Uomini e Alieni

Uomini e Alieni

Questo post sarebbe dovuto essere pubblicato su un altro sito per un collaborazione continuativa. Purtroppo le cose non sono andate bene e, per una serie di motivi che non sto qui a elencarvi, ho deciso di ritirarmi e di non collaborare più con loro.

Ovviamente sono un po’ amareggiato e deluso. Però non volevo sprecare il post, dove aver sprecato tempo a scriverlo, buttandolo nel cestino e quindi ho deciso di pubblicarlo qui, per voi.

Forse lo troverete un po’ sui generis, ma, essendo appunto una prima volta, non conoscevo il loro pubblico e quindi non sapevo come muovermi. Le indicazione sono state: “Fai tu” e visto che doveva doveva essere una specie di rubrica Nerd, ho fatto io.

Il tema del post sono gli Alieni e, sugli Alieni, ce n’è da dire. Ah, se ce n’è da dire.

Non ho avuto altre indicazioni su come e cosa scrivere, quindi sono andato a ruota libera. Quindi, bando alle ciance e cominciamo subito.

Quando si pensa al Nerd, la prima cosa che viene sempre in mente è la fantascienza. E quando si pensa alla fantascienza, si arriva inevitabilmente agli Alieni.

La fantascienza, da che mondo è mondo, pullula di Alieni, di tutte le forme, colori, linguaggi e provenienze. Il 90% delle volte gli Alieni che arrivano sulla Terra, negli Stati Uniti, ci vogliono conquistare, distruggere, schiavizzare, succhiare, mangiare, sfruttare, infilarci sonde in ogni pertugio disponibile e tante altre cose brutte.

Sono pochissimi gli alieni che vengono sulla terra, negli Stati Uniti, per farci del bene, si contano sulla punta delle dita.

Ultimatum Alla Terra

Anche quelli che vengono a salvarci e a insegnarci a vivere bene, ci pongono come alternativa la distruzione e l’estinzione della nostra specie, come l’alieno di Ultimatum Alla Terra del 1951. Con il suo Klatu Barda Nikto, ossia Klatu ordina nessuna azione, ci avvisa che i terrestri devono imparare a comportarsi bene perché sono un pericolo per altre civiltà.

Fantastico, in un attimo l’invasore alieno passa da pericolo a messaggero che ci avvisa che siamo noi, in realtà, il pericolo alieno per il resto dell’universo.

E pericolosi lo siamo davvero. Lo sa bene E.T., il piccolo alieno di Steven Spielberg. E.T. viene abbandonato sulla terra per errore, un po’ come quando ci capita di dimenticarci la suocera all’Autogrill, e, da quel momento, il suo unico obiettivo è sopravvivere agli umani che hanno in mente solo una cosa: sezionarlo e studiarlo, invece di capire come è arrivato sulla terra e se ci può essere un interscambio culturale tra le due civiltà. Per fortuna che c’è il piccolo Elliot, ragazzino puro di cuore e non ancora traviato dalla cattiveria umana, che instaura un rapporto con quell’alieno dalle orribili fattezza, ma dal cuore d’oro.

E.T. - L'Extraterrestre

È proprio Elliott che, con i suoi amici, armati solo di BMX, riescono a salvare E.T. e a riportarlo alla sua astronave e alla salvezza.

E.T., però, è il seguito ideologico di un altro film di Spielberg: Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo. In quel film, Spielberg, immagina un tentativo di contatto tra Alieni e terrestri. Punto di unione e linguaggio comune a tutte le razze dell’Universo è la musica. Un motivetto che può essere trasformato in una sequenza numerica, che indica il luogo esatto in cui gli Alieni finalmente entreranno in contatto con gli uomini e ne porteranno via uno per uno scambio culturale.

Il pubblico che andò a vedere Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo però lamentò che, dopo più di due ore di film, gli Alieni non si vedevano. Proprio per saziare questa fame, Spielberg, che non era uno stupido e capiva dove si poteva guadagnare, preparò la portata di E.T. e il successo gli arrise a livello interplanetario.

Il Mio Nemico

Rimanendo in tema di rapporti interraziali, un film bellissimo, che però non si ricorda mai nessuno, è Il Mio Nemico. In quel film, Dennis Quaid, è un guerriero terrestre che, dopo una battaglia, si schianta su un pianeta alieno in compagnia proprio di un guerriero Alieno della razza che stava combattendo. Nemmeno da dire, è l’incontro, e non lo scontro, tra le due culture a permettere a entrambi di sopravvivere in quella condizione avversa.

Per l’Alieno, ovviamente, il cattivo invasore siamo noi umani e, ancora una volta, ci troviamo a vedere un film in cui, benché il protagonista appartenga alla nostra razza e catalizzi la nostra attenzione, i ruoli si ribaltano.

Superman

Passando ai fumetti, invece, l’Alieno per eccellenza che si erge a protettore dell’umanità, è Superman. Un Alieno che, allevato da genitori terrestri, si prende carico di una razza molle, piccola, indifesa e stupida e la difende, come fosse davvero la sua, da minacce terrestri ed extra-terrestri. Il vero paradosso, però, è che, la nemesi di Superman, non è un altro essere venuto dallo spazio e molto più potente, ma proprio un indifeso umano, Lex Luthor.

Superman - Red Son

Ma la storia di Superman la conosciamo tutti. Un po’ meno conosciuta è la storia di Superman: Red Son. Lo sceneggiatore di fumetti Mark Millar prova a immaginare cosa sarebbe successo se Superman fosse caduto in Russia, invece che negli Stati Uniti. Troppo facile pensare che crescendo diventi malvagio. Un po’ meno scontato è pensare che Superman, pur rimanendo buono, con l’indottrinamento comunista diventi un dittatore che, sempre per il bene dell’umanità, usi i suoi poteri per costruire una società perfetta, senza guerre e pestilenze. Una società mondiale che vive nella pace, ma il prezzo da pagare per questo mondo idilliaco, è la libertà.

Ovviamente i fumetti hanno partorito fior fiore di Alieni buoni, cattivi, beli e brutti, dopo superman. Fare un elenco sarebbe dispersivo e inutile.

Come sarebbe inutile elencare tutte le razze Aliene dei vari Star Wars o del recente Guardiani Della Galassia, non perché siano tante, ma perché, in questo tipo di film, tutte le razze vivono mischiate in un’unica immensa comunità che stabilita in vari pianeti, come fossero quartieri di una citta infinita. Non per niente, quando in Star Wars dicono “È sul pianeta Hott“, è come se noi dicessimo “È in via Tal dei Tali al 22“. In pratica, gli unici veri Alieni, siamo noi che guardiamo il film dalla poltrona.

La cosa interessante, però, è che l’Alieno è, di primo acchito, sempre considerato una minaccia per l’uomo, come dicevo all’inizio.

Il fatto è che l’Alieno, in tutte le sue forme e incarnazioni letterarie e cinematografiche, non è altro che la metafora della nostra paura del diverso e dell’ignoto. È l’evoluzione del Mostro Sotto il Letto, dell’Uomo Nero, che ci spaventavano da bambini. Poi, crescendo, quelle paure svaniscono perché irrazionali e infondate, però le proiettiamo su altro, ossia su quello che non capiamo e che esula dal nostro stile di vite, dalla nostra religione, dal nostro colore di pelle e dai nostri gusti sessuali. Sono altre paure irrazionali e mettere in scena gli uomini che, in modo disperato, respingono un’invasione aliena, è una sublimazione di quelle paure.

Alien e Predator

Ecco che nascono film come Alien e Predator in cui l’uomo rappresenta solo una preda da cacciare ossessivamente, che sia una bella donna in mutande, o un muscoloso mercenario di origine austriaca. Alla fine, però, la lotta per la sopravvivenza e l’istinto di conservazione, non prendono il sopravvento e ribaltano la situazione.

Il fatto che queste paure siano portate sullo schermo e sublimate nel giro di un’ora è mezza, non deve ingannare, perché la paura dell’Alieno è viva e vegeta dentro di noi. Spendiamo un sacco di soldi per scandagliare lo spazio alla ricerca di altre forme di vita. Sarebbe presuntuoso pensare che siamo l’unica razza senziente nell’intero universo. Il problema è capire se questa ricerca sia effettivamente per avere un contatto, oppure per cercare di capire se davvero possiamo diventare vittime di un’invasione aliena in piena regola.

Orson Welles - La Guerra Dei Mondi

Il 30 ottobre 1938, il buon Orson Welles spaventò l’America con l’adattamento radiofonico de La Guerra Dei Mondi. L’adattamento era sotto forma di notiziario e, nonostante gli avvisi prima e dopo la trasmissione, fece spaventare il popolo americano e scatenò un fuggi fuggi generale per la paura della finta invasione aliena.

Proprio ne La Guerra Dei Mondi gli Alieni vengono sconfitti dalle debolezze umane: i virus, le malattie. Il che sottintende che gli Alieni abbiano una biologia simile alla nostra, altrimenti il virus non attecchirebbe, ma non hanno sviluppato le nostre difese immunitarie, in quanto quei virus sono esclusive terrestri. Come siamo fortunati.

Ma la paura è solo una delle componenti del fascino dell’Alieno. Appena vediamo brillare qualcosa nel cielo, subito pensiamo a un Disco Volante. Perché, in fondo, ci piace pensare che non siamo i soli abitanti dello spazio. Ci piace pensare che la fuori ci sia qualcosa che prima o poi verrà a farci visita. La fantasia galoppa e gli Alieni indubbiamente ci affascinano.

Son convinto che su un altro pianeta, disperso a chissà quanti anni luce da noi, ci sia qualcuno che scruti il suo cielo nella speranza che arrivi qualcosa di nuovo eccitante e spaventoso allo stesso tempo.

Noi siamo uomini, ma per qualcun altro siamo Alieni.

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

21 pensieri su “Uomini e Alieni

  1. Bel post, bell’articolo, scritto bene e con tanti spunti di riflessione. Non sei stato banale, ma hai messo degli esempi anche fuori dagli schemi (sia “Il mio nemico” che vidi e me lo ricordo, ma non vedo da toppo tempo, sia Red Son che è stato un fumetto che mi ha fatto entusiasmare come solo pochi altri nella mia vita… adoro i “e se…?”) e non so cosa si aspettasero da te, ma chiunque abbia rinunciato alla vostra collaborazione… beh, non sa cosa si è perso! ;)
    Detto questo mi permetto di ricordarti anche di “Planet 51”, film di animazione senza troppe novità di trama, ma che aveva il pregio di ribaltare il punto di vista, facendo passare l’umano per l’alieno da temere per gli oscuri poteri che potrebbe avere e da cacciare per poterlo dissezionare e studiare.
    Detto questo ti rinnovo i miei complimenti per il testo in questione, mi è proprio piaciuto. :)

  2. Bel post! Non avevo mai sentito parlare de “Il mio nemico”; mi ha incuriosito. Se riesco lo recupero.
    Il tuo riferimento all’inversione dei ruoli mi ha fatto venire in mente il racconto breve di Brown “La sentinella”, non so se lo conosci

  3. Sono un fortunato abitante di una zona senza inquinamento luminoso e molto spesso guardo il cielo la notte.. bene, ogni tanto vedo qualche lucina nel cielo, al di là delle nuvole, che si muove in modo troppo strano per essere un aereo: scatti improvvisi e repentine frenate, rotte convergenti di due “puntini luminosi” che dopo essersi appaiati scompaiono di colpo con un’accelerazione spaventosa… tenuto conto che passavano dietro le nuvole ed erano un pò al di sopra dell’orizzonte dovevano essere lontani almeno un centinaio di km, e dalla velocità con cui si muovevano dovevano essere MOLTO più veloci di qualsiasi cosa esista.
    Detto questo, in non credo assolutamente agli ufo nè alle cose paranormali, ma vi confesso che in quei momenti la mia logica fatica a trovare una soluzione alla domanda: “MA CHE CAVOLO SONO QUEI COSI?!!??”

    • ‘Azz, devo smetterla di volare con la torcia accesa… :D

      Scherzo Sp3ctr0, sognare non ci costa niente e guardare il cielo nella speranza di qualcos’altro non è una roba così banale :D

  4. Questo post mi ha fatto venire irrimediabilmente in mente tutta una lunga serie di film horror splatter comici sugli alieni.
    Organizziamo un cineforum?

  5. Bel post, mi hai citato pure Supes!

    Io credo come te che gli alieni esistano per una questione di probabilità, su miliardi di galassie e stelle è impossibile che la vita si sia sviluppata solo qui sulla Terra.
    Discorso diverso per gli Ufo: è quasi impossibile attraversare le distanze che ci separano, ma ancora più improbabile è che gli alieni vengano qui per rapirci ogni due minuti o per andarsi a schiantare in giro dopo essere stati capaci di percorrere migliaia di anni luce…

    • Grazie Bruce :)

      Infatti non mi son voluto imbarcare nel discorso degli UFO perché è un discorso immenso. Anche sugli Alieni ci sarebbe stato da scrivere un libro. Ho solo pensato a un aspetto di cui non si parla mai :)

  6. Ciao! Post ben articolato, complimenti, inoltre ti ringrazio infinitamente per avermi tolto un tarlo dalla testa, era da un po’ che avevo in mente e cercavo di rintracciare senza successo un film ( Il Mio Nemico ) visto anni fa senza ricordarne il titolo ma solo la trama per sommi capi :D ( ora rimane da rintracciare solo un racconto che ancora mi gira per la testa e ho risolto, ahahah ).

  7. Ma perché non ho scoperto prima questo sito?! è bellissimo, non vedo l’ora di curiosare dappertutto!
    Provo allora anche se la vedo male ( spero solo di non aver fuso due racconti in uno o roba simile :D): mi pare che la Terra fosse disabitata, invivibile e morente, forse destinata ad essere presto inglobata dal Sole, e degli alieni di varie razze la visitino, forse per avere un’idea della civiltà perduta; mi pare anche che abbiano un contrattempo con un mezzo pubblico di locomozione terrestre, non sapendo come funzioni esattamente la tecnologia del posto. Alla fine si scopre che i terrestri hanno abbandonato il pianeta su delle astronavi per riuscire a sopravvivere e garantire la salvezza della specie, anche a costo di viaggiare per generazioni in cerca di un angolo di universo adatto, e mi ricordo particolarmente che la fine sembra presagire qualche conflitto poiché uno degli alieni sottovalutando la – come dire- capacità offensiva dei terrestri, non li ritiene comunque una minaccia alla loro grande confederazione, mentre il testo si chiude facendo intendere che molto tempo dopo le cose non staranno affatto così.
    Scusa per le eventuali imprecisioni, temo di averlo letto anni fa, in un periodo in cui leggevo racconto dopo racconto e non ho buona memoria per i titoli o gli autori come si evince :D

  8. Grazie mille per il tentativo :) Lo immaginavo, anche io non avevo avuto successo… proverò a rispulciare nuovamente l’antologia de ” le grandi storie della fantascienza” commentate da Asimov, non si sa mai…

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