Perché Spielberg all’epoca ci sapeva fare! Rischiava tutto e spesso riusciva, almeno visivamente.
    A differenza di Guerre Stellari che veniva da un altro mondo, “Incontri” è un film tipicamente anni 70, sia nelle tempistiche che negli intenti… Solo che dietro la cinepresa c’è una mano d’oro che azzecca molti elementi, facendolo non solo affiorare ma separandolo nettamente da molti altri film dozzinali di quell’epoca… Dando poi nuova linfa al genere che dopo “capolavori” come “La Fuga di Logan” era quasi al collasso.

    Anche io non lo ricerco attivamente ma se passa in tv non mi dispiace dargli un’occhiatina. Non sapevo neanche delle scene aggiunte. L’interno della nave sicuramente sarà stato mostrato perché la gente sul finale nel 1977 avrà urlato “facce vedé deppiù, so du’ ore che ce stamo a rompere li cojoni!!!!”.

    Spielberg si sarà fregato le mani fino a sanguinare su quel 2,5% quando ha sentito degli incassi di Guerre Stellari

    • Sì, incontri è stato veramente originale in un genere appiattito.

      Mah, non so se sia per il pubblico, credo fosse per il fatto che, anche se uscito in Novembre che la bassa stagione del cinema americano, ha decuplicato quanto avevano speso, quindi ributtarlo in sala penso sia stato un tentativo di raggranellare altri soldi in un periodo in cui l’home video non era così diffuso come oggi.

      Credo proprio che quel 2,5% sia stato il miglior incasso di Spielberg di sempre :D
      Considera che Steven era uno di quelli che diceva a Lucas che Guerre Stellari, per quanto gli piacesse, sarebbe stato un disastro al botteghino… diciamo che era convinto di fare la carità al suo amichetto :D

  3. Ricordo di aver voluto vedere questo film alle elementari, imbastendo un pigiama party con le mie amichette, e pigiama party fa imprescindibilmente rima con horror (non a caso un paio d’anni dopo organizzai un altro pigiama party proponendo alle suddette amichette Nightmare 2 e Halloween H20… gradirono tutte molto)
    Come si potrà immaginare, Incontri ci deluse moltissimo, non ne capimmo nulla e ci annoiammo a morte. Segnalo comunque come, grazie al potere dell’autosuggestione e del desiderio adrenalinico, riuscimmo ad avere strizza per tutta la notte.
    Oggi questo tuo post mi ha fatto venire la sana curiosità di rivalutarlo con occhi da adulta, quindi il tuo lavoro è andato a buon fine! ;)

    • Io le maratone horror con gli amici le facevo alle medie.

      Poi tutti a fare i fighi che non ci spaventavano, ma dentro morivamo XD

      Sì, se ti capita, riguardalo, tieni conto che dura più di 2 ore, però se te lo faccio rivalutare, son contento :D

    • Un pochino sì, anche da scritta… però io sono peggio, avessero fatto cantare me per comunicare con gli alieni, penso che sarebbero scesi armi in pugno, pronti a vaporizzare la razza umana :D

    • Due anni dopo, quelle celebri note si sarebbero sentite anche in «007 Moonraker – Operazione Spazio»: i toni della tastiera su cui James Bond e Holly Goodhead digitano il codice per l’apertura di una porta.
      (Ma lì, per forza di cose, erano ben più significativi i richiami a «Star Wars»).

  4. questo é uno dei film che da bambino mi ha più affascinato e impaurito, dopo averlo visto ero lì a sognare ad occhi aperti e immaginare altri mondi con le lego space; l’ho rivisto da poco, dopo molto tempo, e a parte molte cose che all’epoca non afferrai, la sensazione é sempre quella
    Bella Chreddy!
    p.s. tra il punta e clicca di indiana jones, l’inizio di monkey island (anche se c’entra meno), ET, incontri ravvicinati ecc.. quando guardo un cielo stellato particolarmente bluastro e nitido con luna luminosa, associo tutte le idee e penso immediatamente a Spielberg

    • Ahahahah, anche io quando vedo una bella luna piena penso a Spielberg… e comunque non dimenticarti il logo della Dreamworks, la luna con il bambino dentro che pesca, che anche quella è fondata da lui.
      Che Spielberg fosse ossessionato dal nostro satellite?

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