Facebook: le pagine e il sistema di pubblicità malato

Facebook Lie

Un paio di anni fa avevo scritto un post su alcuni utenti di Facebook che usavano questo social ammorbandomi con le loro paranoie.

Ora ne è passata di acqua sotto i ponti, alcuni li ho eliminati e la mia bacheca si è, per fortuna, parzialmente ripulita. Nel frattempo Facebook è stato quotato in borsa e ha cominciato a comprare altre piattaforme a destra e a sinistra spendendo miliardi di dollari.

Mentre per alcune c’è una logica, tipo Whatsapp e Instagram, per altre invece ho paura a pensare come potrebbero essere sfruttate, tipo Oculus Rift.

Però non è questo l’argomento del post. In questo post vorrei spiegarvi perché sto cominciando a odiarlo.

Sappiamo tutti come è nato Facebookil film ha fatto un discreto successo, e sappiamo tutti che Mark Zuckerberg è tipo il più giovane miliardario del mondo anche se non si sa allacciare le scarpe da solo.

Tutti detestano Facebook e lo sminuiscono dicendo che è inutile e che si usa solo per farsi i fatti degli altri e bla bla bla bla.

La realtà è leggermente diversa. Ormai se non sei su Facebook non esisti, in pratica, perché questo social network è diventato il centro della nostra vita, sia che lo si usi a scopo ricreativo, sia che lo si usi per lavoro.

Poi, vabbè, in realtà Facebook non serve a farsi i fatti degli altri, ma serve a costringere gli altri a farsi i cazzi nostri, altrimenti la gente non si taggherebbe ovunque, non continuerebbe a fotografare quello che mangia, e non si farebbe 200 selfie al giorno con la bocca a culo di gallina.

Una delle caratteristiche di Facebook è che funge da archivio della nostra vita dove noi diligentemente clicchiamo che ci piace e abbiamo visto quel film, sentito quel gruppo, mangiato in quel ristorante e cagato in quel cesso.
Poi ci sono tutti i nostri interessi, quando clickiamo sulle pagine dei film, dei vari marchi commerciali e sulle fan page.

In tutto questo rimane sempre una cosa: Facebook deve fatturare, deve guadagnare in qualche modo. E come fa Facebook a guadagnare?

Le strade potrebbero essere due: diventare a pagamento, con un abbonamento, oppure fare pubblicità.

La prima non è perseguibile. Primo perché tutti direbbero: “è sempre stato gratis, perché dovrei pagare?“. Secondo perché io già fornisco una marea di miei dati sensibili, non mi pare giusto pagare per farmi stalkerare.

La seconda invece viene perseguita, ma il problema è che viene perseguita a tappeto, danneggiando anche le pagine fatte dai fan.

Chiunque può aprire una pagina Facebook su qualsiasi argomento voglia. La gente clicka “Mi Piace” e diventa fan della pagina, ossia vede ciò che viene pubblicato su quella pagina in bacheca.

Anche io ho la pagina Facebook legata al blog, con 4750 iscritti, ossia che hanno clickato “Mi Piace”, ed è gestita, oltre che da me, da altri cinque amministratori, che sono dei ragazzi appassionati che parte del loro tempo lo dedicano a cercare foto, immagini e notizie interessanti da metterle sulla pagina per gli utenti e a dialogare con loro attraverso i commenti. Vi assicuro che è uno sbattimento che fanno gratis per il puro piacere di farlo.

Ecco, loro vengono penalizzati da Facebook e dal suo sistema che costringe tutte le pagine a fare pubblicità.

Funziona così: non tutti gli iscritti a una pagina ricevono le notifiche di quando una pagina posta qualcosa. Diciamo che, su 4750 fans della pagina, solo 200, 250 di loro riceve riceve la notifica della creazione di un nuovo contenuto su una pagina. Poi, con il tempo, con i click su quel contenuto, con le condivisioni e con i commenti, questo contenuto aumenta il numero di persone che raggiunge. È un sistema chiamato Virale.

Facebook 1

 

Come vedete nella foto, a noi amministratori della pagina sotto ogni post appare il numero di persone raggiunte, quanti hanno fatto mi piace e quanti hanno condiviso. Più un post viene clickato, più quel numero cerchiato in rosso si alza.
Ho preso due post a caso di fine aprile, sono numeri piuttosto bassi, perché raggiungevamo molte più persone di solito.

Come vedete a destra c’è un tasto che dice: Metti in evidenza il post.

Clickandoci sopra si apre un tariffario che permette di raggiungere molte più persone.

Facebook 2

Le cifre vanno da 5 euro a 150 euro al giorno per avere la possibilità di raggiungere più persone. Il fatto che le persone raggiunte sono stimate significa che non è nemmeno sicuro che quelle persone vengano raggiunte, ma più o meno sì. Il tutto ovviamente secondo le statistiche di Facebook che non sono verificabili e quindi possono dirti quello che vogliono.

Ma da inizio maggio le persone iniziali raggiunte è calato drasticamente. Fino ad aprile appena mettevamo qualcosa sulla pagina arrivava a circa 200, 250 persone, poi aumentava nell’arco della giornata, in genere di più nella prima ora, poi più lentamente.

Ora la situazione è questa.

Facebook 3

 

Appena postiamo qualcosa viene visto, se va bene, da 60 persone e l’arco della vita di un post arriva al massimo a 250 persone. Su 4750 fan iscritti mi pare un po’ poco, ma è fatto apposta per spingere chi ha le pagine a fare pubblicità.

Come il fatto di scegliere le Pagine da tenere sotto controllo in modo da selezionare alcune pagine e vedere quanto crescono rispetto alla nostra, un po’ di sana competizione spinge a decidere di spendere soldi in pubblicità.

Sulla sinistra c’è sempre il quadratino che ti invita ad ottenere più Mi Piace a pagamento, ovvio, con modiche cifre giornaliere che vanno sempre dai 5 ai 150 euro.

Facebook 4

L’unico modo per aumentre il numero di utenti che vedano i post della pagina è sperare che loro clickino su Ricevi le notifiche, al momento della sottoscrizione. Ma anche questo non è una sicurezza.

In tutto questo a me va benissimo che Facebook, per guadagnare, spinga a fare pubblicità. Quello che non mi va bene è che lo faccia sulle pagine dei fans che non guadagnano niente dalla visibilità di Facebook.
Va benissimo se fatto su pagine commerciali, di brand importanti, di film e di tutto quello che volete che ha un ritorno economico.
Però le pagine come la mia, e ce ne sono davvero a migliaia, che non hanno un ritorno economico e, anzi, sono portate avanti solo per la passione di chi le gestisce, non possono permettersi di fare pubblicità e questo sistema non fa altro che frustrare chi ci “perde tempo” solo per la sua passione.

I modi ci sarebbero, basterebbe dividere le pagine in Commerciali e Amatoriali, ad esempio, dando alle prime, che pagano, più strumenti che alle seconde. Per esempio le pagine Amatoriali non possono guadagnare e non possono essere vendute, pena la chiusura, o il passaggio a pagine Commerciali e a quel punto anche loro dovrebbero pagare.
Questa è la prima stronzata, fattibile, che mi è venuta in mente, ma di sicuro molti altri modi si possono trovare.

Anche perché, se io devo pagare per aumentare il numero di fans o la gente che interagisce con le foto che mettiamo e gli articoli del blog, allora mi dovrebbe essere data la possibilità di guadagnare in un modo o nell’altro.

Ovviamente questo post è uno sfogo, più che altro dettato dalla frustrazione dei cinque ragazzi che stanno sulla pagina e che vedono i loro post sempre meno considerati. Certo, ci può essere quello che piace di meno o che non interessa a nessuno, ma il problema non è quello. Il problema è quando su 4750 persone il post ne raggiunge 10, in quel momento non c’entra nemmeno la qualità di quello che uno ha postato, ma proprio l’impedimento di farlo vedere.

Fosse per me, in questo momento, cancellerei la pagina da Facebook.

 

 

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

21 pensieri su “Facebook: le pagine e il sistema di pubblicità malato

  1. Proprio per questo motivo io sulle pagine che m’interessano seleziono ricevi notifiche :-)
    In realta è la stessa cosa con twitter, devo andare nelle singole pagine che m’interessano perchà nell’home non mi appaino mai, anzi vedo dei twit di cui non mi frega nulla e di persone sconosciute…bah

  2. Mah, Facebook ha regole assurde, per esempio vogliamo parlare della cartella Altri?
    Se non si è amico di una persona e non si hanno amicizie in comune, quando provi a mandare un messaggio ad una persona finisce in questa cartella poco in vista, per non dire nascosta, anzi sulle app se uno non sa che esista e non se la va a cercare, non se ne accorge proprio della sua esistenza, hai voglia di mandare messaggi magari importanti, Facebook decide lui che devi essere ignorato a prescindere.

    Comunque Facebook, in generale, non mi piace molto e lo uso pochissimo, non sto lì ad intasare i profili della gente tipo con i miei “aforismi”. Lo tengo solo per contattare persone che non potrei contattare in altro modo, per esempio mi servivano delle informazioni su un volo e ho potuto chiederlo solo grazie a Facebook al diretto interessato.

    • Come tutte le cose dipende sempre dall’uso che ne fai, ovviamente.
      Anche l’acqua che ci serve per sopravvivere, se ne bevi 2 litri al giorno va bene, se ne bevi 7 muori.

      Io Facebook lo uso, ovviamente, per promuovere il blog, è il modo migliore per arrivare ad un sacco di gente.
      Purtroppo ora è tutto un sistema a pagamento che non mi conviene usare perché non ci guadagno niente. :)

      Comunque il sistema a pagamento per proporre i post lo trovi anche sul tuo profilo privato, in caso vuoi farli vedere a più amici possibile.

      • Mi era sfuggito il commento. Io non stavo criticando te e l’uso che fai di Facebook, anzi alcune volte mi capita di girare sulla pagina di Nerds e devo dire che tu e i tuoi mettete cose molto carine, ma dicevo semplicemente che “a me” non piace Facebook per vari motivi(pure caratteriali volendo)ed anche perché trovo che abbia delle regole assurde tipo: che senso ha inibire di fatto, vista la scarsa visibilità della cartella altri, la possibilità di contatto tra presunti(da Facebook) sconosciuti? Intanto tu(sempre Facebook) mi fai ricevere le notifiche da tutti di default, poi io liberamente scelgo chi infilare nello Spam e chi no, o se cambiare le impostazioni di default e metterne una più restrittiva, ma lo devo stabilire io non Facebook per me, così magari non trovo messaggi vecchi di due anni in quella foxxuta cartella!

  3. “Ormai se non sei su Facebook non esisti”
    Piacere, sono Nico, e non esisto! Eheh :)
    Seriamente, ce l’ho fatta fino ai 28 anni a vivere senza e devo dire che proprio proprio non ne sento la mancanza!!
    Un buon programma di messaggiatica e sono a posto grazie!
    Poi se ci mettiamo che Zuck mi sta pure sulle scatole….
    Inoltre, vuoi mettere il piacere di venire qui sul sito a vedere se ci son nuovi post??

    • NIco, la mia era una battuta, visto che ora appena conosci qualcuno non ti chiede più il numero per contattarti, ma: Sei su Facebook che ti aggiungo?

      Purtroppo non tutti ragionano come te e bisogna mettergli le cose davanti per farli venire sul sito :D

      • Si si, anche la mia era una battuta!! :D

        e proprio perché hai ragione sul fatto che ormai ti viene chiesto prima FB del numero di cellulare, prima o poi farò una raccolta delle migliori risposte quando la gente scopre che non uso FB!!

        Cose del tipo “Eh, ma come fai ad avere ancora amici?!!?”…. eheheh

  4. Quoto Nico.
    Ma che dico: straquoto e pure di più
    Paro paro
    (a parte, ahimè, l’età, ché io ho qualche annetto in più).

    E’ p-r-e-c-i-s-a-m-e-n-t-e quello che penso io.

    Anch’io sono fiero di non esistere.

      • Ecco, io volevo spendere due parole su sta cosa.

        E’ vero che dipende da come si usa una cosa,
        ma è vero anche che se gli altri la usano male

        ci sono conseguenze per la società.

        In principio c’era la televisione e la celebrità era, diciamo così, per pochi.

        Al netto delle raccomandazioni, solo chi aveva talento e tanto culo, diventava famoso
        (tra chi volesse diventarlo, of course).

        Poi arrivarono i reality show che hanno un po’ abbattuto questo muro.
        Il pischello della porta accanto che diventava un divo.

        In una situazione del genere la tv iniziava a stare stretta.
        Il concetto della fama senza saper fare assolutamente nulla di particolare

        è diventato un must.

        Di lì all’approdo sul web e ai social network il passo è stato breve.

        La gente s’è convinta di essere ironica come un comico, erudita come un professore, di avere la verità in tasca, di essere interessante, di avere una vita strafiga, di mangiare il top

        (mi fotografi la pastasciutta che stai per ingollare. Beh?)

        di viaggiare più di Marco Polo

        di essere fotogenica e, contemporaneamente, di saper scattare foto tipo Helmut Newton.

        Ne è venuta fuori un’esistenza di celebri signornessuno spiattellata su pixel, una specie di Matrix in cui ognuno smania per farci sapere tutto quello che lui vorrebbe sapessimo di lui

        Come se fino ad oggi ci fossimo persi chissà cosa.

        Il tutto senza minimamente curarsi delle conseguenze per la propria privacy e, ancor peggio, per quelle degli altri.

        • Direi che in linea di massima hai ragione, ma bisognerebbe aprire un discorso sociologico e andare a parlare dei vari disturbi di personalità, i minus e i plus e andare a vedere la necessità di conferme e tutto il resto.

          Per fortuna questi sono una minima parte, anche se numerosa, di gente che usa i social.

          Rimanendo nella normalità, per esempio io mi reputo normale e non ne abuso. In genere mi sfogo qui sul blog :D

          Però non credo che il problema siano i social, ma l’uso e l’abuso che la gente ne fa e se ci dà fastidio c’è comunque il modo di eliminare i fastidi :)

  5. Io sono una dei cinque disgraziati che gestiscono la pagina Face.
    Tra gli admin presenti attualmente sono quella più “vecchia”, visto che tra poco faccio due anni di amministrazione. Posso assicurare che è frustrante vedere i propri post ignorati non perché siano poco interessanti, perché lì uno potrebbe dire “Oh, cavolo, devo trovare immagini e notizie più interessanti e la macchina riparte!” No, qui non dipende da noi. Dipende da Zucky e dalle sue nuove regole del cavolo che sbucano da un giorno all’altro. All’inizio, quando i tuoi post non venivano nascosti dalla bacheca, non dovevi cliccare su “ricevi notifiche” per sperare di vedere quella pagina in bacheca, quando, insomma, non c’erano tutte queste restrizioni del menga, si stava da dio. Eravamo pochi, vero, ma chi c’era commentava ed interagiva attivamente. C’erano belle chiacchierate, belle discussioni, ci si confrontava, spesso si scoprivano nuovi film o fumetti o libri. Ora non è più possibile, perché la gente semplicemente non li vede. E’ una cosa davvero avvilente.
    Detto ciò, mi ritiro a pensare ad un nuovo post attira flame per il blog

  6. Purtroppo ho una pagina facebook e devo tenermela (a quanto pare è ineliminabile, puoi solo disattivare l’account) ma non lo uso quasi mai e questo post è sicuramente un altro dei motivi per cui lo faccio e continuerò a farlo :)
    Comunque un “mi piace” ve lo metto volentieri!

    • Grazie mille Valerio :D

      Comunqe per eliminarti da Fb devi cancellare tutte le foto, staggarti da tutti i post e le foto in cui sei taggato e infine chiude l’account. Non ti trova più nessuno :)

  7. Eccomi con il commento!
    Allora, io non sono esistito su fb fino a un paio di anni fa scarsi, e anche ora sono presente con un nickname verissimo (Thranduil Vala); a suo tempo l’ho creato, dopo che vivevo tranquillamente senza fb, su insistenze della mia “gilda” di gioco (guild wars 2), di un 300 persone, che spingevano perchè un “leader” non poteva non curare una pagina della gilda, nonchè un forum, nonchè l’organizzazione degli eventi di game, ecc. ecc. Ora che gioco un numero risibile di “minuti”, causa mancanza tempo, la leadership non c’è più, il gioco nemmeno, ed è rimasto solo fb. Per me, che ho conosciuto questo blog per caso con una nerdrecensione spuntata da goooooogle, fb potrebbe anche non esserci. L’unica cosa che mi trovo utile è il fatto che le notizie degli eventi della mia città le trovo più facilmente su una pagina amatoriale fb piuttosto che su siti istituzionali, manifesti o giornali (il che è veramente paradossale, piuttosto che sputtanare soldi in cacate, passatemi il termine, il comune potrebbe anche pagare una persona per fare un marketing decente). Per il resto, vengo in ogni caso qui a leggermi gli articoli, ho messo sul browser del telefono l’advise che mi avverte se ci sono nuovi articoli così non me li perdo, e basta. Trovo tuttavia simpatiche le vignette che mettete sulla pagina fb, la buonanotte di trillian con le canzoni (credo che abbiamo quasi gli stessi gusti, a giudicare dai titoli), e approfitto per segnalare qualche nerdnotizia o metterci anche io qualche nerdvignetta. Per il resto, vivo tranquillamente senza mettere le cose della mia vita su fb, e trovo paradossale che alcuni ci mettano tutta la loro vita, dalla prima pupù del pargolo, a millemila foto di quel che fanno. Il fatto è che noi che abbiamo una certa età (sigh) continuiamo a trovare piacevole un’amicizia vera, reale, che si concretizza con gli incontri, le gite insieme, un bicchiere di cabernet o uno spritz condiviso (che termine inflazionato) dal vivo, piuttosto che millemila “amici” su fb, le dita incollate su whatsapp, ecc. ecc. Che bello essere “nerd” così ;-)

    • Il tuo discorso è giustissimo, ora che lo usi come “utente” singolo.

      Però io lo uso per promuovere il blog e visto che non ci guadagno niente economicamente, vorrei non dover spendere per farmi vedere da gente che ha già accettato di seguire le boiate che mettiamo…

      Tutto qui :)

      • Ma infatti! dover pagare, e a quanto ho letto dal tuo articolo anche parecchio per raggiungere tutti, è veramente ridicolo, soprattutto per una pagina che non ha scopi commerciali ma è puramente amatoriale!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.