Man Of Tai Chi dalla Cina con Keanu Reeves

Man Of Tai Chi

Sapete come si dice, no? Se MrChreddy non va al cinema, in qualche modo deve vedere un film.

Nel calderone dei film che mi sono visto c’è Man Of Tai Chi. Prima, e penso ultima, fatica di Keanu Reeves come regista.

Probabilmente in Italia questo film non arriverà mai. Se decidessero di farlo uscire credo che lo vedremo solo in DvD nei cestoni della Coop dei film a 5 euro. Perché? Ora ve lo spiego.

Keanu Reeves ha fatto un sacco di film in carriera, il suo curriculum è piuttosto lungo e variegato, ma i film per cui viene ricordato sono sostanzialmente il primo Matrix, con i suoi sequel, e Point Break. Certo, poi se ci si mette a parlare di Keanu viene fuori che ognuno ha avuto modo di apprezzarlo o disprezzarlo in un sacco di altri film.

Però, quelli che veramente hanno avuto successo al botteghino sono questi. Tra l’altro da Matrix, Keanu è anche conosciuto come uno che mena con le arti marziali, senza tenere conto che nella trilogia di Matrix tra cavi, controfigure, pessima CGI, praticamente chiunque poteva sembrare agile e un esperto combattente di arti marziali.

L’anno scorso Keanu Reeves ha deciso che era cosa buona e giusta diventare regista con un film di arti marziali prodotto dalla Cina, che sarebbe stato un sicuro disastro commerciale nel resto del mondo: Man Of Tai Chi.

Man Of Tai Chi - Keanu Revees

Cos’è quello, un film di arti marziali? Ne prendo due chili!

I fattori che determinano a priori la caduta in disgrazia all’estero di un film come questo sono fondamentalmente due: il film è girato in cinese con una manciata di dialoghi in inglese, a volte stentato, e il protagonismo del Tai Chi, che in molti nemmeno considerano un arte marziale, ma una ginnastica per gente anziana, dove si cammina lentissimi e si muovo le braccia in cerchio.

Keanu però si è sbattuto un sacco per promuovere il film, sia dicendo che Man Of Tai Chi avrebbe contenuto 40 minuti di combattimenti, poi utilizzando una specie di dolly con un braccio meccanico robotizzato, capace di far entrare la macchina da presa nel combattimento. Lo step successivo è fare indossare delle GoPro ai combattenti.

Il risultato è che alcuni combattimenti sono anche belli, ben lontani da quelli iper realistici che Thailandia e Indonesia ci stanno regalando ultimamente, ma comunque spettacolari, ben coreografati e acrobatici, come si facevano una volta.
Il merito però va al coreografo Yuen Woo-Ping che ha avuto carta bianca e si è scatenato. Il demerito va però all’uso dei cavi fin troppo palese che rovina un po’ l’insieme.

Se i combattimenti sono la parte migliore del film, purtroppo è proprio la regia di Keanu che lascia a desiderare. Un po’ per la manifesta inesperienza dietro la macchina da presa, un po’ perché essendo il film principalmente per il mercato cinese ha dovuto incontrare i loro gusti, un po’ per un ritmo di certo non forsennato e un po’ per una serie di ingenuità da telefilm di bassa categoria anche in fase di sceneggiatura.

Man Of Tai Chi - Combattimenti

Now I’ve had the time of my life, no I never felt like this before, yes I swear it’s the truth and I owe it all to you

Infatti la sceneggiatura è di Michael G. Cooney, compositore – sempre per il fatto che ognuno dovrebbe fare il proprio mestiere – e sceneggiatore di cortometraggi e videogiochi.

Mentre nei combattimenti ci sono delle cose apprezzabili, la storia è abbastanza risibile. Basata, a quanto dice il protagonista, sulle vere esperienze di Tiger Chen, che nel film interpreta se stesso, è una storia di combattimenti clandestini per ricchi annoiati, gestiti da Mark Donaka, lo stesso Keanu, un cattivone sui generis, inespressivo e tagliato con l’accetta, che si esprime con frasi di due o 3 parole al massimo. Mark Donaka è così cattivo, e i combattimenti sono così clandestini, che fa il reclutamento dei combattenti su carta intestata, tanto per farvi capire il livello di ingenuità di cui stiamo parlando. Soprassedendo sul fatto che i lottatori sono quasi tutti vestiti come i personaggi di Ken Shiro, che se fai un combattimento clandestino mica ci vai in tuta, ci vai con il gilet di pelle con su le borchie a punta, ovviamente.

Man Of Tai Chi - Vestirsi eleganti

Tipica tenuta da combattente mercenario post-apocalittico

Il vero peccato è che alla fine c’è davvero un buon plot twist, che però non è approfondito durante il film e le potenzialità dell’impatto emotivo che potrebbe avere si infrangono sull’incapacità recitativa di Tiger Chen. Finché si tratta di mulinare piedi e mani per menare le persone c’è da tirarsi giù il cappello di fronte al buon Tiger, ma quando si tratta di recitare e dare un minimo di emozione al personaggio ha la faccia scolpita nel granito.

Non si capisce poi la scelta di tirare fuori da cilindro Iko Uwais, protagonista di The Raid, per quello che dovrebbe essere il combattimento finale e non utilizzarlo.
Dopo una serie di mazzate decenti e girate anche discretamente bene, senza la fottuta parkinson camera, entra in scena Iko e subito la bocca si riempie di acquolina pregustando uno di quei combattimenti che vale l’intero film e invece no, non si combatte.
Colpo segreto che in tre minuti muori: il vero combattimento finale è tra Keanu Reeves e Tiger Chen, che è un po’ come vedere Bruce Lee che combatte contro l’uomo di legno negli allenamenti.

Si capisce la passione di Keanu per le arti marziali, si capisce la voglia di dimostrare che a 50 anni ha fisicamente ancora qualcosa da dire, ma di legno era 15 anni fa in Matrix e di legno è oggi. Anche con tutti i trucchi di regia, le coreografie e quello che volete non è lo spettacolo che sarebbe dovuto essere.

Man Of Tai Chi - Sorriso

Ho qualcosa nei denti? No, davvero, a parte i pugni…

Insomma, in quest’estate indolente e con il tempo ballerino, in attesa che i pochi film meritevoli escano al cinema, se siete appassionati di arti marziali, o di combattimenti coreografici e siete convinti che il Tai Chi non sia uno sport per vecchi dove si cammina piano e basta, date un’occhiata a Man Of Tai Chi che male non fa e, almeno per 40 minuti sui 105 di durata, vedete gente che si mena forte.

 

 

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Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

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Informazioni su MrChreddy

Nato da da padre Vic 20 e madre Amiga 500, è cresciuto negli anni '80 allevato da videogiochi, fumetti e film. La sua mente vaga ancora in quell'universo parallelo, mentre il suo corpo si muove in questo rimpiangendo di aver perso tutti i suoi giocattoli di quando era piccolo. Li avesse ancora, ora sarebbe milionario. Precisino della minkia fino al midollo, non è mai soddisfatto di quello che vede, legge, gioca e trova sempre qualcosa che non va o che si sarebbe potuto fare meglio in tutto quello che gli capita tra le mani. Ha la lingua più veloce del cervello, prima parla poi pensa a quello che dice. Anche ore o giorni dopo. Per fortuna le sue idee e paranoie trovano sfogo su questo blog e non sulle macchine di quelli che hanno rovinato i suoi miti d'infanzia. Spielberg e Lucas tirano un grosso sospiro di sollievo e ringraziano per la nascita di Nerds' Revenge, che non hanno voglia di cambiare macchina ogni settimana.

24 pensieri su “Man Of Tai Chi dalla Cina con Keanu Reeves

  1. Ho visto questo film al videonoleggio vicino a casa mia … Quindi sì, è arrivato in italia… :/ E volevo anche vederlo.. Grazie per questo buon consiglio per passare una serata con un filmetto scadente ma di intrattenimento! :)

    • Ah, ecco, qui a Milano le videoteche non esistono più, credo siano state abolite per legge, quindi non sapevo fosse uscito in italiano. Io l’ho visto in Cininglese :D

      • Da come ne parli sicuramente in giro c’è di peggio.
        Sarei curioso di sentire Reeves parlare cinese :)

        Da quello che so io il Tai Chi è una specie di ginnastica. I cinesi riempiono a centinaia i parchi cittadini di mattina molto presto per lunghe sessioni di allenamento, vecchi giovani e donne indifferentemente.
        Non capisco come una simile disciplina possa essere offensiva, ma tant’è.

        Grazie Chreddy come sempre, per il consiglio e la recensione :)

        • C’è in giro assolutamente di peggio, con in più la pretesa di essere meglio.

          Keanu non parla cinese nel film, parla inglese con il suo vocione :D

          Sì, il Tai Chi è alla fine una ginnastica, credo, atta a risvegliare il proprio chi e a fare i colpi a distanza, tipo Street Fighter. Ma, come ho sempre detto, tutte le arti marziali tirano i calci allo stesso modo, anche perché un uomo può tirare i calci solo in quel modo lì, quello che cambia è la filosofia che c’è dietro :)

          • No aspetta in che senso i colpi tipo Street fighter?
            Cioè col Tai Chi posso sparare un Oriuken?! Mi iscrivo subito alla prima palestra! :DD

            A parte gli scherzi, sì sicuramente non è una semplice ginnastica come la intendiamo noi.
            Poi ci saranno quelli fissati che stanno lì a cercare di sparare le Kamehameha o i Makankosappo e quelli normali che si tengono semplicemente in forma (nel corpo e nello spirito).

            Comunque se i combattimenti meritano penso che potrebbe anche piacermi.
            Peccato che quello di The raid non combatta, come metteva le mani in faccia lui in quel film… :)

            Ongbak lo hai visto? Se sì, com’è?
            Uno dei miei preferiti del genere sarà per sempre però Senza esclusione di colpi, visto da ragazzino mi lasciò senza fiato. Volevo litigare con tutti dopo averlo visto e tirare calci rotanti che manco Ken e Ryu di Street Fighter :)

            • Senza esclusione di colpi piacque anche a me ai tempi, però poi non l’ho più visto, non volevo rovinarmi il mito :D

              No, nel senso che convogliano il Chi e ti spostano di 5 metri senza toccarti :)

              Certo, Ong Bak l’ho visto e mi è piaciuto molto, Tony Jaa è un missile, peccato che poi si sia messo a fare Ong Bak 2 e 3 e sia tipo impazzito.
              Non è male nemmeno The Protector con lui.
              Quei film girati in posti dove non ci sono sindacati e la gente muore volentieri per una ciotola di riso, sono i migliori per i combattimenti realistici :D

              • Ottimo, vedrò di recuperarli entrambi, grazie.

                Sì come lo scagnozzo che si spacca la schiena sul muretto interno del palazzo in The raid; lì non ci sono stuntman o cazzi che tengano, quello ormai non cammina più :)

                • Sìsì, guardali, Almeno il primo Ong Bak e The Protector.

                  Ong Bak 2 e 3 non c’entrano niente con il primo e, sinceramente, dopo aver visto il 2 il 3 non ho avuto il coraggio di vederlo.

                  Il ciccio piegato a metà sul passamano in The Raid è una delle robe più horror/splatter che abbia mai visto :D

  2. A usual, grazie per la recensione MrChreddy, controllerò subito se c’è a noleggio, se non altro mi pare di capire che sia un buon film per scaricare la tensione :D

      • si mi é piaciuto, lo vidi tempo fa su consiglio di un amico in sub ita: avevamo voglia di vedere belle mazzate e le abbiamo avute (per curiositá mi sono anche informato su palestre che insegnassero tai chi nei paraggi, poi quando ho capito che in realtá non ci sono le onde energetiche, ma che é più una specie di yoga mi sono disinteressato) mi trovo daccordo con il tuo parere, Keanu legnosissimo, peró mi sembrava quasi facesse ancora più male per questo, quindi ottime le inquadrature durante le botte, non sapevo fosse sua la regia

  3. penso che bisogna essere onesti nei giudizi, cosa che non trovo nel commento al film , non è eccezionale ma neanche brutto è accettabile e ha una su morale , meglio di altri interpretati da attori famosi a cui tutto è concesso. ma a quanto pare in Italia Revees non è considerato, ti rammento che film come L’avvocato del diavolo o Tutto puo succedere, sono niente male.

    • Ciao Piera, cercherò di risponderti nella maniera più gentile ed educata possibile, cominciando con delle domande:

      1- Il post l’hai letto tutto?
      2- Se l’hai letto tutto, l’hai anche capito?

      Scusa se chiedo, ma da quello che scrivi o non l’hai letto, o non hai capito quello che ho scritto, perché mi pare di essere stato più che obiettivo e onesto a definirlo un film decente con dei bei combattimenti.
      Mi pare anche di essere stato gentile e onesto a scagionare le puttanate e la brutta regia come ingenuità e cose per un pubblico cinese.

      Ho capito che Keanu è un bell’uomo e ti piace da matti, che mamma mi vien caldo solo a vederlo in Tv, però questo non fa di lui un buon attore o un buon regista. Certo è stato in un sacco di film, anche belli, ma non è un buon regista e, mi spiace, non è un buon attore.

      Saluti :)

  4. certo che mi piace, ma non vuol dire che non distinguo
    la freddezza del personaggio è perfetta , non discuto sul regista una persona deve imparare, il film è piacevole come la maggior parte in commercio ( capolavori non ne ho visti molti ultimamente ) non è un buon attore,
    strano , da Bertolucci a Van Sant e via probabilmente non capiscono niente
    ma non preoccuparti , io come molti altri continuiamo a seguirlo
    un saluto e buonaserata

    • Ma infatti io ho detto che è piacevole, stai facendo polemica per niente.

      Certo, Bertolucci e Van Sant non sono mica idioti, l’hanno scelto perché è perfetto per i ruoli che gli hanno dato, dove doveva essere bello e inespressivo.

  5. Il Tai Chi è una cosa molto seria ma, per l’amor di Dio, non è questo il punto. Personalmente ho raggiunto il grado di saturazione. Di vedere anche solo per due secondi uno tirato per i cavi, come qui la si sta intendendo, per me non è più accettabile.

    Certo, Bertolucci e Van Sant non sono mica idioti, l’hanno scelto perché è perfetto per i ruoli che gli hanno dato, dove doveva essere bello e inespressivo.

    Bella lì :D

  6. Poi magari, Chreddy, proponi o riproponi come si quotano gli interventi altrui, secondo me, avrebbe di che guadagnarci il dialogo. Con un pulsante per l’anteprima dei messaggi, si potrebbero risolvere molte cose sì da imparare anche da soli.

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