Mondiali 2014: Germania – Brasile 7 a 1

Mondiali 2014 - Brasile - Germania

Non volevo scrivere dei mondiali, ma poi ieri sera qualcosa mi ha fatto cambiare idea. O meglio, sette cose mi hanno fatto cambiare idea.

Ovviamente il mio non sarà un commento da sportivo o da chi si intende di calcio, solo un post da chi di calcio non ci capisce niente, ma vuole parlare per forza.

Detto sinceramente, ho visto solo 5 partite di questi mondiali.

La goleada dell’Olanda contro la Spagna, con il gol più bello dai tempi di Sensible Soccer, le tre misere partite dell’Italia e quella di ieri, Brasile – Germania, le altre partite le ho viste un po’ così, distratto e poco interessato. Poi forse vedrò anche l’altra semifinale e la finale, dipende da come mi gira, anche perché ho come la sensazione che i Mondiali 2014 siano finiti ieri sera. Non credo che ci sarà più una partita altrettanto interessante, con un risultato così surreale.

Come dicevo, non me ne intendo molto, ma la cosa che mi ha colpito, e che tutte le volte mi colpisce, è la differenza di approccio alle partite che ha l’Italia rispetto alle altre squadre. Poi magari sono solo sensazioni mie. Però sembra che l’Italia entri in campo sempre per ottenere il minimo risultato utile, che sia l’uno a zero, o lo zero a zero della partita contro l’Uruguay. Mentre tutte le altre squadre entrino in campo per vincere, anche se la cose potrebbe essere un’impresa pressoché impossibile.

Per esempio, ieri la Germania non era per niente favorita: uno stadio con 60 mila tifosi brasiliani e solo 200 tedeschi, un arbitro dal padre incerto che è stato accusato di aver favorito l’Uruguay contro l’Italia e, infine, il Brasile come vincitore designato.

Eppure dopo nemmeno mezz’ora la Germania vinceva 5 a 0. Al trentesimo del primo tempo c’è stato un boom di ascolti della Peppa Pig in Brasile.
Poi nel secondo tempo, altri 2 goal, che se riesci a batterli facilmente, poi ti tocca pure umiliarli.

Ecco, io non riesco a immaginare la pressione psicologica e l’umore dei giocatori brasiliani in campo. Se perdi 2 a 0 puoi sempre sperare di recuperare, ma sul 5 a 0 credo che la voglia di smettere di giocare e andarsene a casa a mettersi sotto le coperte facendo finta che il mondo non esiste, sia tremenda. Soprattutto se hai una nazione intera che ti fissa e ci spera, che io ho smesso di fare i tornei di Tekken proprio perché non mi piace il confronto e non sopporto la pressione ed ero pure da solo, senza la responsabilità di fare felice nessuno.

Mondiali 2014 - Brasiliani

La reazione compita dei tifosi brasiliani

Che poi per i brasiliani penso che la serata di ieri sera sia stata una tragedia di proporzioni bibliche. Il Brasile non ha mai preso tanti goal in una partita sola e penso che non abbia mai perso in maniera così schiacciante. Deve essere stata shockante la partita di ieri sera, roba che l’eliminazione dell’Italia per noi non è nemmeno stata dolorosa a confronto. Abbiamo giocato male e siamo usciti, invece ieri sera, 5 goal di fila in una manciata di minuti, senza che, secondo me, il Brasile avesse giocato così male da meritarli. Poi, certo, si è spento, ma, come dicevo prima, chi avrebbe avuto la voglia di giocare ancora?

Senza contare gli interessi che scendono in campo insieme ai giocatori. Come il rischio di dover raccontare ai nostri nipoti che la Terza Guerra Mondiale è scoppiata per un 7 a 1 in semifinale ai mondiali.

Prima di tutto gli sponsor, che hanno distribuito le loro scarpette multicolori e per cui dovrebbero essere accusati di crimini contro la società. Con quei colori sgargianti che, se fissate, rischiano di scatenare attacchi epilettici.

Mondiali 2014 - Scarpette

Guardare per massimo 5 minuti, consultare il medico in caso di convulsioni

Che va bene tutto, ma secondo me se scendi in campo con le scarpette bicolore, poi ti senti pirla due volte quando perdi. Un po’ come quando esci con una, la porti al ristorante spendendo un sacco di soldi e vai in bianco e pensi che, se l’avessi portata al McDonald’s, avresti ottenuto lo stesso risultato spendendo 14 euro, però.
Comunque sono oggettivamente brutte, una rosina e una azzurrina, due colori che fanno a pugni, a meno che non devi avvertire se hai avuto un figlio maschio o una femmina.
Anche se, ragionandoci, hanno la loro utilità per alcuni calciatori, che senza star lì a spiegargli troppe robe, l’allenatore può dir loro: “Devi tirare solo con quella arancione!“, oppure “Quando corri, la scarpetta azzurra deve essere dal lato della riga del fallo laterale“, così son sicuri che non sbagliano.

Mondiali 2014 - Scarpette bicolore

Quando destra e sinistra sono concetti ormai superati

Poi ci sono gli interessi delle società private che possono vendere e comprare i giocatori a cifre vergognosamente alte.
Stavo anche pensando che se io avessi soldi, tanti, da investire, non mi butterei più nel mercato del mattone, che ormai è agonizzante, ma comprerei un giocatore promettente, per poi rivenderlo a qualche società quando sboccia.

Così Prandelli, nonostante la brutta figura ai Mondiali, ha firmato un contratto milionario con una squadra che, ora, non mi ricordo.
Però è stato onesto, subito dopo che ci hanno buttato fuori, ha dato le dimissioni, che è un po’ un modo drammatico per dire che uno ha miseramente fallito.
Quello che non mi è piaciuto molto, come ho detto a suo tempo su Facebook, è stato tutto il discorso dopo l’ultima partita, per giustificarsi e non prendersi responsabilità, una roba tipo:

Italia fuori dai Mondiali dal girone più difficile, poi faceva caldo, c’è la crisi, l’arbitro ce l’aveva con noi… ero… rimasto senza benzina. Avevo una gomma a terra. Non avevo i soldi per prendere il taxi. La tintoria non mi aveva portato il tight. C’era il funerale di mia madre! Era crollata la casa! C’è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette! Non è stata colpa mia! Lo giuro su Dio!

Poi ci sono gli interessi degli stati ospitanti, che ovviamente vorrebbero anche compiere l’impresa di vincere il Mondiale in casa. Milioni e milioni spesi per stadi nuovi, infrastrutture, organizzazione, catering, alberghi e tutto il resto, in modo da assorbire il turismo per quei 20 giorni di durata del campionato e poi?
Poi i problemi sono gli stessi che c’erano prima, ma ora la gente è incazzata ancora di più perché, oltre aver visto sperperare un sacco di soldi, sono stati pure umiliati sul campo.

Brutta storia.

Platinì

Ora sto qua, finché Blatter non abdica

Come è brutta quella che da secoli continuano a ripetere, quella delle lotte interne alla FIFA, con Platinì che vorrebbe diventare padrone del Mondo e Blatter, con il suo bel nome da insetto, che non abdica.
E poi c’è la storia della corruzione per l’assegnazione delle edizioni successive.

E si tira in ballo sempre anche la sudditanza psicologica degli arbitri verso alcune squadre. Alcuni dicono che è una cosa vera, altri che non esiste. Io quando vedo una partita, noto che gli arbitri sono un po’ in balia dei giocatori, c’è quello che si butta a terra e lì rimane finché non viene fermato il gioco, c’è quello che gli va a urlare in faccia se viene ammonito o se non ha dato la punizione.
Perché un arbitro, che dovrebbe essere colui che, al di sopra delle parti, deve condurre il gioco e stabilire se una cosa è lecita o meno, deve subire queste cose?
Le sue decisioni dovrebbero essere inappellabili, ha anche i guardalinee e il quarto uomo a dargli una mano, perché deve subire pure le urla di 22 miliardari in mutande, incazzati? Tanto poi non è che cambia idea, una volta dato il rigore, non può dire: “No, dai, vabbè, avete ragione, non c’è…“, quindi cosa gli urli in faccia a fare?
Secondo me dovrebbe avere la facoltà di buttare fuori chi rompe il cazzo. Ho deciso così, se ti sta bene giochi, sennò vai a casa.

Però ci sono alcune cose che mi sono piaciute e che spero vengano usate anche in futuro, come la schiuma da barba sulle belle Puma modello Infanticidio dei giocatori in barriera, e la Goal Line Technology per i goal fantasma. È una scelta pratica, io avrei messo un chip e una carica di tritolo dentro il pallone, così appena supera la linea esplode e si ha l’assoluta certezza del goal. Certo, poi i giocatori si cagherebbero addosso a tirare forte, ma non è che si può avere tutto.
Il prossimo passo, comunque, è il test del DNA per stabilire chi ha segnato.

Insomma, alla fine ai Mondiali sono belli e divertenti, ma si portano dietro un sacco di cose meno belle e meno divertenti. Ma in fondo oggi è un po’ tutto così, anche le cose belle e divertenti devono avere quell’amaro rovescio della medaglia che non te le fa godere fino in fondo.

Però, oh, finché ci son soldi si gioca, è questo l’importante.

 

 

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

Questo articolo è stato pubblicato in Varie e contrassegnato come , , , , , , , , da MrChreddy . Aggiungi il permalink ai segnalibri.

Informazioni su MrChreddy

Nato da da padre Vic 20 e madre Amiga 500, è cresciuto negli anni '80 allevato da videogiochi, fumetti e film. La sua mente vaga ancora in quell'universo parallelo, mentre il suo corpo si muove in questo rimpiangendo di aver perso tutti i suoi giocattoli di quando era piccolo. Li avesse ancora, ora sarebbe milionario. Precisino della minkia fino al midollo, non è mai soddisfatto di quello che vede, legge, gioca e trova sempre qualcosa che non va o che si sarebbe potuto fare meglio in tutto quello che gli capita tra le mani. Ha la lingua più veloce del cervello, prima parla poi pensa a quello che dice. Anche ore o giorni dopo. Per fortuna le sue idee e paranoie trovano sfogo su questo blog e non sulle macchine di quelli che hanno rovinato i suoi miti d'infanzia. Spielberg e Lucas tirano un grosso sospiro di sollievo e ringraziano per la nascita di Nerds' Revenge, che non hanno voglia di cambiare macchina ogni settimana.

32 pensieri su “Mondiali 2014: Germania – Brasile 7 a 1

  1. considerando che per me sarebbe più facile parlare di idrodinamica nelle regioni basse della mesopotania pre assira, che non di calcio.. posso solo dire di non aver visto nemmeno una partita (e non per fare il finto figo hipster) ma proprio perchè io per guadagnare una manciata di euro devo sputare sangue.. e questi sono milionari e non sanno nemmeno come hanno fatto..

    tolta la vena di accidia, cosa mi resterà di questo mondiale? lo sconforto nel pensare a quel genio che è sceso in strada con il camion straripante di gadget azzurri e che credo adesso sia sempre in strada ma dopo la mezzanotte con vestiti troppo appariscenti e che cerca di recuperare le perdite..

    e pensare che mi era venuta la tentazione di mettermi a stampare magliette in tema.. per fortuna ho desistito fin da subito.. altrimenti adesso sarei dall’altra parte della carreggiata a cercar di rubargli clientela.. senza contare che stasera prevedo arriveranno 11 new entry del copertone di sicura nazionalità brasiliana! :D

    • Credo che l’accidia sia la prigrizia :D

      Comunque anche io ci ho pensato a quelli che si sono messi a vendere le cose della nazionale e, soprattutto, a tutte le catene, gli sponsor, che facevano i giochetti con l’Italia che andava avanti nel mondiale e quelli che ci hanno speso i soldi su sti giochetti. :D

  2. Io sono un dei pochi(penso) che tifavano per la Germania: anni fa sono stato lì da loro in viaggio e l’impressione che ho avuto è quello di una grande nazione e di un grande popolo, che non “cugghiunia”(cazzeggia) come noi italiani; poi, va be’, hanno ancora quella “piccola” macchia legata alla seconda guerra mondiale che continua a farli stare sulle balle a mezzo mondo ed in più ora hanno anche la Merkel a farli stare sulle scatole alla restante metà…

    Comunque ieri sera dopo il 5-0 a zero potevano farne benissimo altri 3-4 nel primo tempo visto che i brasiliani non capivano più niente, ma, giustamente, si sono messi a “far finta” di attaccare, visto che il Brasile continuava a non reagire. Nel secondo tempo invece il Brasile si è un pó svegliato ma loro hanno lo stesso cercato di non infierire: ho visto giocatori della Germania tornare indietro nella propria metà campo palla al piede senza motivo, passaggi volutamente lunghi, palle lasciate scorrere via, eccetera; poi si sono scocciati e giustamente ne hanno fatti altri due, non è che potevano continuare a graziarli per tutto il secondo tempo, una volta che il Brasile gli lasciava la porta libera non è che i giocatori tedeschi potevano coprirsi di ridicolo sbagliando gol a porta vuota…

    Infine sono d’accordo con quello che dici, fra l’altro anche io non seguo granché il calcio come te, peró quando giocano le nazionali il discorso cambia e lo seguo. Certo se prima o poi la nazionale italiana cambiasse atteggiamento, perché anche quando era forte giocava di merda quasi sempre(per il risultato minimo ed indispensabile come dici correttamente), sarebbe meglio.

    • Mah, tecnicamente non me ne intendo, mi pareva che almeno all’inizio il Brasile giocasse, poi vabbè, già sul 3 a 0 penso volessero andare a casa.

      Sì, noi italiano cazzeggiamo sempre purtroppo, sia come popolo che come squadra. Non so se abbiamo una nazionale forte che merita di vincere, da che mi ricordo abbiamo sempre sofferto, sia con le piccole che con le grandi e quando abbiamo vinto non è mai stata per superiorità, non sempre, più per culo e l’occasione all’ultimo minuto. Solo che mika sempre funziona :D

    • Concordo. Anch’io ho tifato Germania (e Olanda in semifinale, tanto per completezza) e sono pure stata insultata da amici vari per questo!;) Cos’è, adesso uno è stronzo se gioca per vincere? Manco fossimo al torneo rionale di calcetto…
      Comunque compatisco i giocatori brasiliani circondati da 60 mila scalmanati sul punto di suicidarsi. Dev’essere stata dura.

  3. Hai abbandonato tekken per la pressione psicologica ? Non perché faceva cagare a spruzzo ? XDXD
    Comunque ciao mr chreddy !!!!!!

  4. Mi è piaciuto un tweet che suonava più o meno così: ‘il settimo goal è quello del “se segnamo ora siamo campioni del mondo” come da piccoli al campetto’.
    Secondo me, è proprio così.
    Dopo il quinto goal era puro infantile divertimento.

    • Eh, vabbè, CieloAmaranto, che dovevano fare? Nel calcio purtroppo non c’è la manifesta inferiorità come nel baseball, se fai 5 goal in 10 minuti, poi ne devi tirare avanti altri 80, mica possono smettere di giocare, con il rischio che il Brasile recuperi :D

      • Potevano farsi 5 autogol!!!
        Dai, così non era umiliante per il Brasile…

        No, seriamente, anzi che si sono fermati a 7, ne potevano fare molti di più, specialmente dopo il 5-0 i brasiliani erano completamente imbambolati.

    • Fu nella Coppa America del 1920 che si giocava in Cile: qui hanno perso in casa, ne hanno presi 7(per bontà dei tedeschi perché poteva tranquillamente finire 15-1) e sono passati quasi 100 anni… Ieri sera è stata la loro peggiore bastosta di sempre.

      • Come si dice? Il destino in un nome?
        Anche a questo offriranno un mucchio di soldi per fare una comparsata in una trasmissione di una TV “nostrana” (e poi ci si stupisce se la chiamano TV spazzatura?!?!) come avvenne con l’altro vero figlio di discendenza dubbissima?

        • Nome omen :D

          No, vabbè, Byron Moreno era un personaggio, questo Moreno, secondo me, è solo un capro espiatorio per la nostra pessima figura. Alla fine l’arbitraggio non è stato neppure così malvagio, ma al di là di quello, in una partita di calcio devi correre, tirare e segnare, se queste tre cose non le fai non vinci. :)

          • Già, è da allora che dicono che “quel” Moreno era qui era la era sù era giù, nonostante tutti gli anni che son passati da allora. Stavolta la maggior parte dei commenti che sento sono che gli italiani han giocato male.

  5. Il Brasile ieri ha preso una batosta memorabile, a casa loro, e questo, che piaccia o no il calcio, è un evento storico.
    Non tanto per il risultato in sè, ma perché in Brasile, il calcio, non è una roba qualsiasi.
    Il calcio in Brasile ha salvato molti ragazzi dalla povertà e ha dato una valvola di sfogo a tutti gli altri.
    E’ un gioco economico, serve una palla e quattro pietre e puoi andare avanti all’infinito.
    Quindi, ieri, tanti bambini sono stati delusi da quello che è il sogno di una vita, alzare la coppa del mondo al Maracanà.

    Non so se tu hai mai visto “Febbre a 90”, un film tratto da un libro di Hornby, beh c’è un momento che, secondo me, è illuminante è ti fa cambiare la prospettiva sul calcio.

    (minispoiler, trascurabile)

    Insomma, il protagonista fa un colloquio di lavoro per diventare vicepreside in una scuola, o qualcosa del genere, e gli va male.
    Nello stesso giorno l’Arsenal, la sua squadra del cuore, perde un incontro decisivo per vincere un campionato che a quella squadra manca da 18 anni.
    La fidanzata, che odia il calcio, va a casa sua per consolarlo per il colloquio, lo trova che è giù di corda, e lui la ringrazia per la sensibilità, ma dopo qualche battuta viene fuori l’equivoco.

    Lui è giù di corda per l’Arsenal.
    La fidanzata s’incazza perché non c’è paragone tra le due cose e lui risponde candidamente: “infatti non c’è paragone. Quel posto lo volevo da quanto? Un mese?
    Il campionato dell’Arsenal lo sogno da 18 anni. E’ un sogno che mi porto da 18 anni. Qual era il tuo sogno 18 anni fa? O 10? O 5?”
    Lei non ce l’ha.

    Ecco il valore aggiunto.
    Lui ha conservato un sogno per tutto quel tempo.
    Lei no.

    Ecco, più o meno, per tanti brasiliani, ieri sera, il concetto è stato questo:

    hanno perso un sogno.

    • Poetico e capisco. Fin da piccolo son cresciuto con la suggestione Brasile = Calcio. Poi ho scoperto la Capoeira :D

      Però capisco perfettamente, si vedeva dalle facce in tribuna che non c’era una squadra a perdere una partita, ma una nazione a perdere quella che per loro è un’identità. Allo stadio c’erano 60 mila brasiliani e 200 tedeschi, durante l’inno c’è stato il terremoto e sono andati avanti a cantarlo tutto. Dalla fine del primo tempo, però si sentivano solo i tedeschi e 60000 persone mute e attonite.

      Insomma, ieri non deve essere stata una bella giornata per nessuno, ho sentito che ci sono stati anche suicidi e morti di infarto durante la partita o subito dopo. Spero sia la solita bufala, almeno per i suicidi, ma non mi stupisco per gli infartuati.

      • A tal proposito, se ti interessa l’argomento,
        (che solo marginalmente interessa il calcio)

        ti consiglio di approfondire la famosa vicenda del Maracanazo
        avvenuta ai Mondiali del 1950.

        Potrà darti un’idea di questo concetto.

        Ho trovato molto bello il racconto che ne fa Buffa su Sky.

    • Premetto che non sono mai andato in Brasile e presumo che difficilmente lo farò, visto che non mi piacciano i paesi caldi ma preferisco il freddo, ma l’idea che ho io del Brasile non è delle migliori, poi magari andandoci cambierei idea. A me stanno da sempre antipatici perché l’importanza che danno al Calcio è esagerata, oserei direi una roba patologica. Piuttosto che stare a pensare così tanto al pallone perché non vedono di rimboccarsi le maniche e risolvere i loro grossi problemi? Cacchio, hanno un paese grandissimo e ricchissimo di materie prime, sono solo in 200 milioni ed ancora hanno le Favelas? Piuttosto che stare a pensare al pallone, a stare in spiaggia ad abbronzarsi il culo e fare durare il Carnevale un mese, pensassero un po’ più a darsi da fare. Per fortuna esiste anche lì gente che ragiona, infatti in molti hanno protestato per un mondiale per il quale hanno speso tanto quanto avevano speso le altre nazioni messe insieme per i precedenti 4-5 mondiali, questo mi fa ben sperare per il loro bene. Gli ci voleva proprio che la Germania, nazionale di un paese che fa dell’organizzazione e del rigore il proprio credo, li asfaltasse, così forse finalmente si svegliano un po’, anzi spero che prima o poi riescano ad annichilire calcisticamente anche noi, così forse una svegliata ce la diamo anche noi italiani.

      • Mi sembra un ragionamento un po’ semplicistico.
        Io, più che dare consigli su un paese straniero, comincerei a guardarmi in casa e vedere con che cosa chiudiamo noi gli occhi sui grossi problemi che abbiamo.

        Non ce l’ho con te, Bruce, però sento troppo spesso dire ah se là facessero così e cosà, quando poi i problemi grossi, grossissimi, li abbiamo anche noi italiani e non facciamo niente di quello che potremmo fare.

        • Ma a me stanno principalmente antipatici perché “mi sembra”(non è detto che sia così nella realtà) che lì diano tutti quanti un’importanza esagerata al Calcio, perlomeno anche solo a giudicare dai piagnistei continui dei calciatori brasiliani ad ogni partita, con interviste in lacrime e simili(per non parlare degli incidenti dopo la partita con la Germania, per fortuna poco gravi), una cosa infantile e ridicola secondo me, poi facessero come gli pare in Brasile, calciatori e non;

          Non mi pare di aver detto che noi siamo meglio o di aver mai risparmiato critiche a noi stessi, soprattutto in altre occasoni.

          • No, certo, ma ho detto che il commento non era rivolto a te.

            Ognuno puoi avere simpatia e antipatia per chiunque voglia e non sto a dirti che è giusto o meno. Però, son sempre dell’idea, mia, che queste critiche calzano a pennello anche a noi italiani.

            Comunque, visto che ho fatto capoeira per circa 20 anni, di brasiliani ne ho conosciuti un sacco e l’attaccamento al calcio è l’ultimo dei loro difetti, fidati :D

            • Non li odio che sia chiaro(lo dico nel caso qualcuno mi fraintendesse, non tu), anzi non odio nessuno, però i brasiliani mi stanno un po’ antipatici, soprattutto calcisticamente parlando, ed un pochino così in generale. Per la Germania era anche così, poi ci sono andato in viaggio ed ho completamente cambiato idea: ecco, magari un giorno incontrerò una splendida brasiliana che mi farà cambiare idea!

              • E allora, se dovessi andare in viaggio in Brasile, o conoscere dei veri brasiliani, fidati che comincerai a odiarli per un sacco di motivi e la loro passione del calcio sarà l’unica cosa simpatica :D

                • Ah, bene!!!

                  Comunque ieri sera con l’Olanda hanno rifatto schifo, nonostante la “sceneggiata” dell’ Inno continuato a cantare oltre la fine della musica, io sono contento(nei limiti di quanto possa esserlo per una partita di Calcio) per la sconfitta!!!

                  • Eh, ma ieri era evidente che ci credevano, ma non sapevano come fare.

                    Il tiro più vicino che hanno fatto era da 30 metri.

                    Insomma, una squadra ridicola, sono arrivati in semifinale a culo.

  6. Io tifavo Germania anche prima che l’arbitro fischisse il calcio di inizio. A dir la verità è dalla prima partita che speravo che qualcuno mandasse a casa il Brasile perchè la coppa se l’è già vinta 5 volte, perchp sta storia che devono vincere in casa (come tutte le squadre quando giocano in casa) se no suicidano non si può sentire e perchè diciamoci la verità la squadra del Brasile ha fatto discretamente schifo per tutti i mondiali.
    Poi l’altra sera non gicavano nemmeno Neymar e Thiago Silva quindi parlando con qualcuno che di calcio se ne intende la Germania era già data per favorita. Ma si sa i brasiliani hanno culo.
    Certo nessuno avrebbe mai potuto prevedere un risultato del genere. Che in campo di fosse una delle migliori squadre dei mondiali (la Germania) si sapeva, ma che il Brasile mostrasse in tale maniera la sua totale inconsistenza non avrebbe potuto prevederlo nessuno.
    E’ stata una debacle totale del Brasile squadra che ormai da 10 anni vivacchia sulel glorie passate.
    Meglio una batosta così per aprire gli occhi sulla realtà e rifondare la squadra da zero (se saranno capaci di farlo).

    Comunque io ho visto la partita in un pub insieme a un’altra cinquantina di persone e sarà vero che tutti gli italiani amano il Brasile ecc..e.cc..ma l’altra sera non ho visto uno che non esultasse a ogni batosta presa dal Brasile (me per prima ovviamente).

    • Ecco, un commento tecnico pregante da una donna. Il mondo è cambiato… :D

      Scherzi a parte, non sono in grado di dire cose simili. Io vado a simpatie e sensazioni e mi sono divertito a vedere la goleada. Mi sarei divertito uguale se l’avesse fatta il Brasile, alla fine non tifo per nessuno.

      Comunque, credo che le critiche alla squadra brasiliana calzino perfettamente anche a quella italiana, viviamo sugli allori delle glorie passate, abbiamo vinto i Mondiali del 2006 un po’ per culo, un po’ perché era destino e gli unici momenti davvero buoni sono stati i supplementari contro la Germania e la finale contro la Francia che abbiamo tirato fuori le palle, cosa che raramente ci capita.
      L’Australia l’abbiamo superata con un rigore all’ultimo, altrimenti non so che fine avremmo fatto. Ma il calcio è anche questo, un po’ di bravura e un po’ di culo.

      Non sono così convinto che noi italiani amiamo tanto il Brasile, credo che siamo più bravi a tifare per chi vince, al di là della maglia. :)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.