L’Amore Bugiardo – Gone Girl, bentornato Mr. Fincher

L'Amore Bugiardo - Gone Girl

Dopo le scorpacciate di questo pessimo Natale, forse il peggiore di sempre, sono andato al cinema a vedere uno dei film più cattivi usciti nel periodo più buonista: L’Amore Bugiardo – Gone Girl.

Ne avevo letto molto bene dalla critica prima che uscisse ed ero davvero curioso di vederlo, anche perché a me David Fincher piace un sacco, togliendo lo scivolone de Il Curioso Caso Di Benjamin Button. Il problema e, allo stesso tempo, la miglior qualità di Fincher è che fa un film ogni due, quattro anni, quando io vorrei un suo film ogni sei mesi.

Il problema, con L’Amore Bugiardo – Gone Girl, invece, è che è difficile parlarne senza accennare a nessun colpo di scena e senza fare spoiler.

Ce la metto tutta per evitare di accennare anche a un frammento del film. Giuro.

Come dicevo prima, adoro Fincher perché è uno dei pochi registi che riesce a coniugare in modo egregio il commerciale con il “cinema d’autore“. Ha uno stile tutto suo, personalissimo, bastano poche inquadrature per identificarlo. Non si abbandona mai a leziosismi o a giochini di telecamera per impressionare, nascondendo la vacuità del film, ma riesce a essere solido e a far pesare ogni inquadratura come se fosse fondamentale. Per dire, è riuscito a rendere interessante pure un film come Panic Room, tra l’altro inventandosi i più bei titoli di testa di sempre.

In L’Amore Bugiardo – Gone Girl, Fincher, riesce a inserire tutti, o quasi, i temi che aveva analizzato nei suoi film precedenti, approfondendoli, pur mantenendosi saldo sul genere del thriller e riuscendo a confezionare un film leggibile su più piani.

L’Amore Bugiardo – Gone Girl, può essere un film da vedere così, appassionandosi alla storia e aspettando il successivo colpo di scena; oppure può essere visto come un film sui mali della coppia; o sull’influenza dei media sull’opinione pubblica; o sull’odio e sull’amore. Insomma è un film a più strati, basta avere solo la voglia, e la testa, per mettersi a scavare.

L'Amore Bugiardo - Gone Girl - L'amore

UN gesto vale più di mille silenzi… forse

Potrei fermarmi qui e avrei già detto tutto quanto c’è da dire su questo film, però mi sento quasi in obbligo di approfondire.

Oggi, a un passo dal 2015, la cosa di cui avere davvero paura l’abbiamo in casa. È il legame che c’è con la nostra compagna, o compagno. È un legame forte, che unisce le persone, ma anche così fragile che basta un niente per polverizzarlo.

Basta una parola detta male, o un silenzio quando invece bisognerebbe parlare, per innescare una serie di sfortunati eventi che portano alla distruzione completa. Come nei cartoni animati, è la classica pallina di neve lanciata su una discesa che diventa una valanga.

L'Amore Bugiardo - Gone Girl - Matrimonio felice

Ditemi se non vedete una coppia felice

Senza accorgercene ci si trova ai lati opposti del divano, ognuno impegnato a farsi i cazzi propri, ognuno impegnato a covare rancore per quella parola detta male, o quel silenzio così ingombrante. Il tutto è amplificato da quello che abbiamo intorno, i genitori, la società, gli amici e la Tv che ci bombarda con modelli tanto fasulli quanto irraggiungibili, o con drammoni psicotici un tanto al chilo.

Finisce che non ci vuole niente perché l’amore che c’era, si trasformi in odio ed è imprevedibile ciò a cui quell’odio può portare. Certo, le estreme conseguenze in L’Amore Bugiardo – Gone Girl sono, appunto, estreme e poco applicabili, ma nella vita di tutti i giorni ce ne sono altre più grezze e possibili. E le leggiamo tutti i santi giorni sul giornale.

E proprio i giornali non ci mettono niente a strumentalizzare una foto, un sorriso, una voce di corridoio per scaricare il carico da novanta su una vicenda che, invece, meriterebbe il silenzio mediatico, invece di una cassa di risonanza per amplificare il dolore.

Quel dolore che dovrebbe essere una cosa intima, da digerire nel privato della propria casa, diventa argomento di discussione in programmi Tv che non hanno altro scopo se non alimentare la morbosità del pubblico che, finalmente, prova l’emozione di essere protagonista e si sente in diritto di puntare il dito e di accusare a spada tratta.

La verità è che non sappiamo niente degli altri, delle loro dinamiche, della loro vita e l’idea che ci facciamo è epidermica, crediamo di sapere, di avere la risposta, di avere il quadro della situazione e invece abbiamo solo un’immagine fuorviata da quello che siamo convinti che sia.

L'Amore Bugiardo - Gone Girl - Ben Affleck

Con quel sorriso un po’ così…

La cosa peggiore è che non sappiamo cosa succede nella testa di nessuno, dall’amico, alla persona che ci sta accanto da anni. Il tempo non basta, i discorsi nemmeno, parlare chiaramente forse può servire, ma spesso la verità è da tutt’altra parte e la sappiamo solo noi. Anche se a volte mentiamo spudoratamente anche a noi stessi.

Fincher racconta, tra le righe, tutto questo sfruttando i colpi di scena, le frasi ambigue, le inquadrature interpretabili, una fotografia stupenda e una colonna sonora eccezionale.

Riesce a sfruttare l’espressione e il sorriso imbecille di Ben Affleck, perfetto nella parte, in modo che nemmeno lo stesso Affleck era riuscito a sfruttarsi da solo in Argo.

Rosamund Pike è anche lei perfetta nella parte, con la sua faccia enigmatica e la sua tipica espressione insondabile. È una di cui ci si può innamorare facilmente, ma si può arrivare a odiare altrettanto facilmente.

L'Amore Bugiardo - Gone Girl - Rosamund Pike

Con quella faccia un po’ così…

Devo essere sincero, L’Amore Bugiardo – Gone Girl è un film che mi ha colpito e che son stato contento di aver visto insieme a un amico, invece che con la ragazza.

È un film che consiglio spassionatamente, ma solo se avete voglia di scavare e di farvi un esame di coscienza, per poi, una volta fuori dal cinema, cominciare a parlare con chi avete accanto e con cui state dividendo la vita.

Parlare seriamente, però.

 

 

Tutti i film di cui ho parlato:

Nerdcensioni

 

 

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

30 pensieri su “L’Amore Bugiardo – Gone Girl, bentornato Mr. Fincher

  1. Visto!
    Film stupendo, pienamente d’accordo con la tua recensione, sono andato a vederlo con gli amici e le rispettive morose che “daiandiamoavedereilnuovofilmdiquelfigodiBenAffleck”!
    Strano come sia stato l’unico che ha veramente apprezzato quel film…

  2. Mancava il buon David! Nulla da aggiungere rispetto a quello che hai scritto tu. Me lo sono proprio goduto, e me lo sarei goduto ancora di più senza le bestie da cinema, ma questa è un’altra storia.

    • Eh, anche io avevo un po’ di bestie sedute dietro… a un certo punto hanno cominciato a chiamarsi da una poltrona all’altra e poi hanno pure parlato al telefono. Maledetti barbari!

  3. “È il legame che ci c’è con la nostra compagna, o compagno se siete donne.”

    OMG! Mr. Chreddy omofobo che lancia messaggi subliminali.

    Cazzate a parte, ero indeciso se guardarlo o meno perché non mi sembrava tanto il mio genere, ma da come ne hai parlato credo proprio che lo vedrò!

  4. Bello, bello. Fincher è tornato ai suoi livelli migliori (a me non era piaciuto nemmeno il remake di Uomini che odiano le donne) e ne sono contenta, visto che è stato uno di quei registi che, soprattutto negli anni novanta, ho adorato.

    Io ho visto il film con il mio compagno e altre due coppie.
    Siamo usciti illesi…;-)

    • A me Uomini Che Odiano Le Donne è piaciuto più dell’originale, se devo essere sincero :)

      Beh, non è che per forza debba essere un film che fa tremare la coppia… però, ecco, conoscendomi, a me avrebbe fatto un po’ pensare :D

        • Mah, è sempre lo stesso discorso.

          Io i film li guardo per quelli che sono, senza paragonarli ai libri, è una causa persa in partenza.
          Il libro è il libro, il film è il film :)

          • Si è vero, ma è proprio il film che non mi ha comunicato nulla. Ed essendo di Fincher mi aspettavo tanto. Era anche il suo tipo di film.
            Ho preferito perfino l’originale svedese pur essendo un film molto inferiore. Insomma è stata una vera delusione.

            • A me è piaciuto un sacco… de gustibus :D

              Comunque ho letto anche il libro e, nel complesso e vista la lunghezza, direi che è stato un buon adattamento.

              Poi questa mi sembrava più Lizbeth dell’altra, sinceramente :)

              • Magari dovrò rivederlo, ma sicuramente è anche che gli attori scelti non mi sono piaciuti. Ho preferito decisamente Noomi Rapace che rimane la “mia” Lisbeth, la Mara invece zero.
                Lo stesso vale per il ruolo maschile, ho preferito molto di più Niqvist a Craig.
                Il libro anzi la trilogia l’ho letta molto prima dei film.

                  • L’ho letto anch’io, li guarderò per curiosità. Non ho mai visto nemmeno i due sequel svedesi.

                    Scusa se te lo chiedo ma per caso mi daresti un consulto su un blog? Volevo chidertelo da un pò ma non ho capito come fare a contattarti.
                    Non c’è da nessuna parte una mail alla quale scrivere. Quella delel notifiche è un no-replay….:-(

                    • Ciao Firpo, certo, te lo do volentieri :)

                      La mail la trovi nella barra destra, sotto la voce: “Contattaci” ci sono i vari riferimenti, tra cui, “Mail” come ultima voce :D

                      Scusa se non la scrivo qui, ma mi arriva già abbastanza spam :P

  5. L’ho appena visto… diciamo che non era proprio un film adatto ad iniziare l’anno. Mi ha lasciata veramente con un senso di angoscia che non mi metto a descrivere.
    In un certo senso avevo già capito dopo i primi dieci minuti come stavano le cose e non so se è che sono troppo intelligente o troppo cinica.

    Ad ogni modo è vero, la morbosità mediatica sta rovinando il mondo. Basta vedere quante “coppie felici” ci sono su FB, tra i nostri amici, e quanto in realtà siano false e piene di ipocrisia.

    Che filmone! Ma ora sono ancora più cinica!!! XD

    • Ciao Cris, Buon Anno :D

      Beh, sì, volendo si poteva intuire, io stavolta non mi sono proprio messo a pensare come sarebbe potuta andare per non rovinarmi la storia :D

      Però son contento ti sia piaciuto ;)

  6. I titoli di testa di Uomini che odiano le donne – di Fincher, solo quello ha giustificato il prezzo del biglietto. Dico sul serio. Poi fosse stato un film orribile (e non lo è stato) sarei uscito ugualmente soddisfatto. Tranne la sequenza della corsa in moto che ha fatto saltare la plausibilità sino a quel momento perfetta e, con essa, la sospensione della credulità, è un film fantastico …. con Craig nella parte migliore della sua carriera.

    Per questo film invece, mi fido di Chreddy, ma sono costretto ad attendere l’originale in Bluray. Ben Affleck già non lo tollero, con il doppiatore poi, ha fatto tombola … è “Johnny Depp” dappertutto; un altro doppiatore che è andato alle ortiche e che fa l’amore con la sua stessa voce. Autocompiacimento e ridondanza timbrica a iosa e da nausea. Non se ne può più …

    … la protagonista invece mi piace, molto, ha un’espressività unica e surreale.

    Di Fincher, contrariamente ai più, detesto profondamente Seven (un film schifosamente sopravvalutato) e adoro il suo Alien che, nonostante sia stato un film rovinato dai produttori (la storia è lunga), non riuscito, è comunque il film dove si esprime un potenziale artistico assolutamente sottovalutato. Grandissimo Fincher.

    Senza contare un altro attore dannatamente sopravvalutato: – Kevin Spacey, vale un soldo bucato. Per me è un mistero tutte le lodi che gli si tirano dietro. Ne – I soliti sospetti – poi, gli metterei fuoco.

    • Sì, i titoli di testa di Uomini Che Odiano le Donne sono molto belli.

      La scena in moto c’è anche nel romanzo e, siccome lo sapevo, non mi ha infastidito più di tanto nel film. Però è un film, ci sta secondo me.

      A me Seven è sempre piaciuto, però de gustibus :D

      • Mi riferivo al fatto che corre nella notte con la neve e senza occhiali, asfalto lucido, velocità folle … e ci mancava solo Legolas che correva sullo snowboard :) … è stato un peccato, perché il film ha una tremenda coerenza su tutto, tranne che lì … se non ci mettono una stronzata, non sono contenti

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