20 cose che mi ha insegnato internet per vivere meglio

20 cose che mi ha insegnato internet

Sempre più spesso mi capita di sentire la frase: “La gente si sta rincoglionendo tutta quanta per colpa di internet!

È un’opinione, un po’ qualunquista, un po’ affettata, ma è comunque un’opinione. Internet è visto come un grande male che lobotomizza le persone. Potrebbe anche essere vero, ma, come tutte le cose, dipende sempre dall’uso che se ne fa e dall’abuso.

Per esempio, l’acqua ci serve per vivere, e bisognerebbe berne almeno un litro e mezzo, massimo due, al giorno. Se si bevono sette litri di acqua in una volta sola, si muore. L’ossigeno è importante anch’esso per vivere, ma l’aria che respiriamo deve contenerne solo 20 per cento, se ne contiene il 40 per cento, prendiamo fuoco.

La stessa cosa funziona per internet, se lo usiamo per arrivare alle informazioni utili, per imparare qualcosa e per ammazzare un po’ il tempo in modo ludico, va anche bene, se ci stiamo 14 ore al giorno a vedere video di gattini puccettosi e scrivere stronzate su Facebook, potrebbe essere vero che il risultato sia una specie di rincoglionimento.

Oggi vorrei spezzare una lancia a favore di internet facendovi vedere 20 cose che mi ha insegnato e che un pochino mi hanno migliorato la vita. Perché internet sarà anche pieno di idioti che si lanciano dai tetti per vedere se è difficile morire, ma è anche pieno di gente che è capace di arrabattarsi con poco e poi mette a disposizione la propria conoscenza. Come il genio nella foto in alto che ha trovato un modo per strafogarsi di pop-corn senza sporcarsi le mani, mentre lavora al computer.

20 – Come non far uscire l’acqua che bolle

Quando faccio bollire qualcosa, come la pasta e il riso, mi capita sempre che si formi la schiuma sull’acqua e poi questa sbordi andando a sporcare tutto il piano cottura.

Siccome odio doverlo pulire tutte le volte, ho scoperto questo metodo che impedisce all’acqua di fuoriuscire: mettere un cucchiaio di legno sopra la pentola.

Evitare che esca l'acqua dalla pentola

Non ho idea del principio fisico di questa cosa e son sicuro che molti di voi, soprattutto le ragazze, lo conoscessero già come rimedio della nonna. Ma io ne ero completamente all’oscuro e l’ho scoperto su internet.

Sono felicissimo, non ho imparato a cucinare, la pasta e il riso mi vengono comunque uno schifo, ma almeno non lercio i fornelli!

19 – Come usare in modo pulito la vernice

Vi è mai capitato di dover dipingere una stanza?

Quali sono i problemi del dipingere una stanza? Si sporca in giro e, quando si estrae il pennello pieno di vernice, si pulisce sul bordo della latta, la vernice si secca, la latta di conseguenza si chiude male e quello che rimane dentro diventa inutilizzabile.

Perfetto, ecco un metodo per lasciare la latta di vernice pulita:

La vernice con l'elastico

Si mette un elastico di traverso sulla latta e si toglie l’eccesso di vernice dal pennello usando quello. Certo, rimane il problema di sporcare in giro, però quello si risolve tappezzando le cose di giornali e teli di plastica.

Ora l’unico vero problema che rimane è che detesto verniciare e non ci sono elastici, giornali vecchi e teli di plastica che servano a farmi prendere una pennellessa e dare il bianco alle pareti. La prossima volta che ho bisogno, suggerisco questo metodo all’imbianchino.

18 – Come mangiare i Tic Tac

Che ci vuole a mangiare i Tic Tac?!” chiederete voi. Non ci vuole niente, ma vi siete mai trovati nella spiacevole situazione di doverli offrire? Ecco, sapete benissimo che, quando qualcuno vi chiede i Tic Tac, voi aprire la scatolina, lui porge la mano, voi scuotete la scatolina e ne escono tipo sei o sette. Poi non è che potete fare la brutta figura di riprendere quelli in eccesso e rimetterli dentro.

Senza contare che mettersi la scatolina in bocca e farveli scivolare dentro, ha il controproducente effetto di inumidire lo strato zuccherino che li avvolge facendoli diventare un blocco unico che non è più possibile estrarre senza spaccare la scatola stessa.

Ecco il metodo migliore per mangiare i Tic Tac:

Come mangiare i Tic Tac

Vi è esploso il cervello, vero? Vi siete sempre chiesti a che cosa servisse quella vaschetta sotto il coperchio, vero?

Esatto, serve a contenere il Tic Tac che si vuole mangiare.

‘Sta cosa mi ha cambiato la vita.

17 – Come usare le cannucce nelle lattine nel modo giusto

Secondo una leggenda metropolitana, non si dovrebbe bere a canna dalle lattine perché ci pisciano sopra i topi. Passare il tovagliolo o il maglione sul bordo della lattina non serve a pulire bene, la cosa migliore è usare una cannuccia. Possibilmente una cannuccia che un topo non abbia usato come catetere.

Però scatta un altro problema, la cannuccia gira libera e felice lungo il buco della lattina, facendovi sembrare il protagonista di uno sketch degli anni 20 o di un film con Checco Zalone. Soprattutto se avete una coordinazione approssimativa come me.

Ecco allora il metodo migliore per tenere ferma la cannuccia nella lattina e non farvi sembrare dei pirla quando bevete:

Reggicannuccia

Esatto, si gira la linguetta con il buco e si infila la cannuccia lì dentro, in modo che rimanga ferma lungo il bordo. Vi toglie dall’imbarazzo, non vi fa sembrare degli idioti e non vi costringe a bervi una bella birretta fresca, corretta con piscia di topo.

Il metodo gira da un po’ su internet ed è la dimostrazione che internet non è il male assoluto.

16 – Come asciugare un cellulare in modo efficace

A tanta gente è capitato che cadesse il cellulare in acqua. Si stanno facendo un selfie mentre sono in acqua al mare, si stanno facendo un selfie mentre sono in montagna vicino a un ruscello, si stanno facendo un selfie mentre stanno facendo la pipì in bagno, si stanno riprendendo per l’Ice Bucket Challenge ed ecco PLOFF! il cellulare finisce in acqua.

Se lo si porta in assistenza se ne accorgono subito. Gli iPhogne, poi, hanno dentro un indicatore di umidità e uno per gli urti. Quando entrate in un centro con cellulare che non funziona, la prima cosa che fa un commesso è sbirciare nel culo del telefonino per vedere se gli indicatori sono diventati rossi.

Quindi, come si fa ad asciugare un cellulare dall’acqua? Così:

Cellulare nel riso

Si immerge nel riso, rigorosamente crudo, per una giornata. Il riso dovrebbe assorbire tutta l’umidità asciugando perfettamente il cellulare.

In più il riso, di notte, dovrebbe attirare i cinesi che vi riparano anche l’elettronica.

15 – Come pulire il frullatore nel modo giusto

Andare a pulire l’interno di un frullatore, se non ha le lame smontabili, è il modo migliore per procurarsi dei profondi tagli alle mani e sanguinare copiosamente. Mi è successo, sempre per via del fatto che sono uno che la manualità e la coordinazione sa a malapena come si scrivono.

Quindi, come fare a pulire un frullatore senza rischiare di tagliarsi?

Pulire il frullatore

Esatto, si mette il sapone liquido, si riempie d’acqua, si fa andare per un po’, si risciacqua abbondantemente et vualà le sjé son fè!

Il passaggio fondamentale, secondo me, è il risciacquo abbondante alla fine, per evitare di avvelenarsi con i residui di sapone liquido. Si sa mai.

14 – Accendere la candele dentro un vaso

Lei, o lui, sta arrivando per una cenetta romantica a casa vostra. Uscite da un po’ di tempo e finalmente è la sera in cui si sguinzaglieranno gli ormoni al grido di: “Al mio via scatenate l’inferno!

Dovete creare l’ambiente, l’atmosfera. Avete comprato quelle candele profumate da fighetti e le avete sparpagliate per la casa. Ormai è quasi ora, fate il giro per accenderle tutte, compresa quella che avete messo nel vaso al centro della tavola.

Con l’accendino, infilate la mano nel vaso, cercate di accendere la candela e vi date fuoco alla manica della camicia o ai peli del braccio. Per l’appartamento si diffonde una dolce fragranza di vaniglia e pollo strinato.

Ecco come come si fa ad accendere una candela messa in un vaso se non si hanno dei fiammiferi lungi.

Spaghetti per accendere una candela

Si possono usare degli spaghetti o i bastoncini in legno degli spiedini, preservando così l’integrità di maniche e dei peli delle braccia.

Il fatto che gli spaghetti brucino a lungo mi inquieta un po’, però c’è gente che vuole solo veder bruciare il mondo. A cominciare dagli spaghetti.

13 – Come allargare le scarpe in 5 minuti

Un grosso problema sono le scarpe nuove. Non dico le sneakers, ma quelle belle. È un problema soprattutto per le donne che si vergognano di avere il 41 e comprano il 36 e mezzo.

Per ovviare al problema delle scarpe strette, le cose sono due, o ci compriamo con qualche numero in più, avendo poi l’effetto Pippo Yuk! Yuk!, oppure le portiamo dal calzolaio che ce le slarga per bene.

Oppure ci allarghiamo le scarpe a casa, da soli, senza spendere soldi.

Allargare le scarpe

Ci si infila un bel paio di calzettoni da montagna, di quelli di lana spessa. Si soffre come cani per infilarsi le scarpe e poi con un phon si scalda la parte stretta per 5 minuti. Se non si risolve subito, si ripete l’operazione un’altra volta.

Certo, con i calzettoni di lana e il phon puntato sui piedi, alla fine del procedimento avremo le fette sudate, però almeno poi le scarpe nuove entreranno come un guanto.

12 – Come costruirsi un amplificatore per il cellulare

Una delle cose belle dei degli smarzphone è che ci possiamo mettere tonnellate di musica. Una delle cose brutte è non hanno un’amplificazione sufficiente e gli amplificatori fighettini, a cui attaccare il telefonino, costano uno sproposito.

Ecco come amplificare il telefono senza spendere un centesimo.

Amplificatore per cellulare

Si prende l’interno di un rotolo di carta igienica e si crea un taglio in cui inserire il telefono dalla parte dell’altoparlante. Se siamo schizzinosi, si può usare anche un tubo di Pringles, mi raccomando, vuoto.

Per gli ingegneri che ci sono in voi, si possono attaccare due bicchieri di plastica ai lati per aumentare e direzionare l’amplificazione.

Amplificatore per cellulare_2

Chi non ha sbatti di fare la trafila, può mettere il telefono in una scatola di metallo o in una ciotola e l’effetto è il medesimo.

11 –  Separare il tuorlo di un uovo dal suo albume

Non so cucinare e ho la manualità di Rocky con su i guantoni da boxe.

Separare il tuorlo dall’albume come fanno gli chef alla televisione per me è una cosa impossibile. Anche perché non son capace di aprire un uovo a metà in quel modo.

Quindi il problema è: come faccio a separare il tuorlo dall’albume senza fare un casino che metà basta?

Separare il rosso dell'uovo dal bianco

Semplice, si apre l’uovo su un piatto e con una bottiglia di plastica vuota si aspira solo il tuorlo. Si preme la bottiglietta in modo da fare uscire un po’ d’aria, stando attenti a non schiacciarla troppo, poi si appoggia al tuorlo e si rilascia, invece di succhiare l’aria, succhia solo il tuorlo. Ovviamente il tuorlo non deve essere spantegato e mischiato con l’albume, altrimenti non funziona, la bottiglia non è così intelligente da fare selezione all’entrata.

Voi direte: ma a che ti serve fare una cosa del genere se non cucini? Assolutamente a niente, però la trovata mi piace così tanto che volevo segnalarvela.

10 – Svitare le viti spanate

Secondo me c’è un progetto occulto, messo in atto dai produttori di ferramenta, per farci impazzire tutti.

Non è possibile che facciano dei cacciavite con le punte durissime e immutabili nel tempo e delle viti con le teste morbide come il burro. Le avviti belle strette e, quando poi devi svitarle, queste si spanano irrimediabilmente e il cacciavite non fa più presa.

Ecco come si fa a svitare le viti con la testa spanata, senza bestemmiare forte e senza usare il trapano.

Usare il cacciavite con un elastico

Si appoggia sulla vite un elastico di quelli larghi, si fa forza per bene con il cacciavite ed ecco che, come per magia, si riesce a far girare la vite. Alla faccia dei produttori di ferramenta che vogliono un mondo di furibondi bestemmiatori.

9 – Come sbucciare una banana nel modo corretto

Con il progredire della scienza e delle innovazioni tecnologiche, abbiamo perso contatto con i nostri istinti e con la nostra parte animale. Uno degli effetti collaterali di questa situazione è che non siamo più capaci di sbucciare le banane nel modo corretto.

C’è chi rompe il gambo lungo in fondo, chi taglia sopra e/o sotto, chi la spreme come nei cartoni animati sperando che schizzi fuori, chi la mangia con tutta la buccia e chi proprio rinuncia a mangiare le banane.

Per fortuna l’osservazione della natura ci viene incontro, facendoci tornare alle nostre radici e insegnandoci il metodo giusto per sbucciare una banana.

Aprire una banana nel modo giusto

Si prende la banana e si schiaccia la punta, quella opposta al gambo, poi si tira, la banana si sbuccia subito come per magia.

È lo stesso metodo che usano le scimmie e se ci riescono loro, di sicuro ci riusciamo anche noi.

Purtroppo non esiste nessun metodo per mangiare le banane in modo alternativo a quello classico. Lo dico per tutte quelle ragazze maliziose che, quando mangiano una banana, coprono la bocca con una mano per evitare che la gente le guardi e faccia pensieri sconci.

Disclaimer:

Questa parte è dedicata a tutte le banane vittime di violenza domestica che, quando si toglie la buccia, sono piene di lividi. È una cosa orribile, bisogna fermare la violenza sulle banane!

8 – Come pulire una tastiera in modo semplice ed economico

Le tastiere sono da sempre un ricettacolo di germi, batteri, pelle morta, peli, briciole di patatine e panini, forfora e capelli. Tralasciando quello che rimane sulle tastiere degli smanettoni nelle lunghe notti solitarie a base di porno gratuito.

Se avete provato a rovesciare una tastiera e sbatterla un po’, sapete che viene giù il mondo dello schifo. Per pulire le tastiere hanno inventato dei mini-aspirapolvere e una pasta puzzolente, tipo lo slime, che vendono all’autogrill.

Però c’è un metodo efficace e ancora più economico per pulire una tastiera dallo sporco.

Pulire la tastiera con un post-it

Esatto, la parte appiccicherella del Post-it. Basta passare un Post-it tra i tasti per tirare su lo sporco e avere sempre una tastiera pulita e igienica su cui appoggiare le nostre delicate, profumate e pacioccose manine.

Comunque verrà lo stesso la nausea a vedere quello che rimane attaccato alla banda adesiva del foglietto, ma almeno quella roba non va in giro.

7 – Raffreddare una bottiglia in metà del tempo

Uno dei più grandi drammi dell’umanità è: la birra calda.

Capita sempre che andiamo in frigo e abbiamo finito le birre fresche. Quelle che abbiamo sono nel ripostiglio e sono tiepide. Bere birra non fredda, lo sappiamo tutti, è come bere piscia di gatto frizzante.

Ecco il metodo migliore per gelare una birra in cinque minuti.

Raffreddare velocemente le bottiglie

Si prende un tovagliolo di carta, tipo gli asciugoni, si avvolge intorno alla bottiglia, si bagna sotto il rubinetto dell’acqua e si sbatte in freezer per 5 minuti. Birra ghiacciata per tutti.

Ora devo trovare un modo per riprendermi dalla congestione in fretta.

6 – Come piantare un chiodo nel muro

Un altro dramma per l’umanità intera, è piantare un chiodo nel muro. Non è difficile piantare il chiodo, il difficile è non spappolarsi le dita e farsi saltare le unghie con una martellata potente e bene assestata.

Il metodo migliore è chiedere a qualcuno che ci sta sul cazzo di tenerci il chiodo. Noi preserviamo le dita e contemporaneamente godiamo a vederlo soffrire.

In caso non avessimo nessuno disposto a tenere il chiodo al posto nostro, possiamo usare questo metodo alternativo per piantare un chiodo nel muro.

Pettine tieni chiodi

Si infila il chiodo tra i denti di un pettine e si comincia a battere quanto si vuole. I vantaggi sono evidenti: se sbagliamo il pettine non urla e soprattutto non ci sporca il muro di sangue.

5 – Come mangiare con le bacchette cinesi

Terzo grande dramma per l’umanità, ma solo occidentale, è: “Come cazzo si tengono le bacchette cinesi?!

Ecco, lo sanno solo gli orientali. Noi occidentali o abbiamo la manualità di David Copperfield oppure ci barcameniamo in patetici balletti manuali per mangiare come i fighetti nei ristoranti. Personalmente quando vado al cinese o al giapponese a mangiare, ci provo sempre, ma poi mi vengono i crampi alle mani e chiedo le posate normali. Soprattutto quando c’è il riso da mangiare. Secondo me è una prova di resistenza e pazienza che tempra lo spirito e sfianca i nervi.

Ecco un metodo facile e sicuro per mangiare con le bacchette cinesi.

Usare le bacchette cinesi

Bisogna fare un rotolino di carta abbastanza spesso e bloccarlo tra le bacchette con un elastico.

Certo, al ristorante, camerieri e astanti celeranno l’ammirazione per noi e la nostra geniale idea, dietro una maschera di disprezzo e rimprovero. Ma sappiano benissimo che la loro è invidia e in quel momento vorrebbero avere dietro un elastico per provarci. Che almeno possono smetterla di mangiare con le mani di nascosto.

4 – Piegare un maglietta in meno di un secondo

Piegare magliette e camice è altrettanto difficile che stirarle. Ovviamente parlo sempre per me.

Quando le piego per metterle nei cassetti, mi vengono sempre storte e stanno male. Poi quando le metto hanno le righe nel posto sbagliato.

Per fortuna qualcuno su internet ha pensato bene di mettere a punto un sistema per piegare le magliette efficace, veloce e a prova di incapace come me.

Come piegare una maglietta

Mano destra si pinza la maglietta tra colletto e spalla. Mano sinistra pinza la maglietta a metà della lunghezza, sulla stessa linea della mano destra. La mano destra va a prendere il bordo inferiore della maglietta, passando sopra la mano sinistra. Si solleva la maglietta tirando in modo che le mani tornino al loro posto naturale, in pratica non devono più essere incrociate. La maglietta è perfettamente piegata.

Se non ci riuscite, potete continuare a metterle via appallottolate, perché non c’è un modo più semplice di questo e dovete rendervi conto che siete proprio negati.

3 – Togliere il tappo a una bottiglia senza cavatappi

Sì, è difficile non avere in casa un cavatappi. Però capita. Capita perché i cavatappi hanno la strana tendenza a perdersi e a rompersi nel momento meno opportuno.

A questo punto ci sono due metodi. Uno l’ho visto in House Of Cards e l’ho voluto provare: spingere il tappo dentro la bottiglia dando un colpo secco alla penna appoggiata sopra.

Funziona, se non si considera che la bottiglia è piena e, spingendo dentro il tappo, il vino schizza fuori a fontana inondando voi e l’ambiente circostante per uno svariato numero di metri quadri. Fatelo lontano dal divano. Il posto migliore per applicarlo è dentro la doccia. Chiusa.

L’altro metodo per aprire una bottiglia, sicuramente più pratico, pulito ed efficace, è questo:

Aprire una bottiglia senza cavatappi

Vite autofilettante avvitata nel tappo e pinza per tirarla.

In 10 secondi avete la bottiglia aperta, il pavimento asciutto e non dovete andare a cambiarvi i vestiti. Figata!

2 – Il metodo migliore per versare il latte

Dopo la congiura dei ferramenta, un’altra organizzazione segreta, che tenta in tutti i modi di farci impazzire, sono i produttori delle scatole del latte.

Hanno assunto degli scienziati per studiare un cartone del latte che facesse buttare il contenuto, oltre che nella tazza, anche sul ripiano della cucina, sul pavimento e sui vostri piedi: il cartone del latte con il tappo.

Per fortuna anche in questo caso l’intelligenza dell’internet ci viene incontro mostrandoci il metodo migliore per versare il latte nel modo giusto, nella giusta quantità, solo dentro la tazza e senza bestemmie.

Versare il latte nel modo giusto

Basta usare il cartone del latte con il tappo rivolto verso l’alto. Vi garantisco che funziona in modo egregio sempre. Anche se è appena stato aperto e la confezione è piena fino all’orlo. La prima volta ci saranno quei cinque secondi di panico in cui direte: “Oh mioddio! Moriremo tutti!!!“, ma quando il latte comincerà a fluire leggiadro e controllato dentro la tazza, il nodo allo stomaco si scioglierà, la tensione si allenterà e voi farete la migliore colazione della vostra vita.

Funziona anche con i vari cartoni dei succhi di frutta chimici, ovviamente.

Garantito al limone. No, al limone no, che con il latte fa acidità.

1 – Il metodo migliore per mangiare un hamburger enorme

L’hamburger è la cosa più buona del mondo e più è farcito di salse, cipolle e pancetta, più è gustoso.

Ma c’è un problema, quando si mangia un hamburger ci si lorda tutti, il contenuto scivola fuori dal pane, poi bisogna raccoglierlo e succede sempre un macello. Insomma parte della bontà di un hamburger dipende anche dalla difficoltà di maneggiarlo, ma tale difficoltà è spesso deleteria.

Ecco che un gruppo di scienziati giapponesi si sono riuniti per stabilire il metodo migliore per mangiare un hamburger. Non sto scherzando, un ingegnere meccanico, un fisico della dinamica dei fluidi e un odontoiatra si sono messi intorno a un tavolo, hanno studiato a fondo il problema e hanno stabilito che per mangiare un hamburger bisogna fare così:

Il modo giusto per mangiare un hamburger

Tenere il panino in orizzontale, con il pollice e il mignolo che fermano la parte inferiore dell’hamburger. Indice, medio e anulare nella parte superiore. In questo modo non ci si sporca, non si perde niente della bontà dell’hamburger e si gusta questa leccornia senza patemi d’animo.

Il metodo funziona davvero, peccato che ho i mignoli minuscoli, sembrano dei moncherini, e quindi non riesco sempre a farlo.

Bonus

Mentre cercavo le prove che internet è una fucina di genialità e di soluzioni pratiche ai problemi quotidiani, sono incappato nel video di un russo pazzo che spiega, con il suo inglese dal forte accento sovietico, alcune tecniche in caso di apocalisse zombie.

Quindi, se volete fare un temibile arco usando un palloncino e i bastoncini di legno degli spiedini, oppure volete appiccare un incendio con una batteria da 9 volt e della lana di ferro, se volete far funzionare una torcia con una sola batteria o se semplicemente volete costruirvi un accendino con la carta delle cicce e una pila stilo, non dovete fare altro che guardare il video seguente.

Io spero che questo post vi sia piaciuto e vi sia stato utile. Se avete altri suggerimenti altrettanto geniali da segnalare, potete farlo nei commenti. Commentate anche se volete dire che queste cose già le sapevate, non mi offendo.

Se poi volete diffondere il post nel web, beh, siete i benvenuti.

 

 

Tutte le classifiche di Nerds’ Revenge:

Top and Flop

 

 

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

64 pensieri su “20 cose che mi ha insegnato internet per vivere meglio

  1. quella del latte la sapevo già, e non grazie ad internet, fortunatamente sul cartone di una certa marca di latte (che non dico altrimenti passo guai per pubblicità occulta) è spiegato come fare. Quando ho rivelato questo metodo ai miei coinquilini, mi hanno adorato come un dio.

  2. Post utilissimo e molto divertente.
    Proverò subito il piegamagliette e l’amplificatore!

    Grande Chreddy :)

    p.s. Poi magari quelli che si lamentano di internet son quelli con Sky all inclusive da 90e al mese e che sanno a memoria le ricette di tutti i partecipanti di tutte le edizioni di Masterchef…

  3. Thranduil Vala ha letto, si è fatto un bel pò di risate, come sempre, ti ha offerto la birra virtuale e tu ti sei offerto di farti mantenere a vita da lui, e quindi ha condiviso sulla sua bacheca ;-) Sei troppo il meglio, va

    • Eh, Fabrizio, si fa quel che si può per scroccare. :D

      Dai, scherzavo, ci sei rimasto male? Era una battuta. Se viene a Milano la birra te la offro davvero. Se dovessi venire io in Friuli, pure. :)

      Grazie per la condivisione, poi passami l’Iban che ti faccio il bonifico.

  4. non sono un fanatico dell’igiene assoluta, perchè altrimenti dovremmo spararci, nè un grande credulone nelle leggende metropolitane sui ratti, ma… tutte le lattine moderne, che per non inquinare con le linguette che una volta si strappavano e si buttavano via, soprattutto in mare e nei fiumi incontaminati sono Antigeniche per un semplice e banale motivo:
    la temuta linguetta fa parte della superficie “pisciata” dal ratto, quando aprite la lattina questa va dentro a mollo nel liquido sciaquandosi bene in esso, quindi che si beva direttamente o con la cannuccia, un po’ di sana pipi di ratto finisce nelle nostre gole :-)

    • Mitico Carlo! Non ci avevo pensato a questa cosa, ora sì che dormirò sonni tranquilli, con tutte le lattine pisciate dai topi che mi son bevuto.

      Adesso per diventare ricco ho due possibilità: mi invento una lattina che si apre in un altro modo, oppure invento un cesso per topi da mettere nello stesso locale dove si stoccano le lattine.

      Vado a progettare, va :D

  5. Bellissimo ed utilissimo post, lo rileggerò almeno un’altra decina di volte!

    Però sono curioso di sapere quanto tempo hai impiegato per scriverlo, quanti mesi ti ci sono voluti per mettere insieme 20 consigli?

    • Grazie Bruce.

      Allora, queste cose mi son capitate davanti con il tempo, nel senso, cerchi una cosa e ti trovi a leggere o a vedere un video sul modo migliore per mangiare un hamburger. Come diceva il tipo del Grande Fratello: stipa che trovi. :P
      Poi l’altra sera mi è venuto in mente all’improvviso di scrivere il post e ci ho messo, boh, 3 ore circa, tra tutto, rilettura e correzioni comprese. Il lavoro più grosso è stato trovare le foto. :D

      Il video del russo pazzo, invece, l’ho trovato per sbaglio partendo, appunto, da una sua foto che rimandava a Youtube, me lo sono visto e ho riso per quei 15 minuti di durata :D

  6. Separare il tuorlo di un uovo dal suo albume: La sapevo l’ho vista una volta che facevo zapping a “La prova del cuoco”.

    Come sbucciare una banana nel modo corretto: La sapevo.

    Piegare un maglietta in meno di un secondo: La sapevo ma non sono mai riuscito a farlo. Il mio ex coinquilino usava i miei Ken Parker Magazine per piegarle come una busta, sfilare l’albo e lavarle tutte della stessa misura. Poi è scappato senza pagare l’affitto e non me l’ha insegnato.

  7. … faccio l’avvocato del diavolo. Internet, potessi, avessi la bacchetta magica, lo farei sparire dalla faccia della terra. Per sempre. Ovviamente questa affermazione è contraddittoria e ipocrita, ne sono conscio, essendo che sono qui a scriverne e a utilizzarlo giornalmente. Ma questo è ciò che penso e addirittura tra i problemi che impestano il mondo, lo trovo tra i primi cinque per l’importanza malevola che riveste.

    L’articolo lo trovo una figata, bellissimo, non so come Chreddy riesca [quasi] sempre a creare delle conversazioni e dei Topic intelligenti e profondi, con poco, con le famose “cose piccole” che invece sono grandi. In questo senso non smetterò mai di fargli i complimenti.

    DUE opinioni.

    Prima un’opinione contestuale all’articolo.

    A) … bellissima quella dell’amplificazione dell’I-fogne (che preferisco sempre a tutti gli Android del mondo);

    – quella di risolvere per il Cellulare che cade in acqua – la conoscevo, ma sinceramente davo per scontato la conoscessero tutti. Forse perché sono stato fotografo, sono un pelo avvantaggiato … ma mi sembra strano;

    – quella del chiodino da reggersi col pettine è una figata, ma la trovo una soluzione da fighette che hanno paura di una martellata s’un dito. Non è così che s’impara a reggere anche il chiodino più piccolo. Si può riuscirci eccome. Basta non essere delle fighette;

    – quella della banana, no dico? … veramente serviva un tutorial?? qui, da fighette si passa direttamente a rincoglioniti, vabbé .. mah;

    – belle tutte le altre, intelligente quella della vita spanata e utilissima quella per l’acqua che bolle.

    La seconda opinione, “filosofica” (quella che dà l’incipit al topic)

    B) – quest’articolo stesso è la prova di come Internet (oltre alle cose realmente gravi) distrugga il principio della magia. Queste cose dovrebbero rientrare nello scambio umano e non nel virtuale. Le si dovrebbero scoprire a casa di un amico durante un compleanno, e ognuno porta la sua esperienza da una sua esperienza diretta o, che a sua, volta la si è comunicata nel reale. Qui è tutto divertente, verissimo; tutto a portata di mano …. oooopsss, “di click” (scusate), in realtà u processo morboso. Non credo neanche alla neutralità del mezzo, il cui fine è congenitamente di controllo e rimbecillimento. Tutti sanno tutto e non sanno un cazzo. Un villaggio globale è deumanizzato e il cinismo sarà la parola d’ordine. Un cinismo di nuova fattura, invisibile. Una valvola di sfogo che ci terrà inchiodati e passivi, disabili; mentre si andrà in contro o una omologazione di cui adesso non riusciamo neanche a immaginare la portata.

    • Ciao DDD, allora, secondo me internet non è da eliminare. E’ da usare meglio.

      E’ come il coltello da cucina, di per sé non è pericoloso ed è utile, ma ci puoi sgozzare la gente.

      Con internet è lo stesso, in pratica.

      Sì, quella del cellulare nel riso è vecchia, ma pare funzioni anche con gli smartphone.

      Io preferisco massacrare un pettine che le mia ditine paffute e sporche di nutella. Sarò una fighetta pure io :D

      La banana io l’ho sempre sbucciata dal piccolo in fondo, a volte mi si rompeva, ora è tutto più facile.

      B) mettila così, tu l’hai imparato a casa mia, che poi è una comune, non ci conosciamo dal vivo, ma poco cambia :)

  8. Non ne ho mai avuto bisogno, però conoscevo anch’io l’espediente del riso per rimuovere l’umidità dal cellulare: la mia fonte era un episodio di «NCIS», nel quale – come s’intuisce – procedevano in tal senso a scopo investigativo.
    Ma il valore aggiunto rispetto alla scena di quel telefilm, pur dotato di risvolti umoristici, risiede nella facezia finale di MrChreddy sui cinesi. :D
    Anzi, e per esteso: Laughing Out Loud (che pure i medesimi potrebbero ben pronunciare).

  9. MrChreddy!!!! Quanto tempo che non commento! Io Internet lo uso e mi piace e vuoi sapere perché? Perché mi fa capire che c’è gente al mondo come te, intelligente, caustica, spiritosa, che riesce a farmi ridere almeno 10 volte in un post. I consigli li conoscevo già quasi tutti e ad esempio per la maglietta (la tua fra l’altro!!!!!) ho passato una serata a luglio ad allenarmi per cercare di capire il passaggio fondamentale. Alla fine ci sono riuscita solo perché un mio amico me l’ha fatto vedere dal vivo al rallentatore che altrimenti porprio non mi riusciva. Ogni giorno guardo di sicuro almeno tre siti e uno di questi è il tuo. Non ci abbandonare che abbiamo bisogno di sapere che c’è ancora un barlume di discernimento in giro. E poi…. ma quanto scrivi bene?

    • Gianna, grazie, sei troppo buona, davvero. Quanto ti devo? :D

      Nono, non vi abbandono (forse), se voi continuate a sopravvalutarmi così :D

      Non lo so, non scrivo molto bene, questo l’ho dovuto correggere almeno 5 volte, mannaggia la fretta! :P

  10. Ribadisco che il post è bellissimo, come ho già affermato sopra, ma volevo anche aggiungere e sottolineare che quanto dici su Internet è giustissimo e sono d’accordissimo. È un mezzo fantastico che dà molte opportunità, la più importante delle quali è secondo me la possibilità d’informarsi su qualsiasi argomento in poco tempo, solo un ottuso può affermare che non sia un mezzo utile.

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