Lucy in the sky with Luc Besson

Lucy

Eccomi, dopo due settimane di sole, mare, spiaggia e piscina son tornato, potete smettere di piangere! Poi se siete curiosi, vi racconto cosa ho fatto.

Comunque, visto che ero in astinenza da cinema, ho bellamente ignorato i consigli di Pignolino (l’ex Maledetto) che mi pregava di non andare e ho visto Lucy.

In ogni caso, domani, ci sarà una (spero) bella sorpresa per voi. Se tutto va come deve andare e non avrò qualche impedimento nel farvela.

Luc Besson, il regista francese dall’animo molto americano, ha dimostrato che in Europa non si fanno solo film tristi, in bianco e nero, criptici, dove si parla e basta, ma si fanno anche film dove la gente spara, sanguina e muore male.

Con Luc ho avuto un buon rapporto fino a Il Quinto Elemento, poi ci siamo un po’ persi di vista. Non è stata né colpa sua, né colpa mia, è successo. Ha fatto qualche film che mi interessava poco ed è stato affossato dalla feroce critica intellettualoide che, devo essere sincero, ha influenzato la mia voglia di andare a vedere i suoi film al cinema. Poi, sapete com’è, uno si ripromette che li recupera a casa, con calma, e invece non li recupera perché sono film che non hanno lasciato alcun segno.

Però, nel frattempo, ha prodotto un po’ di sano cinema action di Serie B senza troppe pretese. Niente di trascendentale, ma abbastanza buono da essere apprezzato e ricordato, tipo la serie di The Transporter e Io Vi Troverò.

Lucy - Scarlett

Poche pretese: due pistole, quattro amici e uno spinello

Ora con Lucy è tornato a produrre, scrivere e dirigere un film tutto suo dall’inizio alla fine. Ero curioso perché, essendo appunto l’ultimo suo film, volevo vedere dove l’aveva condotto la parabola intrapresa in tutti questi anni in cui ci siamo cagati poco. Anche perché il film è costato 40 milioni e fino ad ora ne ha incassati 400, facendo impazzire pubblico e critica.

Forse era meglio che andavo a vedere le Tartarughe Ninja.

L’idea alla base di Lucy è la stessa di Limitless con Bradley Cooper: cosa succederebbe se riuscissimo a utilizzare il 100% del potenziale del nostro cervello?

La storia che utilizziamo solo il 10% delle nostre capacità è vecchia come il cucco, la sento dalle elementari. Provare a immaginare di riuscire a sfruttare il restante 90% è una cosa affascinante. Così come è affascinante il fatto che, per immaginare di raggiungere tutte le possibilità occulte del nostro potenziale, l’unica via sia attraverso l’assunzione di una droga sintetica che funziona da scorciatoia per saltare millenni di evoluzione.

Il cervello, questo organo così fondamentale per la nostra vita, è anche quello che conosciamo di meno. Pare sia una parte talmente insondabile, che non sappiamo esattamente come funziona e, per questo, non riusciamo nemmeno a replicarlo artificialmente. Questo mistero apre le porte a speculazioni fantascientifiche innumerevoli permettendo di mettere in scena qualsiasi cosa senza che nessuno possa dire niente.

Eppure, in un film dal potenziale praticamente illimitato, dove le regole di fatto non esistono, Luc Besson riesce a sbagliare tutto schiantandosi di faccia contro il muro dell’incoerenza e della voglia di parlare di tutto senza, alla fine, dire niente.

Il problema fondamentale di Lucy è che vuole spiegare scientificamente un qualcosa che, all’atto pratico, non ha un cazzo di scientifico.

Mi spiego meglio.

Lucy - Strisce

Alla faccia di Matrix

Lucy non ha bisogno di alcuna spiegazione: Scarlett Johansson assume per errore una dose massiccia di una nuova droga e diventa una specie di supereroina che, grazie all’utilizzo del 100% cervello, può fare quello che vuole, quando vuole, piegando lo spazio e la materia a suo piacimento. È una cosa plausibile che si presta a fare un bel film d’azione mettendo in scena tutto quel che passa per la testa.

Però Besson ha voluto a tutti i costi rendere scientificamente plausibile tutto questo, come se si vergognasse a dire: volevo fare un film di supereroi anche io, senza spendere il risicato budget in inutili diritti per lo sfruttamento cinematografico di storie e personaggi già esistenti. Il problema è che questo approccio fa collassare il tutto su se stesso al decimo minuto di film.

Il personaggio di Morgan Freeman, lo scienziato che ha dedicato la vita a studiare cosa accadrebbe se sfruttassimo il 100% del cervello umano e non ha avuto abbastanza fantasia da stabilire cosa succede quando si arriva al massimo, è stato inserito nel film per dare un tocco di autorevole, quanto inutile, plausibilità alla vicenda e a spiegare a noi spettatori bovini le cose passo per passo, con tanto di didascalici metaforoni visivi.

Lucy - Scarlett Johansson e Morgan Freeman

Morgan, è la quinta volta che mi ripeti la manfrina sul cervello, ma che ti sei rincoglionito?

Il risultato è un film/videogioco in cui Lucy acquista un super potere dietro l’altro, scanditi dall’incremento della percentuale a video, per uscire da qualsiasi situazione. All’atto pratico, la protagonista non si trova mai davvero in pericolo e questo, almeno per me, ha ammazzato il film. Che gusto c’è a vedere, per esempio, Superman che combatte contro una banda di criminali comuni?

Sorvolando, tra le altre cose, su tutti i buchi di sceneggiatura che, in fin dei conti, sono la cosa meno grave.

Peccato, perché Lucy poteva essere un bel film action e invece è un pastone informe che non sa che strada prendere, se quella scientifica o quella fantascientifica.

Se solo Besson si fosse limitato a fare un film meno pretenzioso e pseudo autoriale, ora sarei a chiedere un sequel a squarciagola, invece di essere grato di un finale che chiude la strada a qualsiasi altra storia. Anche se, purtroppo, la magia del cinema può cavare un seguito da qualsiasi cosa, basta un qualsiasi banale pretesto.

Ora vado a rivedermi Limitless.

 

Tutti i film di cui ho parlato:

Nerdcensioni

 

 

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

26 pensieri su “Lucy in the sky with Luc Besson

  1. prima di tutto, ben tornato!

    quindi vorresti dirmi che i cartelloni pubblicitari in giro per la metropolitana milanese non dicono la verità? non è un film da andare a vedere in 5mtx3mt?? ma porca miseria.. non me lo sarei mai aspettato #MODE SARCASTIC: OFF

    divagando come al mio solito, mi fa impazzire la teoria del 10% del cervello.. sopratutto perchè nessuno spiega che al 100% del cervello dovremmo dire noi continuamente al cuore “batti”.. “batti”.. “batti”.. etc.. più tutte le altre cosuccie che nel nostro organismo vanno in backgroud! :D

    • Grazie Eclissi :D

      Sì, era prevedibile non fosse un gran film e speravo che il mio amico si sbagliasse, ma ero comunque curioso di vederlo, poi ero pure in astinenza da cinema, quindi ecco che sono andato.

      Sinceramente, io sono convinto che ci sia gente in giro che usi anche meno del 10% del cervello… arrivare a usarlo tutto non riesco a immaginare cosa potrebbe succedere. Secondo me ci ammazziamo in massa. :P

  2. Bentornato!
    Io sono andata a vedere Lucy proprio ieri sera… avevo visto il trailer non mi ricordo quanto tempo fa ed ero gasatissima quando ho letto che usciva.
    Premetto che Besson a me non piace, a parte un paio di film…
    Ma questo, a me, ha letteralmente incantato! Tutto quello che dici è vero…. un po’ piatto come storia di una supereroina, e Morgan Freeman, vabbè… supersopravvalutato da sempre secondo me.
    La cosa che più mi è piaciuta è l’impatto visivo che ha il film; sì, gli spiegoni non piacciono a nessuno perché ci fanno sentire stupidi, ma in realtà qui ci stavano, a mio modesto parere. Certo in Akira ad esempio non si spiega perché lui diventa un ammasso di roba strana, ma lo capisci da solo.
    Io credo che però qui dovevano esserci perché non possiamo capire una cosa che va oltre il nostro misero 10%. Non so se sia voluto, ma secondo me sì! :P
    E poi… come fa a non essere bello un film con Oh Daesu?! :D

    • Ciao Monami, grazie :D

      Sì, visivamente è affascinante, non lo metto in dubbio, ma, almeno per me, non ha avuto molto pathos, quindi mi ha un po’ annoiato.

      Secondo me non è necessario spiegare per forza, alla fine, proprio perché il cervello è un mistero e puoi fare quello che vuoi, non c’è nemmeno bisogno di spiegare.
      Però devi decidere, o fai un film action di fantascienza, o fai un film scientifico, se provi a farli entrambi non viene fuori niente. Come fare una torta salata, ma dolce.

      Ovviamente IMHO.

  3. Poteva farlo come i 2 Crank finire il film con il 50% di potenzionalità del cervello, nel seguito aumentare i poteri e potenziando i cattivi.
    Un’idea o non vi piace?

    • Boh, avrebbe significato partire già con l’idea di avviare un franchise e quindi fare tutta una serie di film.
      Dal finale credo che Besson non avesse proprio intenzione di fare un seguito.

      Non so, preferisco un film bello che una serie di film così così studiati a tavolino. La tua idea la vedrei meglio come una serie a fumetti :D

  4. Ben tornato MrChreddy!!!!!!!!!!!!!!! :-)
    Fortunatamente questo film l’ho visto grazie ad splendida applicazione di “straforo” sul cellulare e mi ha deluso parecchio, intanto perchè da trailer e dal tema mi aspettavo molto…poteva uscirne un gioellino alla Limitless ed invece anche il finale è buttato lì, anzi proprio tutto il film è ben poco sviluppato…che peccato!
    Mi tengo stretto Limitless che potrei vedere 1000 volte e mille volte restarne affascinata, anzi galvanizzata :D

  5. Bentornato anche da me, Chreddy, nella tua sede principale.

    Si sente la mancanza di qualcosa, nel film, per completare il riferimento beatlesiano all’LSD…intendo i “diamonds”, naturalmente!

    Beh, pazienza, quelli c’erano già in «Under the Skin» (snobbato dal multiplex dove vado, ma già da tempo acquistato d’importazione).

  6. Ben tornato e certo che ci interessano le storie sulle vacanze… per come le racconti tu! Se vorrai, certo…

    Io questo film l’ho visto in lingua originale ben 2 mesi fa mi pare e devo dire che a me piacque molto, l’unica cosa che mi ha fatto storcere il naso è che in 90 minuti di film ha concentrato tutto tutto tutto ed alla fine forse è venuto un po’ tirato via in certe parti. Però mi è piaciuta l’idea e mi sono piaciute le scenette veloci che esprimevano metaforicamente con molto più impatto che non una spiegazione a parole. Certo, avrebbero potuto spiegare meno e lasciare allo spettatore capire tutto quello che sta avvenendo, cosa non difficile, ma io non l’ho trovata eccessiva. Il finale è stato per me un po’ scontato ed inevitabile, ma mi è piaciuta un sacco una cosa estremamente secondaria che non dirò per non fare spoiler.
    Insomma, il film a mio avviso ha un po’ dei difetti che dici te, ma non lo rendono un film sbagliato, anzi, fa sognare… unica nota negativa è la brevità!

    Attendo trepidante la sorpresa… anche se penso di saperla già dato che forse è quella che hai preannunciato prima ancora del tuo ritorno! E di nuovo bentornato MrC!!! ^_^

    • Ciao NinjAnadol… dai allora giovedì magari pubblico il resoconto delle tragicomiche vacanze :P

      A me, personalmente, il film è sembrato durare tantissimo, forse un po’ la mancanza di pathos o forse non so.
      Il montaggio tra parole e immagini, sinceramente, non mi è piaciuto molto.
      Ti faccio un esempio: i ghepardi che attaccano la gazzella, che dovrebbe dare l’idea che lei finisce in trappola.
      In realtà la gazzella non finisce in trappola, è una sfida tra i ghepardi e lei, dove i ghepardi fanno un appostamento e catturano la gazzella perché vogliono farlo.
      Scarlett invece non è puntata, finisce nel casino per sbaglio.

      Poi, vabbè, sorvolo sull’idiozia del tipo che, sapendo che lei ha la droga in pancia, la prende a calci proprio lì.

      Comunque, de gustibus :D

      Grazie e ho appena pubblicato il post, se ti va di dargli una letta :D

      • Infatti la metafora della gazzella coi ghepardi non è di lei che finisce in trappola, ma di lei che è nei guai… non c’è appostamento non c’è un prima ed un dopo è solo l’atto dei ghepardi che ghermiscono la gazzella e sai che per lei è finita. L’immagine a me ha trasmesso questo: per lei è finita, da lì non c’è ritorno a meno di un miracolo.
        Che poi la cosa fosse evidente, concordo, ma la scena era forte e a me è piaciuta ed anche a mia mamma, ma a mio fratello no ad esempio, quindi la cosa va a gusti…
        Comunque considera che se hai i gusti di mio fratello sbagli… :D

  7. Bentornato.

    Besson non ha voluto dare né una visione scientifica, né fantascientifica, bensì tratta di metafisica e della filosofia trascendentale nel concetto di creazione. Quindi: – stringa, sintetizza e monopolizza [egregiamente] una visione antropologica del passaggio umano all’interno dell’idea cosiddetta del tempo (inteso come misura di tutte le cose). In un film dichiaratamente d’azione. Purtroppo è un film, anche questo, di propaganda, dove viene riproposto, in chiave moderna (Limitless c’entra una fava con questo di Besson che a confronto Lucy è un capolavoro) il culto della Dea Iside (che poi è il nome in codice di Parigi) …

    … è proprio limitless invece a essere un film demenziale, però essendo sceneggiato e confezionato senza altri piani di lettura che lo compenetrano, appare fatto meglio.

    Capiamoci, questo film è e rimane una “commercialata” ma non lo p per tutti. Nel contempo però, tratteggia e delinea in maniera intelligente un messaggio per le masse che è solo un mero tassello, senza la visione d’insieme. Filosoficamente, nella suo essere “videoclip”, Besson ha comunque trattato il concetto di “paura e rivelazione” magnificamente, superbamente; non meno di come ha trattato il concetto di “Catarsi e amore” ne Il Quinto Elemento.

    Oggi, un film come Il Quinto Elemento, non poteva essere riproposto. Questo invece ha nella sua atipicità, con inserti documentaristici, la sua peculiarità.

    La Scarlett a volte imbarazzante, a volte decente, pochissime volte ottima, comunque è sempre la miglior figa in circolazione, anche qui dove si mostra con tutti i suoi inestetismi e guardaroba da truzza.

    Anche se rimaneggiano la stronzata insulsa del Darwinismo, comunque, nel genere in cui è stato collocato, è un gran film

    • Son pienamente d’accordo con te. La Johansson è una gran figa :D

      Scherzi a parte, o non ho capito la tua visione o non ho capito il film, perché, giuro, sembra che parli di una cosa che non ho visto. Senza offesa e senza polemica, mi rendo conto di essere limitato io a volte e non riesco ad andare più in là di quello che vedo. In questo caso non ho visto niente di quello che dici. :)

  8. tutto sommato il film mi è piaciuto e lo trovato piacevole, profondo e non per niente pretenzioso… se si considera che prima di questo sono stato costretto a vedere i mercenari 3.
    in ogni caso di base odio i film che lasciano ad una libera interpretazione perché significa che di base non ne hanno del tutto.
    Su alcune cose però non sono d’accordo come per esempio l’antagonista del film penso non fosse la triade cosi come sembrava, ma l’unica cosa che mancava alla super eroina, il tempo, quello che gli rimaneva di vivere, quello che la separava dal recuperare la prossima busta di droga etc… infatti mi ha tenuto sul filo la scena finale dell’upload perché l’esito non era del tutto scontato, anche se concordo comunque che il concetto di tempo come antagonista per quanto buona è stata comunque mal realizata nel film. Anche alcuni temi che altrove vengono banalizati in altri film come per esempio “l’umanita non è ancora pronta per questo” “il potere genera conflitto” qui vengono finalmente sfatati o quantomeno zittiti.

    per tornare su un tono più cacciarone vorrei far notare la somiglianza con ascension con johny depp e morgan freeman (sicuramente scritto sbagliato) e lucy con la differenza che johny aiuta tutti e sempre buono con tutti, ma viene demonizato dall’inizio alla fine come un povero cristo, mentre lucy che ammazza malati (per quanto destinati) in sala operatoria e che fa stragi in strada non viene considerata “cattiva” neanche per un istante. Sara che una donna non ha bisogno di super poteri per essere ben voluta rispetto ad un uomo? ;-)

    • Hai ragione, se hai un paio di belle tette, siamo tutti più propensi a perdonarti o giustificarti :D

      Scherzi a parte, a me non ha fatto impazzire la scelta di “giustiziare” gente che comunque non ce l’avrebbe fatta.

      Io sinceramente non ho capito bene qual era l’antagonista e se c’era un antagonista. Il tempo? Boh, possibile, ma non ho avuto la sensazione che ci fosse una corsa contro il tempo per far qualcosa, mi sembrava solo un susseguirsi di eventi.
      Non so, evidentemente mi ha preso proprio male questo film.

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