Godzilla, le dimensioni contano, ma bisognerebbe saperle usare

Godzilla

Lunedì e martedì sono stato a Roma perché sono stato invitato all’anteprima di Godzilla, con apericena annessa dopo lo spettacolo.

C’erano pure Doc Manhattan, Zerocalcare e Giacomo “Keison” Bevilacqua. La crème dell’internet. Cosa ci facessi io mischiato a questa gente è una domanda che non mi sta facendo dormire da due giorni.

Comunque a Roma mi sono visto questo nuovo, attesissimo Godzilla, con il cuore che da una parte batteva per i ricordi d’infanzia e dall’altro tremava per il ricordo del Godzilla di Roland Emmerich del ’98.

Nel post, come al solito, non ci sono spoiler.

Godzilla è forse uno dei mostri più famosi del cinema. Il padre di tutti i Kaijū tornati alla ribalta con Pacific Rim di del Toro.

Non li dimostra, ma Godzilla è nato nel 1954 in Giappone sulla scia del terrore per il nucleare che nutrivano i giapponesi all’epoca. Succede che se ti radono al suolo due città con le bombe atomiche, poi ti spaventi un minimo.
Comunque il primo Godzilla ebbe un successo letteralmente mostruoso e cominciarono a farne sequel su sequel, invadendo i cinema di tutto il mondo, inventando nuovi amici e nemici di Godzilla e conquistando i nostri cuoricini Nerd. Che se metti sullo schermo una roba enorme, che sembra un incrocio tra un dinosauro e un orso, spara Fiato Atomico dalla bocca, combatte contro altri mostri enormi e distrugge città, i cuoricini Nerd li hai conquistati senza nemmeno sforzarti troppo, anche se le città sono di cartapesta e i mostroni enormi sono delle tute di gomma.

Godzilla - 1954

La perfezione fotorealistica degli anni ’50

Però poi gli americani sono sempre stati invidiosi di Godzilla. Hanno sempre detto: “Non è giusto che i giappo si sono inventati una roba così figa alta 50 metri, e noi sono un gorillone alto 7“, non sapendo che Godzilla, nelle intenzioni di Tomoyuki Tanaka, era ispirato proprio al King Kong del 1933. Infatti il nome giapponese è Gojira, contrazione di Gorira (gorilla) e Kujira (balena), poi traslitterato in Godzilla, anche se mi pare che nei film giapponesi il nome Godzilla venga pronunciato.

Quindi gli americani, al grido di: “Noi lo sappiamo fare meglio!“, hanno preso i diritti del mostrone e ne hanno fatto una versione nel 1998 diretta dal re dei disaster movie Roland Emmerich. Il risultato, infatti, è stato un film disastroso, con una specie di velociraptor enorme che non uccide assolutamente nessuno e le uniche vittime sono causate dalla pessima mira dell’esercito.

Godzilla di Roland Emmerich

Ha imparato ad aprire le porte… bussando piano

Un altro tentativo, al grido di: “Ci siamo sbagliati, ora lo facciamo davvero meglio!“, era quasi obbligatorio ed ecco il Godzilla del 2014.

La regia è stata vinta sul campo da Gareth Edwards grazie al suo film del 2010 Monsters, un film minimalista sui mostroni enormi visti da due ragazzi che cercano di tornare negli Stati Uniti dall’America del Sud. Con un budget di soli 800 mila dollari, il film deve essere per fora minimalista e i mostroni enormi quasi invisibili.

Gareth Edwards con Godzilla adotta lo stesso approccio: farci vivere la vicenda dagli occhi di persone normali. Solo che con 160 milioni di dollari non puoi fare un film minimalista.

Il film comincia bene, mette addosso la tensione e prepara egregiamente alla futura distruzione che tutti son lì ad aspettare con l’acquolina in bocca.
Ci sono le spiegazioni scientificamente plausibili di tutte le robe assurde, tipo i mostri giganti; c’è un momento che funziona egregiamente a livello emotivo; c’è pure la spiegazione del nome Godzilla; c’è tutta la preparazione alla distruzione.

Godzilla - Bryan Cranston

Ostia, quanta roba, chissà quando si mangia…

Insomma c’è tutto quell’insieme di antipasti e stuzzichini che servono a preparare l’appetito per il piatto forte, solo che il piatto forte non arriva. O meglio, arriva, ma sono assaggini anche di quello e la portata vera e propria si fa attendere lungamente e quando finalmente arriva il piatto sei già pieno delle cose che hai piluccato prima e sei anche un po’ stufo di stare seduto a tavola.

Godzilla - Aaron Taylor-Johnson

Ho visto una cosa…

Ed è un peccato vero, perché poi ci sono un paio di scene che funzionano davvero e che sono quelle scene che uno ha pagato il biglietto per vedere, solo che arrivano tardi e quasi fuori tempo.
Arrivano quando vorresti prendere il regista e chiedergli: “Scusi, signor Gareth, ma è previsto che si veda Godzilla nel suo film su Godzilla?“.

Godzilla - Elizabeth

Ma vaccagher….

Arrivano dopo che per un ora e mezza hai intravisto qualcosa e che Edwards ti ha letteralmente chiuso le porte in faccia mentre stavi per ammirare lo spettacolo della distruzione. In una, in particolare, in sala degli irriducibili hanno anche provato a far partire un timido applauso che però si è spento subito senza prendere piede.

Così Godzilla alla fine non è brutto e non mi è dispiaciuto.

Godzilla - Elizabeth Olsen

Uh, Signur d’amur acces!

Gli spiegoni scientifici ci stanno, Bryan Cranston fa il suo lavoro, si sorride sugli strampalati piani dell’esercito, si sopportano pure Aaron Taylor-Johnson ed Elizabeth Olsen (qui marito e moglie e in Avengers: Age Of Ultron fratello e sorella, a volte il destino è simpatico), ma quello per cui uno è andato al cinema si vede un po’ poco. Ed è un vero peccato perché poi Godzilla, graficamente perfetto, imponente e mastodontico nei suoi 106 metri e spicci d’altezza, è protagonista di un paio di scene davvero belle, ma c’è tutta una parte centrale da digerire per arrivare a vederle e soprattutto sono due di numero.

Un po’ poco per noi avidi Nerd che volevamo vedere la distruzione di massa.

Godzilla - Golden Gate

Chiamato?

Piccola postilla sul 3D, come al solito è ininfluente. Rende bene sugli elicotteri che volano, ma ben poco per il resto, Godzilla compreso, vedete voi se sfruttare la Settimana del Cinema per pagare poco ilfil in 3D, o rinunciarci completamente.

 

 

Tutti i film di cui ho parlato:

Nerdcensioni

 

 

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

76 pensieri su “Godzilla, le dimensioni contano, ma bisognerebbe saperle usare

    • Ahahahahah, l’ltra sera mi hano fatto un po’ tenerezza, significavano da una parte: “oh, finalmente!” e dall’altra la non reazione era: “non ce ne frega più un cazzo!” :D

  1. Io mi sto organizzando per vederlo in gruppo con gli appassionati giovedì… NO 3D!!! :D
    Grazie per questa tua recensione, la stavo aspettando! Cercherò di spilluzzicare meno all’inizio per arrivare ben preparato alle portate finali con le quali riempirmi… gli occhi! :)

    • Guarda, fai così, vedi la prima mezz’oretta, vai a farti un giro, ti prendi una coca, due pop corn, poi torni nei 20 minuti finali. La parte in mezzo te la fai raccontare in breve :D

      • Visto e devo dire che mi è piaciuto molto! Anche alla sala visto che tanta gente esultava ed applaudiva, soprattutto in certe scene che non posso dire per non fare spoiler anche involontari o preannunciati!
        Riconosco che ci sia un po’ di calo in mezzo, ma a mio avviso è tutto preparatorio al finale in cui finalmente si vede Godzilla in tutto il suo splendore!
        Per me è stato molto bello e da consigliare in visione al cinema!!! :)

  2. Ok, si vede poco Godzilla e le scene belle sono solo due e arrivano un po’ tardi.
    Però Godzilla si vede? Le scene arrivano e sono belle?
    Perfetto, a me basta :)

    Poi adoro gli spiegoni scientifici. Adoro i cataclismi. Adoro poter entrare nelle stanze dei bottoni in cui si prendono le decisioni che influiranno sul destino del mondo.
    Il trailer fomenta abbastanza. In aggiunta al fomento di base che la parola Godzilla innesca in qualsiasi nerd degno di chiamarsi tale.. be’… sono fomentato un bel po’!

    Sicuramente lo vedrò.
    Se mi è piaciuto quello del 1998, questo mi farà schizzare il sangue dal naso, probabilmente :)

    • Bada bene, non ho detto che è brutto, tutt’altro, solo che… niente, ne riparliamo quando l’hai visto :D

      In confronto a quello di Emmerich questo è un capolavoro! :D

  3. Comprati già i biglietti per giovedì sera in sala energia, chi se lo lascia scappare a 3€!
    Mi aspetto molto, non vedo l’ora!!
    @Valerio: allora non sono il solo a cui è piaciuto anche quello del 1998 XD

    • Ottimo, in sala Energia alcune scene dovrebbero rendere di brutto.

      Mettiti le bretelle alle mutande che con l’audio dell’Arcadia, rischi che i bassi te le sfilino… ;)

      • Confermo oggi l’abbiamo visto all’Arcadia, in sala Energia, le poltrone tremavano…cmq spettacolo puro, ci è piaciuto tanto!

        Spoiler
        nn ho ben capito cos’ha sputato Godzilla? Energia elettrica? Nn l’ha sputata subito perché voleva giocare un po’ con i suoi amici insetti?!

  4. Sono felice di aver letto la tua recensione…per quanto mi riguarda gli elementi per vederlo ci sono….
    Pure alla prima a Roma…stai diventando un personaggio di rilievo MrChreddy o meglio lo sei sempre stato ma…ok STOPPPPPPP stalking in agguato :-)

    P:S. Anch’io non vedo l’ora di vederlo…all’Arcadia of course!

      • Ovviamnete scherzo. Non urlo al capolavoro da almeno 10 anni…ahahahah

        Però da quello che ho letto in questi mesi e da quello che leggo da te l’idea è quella di un Monster Movie d’altri tempi. Diciamo da anni settanta.
        Quindi capisco la delusione di chi è abituato ormai ai blockbuster moderni dove dopo 10 minuti si inizia a picchiare e non si smette più fino alla fine.
        L’idea di giocare sull’attesa più che sul mostro che spacca tutto già di partenza mi piace.
        Tutto sta poi a vedere come è stato realizzato.
        Edwards in Monsters mi era piaciuto abbastanza. Bella l’idea ma a volte un pò lenta la realizzazione.

        • Infatti, secondo me, è un problema di ritmo e lunghezza del film.

          Comunque, quello che volevo dire con la mia risposta, è guardalo, poi ne parliamo, che non voglio fare spoiler :)

          • Visto.
            Mi rimangio tutto.
            Una grande delusione.
            Pathos zero (a parte i primi 30 minuti), zero ritmo e zero interesse per le vicende del protagonista.
            Più che il film di Godzilla (di cui non sono nemmeno una grande fan) sembrava il film dei MUTO.

              • Non è tanto che ci fosse in scena sempre lui è che le sue vicende erano ben poco interessanti.
                E Watanabe l’unica cosa che fa è guardare l’orizzonte e dire il nome di Godzilla in giapponese.
                Manca ritmo. Manca pathos, quella che avrebbe dovuto essere la forza del film ne è la debolezza.

                Spolier Alert
                Alla fin fine è meglio che Cranston sia morto subito perchè Godzilla 2 col cavolo che vado a vederlo al cinema. E non avrò nemmeno rimpianti.

                • A me di Cranston importa poco e niente. Certo è bravo e mi piace, ma non vado a vedere un film su Godzilla perché lui ha fatto BrBa. Vado a vedere un film su Godzilla perché voglio vedere Godzilla che spacca tutto.

                  Il 2, che tra l’altro è stato appena annunciato, se cambia regista e registro vado, altrimenti lo aspetto a casa :)

                  • A me importava, ma quello che intendevo dire è che se lui fosse sopravvissuto non sarei andata a vedere il seguito di Godzilla con un rimpianto. Ora non ho nemmeno quello in quanto io credevo più che altro in Edwards e sulla sua visione del film perchè a me invece di vedere due ore di Godzilla che spacca tutto sarebbe interessato poco.

                    Invece è stato proprio lui a deludermi. E non credo cambieranno regista per il secondo visto il successo che il film sta avendo.

                    • Il pubblico è spaccato in due, a chi piace tanto e a chi non piace, non ho trovato nessuno che mi ha detto, è così così…

                      Comunque quello che volevo dire è che Cranston preferisco vederlo in un film dove lui è il protagonista o comunque ha una parte rilevante, non dove fa la spalla di un mostro enorme :)

                    • Edwards dirigerà il primo spin-off di Star Wars.
                      Mio malgrado credo che la storia tra noi due sarà ancora lunga…. :-(

                    • Che brutta notizia che mi hai dato… un film dove non si vedrà manco un alieno o un’astronave o il personaggio principale dedicato allo spin-off :(

  5. Io, fino a quando non è uscito il film di Emmerich
    (che, peraltro, non ho visto)

    credevo che Godzilla fosse un gorilla.

    Invece quello è Magilla.

    Vabbè.

  6. Sono curioso di vedere quali spiegazioni “scientificamente plausibili” tirano fuori per un mostro organico (o simil organico) che resiste alle esplosioni atomiche. In realtà, mostri di tali dimensioni sono eccezionalmente fragili. Non è un caso che le balene vivono in acqua. Maggiore è la dimensione di qualcosa, e meno le forze di coesione ce la fanno a tenerla assieme (a meno che non lo faccia la gravità, ma allora devi essere MOLTO grosso).

    • Eh, Luigi, le vedrai.

      In effetti sono plausibili chiudendo un occhio o due, o tre, perché, come ben sai, quando ci si trova a spiegare scientificamente cose assurde come i mostri giganti, si ottengono risultati più simili a una supercazzola che a una vera spiegazione. :D

      • Bè passi il fatto che il mostro esiste e sta in piedi, quello che veramente voglio vedere è come fa a resistere alle armi moderne. Il colpo di un tank moderno perfora 40cm di acciaio (a 500m). Un missile con testata anti armor arriva a 60cm. Un missile o un siluro anti nave… non so ma è molto più grosso. Vedi affondamento della corazzata Roma nel 1945. Una testata nucleare da 54 megatoni, come quella di cui parla il trailer, non dovrebbe lasciare niente considerando le temperature raggiunte (milioni di gradi, più l’intensa radiazione gamma). Posso immaginare materiali in grado di resistere a 3-4 mila gradi, ma oltre… Se fosse fatto di “neutronio compatto”, allora sì, ma il mostro sarebbe così pesante da sprofondare fino al centro della terra.

        • Il trailer è totalmente diverso dal film, proprio non c’entra niente.

          Comunque guardalo e dopo ne parliamo, che spiegazioni scientifiche non sono quelle che pensi tu :)

  7. mi é piaciuto, tutto sommato un bel reboot, in due o 3 scene ho rimpianto di non averlo visto in un maxicinema con casse assordanti e 3d, sul poco godzilla mi va bene l’attesa e tutto, anche se i ritmi fanno risultare il tutto un po stancante, mi lamenterei di piu del poco Cranston, se non ci fosse stato lui tutta la parte “non mostrosa” sarebbe stata frustrante tra lovestory noiose come la morte e giappo stereotipati che dicono frasi a effetto (il giappo lì portava un po sfiga tra l’altro), e invece é stata molto incalzante.
    il problema é che c’é stato pacific rim l’anno scorso e cloverfield qualche anno fa, con quest’ultimo ci sono meno analogie (a parte certe somiglianze estetiche) ma pacific rim ha reebotato davvero il genere, si in chiave tamarra, ma comunque originale per il grande schermo da parecchi anni.. é a me é piaciuto di piu, piu botte, piu belle. Mi aspettavo qualcosa di meglio, se non fosse esistito pacific rim probabilmente sarei stato entusiasta!
    cosa ne pensi tu di questo confronto (sono venito qui convinto che l’avresti fatto in post, ed é stato il principale argomento di discussione post cinema)

    • Il 3D non influisce, ti assicuro, è abbastanza inutile.

      Per il resto non ho detto niente e non ho fatto paragoni perché non volevo fare spoiler.

      A tratti sembra davvero Cloverfield, anche se non è tutto found footage.
      Con Pacific Rim non ci vedo molte analogie. A me PR è piaciuto abbastanza, anche se è davvero stupido a tratti, però ha il merito di avere un ottimo ritmo e di essere soddisfacente. Le scene di lotta arrivano quando devono arrivare e te le godi.

      Questo Godzilla ha molto meno ritmo e devi aspettare, secondo me, troppo per arrivare al clou.
      Forse un po’ più corto sarebbe stato meglio, molto meglio :)

  8. Chreddy non so… a me è parso una figata pazzesca! Ok, l’idiozia generale dell’esercito americano fa ridere! Però secondo me questo film mangia i risi in testa anche a Pacific Rim!

    • Non ho mica detto che fa schifo :)

      Pacific Rim a mio avviso aveva più ritmo e comunque mi sono astenuto dal fare paragoni, se non quando me l’hanno chiesto nei commenti, perché Godzilla e Pacific Rim sono due film diversi.

      Comunque son contento che ti sia piaciuto, secondo me ha la parte centrale troppo lunga e troppo incentrata su altro… quando si dice: troppa storia XD

  9. Visto e, come ho detto, grande film! Io me lo sono goduto parecchio e nemmeno ho avuto troppo disturbo dai “figli speciali di gesù” che avevo tutto intorno!
    Quando alla fine è arrivata la scena che tutti aspettavano c’è stata l’esultanza generale con boato imbarazzante.
    Consigliato da parte mia e da vedersi al cinema!!!
    Grazie MrC che mi hai convinto che ne valesse la pena…

  10. Comunque nella locandina, Godzilla era enorme, la Transamerica Pyramid di San Francisco gli arrivava all’ombelico…poi guardi il film e Godzilla arriva neppure alla punta della Transamerica Pyramid.

      • Tu pensi che sia enorme..poi lo vedi e ci rimani pure male.

        Secondo me è andata cosi

        Grafico : “Quanto grosso lo facciamo?”
        Direttore: “Bello grosso”
        Grafico : “E’ alto 100metri diciamo quasi quanto il Transamerica Pyramid”
        Direttore : “No no più grosso lo voglio”
        Grafico : ” Ok dai, lo faccio un pelino più alto del palazzo”
        Diretto : “No siamo americani, noi facciamo le cose grosse, LO VOGLIO ENORME”
        Grafico:” Ma poi la gente ci rimane male, lo vede piccolo”
        Direttore :” Chi se ne frega, ormai hanno comprato il biglietto”
        Grafico :” Ok , allora lo faccio cosi grosso, che potrebbe farsi il bagnetto nel oceano”
        Direttore: “si si ,cosi, quanto mi piace averlo cosi grossooooo”

  11. Ti confesso che tutti gli elementi che hai descritto fanno, nei miei parametri, un film fichissimo!!!!! Io non l’ho visto ancora, ma questa settimana non mi sfuggirà e a quel punto potremo litigare (come al solito XD) nei commenti :P

  12. (avviso) SPOILER INSIDE !!! GODZILLA …Visto!

    Finalmente.
    Sono contento: – dopo tanto, di parlare di un film recente che ho visto al cinema e che qui se n’è parlato.

    Scusate, ma dopo tutto questo “tra le righe” della critica, di là di dire che sono d’accordo o meno con l’articolo, non potrei dire di più senza spoilerare. Quindi avviso e spoilero :D ..

    Il film mi è piaciuto assai, una piacevolissime sorpresa. Ci sono tante cose che potevano risparmiarsi, veramente, ma il complesso delle vicende e delle situazioni vengono metabolizzate discretamente;

    – potevano risparmiarsi lo “tzunami”: patetico, riciclato; una suggestione contemporanea, una furbata di memoria recentissima, che ha levato punti alla genuinità e tempo alla pellicola, ma basta! … è la stessa riciclata e fatta assai peggio, dei due film più famosi, che non sto a dire neanche il titolo;

    – potevano risparmiarsi i mostri “di” J.J.Abrams, un po va bene, dopo hai rotto il cazzzzzo però, me li trovo in Cloverfield, in Star Trek, poi basta .. un po di fantasia no eh?

    – potevano risparmiarsi, al limite del ridicolo, va bene una volta che gli sparano col mitra a ‘sti cavolo du “Dèi”, indistruttibili pure con le bombe atomiche e tu continui coi mitra? mavaffanculo, dai un po di quel che si dice; fino nelle ultime fasi che scarrellano la pistola automatica; perché non si sono portati le fionde già che c’erano allora, aveva più senso a ‘sto punto;, pensi a Davide contro Golia e chissà che il buon Dio ti aiuti.

    – potevano risparmiarsi effetti digitali di massa ridicoli come nella cava iniziale e soprattutto, l’acqua, mio dio l’acqua!! ma la madonna, se non te la puoi permettere perché costa troppo, ripiega su tagli diversi e s’una fotografia più “nascosta”; cazzo certi passaggi erano a livello tecnico della pubblicità della MENTOS, per l’amor di Dio. Anche la centrale nucleare “di cartone” che sembra di un videogioco in CEL SHADING (per chi sà cos’è), mentre la guarda il bambino dalla sua classe dietro le finestre.

    – potevano risparmiarsi tutte le “coincidenze” forzate;: il padre che arriva al segreto proprio nel momento ultimo in cui doveva lasciare il segno, il figlio con lui; il va via dalla sua San Francisco e “coinciedenza” anche i mostri vanno a San Francisco; il treno che lo può portare a casa è quello che “coincedenza” lo farà diventare essenziale nel gestire le armi che solo lui può gestire, che altrimenti i militari non avevano uno specialista che però “per fortuna” stava andando dove doveva andare lui, sì ok, e la marmotta confeziona la cioccolata.

    MA allora direte, come cazzo fa essere bello ‘sto film?

    … e invece …

    Primo, i personaggi, finalmente, sono stati caricati di un peso specifico emozionale, ch’è non era dai tempo di Marco Polo che non si vedeva al cinema in un film di mostri, e viva la madonna;

    – i protagonisti e le loro scelte si dipanano e si miscelano nella storia senza che dei CLIMAX da bimbominkia. si impadroniscano degli “eroi” di turno che anche qui, non sono veri eroi, ma personaggi in balia più degli eventi che delle loro motivazioni e della loro morale, era ora!

    – la sceneggiatura per quanto stereotipata nell’imboccare lo spettatore e farlo affezionare il prima possibile ai suoi “alter ego”, ha seguito un crescendo atipico. Il padre muore come uno stronzo, il figlio non è Tom Cruise versione “B” che riscatta tutto e tutti, anzi, le sue scelte sono istintive come a dare importanza, come dicevo prima, all’ineluttabilità degli eventi e dei MOSTRI sempre più grandi, sullo schermo e sulle coscienze degli spettatori che, man mano, capiscono la vera morale (e affatto smielata e retorica) del dispotismo occidentale su di un’oriente massacrato dall’imperialismo americano e qui …

    .. e qui GODZILLA, viene, piano in un crescendo, a simboleggiare TUTTO il suo perché, essendo Godzilla una sorta di catarsi anarchica, che distrugge tutto ma seguendo la stessa spietatezza che non è politica e cioè quella della NATURA che non può essere ostacolata dalla vanità degli uomini.

    La regia parte in sordina, coi soliti cliché della famigliola del cazzo ammerigana, e gli scheletri nell’armadio da tirare fuori prima o poi, per poi evolversi in un preciso equilibrio tra soggettiva dell’orrore, misticismo delle battaglie più gargantuesche e alienazione dagli eventi. In questo senso, ripeto, in questo senso, JJ ABRAMS e Spielberg insieme, fanno una bella sega a quattro mani a questo regista;

    – le musiche (DIO SIA LODATO!!) perfettamente gestite tra silenzi evocativi e interventi che non sottolineano ma rafforzano (due cose profondamente diverse, un discorso lungo che pochi comprendono).

    Il film ha in sé un inquietudine di fondo e trovo assolutamente corretto che Godzilla sia stato in qualche modo messo in “secondo piano”, qui Godzilla è il DEUS EX MACHINA, senza sé e senza ma (non per niente sono dei greci le più grandi storie mai raccontate di tutti i tempi e che, senza di esse, non sarebbe esisto nulla di ciò che conosciamo, da Spielberg a Guerre stellari e tutto il resto; diciamo qualcosa come solamente solo il 95% del cinema di “genere”).

    Le sorprese si susseguono per lo spettatore in maniera originale e seguendo le logiche e la vita dei mostri e le loro peculiarità.

    Ho apprezzato il fatto che finalmente Godzilla è pacchiano, antropomorfo al limite del ridicolo, con le ZAMPOTTE, che sembrano quelle di HALLO SPANK e TORAKIKI (per chi se li ricorda), perché così dev’essere, perché questo era Godzilla e così deve rimanere.

    Questo film ha portato un nuovo equliibrio a questo genere, anzi; lo ha ristabilito. Compiendo una precisa simbiosi tra l’evoluzione delle possibilità produttive e gli effetti speciali, e quello che ha tutti gli effetti è dovrebbe restare sempre un “B-MoVIE” di serie “A” (se mi passate il gioco di parole).

    Ci sono finezze e inquadrature dal sapore mistico che non si rivedevano dai tempi del primo Alien, quando da una qualche nebbia, la maestosità dell’orrore (non inteso come film dell’orrore) faceva capolino da una qualche nebbia.Tranne le questioni scientifiche, nel film molto rimane di passaggio, no spiegato nelle situazioni, come giusto che sia … effimero, così come sarebbero effimeri i nostri momenti in situazioni d’apocalisse …

    .. nel silenzio surreale un paracadute e il suo paracadutista, scende immerso in una nebbia di fumo e detriti, attraverso lo sguardo di una mamma disperata che l’osserva attonita perdersi tra i grattacieli e poi vedere gli aerei che piovono come le RANE in Magnolia (per chi avesse visto il capolavoro di P.T.Anderson)…

    … e finalmente ..

    .. quando Godzilla esala un sospiro che non sai se di morte e di vita, gli occhi del professore giapponese s’illuminano e vedere Godzilla tornare nella sua casa degli abissi …

    … fa brillare il cuore di ogni OTAKU che è dentro di noi.

    Via il Giappone, viva Mishima!!!

    • Allora, sono parzialmente d’accordo con quello che dici nella seconda parte del commento, cioè i lati positivi del film :)
      O meglio, alcuni passaggi di quello che hai scritto li condivido e li appoggio pianamente, altri un po’ meno, soprattutto quando parli dei personaggi che ho trovato tutti molto stereotipati e poco approfonditi. Se la moglie ci fosse stata o meno non sarebbe cambiato niente.
      Godzilla e i mostri fanno un genocidio, ma il pubblico dovrebbe essere contento perché loro tre si salvano e, non solo questo, ma anche loro son contenti e nessuno prova a pensare alle migliaia di vittime che ci sono state. Bel mondo di merda.
      Poi, vabbè, il resto lo condivido, soprattutto le metafore.

      Per la prima parte del commento invece ti dico che:

      – Lo Tsunami non è patetico in quanto già visto, ma perché è un effetto fine a se stesso. Voglio dire, se Godzilla davvero crea una roba del genere, perché alle Hawaii sì e a San Franciso no?

      – I mostri a là JJ Abrams li aveva già inseriti, quasi identici, in Monsters del 2010. Quindi proprio gli piacciono… oppure non sa cosa fare. Cosa per cui propendo perché alcune scene sono copiate pari pari da quel film.

      – Tutto quello che concerne i militari è semplicemente ridicolo. A parte sparargli con i mitra che, vabbè, all’inizio ci provano, poi dovrebbero capire che non funziona, ma sono proprio tutti i piani dei militari afar ridere: mostri che si nutrono di radiazioni? Bombardiamoli con armi atomiche che FORSE dovrebbero ucciderli con l’onda d’urto. Forse. Forse però spazzano via ache un po’ di gente nel frattempo.
      Costruiscono un timer a ingranaggi perché così il mostro che spegne tutto non lo spegne, perfetto, ma prevedete di poterlo disinnescare in caso vada male qualcosa, anche perché l’idea di caricarlo su una barca nelle vicinanza di un mostro che, appunto, spegne tutto mi sembra una stronzata, a meno che non volessero caricarlo su un canotto a remi e remare fino al centro dell’oceano.

      – Il film è costato 168 milioni di dollari e mi pare che di buio, polevere e nebbia per nascondere gli effetti speciali ce ne sia abbastanza, ancora un po’ che li aggiungevano e lo schermo diventava nero quando apparivano i mostri.

      – Tutto il film è pieno zeppo di coincidenze, tanto che a un certo punto mi chiedevo se non fossero confinati tutti in un quartiere, invece che in giro per il mondo.

      Alla luce di questo, non sono nemmeno d’accordo sulla sceneggiatura così bella, Certo ha alcune novità, quello che sembrav il protagonista muore, ma ha alcune cadute veramente banali. Però il film nella sua struttura è gestito bene, l’unica vera pecca è il ritmo e la lunghezza della parte centrale. Forse una ventina di minuti in meno, con meno fronzoli e rileccature, avrebbero giovato. :)

      • Man mano, sfaccettando, si arriva alla scultura nascosta nella pietra :D … hai messo ordine alle mie stesse idee, e la difficoltà sta nello spiegarmi …

        … non riesco a riportare per benino quello che ho colto durante la visione, perché “questa cosa” di cui parlo è presente in tutte le sfumature delle performance recitative e non solo. Hai ragione ad esempio quando dici che i personaggi sono stereotipati, la sceneggiatura … eccetera .. ma non riesco a spiegarmi;

        – non le negavo queste brutture, bensì dicevo dell’innovazione nel genere; è palpabile poiché è come se agli attori avessero dato l’impegno a non tradire la continuità emotiva degli eventi creati dalla consapevolezza delle e nelle vicende rappresentate. C’è un “tutt’uno emotivo” che è veramente apprezzabile e questo soltanto il regista può saperlo valorizzare, pure in una sceneggiatura “così così” …

        … ed è proprio qui il punto, perché purtroppo c’è un limite intrinseco che credo debba essere accettato nelle strutture di questi PLOT; “dei mostri che distruggono il mondo”; e queste qualità, questo “tutt’uno”, non può essere elevato artisticamente, trascendere a tutta la pellicola, in un film di genere come questo che, come ho scritto, è un “B-movie di serie A” … lo si può appunto e invece apprezzare nel suo piccolo che, dico io, se fosse gestito in maniera similare in una tragedia shakesperiana, verrebbe insignito di chissà quanti incensamenti e genuflessioni dalla critica intellettualoide.

        Quindi diciamo così:

        – ci sono cose su cui stiamo dicendo le stesse cose o in parte, ma non troviamo il codice giusto per capirsi e rivelare il comune denominatore;

        – poi ci sono cose sui cui discordiamo, e viva la madonna :) (che non abbiamo tutti gli stessi gusti) e quelle rimangono lì come sono … amen :)

        .. come ad esempio la gestione dei tempi, il ritmo, su cui io non trovo nulla di sbagliato. Qualcosa l’ha detto un altro collega qui sopra in un suo intervento. Molto fa il bombardamento mediatico di come noi consideriamo più o meno tedioso un certo tipo d’intrattenimento.

        Pe cercare un’altra sintesi, esasperata e provocatoria, ma almeno per dare un codifica più leggibile a quello che sto dicendo, è che per me il Cinema come arte è morto, da un bel pezzo e, in questo senso, nonostante l’americanata/oriantaleggiante/mezza/buffonata di questo Godzilla ….

        .. in Godzilla ravviso vari bagliori artistici, carichi di un pathos che in questo genere, erano veramente morti e sepolti.

        • Non ti stavo contraddicendo DDD, mi sono espresso male evidentemente, stavo solo sottolineando le cose che non mi sono piaciute e che non ho potuto inserire nel post per evitare spoiler.

          Era solo per specificare a me cosa non è piaciuto partendo dal tuo primo commento :D

      • Per la questione di Mishima, invece, una nota a parte, non credo stiamo parlando della stessa cosa..

        .. io parlo di quello che considero l’ultimo Samurai di un impero distrutto dall’imperialismo occidentale, de-culturizzato e in via di omologazione;

        – un poeta, uno scrittore, un saggista, candidato al Nobel, che si è fatto un suo esercito privato (simbolico più che altro) ha preso in ostaggio alte cariche dello Stato, ha fatto un discorso alla folla sottostante e poi ha fatto Seppuku con tanto di “discepolo” che gli ha tagliato la testa (a fatica). Gente con le palle, per quel che mi riguarda.

          • Io a Tekken prendevo Jin o Hwoarang (scrittto bene?).

            A Street Fighter Chun Li e qualche volta Guile.

            Ricordi anche Fatal Fury?? Usavo sempre quello col beretto da baseball, non ricordo il nome però.

            • Io i tornei li facevo con Christie, o Eddy, da qui il mio nick name, ed ero anche bravino, nonostante i personaggi non fossero ‘sto granché.

              Certo che lo ricordo Fatal Fury, bello. Anche se tra tutti i picchiaduro Tekken è quello che mi è sempre piaciuto più degli altri come meccaniche :)

              • Be’ io non sono mai stato ‘sto campione…
                Ero una via di mezzo tra i fissati delle combo che conoscono tutte le combinazioni di tasti a memoria e i principianti che premono un po’ tutti i tasti a caso :)

                • Senza offesa, ma sei il tipico prototipo di quelli che mi facevano saltare i nervi quando giocavo…

                  Io studiavo e studiavo, strategie, trappole, 50 e 50, juggle, punizioni, backdash, wavedash, numeri, prurito al culo, poi arriva quello che schiacciava i tasti a caso e vinceva lui… -_-

                  • Auhahuahu non mi offendo tranquillo :D

                    Comunque non ho detto che spingevo tutti i tasti a caso. Ma neanche studiavo e studiavo né conoscevo TUTTE le combo e le mosse e le prese di tutti i personaggi, ecco.
                    Usavo quei 2 e mi ero imparato le mosse più efficaci, i colpi più forti. Spingevo la maggior parte dei tasti con assoluta cognizione, ecco.

                    Però spesso perdevo o contro i fissati o contro i spingitastiaccaxxo :)

                    • No, ok, spinegevi i tasti con cognizione di causa, ma non ti sei messo a studiare priorità delle mosse, velocità e tutte quelle menate lì. Ergo, giocavi un po’ a caso e spesso è la soluzione migliore :D

                    • Le parole “studiare” e “gioco” nella stessa frase fanno un po’… a botte, secondo me.

                      Poi ne faccio un discorso di efficienza: cercare di vincere più partite possibili applicandosi il meno possibile :)
                      Alla fine le partite vinte non sono molte, ok, però almeno non ci ho sputato il sangue e perso le notti.

                      Certo i bestemmioni quando perdevo li sparavo lo stesso eh!
                      Mai preso le sconfitte con filosofia :D

  13. Scusate la tempesta di errori grammaticali più sopra, ma ho scritto di foga.

    Nel finale del mio commento è VIVA il giappone :D (e non “via”)

      • Grazie Satanasso e mi scuso, veramente, per la grammatica. Ma stavo dando fiato alle sensazioni e il mio cervello non è multi-tasking che riesce a fare due cose insieme tanto bene …

        .. cioè: – raccogliere le emozioni e codificarle in un linguaggio.

        Potrei riuscirci solo a prezzo di rallentare i pensieri ma così perderei l’entusiasmo e, con lui, le idee; poi prima di capire se ho fatto bene, ho già premuto invio.

        Sono una sorta di dislessico disgrafico e chissà cosa ancora.

        Piacere risentirti :)

  14. Visto da poco. Nel complesso un bel 7 e 1/2 di film.

    Grafica ottima. Era la parte più delicata a mio avviso, anche perché quando devi rendere credibili e spaventosi dei mostroni da anime giappo devi avere un bel pò di spiccioli e tanta gente competente ad occuparsi della cosa.

    Mi aspettavo che la trama fosse un pò morta, tipica dei disaster movie, invece sono rimasta sorpresa! E’ addirittura più complessa che in un film medio, forse anche troppo per il film! Ma per me è una nota positiva, io adoro i film così.

    Le ambientazioni…. Io non riuscivo sinceramente a capire quando fossero in un ambiente reale e quando in uno digitale… e poi hanno scelto il meglio: Giappone (con vista meravigliosa sul monte Fuji) Hawaii e Miami (è Miami, vero? Mi pare di si..).

    Incredibile, il protagonista mi è piaciuto. Bravo all’inizio con quell’aria drammatica, mi ha ricordato un po’ Tom Hiddleston nel suo più famoso personaggio, quando Loki per la gioia di tutti TACE, ma si esprime in sguardi drammatici.

    Bella la trovata dei due mostri, decisamente più in linea con la serie giapponese, in cui spesso Godzilla si trovava a fronteggiare dei mostri come lui.

    Il ritmo non annoia, ma non è che sia poi molto entusiasmante. Sarà che guardo troppi film… Non c’è nessuna scena che mi abbia colpito molto, ma tutte sono dignitosamente ben fatte.

    Mi è piaciuto il personaggio del padre, che è un bravissimo attore e da un personaggio utile che SPIEGA le cose (grazie a dio) ma purtroppo lo tolgono di mezzo troppo presto, e il giapponese che lo rimpiazza non fa che facce terrificate o ammirate o preoccupate, ma non spiega più quasi una cippa. Peccato.

    I personaggi in generale sono abbastanza ben caratterizzati, e in particolare il padre non è affatto scontato. Lo è invece quel che gli accade, ma un film del genere è per definizione un cliché, quindi…

    Bravi gli attori di contorno con un unica eccezione: LA MOGLIE E’ UN AUTENTICA CAGNA A RECITARE. E non la sopporto. Non potevo credere che piagnucolasse preoccupata al telefono col sorriso sulle labbra come se fosse drammatica, mentre il resto del viso era rilassato come dopo un trattamento di bellezza.

    Infine una cosa: (l’ho notato solo io?) ma un gradevole miagolio come quello emesso dal Godzilla non dovrebbe quantomeno spaccare i vetri di tutti i grattacieli nel raggio di un Km? O almeno provocare un agguantamento delle proprie orecchie digrignando: il Tirannosaurus Rex di Jurassic Park mi pareva grande quanto un piede di Godzilla, però il suo bell’effetto lo faceva quando ruggiva…
    C’E’ RIUSCITA PERSINO CATWOMAN IN BATMAN RETURNS A SPACCARE I VETRI URLANDO!

    Ok, ho parlato un pò troppo … =_=

    • Ciao Flame, sì la moglie oltretutto è un personaggio inutile.

      La seconda città è San Francisco, non Miami, avrebbe dovuto circumnavigare gli Stati Uniti per raggiungere Miami :D

      Al cinema dove sono andato io il ruggito di Godzilla rendeva, anzi c’erano troppi bassi per i miei gusti :)

      Sì, potevi fermarti una riga prima di Catwoman :D

  15. Bello, mi è piaciuto parecchio e sinceramente non me l’aspettavo, sono andato a vederlo per mera curiosità e per la presenza di Cranston, ma pensavo che fosse una cagata ed invece no.
    Certo, la prima parte è un pò soporifera, magari se l’avessero fatta un quindici minuti più breve sarebbe stato meglio. Per fortuna, la seconda parte regala soddisfazioni e si assiste ad un “disaster movie” coi fiocchi.
    Bravi i due attori giovani, Johnson e la Olsen, mi fanno ben sperare per The Avengers 2 dove interpreteranno i figli di Magneto(che però non saranno suoi figli nel film), Quicksilver e Scarlett Witch.
    Poi bello il fatto che il trailer fosse fuorviante…

    SPOILER

    Mi è piaciuta molto “l’Hulkarizzazione” di Godzilla, nel senso che lui non è il cattivo ma come Hulk, appunto, nonostante faccia un pò di casino in realtà è un “supereroe” buono, questo non me l’aspettavo perchè il trailer, una volta tanto, intelligentemente non spoilera la trama del film, anche se credo che Godzilla fosse così già nei film vecchi e giapponesi, ma io ho solo visto quella cagata americana del 1998, quindi non so.

    • L’Hulkizzazione di Godzilla invece me l’aspettavo, anzi, l’avevo proprio prevista. Non per altro, ma Godzilla è troppo amato per essere trattato come un cattivo e soprattutto, non può essere sconfitto perché se va bene ci devono fare millemila sequel :D

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