The Imitation Game e la corsa agli Oscar

The Imitation Game

Ci ho messo un po’ a decidermi di scrivere il post sul secondo film che ho visto: The Imitation Game.

Ci ho messo un po’ perché, sinceramente, non sapevo cosa scrivere. O meglio, so cosa scrivere, ma di cose da dire ce ne sarebbero tante, ma nessuna veramente calzante. Poi mi è venuto il lampo e oggi ve ne parlo.

Come al solito, il post è senza spoiler, nonostante sia un film basato su una storia veramente vera e si concluda come si è conclusa la vicenda nella realtà. In caso non vogliate sapere niente, smettete di leggere libri sulla Seconda Guerra Mondiale e non guardate più i documentari di History Channel.

Una delle cose che mi ha sempre affascinato della Seconda Guerra Mondiale è di come i tedeschi sono riusciti a fare il bello e il cattivo tempo, mentre gli alleati hanno sempre cercato il modo di star loro dietro cercando, nella migliore delle ipotesi, di arginarli. Comprese tutte le derive e leggende sulla passione esoterica di Hitler.

A scanso di equivoci, lo dico subito, non sono filo nazista e non sto facendo alcuna apologia. Che già per il post su American Sniper sono stato accusato di essere un gomblottista.

Che vi devo dire? Ho trovato alcune soluzioni tedesche davvero geniali.

Su tutte, ovviamente, la macchina di crittografia Enigma che, per un tempo in cui i computer non esistevano ancora, era lo stato dell’arte per inviare messaggi segreti, che pure l’alfabeto farfallino impallidisce al confronto.

The Imitation Game - Enigma

Ragazzi, ho capito tutto! È una macchina da scrivere!

Certo, poi i tedeschi cadevano sul loro fanatismo e si sono fatti sgamare per una boiata, però intanto agli alleati sudava il culo per decifrare quei messaggi.

The Imitation Game racconta proprio di quando era importante e difficile riuscire a capire cosa si dicessero i tedeschi con Enigma.

The Imitation Game racconta proprio un pezzo di vita di Alan Turing alle prese con lo studio di un metodo per decifrare in pochissimo tempo i messaggi tedeschi.

The Imitation Game racconta proprio la difficoltà essere omosessuale nell’Inghilterra degli anni della guerra e di come l’omosessualità fosse un reato.

The Imitation Game racconta proprio della paranoia spionistica che si respirava durante quegli anni e poi sfociata nella Guerra Fredda che ci ha ossessionato fino alla caduta del Muro di Berlino.

The Imitation Game racconta proprio una storia d’amore in un periodo in cui le donne non erano ancora così emancipate come oggi.

The Imitation Game racconta proprio un sacco di cose senza focalizzarsi su nessuna in particolare.

È questo il grande difetto del film. Non è un film di guerra propriamente detto; non è un biopic propriamente detto; non è un docufilm propriamente detto; non è una spy story propriamente detta; non è un film romantico propriamente detto.

Mette tanta carne al fuoco, si riempie di spunti, ma non arriva ad approfondire niente di particolare. The Imitation Game sembra un film costruito per gareggiare agli Oscar: contenuti importanti, drammone personale , buona regia e grande interpretazione di Benedict Cumberbatch nella veste di genio con una scarsissima intelligenza sociale.

The Imitation Game - Dominic Cumberbatch

Uhmmmmm… ho sbagliato a collegare qualche filo, mi sa…

Oh, io qualche Oscar a questo film glielo darei solo per lo spudoratezza con cui lo pretende, che per la qualità del film in sé.

Anche perché, se andiamo a vedere, The Imitation Game non è focalizzato su niente di particolare, ma sorvola tutto lasciando indietro qualche rimasuglio non risolto e qualche scena, che dovrebbe essere importante, non così incisiva come dovrebbe essere.

Non dico che non sia un film interessante, anzi, va a toccare corde e argomenti visti poco o niente per ora, però lo fa con una leggerezza che non mi è piaciuta poi tanto. Avrei preferito si focalizzasse su un tema e usasse la ricerca del segreto di Enigma, o della vita di Turing stesso, come pretesto per parlare a fondo di una cosa sola in modo compiuto e senza troppe divagazioni.

The Imitation Game - Computer

Col Lego Technic avevo meno problemi.

La mia personale sensazione, all’uscita dalla sala, è stata la stessa di quando vado mangiare in un ristorante di un qualche chef pluristellato: mangio tantissime portate delle dimensioni di una moneta da due euro, ma esco che ho ancora fame e, soprattutto, con la tipica insoddisfazione di aver assaggiato qualcosa di buono, ma non sufficiente.

Ecco, invece di assaggiare dieci porzioni striminzite di qualsiasi cosa, preferisco mangiarne una sola ma di dimensioni soddisfacenti.

 

 

Tutti i film di cui ho parlato:

Nerdcensioni

 

 

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

21 pensieri su “The Imitation Game e la corsa agli Oscar

  1. A me già dal cartellone pubblicitario sembrava un film costruito per gareggiare agli Oscar e che ambisce a vincere almeno quello come miglior attore. E magari Cumbercoso se lo merita pure eh!

    Io non l’ho visto e penso non lo vedrò al cinema per i motivi sopraddetti. Attendo sempre con calma il buon Sky.

  2. Nn c’è bisogno di scomodare Hitler, né i libri di storia, tantomeno History Channel, se si vuole comprendere le cose bisogna studiare e non indottrinarsi (non sto dicendo a te) … neanche scomodare le “derive” esoteriche di Hitler, visto che derive non erano. Semplicemente questo è un film di propaganda dove la storia – appunto sullo sfondo – è solo una scusa per lavorare le coscienze. Ci sono circa tre modelli di propaganda nei film, attivi e controllati da un’agenzia in particolare, che lavorano a tre stadi. Quello di American Snyper è lo stadio elementare … questo è il più profondo. In mezzo ce n’è un altro …

    … sono quindici anni che studio storia (e psicologia) e non solo quella scritta dai vincitori, che questo non significa che io tifi per quelli che hanno perso, prima che come per Chreddy, partano accuse idiote.

    La guerra qui è solo una scusa per sedimentare logiche omologanti in merito ai Gay, all’emancipazione e altro ancora. SI tratta, come la chiamava Bernays, della fabbrica del consenso. Si tratta di utilizzare il trauma di un processo storico cristallizzato in una determinata direzione nel sotto-testo culturale collettivo, per indirizzare idee omologante e non per noi …

    … ma per le generazioni a venire. Noi siamo già il prodotto della propaganda messa in moto esattamente 30 anni fa e abbiamo già adempiuto al compito.

  3. Eeeeeh. Sì, che fosse fatto quasi solo per gli Oscar si era capito. Secondo me avrebbero dovuto focalizzarsi più sulla Spy-Story. E’ probabile che sia fatto in quel modo per accontentare tutti. Ecco, un difetto che ho notato: ma cristoddio, il personaggio di Turing sembra psicologicamente uguale a Sherlock (asocialità, genialità, intraprendenza, omosessualità).

    • Eeeeeh. Sì, che fosse fatto quasi solo per gli Oscar si era capito. Secondo me avrebbero dovuto focalizzarsi più sulla Spy-Story. E’ probabile che sia fatto in quel modo per accontentare tutti. Ecco, un difetto che ho notato: ma cristoddio, il personaggio di Turing sembra psicologicamente uguale a Sherlock (asocialità, genialità, intraprendenza, omosessualità).

  4. Mi piacerebbe rileggere il buon vecchio Nuovo Cinema Amarcord…
    C’è qualcosa all’orizzonte?

    Se serve un’idea, ieri trasmettevano 48 ore

    Mamma, quante volte l’ho visto da piccolo…

  5. https://www.youtube.com/watch?v=pDv2G7gZdiM

    L’idea di fondere e rielaborare i primi 2 capitoli in uno solo è intrigante , ma si rischia di deludere al quadrato i fans più accaniti …..

    Il T-1000 è il villain principale (pare…) non male come anche la scelta dell’attore…
    Sarah Connor ORIGINALE è insostituibile …
    La scelta di Kyle Reese sembra interessante ed offre speranza nella recitazione e sviluppo del personaggio..
    Arnold, un po’ vecchiotto ma è sempre lui(favolosa la scena della pioggia dove la tocca con la mano robotica!)

    Spero che sappiamo quello che hanno fatto !!! 

    Ragazzi, se fanno i reboot ci sarà un motivo. Gli attori bambocci e le trame da teenager del giorno d’oggi non sono nemmeno l’ombra delle grandi icone sfornate negli anni 80 e 90.
    E Schwarznegger questo lo sa. Per questo è tornato.

    Pure gli attori sembrano apposto. Jason Clarke (pianeta delle scimmie) è davvero un colpo giusto per interpretare John Connor, la nuova Sarah Connor forse sembra un po’ giovane ma ha praticamente la stessa età che aveva Linda Hamilton nel primo terminator. E’ solo il nuovo Kyle Reese a non convincere. Mentre per quanto riguarda il T-1000, secondo me l’hanno azzeccato pure lui. Il regista è lo stesso di Thor Dark World, una gran bella realizzazione.
    Inoltre questo episodio si merità già un + solo per il fatto che cancelli gli eventi di T3.

    I primi 2 resteranno sempre i primi 2. Cameron resta Cameron. Ma quando ti vendono oltre che la visione del film, la possibilità di tornar bambino per qualche ora… allora quel biglietto non ha prezzo.

    Ah, c’è una cosa che mi piace della sundtrack: LE CAZZO DI 5 NOTE FIGHISSIME DI T2! TU TUTTU TUTUH! TU TUTTU TUTUH!
    E una cosa che non mi piace: quella canzone mezza epicona con l’audio vocale confuso che mi ricorda TANTO , ma TANTO quella del trailer di Watchmen.

    Però mi ha esaltato vedere di nuovo Schwarzy dire “I’ll be back” (finalmente adattato bene).

    • https://www.youtube.com/watch?v=pDv2G7gZdiM
      L’idea di fondere e rielaborare i primi 2 capitoli in uno solo è intrigante , ma si rischia di deludere al quadrato i fans più accaniti …..

      Il T-1000 è il villain principale (pare…) non male come anche la scelta dell’attore…
      Sarah Connor ORIGINALE è insostituibile …
      La scelta di Kyle Reese sembra interessante ed offre speranza nella recitazione e sviluppo del personaggio..
      Arnold, un po’ vecchiotto ma è sempre lui(favolosa la scena della pioggia dove la tocca con la mano robotica!)

      Spero che sappiamo quello che hanno fatto !!! 

      Ragazzi, se fanno i reboot ci sarà un motivo. Gli attori bambocci e le trame da teenager del giorno d’oggi non sono nemmeno l’ombra delle grandi icone sfornate negli anni 80 e 90.
      E Schwarznegger questo lo sa. Per questo è tornato.

      Pure gli attori sembrano apposto. Jason Clarke (pianeta delle scimmie) è davvero un colpo giusto per interpretare John Connor, la nuova Sarah Connor forse sembra un po’ giovane ma ha praticamente la stessa età che aveva Linda Hamilton nel primo terminator. E’ solo il nuovo Kyle Reese a non convincere. Mentre per quanto riguarda il T-1000, secondo me l’hanno azzeccato pure lui. Il regista è lo stesso di Thor Dark World, una gran bella realizzazione.
      Inoltre questo episodio si merità già un + solo per il fatto che cancelli gli eventi di T3.

      I primi 2 resteranno sempre i primi 2. Cameron resta Cameron. Ma quando ti vendono oltre che la visione del film, la possibilità di tornar bambino per qualche ora… allora quel biglietto non ha prezzo.

      Ah, c’è una cosa che mi piace della sundtrack: LE CAZZO DI 5 NOTE FIGHISSIME DI T2! TU TUTTU TUTUH! TU TUTTU TUTUH!
      E una cosa che non mi piace: quella canzone mezza epicona con l’audio vocale confuso che mi ricorda TANTO , ma TANTO quella del trailer di Watchmen.

      Però mi ha esaltato vedere di nuovo Schwarzy dire “I’ll be back” (finalmente adattato bene).

  6. Non sai da quanto tempo stavo aspettando la tua recensione visto che per una volta ti ho battuto sul tempo e l’ho visto quasi due mesi fa (qui ovviamente è uscito a fine Novembre).

    Però ci stiamo disinnamorando io e te :,(
    Io l’ho ADORATO. L’ho trovato profondo e credo che ci si sia voluti focalizzare sul fattore umano più che storico o tecnologico. Secondo me il film voleva, oltre a far vedere come si è fatto a vincere la guerra e sconfiggere Hitler, voleva focalizzarsi sul dramma umano di Turing: incompreso, socialmente inetto, intelligenza fuori dalla media e che non piace a nessuno e sul fatto che nonostante tutto sia contro di lui, si impegna comunque per salvare milioni di essere umani. Per ottenere cosa alla fine?
    Castrazione chimica e omicidio (sì, anche se si è suicidato per me resta omicidio).

    Ricordiamoci che ha ottenuto il “perdono” solo nel 2013. Per cosa? Per essere gay?
    Non lo so MrC, io mi sono sentita profondamente colpita da quello che questo film racconta.

    • Nuoooooo non dire così… :(

      Se devo essere sincero, io ho trovato tutta la parte sull’omosessualità un po’ veloce e tirata via e infatti, sulle scritte finali, mi sono un po’ stupito perché ho detto: “Ah, ma allora voleva parlare di quello?!”

      :)

  7. Visto.
    Ma dei due non ero io quello difficile?

    No, scherzi a parte, all’inizio mi sembrava un po’ un remake di A beautiful mind
    lui geniale e dissociato… genio al servizio militare… insomma sembrava già visto
    poi cambia marcia e diventa davvero bello.

    A me è piaciuto proprio quello, il fatto che si incastrano due o tre tematiche chiave senza necessariamente doverci romanzare sopra.

    E poi c’è Cumbercoso.
    Un gigante.
    Io non l’avevo mai visto recitare. Davvero bravo. Cambi d’espressione sempre netti ma mai esasperati, misurato e particolare.

    Io non me ne intendo troppo di recitazione, ma secondo me ha fatto un lavorone

    (aiutato da una zigomatura – si dirà così?- particolare)

    Oh, ma qui c’è nessuno? Si sente il rimbombo.
    ‘ndo stai ‘a Mister?!

    Saluti.

    • Eh, Satanasso, sarà che sono diventato troppo difficile io :D

      Sìsì, ci sono, è che ho la testa completamente piena e altrove, riesco a scrivere e seguire davvero poco :)

  8. Concordo con te al 100%, un film costruito solo per vincere l’oscar, meglio non scioccare troppo le famigliole e i critici mostrando la crudeltà della terapia ormonale coatta e gli effetti di questa sul povero Turing, tralasciamo anche l’omosessualità finché non diventa improvvisamente necessaria alla trama, quindi senza alcun “set-up”, me lo aspettavo solo perché conosco bene la storia di Turing ma quando fai un film devi considerare anche chi la storia non la conosce… Queste erano tutte cose raccontate o presentate un po’ en passant, descritte solo a parole ma non viste. Un buon film per la televisione, niente di più.

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