Jimmy Bobo – Bullet To The Head, l’antieroe con un nome ridicolo

Jimmy Bobo - Bullet To The Head

Complice l’astinenza da cinema che sto patendo in questi giorni, sto guardando un sacco di cose arretrate, tra cui film e telefilm di cui parlerò nei prossimi giorni.

Uno dei film che ho visto, data l’insistenza di un paio di amici e di SisterDeath, che finalmente sarà felice, è Jimmy Bobo – Bullet To The Head, quel film con Sylvester Stallone che è stato girato sul finire degli anni ’80, ma che è uscito solo l’anno scorso.

Dopo aver visto Jimmy Bobo – Bullet To The Head sono dovuto andare su IMDb a cercare l’anno di produzione perché c’erano degli evidenti anacronismi che non mi tornavano e con mio stupore ho scoperto che è un film del 2012 e allora mi sono rasserenato sul fatto che nessuno avesse ancora scoperto la macchina del tempo.

Walter Hill

Son tornato, ma non fateci l’abitudine

Ero sicuro che fosse un film degli anni ’80 perché il regista è Walter Hill, uno che mancava dal cinema da circa 10 anni e che ha fatto la storia dei film action tra gli anni ’70 e gli ’80, poi è quasi sparito nel nulla e solo noi vecchietti, con gusti cinematografici di un certo livello, sappiamo ci sia.

Altro indizio che fosse un film di 25 anni fa è dato dal fatto che la trama è quella tipica dei film degli anni ’80 diretti da Walter Hill: un criminale di lunga data, in questo caso un killer a pagamento, si allea con un poliziotto di diversa etnia per sgominare una banda di cattivoni.

Jimmy Bobo Uccide Lincoln

Jimmy Bobo è cattivo fino al midollo!

Sì, in pratica è la stessa, con qualche variazione, di Danko e 48 Ore e di una serie infinita di film più o meno noti.
Con gli stessi pregi e gli stessi difetti, compresi i raccordi di sceneggiatura un po’ frivoli e tutta una serie di ingenuità che oggi ci fanno storcere il naso.

Jimmy Bobo - Bullet To The Head - La strana coppia

LA coppia interrazziale ai due lati della barricata della legge, un must del 1985

Poi c’è Sylvester Stallone, però questo è un indizio fuorviante perché il buon Sly, come amavamo chiamarlo noi vecchietti negli anni ’80, non si è ancora rassegnato allo scorrere del tempo e ripropone di continuo personaggi che ce lo hanno fatto amare in film che sembrano di 20 anni fa.

Però c’erano alcune cose che, appunto, non mi tornavano e mi sembrano degli anacronismi.

Innanzitutto Jimmy Bobo – Bullet To The Head non ce l’avevo nell’armadio delle mie videocassette registrate da Tele+. Voi direte: “Sì, ma che c’entra?!
C’entra, fidatevi, perché se un film non c’è tra quelle oltre 300 videocassette, vuol dire che non è stato girato negli anni ’70, ’80 e ’90.

Videocassette

36 videocassette per 3 livelli di profondità, su 3 scaffali… più quelle impilate a caso. Tele + l’ho sfruttato molto

Il secondo indizio è che l’antagonista è Jason Momoa che è del 1979 e mi pareva che ne film avesse ben più di 10 anni.

Il terzo e ultimo indizio è che Sung Kang, l’Han degli ultimi Fast’n’Furious, usa il cellulare con internet che sembra uno dei bimbominkia che affollano Facebook. E negli anni ’80 un cellulare con internet era una cosa che sembrava più fantascienza e stregoneria, che non una possibile realtà.

Eppure in Jimmy Bobo – Bullet To The Head tutto grida al film di 25 anni fa. Però lo grida bene, con classe e affetto per quel tipo di cinema che non viene più fatto. Lo grida con una serie di battute divertenti e one line tipiche da film spaccone con protagonisti tagliati con l’accetta e messi in scena con giusto due righe di approfondimento psicologico, per lo più affidate a battute/tormentoni: “Mai fidarsi di uno a cui i soldi non interessano!“, ecco fatto il personaggio.

Jimmy Bobo – Bullet To The Head mi è piaciuto. È un film da guardare con mezzo cervello spento e tutti i sentimenti accesi, come si faceva una volta, che poi è il modo migliore di divertirsi, per quell’ora e mezza scarsa che dura, e per godersi lo scontro finale a colpi d’ascia in cui Stallone non si vergogna a combattere con quello che potrebbe essere suo figlio.

Jimmy Bobo - Bullet To The Head - Jason Momoa

Ma me lo volete far fare un film decente, sì o no?!

Sì, Momoa, in questo film, sembra il figlio che Stallone e Schwarzenegger non hanno mai fatto. Il ragazzo merita qualcosa di più che un Conan ridicolo e la parrucca bionda di Aquaman nel sovraffollato Batman V Superman: Down Of Justice, ma ho come la sensazione che rischia di rimanere intrappolato in parti secondarie nei filmoni e protagonista in film che non si caga nessuno, a parte le ragazzine urlanti: “Ma quello è Kal Drogo! Uuuuhhhhh!!!

Però non fraintendetemi, Jimmy Bobo – Bullet To The Head non è imperdibile, anzi, ma è un film divertente che si può guardare a tempo perso, anche per constatare che il vecchio Walter Hill non ha perso un briciolo del suo vecchio smalto, anche se non ha più il potere di fare quello che vuole a Hollywood, essendo uno di quegli autori ritenuti sorpassati, ma che mangia ancora in testa alla maggior parte dei nuovi registi tanto alla moda.

Jimmy Bobo - Bullet To The Head - Stallone Vs Momoa

Arghhhhh… mi scappa la cacca!

Il film, sinceramente ha un po’ di difetti, tipo la voce fuori campo in stile noir che c’entra come la Nutella sulle lasagne, e non ha niente di particolarmente memorabile. A cominciare dal soprannome, tutto italiano, del protagonista. Jimmy Bobo penso che sia il nome più stupido che un antieroe possa meritarsi per rimanere nella storia. Nel film viene sussurrato un paio di volte, il vero nome del personaggio è James Bonomo, ma in Italia è diventato il titolo del film, come se Jimmy Bobo fosse un nome figo e di richiamo al pari di Rocky o Rambo.

Jimmy Bobo - Bullet To The Head - Sylvester Stallone

Il prossimo che mi chiama Jimmy Bobo si prende un Bullet To The Head!

Non ce li vedo i ragazzini a urlare esaltati: “Ma chi sei, Jimmy Bobo?!
Piuttosto li vedo a prendere per il culo dicendo: “Ah Jimmy Bobo, sei un coglione! 

Comunque, a parte tutto, vedere Jimmy Bobo – Bullet To He Head è un piacevole salto indietro di qualche anno, uno di quei film da vedere quando si ha nostalgia dei vecchi action e non si ha voglia di rivedersi per l’ennesima volta Danko.

 

 

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Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

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Informazioni su MrChreddy

Nato da da padre Vic 20 e madre Amiga 500, è cresciuto negli anni '80 allevato da videogiochi, fumetti e film. La sua mente vaga ancora in quell'universo parallelo, mentre il suo corpo si muove in questo rimpiangendo di aver perso tutti i suoi giocattoli di quando era piccolo. Li avesse ancora, ora sarebbe milionario. Precisino della minkia fino al midollo, non è mai soddisfatto di quello che vede, legge, gioca e trova sempre qualcosa che non va o che si sarebbe potuto fare meglio in tutto quello che gli capita tra le mani. Ha la lingua più veloce del cervello, prima parla poi pensa a quello che dice. Anche ore o giorni dopo. Per fortuna le sue idee e paranoie trovano sfogo su questo blog e non sulle macchine di quelli che hanno rovinato i suoi miti d'infanzia. Spielberg e Lucas tirano un grosso sospiro di sollievo e ringraziano per la nascita di Nerds' Revenge, che non hanno voglia di cambiare macchina ogni settimana.

11 pensieri su “Jimmy Bobo – Bullet To The Head, l’antieroe con un nome ridicolo

  1. Sapevo che avresti gradito!

    Credo che Jimmi Bobo l’abbiano scelto proprio a causa di quella pubblicità…che geni che sono gli italiani quando fanno ste cose eh!?

    Rimane il fatto che Walter Hill è un mito. Non solo per quello che ha fatto negli anni d’oro, ma anche per Supernova, un film che ha fatto cagare al mondo intero, ma che per qualche assurda ragione a me è piaciuto un sacco

    • Mah, non credo che sia stato per la pubblicità, quanto per dare un nome “facile al personaggio” in caso di sequel. Sequel che non sono arrivati.

      Supernova mi manca, vale la pena?

      • Se lo chiedi a me ti dico SI.

        IMDB dice 4,7
        Metascore 19

        Quindi potrebbe farti abbondantemente cagare. Ho apprezzato la storia, ho apprezzato il fatto che abbiano dato dei soldi a James Spader e Angela Bassett.
        Se cerchi un film non troppo impegnativo in una serata in cui non hai alternative però c’è il rischio che ti possa piacere.
        Morale della favola io l’ho apprezzato, ma non mi assumo responsabilità in caso ti provochi l’orchite.

        Non prolisso, non palloso, storia fatta e finita, in puro stile Hill

  2. Eh sì confesso…il mio unico neurone si è subito riattivato alla visione di Kal Drogo nonostante io sia attempata :D
    Questo film l’avrei voluto vedere perchè Stallone mi sembrava in gran forma, direi che adesso, nutella sulle lasagne a parte :D, lo devo recuperare, grazie per la recensione MrChreddy :-)

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