John Wick il cinefumetto che non è un fumetto

John Wick

Forse, se tutto va bene, da questa settimana ricomincerò a scrivere sul blog in maniera più costante. O almeno, l’intenzione è quella.

Cominciando da oggi, visto che nel week end sono andato a vedere John Wick di cui tutti parlano benissimo e che, mi pare, sia già diventato un piccolo cult movie istantaneo, quasi più istantaneo del caffè solubile.

I motivi del successo, almeno nei cuori, degli spettatori sono palesi e sono una manciata.

E, per una volta, anche io non mi distinguo dalla massa e, anzi, mi allineo, pur con qualche riserva, ma piccola.

Come al solito, nel post non ci sono spoiler, quindi leggete tranquilli.

È qualche anno che i film action di Serie B hanno preso piede sdoganandosi ed entrando ad honorem in Serie A. Con “ad honorem” intendo che incassano un sacco di soldi, piacciono al pubblico in maniera esagerata, creano un filone, sono più raffinati e fatti con più soldi, ma mantengono l’anima dei film di Serie B.

Ossia, non hanno particolari pretese di sembrare film di un altro livello, mantengono una trama risibile e striminzita; non sono influenzati dai divieti dei film delle major, mostrando sangue e morti ammati senza alcuna vergogna o timore; hanno le loro ingenuità tecniche, ma alla fine divertono e soddisfano.

Sto pensando a film come Io Vi Troverò, e seguiti, con Liam Neeson, o il più recente The Equalizer con Denzel Washington.

Film che sembrano avere la stessa trama: un eroe, o antieroe, di una certa età, ritiratosi a vita privata, viene colpito sul piano personale e decide di mettere in atto una vendetta per appianare i conti, uccidendo, tutto da solo, una quantità di persone pari alla popolazione del Lussemburgo.

John Wick rientra perfettamente nei binari di questi film, ma lo fa inserendo degli elementi nuovi e, se posso dire la mia, piacevoli. Per esempio crea tutto un universo di killer spietati con regole, monete, personaggi stereotipati, cattivi chiari e netti, e mestieri che forse non esistono nel nostro mondo, ma che non ci stanno affatto male in un film del genere.

John Wick - espediente

Ciao, piccolo. Ti chiamerò… Espediente Cinematografico, sei contento?

Il risultato è un mondo alternativo in cui il sottobosco malavitoso si espande e crea una realtà parallela alla nostra mettendola in secondo piano, sfruttandola solo come sfondo in cui far muovere i protagonisti del film.

Chad Stahelski e David Leitch, i due registi, sono bravi a rendere questo mondo stilizzato un pochino più tridimensionale di quello che poteva essere sulla carta e mettono insieme un film decisamente divertente, soprattutto da quando John Wick decide di entrare in azione e comincia la mattanza, con una serie di russi che muore male e in modo abbastanza doloroso.

La cosa migliore di John Wick sono proprio le scene d’azione e di morte che non risparmiano sangue ed effetti e intrattengono bene. Finalmente si capisce ogni colpo dove va a segno e si vedono i proiettili fare il loro lavoro, con le conseguenze del caso.

Non c’è, nemmeno per un momento, l’uso della Parkinson Camera e non c’è alcun timore di far vedere braccia piegate male e solli rotti.

John Wick - Keanu Reeves

Mi son vestito bene per la mattanza…

La sceneggiatura di Derek Kolstad sembra presa di peso da una graphic novel, non che ci sia niente di male, ma più di una volta, vedendo quello che succedeva sullo schermo, mi è venuto il dubbio che dietro ci fosse un fumetto. Invece non è così, però quell’aria da cinefumetto John Wick se la porta addosso per tutta la durata.

L’unico neo del film, se proprio vogliamo andare a cercare il pelo nell’uovo, è che c’è troppa trama. Forse si poteva tagliare qualche scena, o renderla meglio, e dare meno spazio a qualche personaggio e a qualche dialogo. In tutto questo ne risente un po’ il ritmo che, in alcuni punti, cala vertiginosamente. Forse Stahelski e Leitch, che vengono dalle seconde unità e dagli stunts, peccano un po’ di esperienza, essendo al loro primo film completo, e John Wick un po’ ne risente. Soprattutto si perdono un po’ nelle riprese aeree a volo d’uccello sulla città che, anche se belle, alla ventordicesima volta vien da dire: “Ma cazzo, vai avanti!, anche se il film dura dieci minuti in meno, non muore nessuno.

Però al di là di questo, John Wick rimane un film assolutamente godibile, su cui è facile chiudere un occhio per le varie ingenuità e ben interpretato. A cominciare da Keanu Reeves, che si rifiuta categoricamente di invecchiare, ai vari comprimari, fino ai camei, come Willem Dafoe, Ian McShane e John Leguizamo.

John Wick - Adrienne Palicki

Bella, letale e mi si vede per quasi 5 minuti.

Visto che nel titolo del film c’è solo John Wick, il nome del protagonista, non mi stupirei se questo fosse il primo capitolo di un franchise. Anche se, effettivamente, non ci sarebbe da stupirsi se partorisse una serie a fumetti, o una graphic novel, che faccia vedere l’antefatto del film, o che espanda il mondo creato con il film.

Per una volta sono uscito soddisfatto dal cinema.

 

 

Tutti i film di cui ho parlato:

Nerdcensioni

 

 

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

22 pensieri su “John Wick il cinefumetto che non è un fumetto

  1. Bello, mi è piaciuto (soprattutto dato che l’ho visto a casa, senza bestie da cinema intorno, in lingua originale con i sottotitoli fatti da persone che sanno molto bene quel che fanno e che ho saltato dei pezzi inutili, evidentemente),
    Non vedo l’ora che il sistema Parkinson Camera venga definitivamente abolito. Non soffro il mal di mare ma grazie a questo sitema del cavolo ho smesso di guardare dei telefilm che mi piacevano.

      • Già, capisco che magari nelle intenzioni dei registi il delirium tremens darebbe più realismo alle scene, però c’è gente che spende barcate di soldi in pastiglie e cazzilli vari per combattere il mal di mare senza farglielo venire apposta sulla terra ferma. ;-P

        • Ahahahaha, in realtà la parkinson camera è utilizzata per smorzare la violenza e abbassare il rating del film, nel senso che possono andare anche i minori di 13 anni accompagnati dai genitori. Insomma, non tolgono la violenza, ma semplicemente non te la fanno vedere direttamente, lasciando quasi tutto all’immaginazione.

          Comunque, anche se capisco le intenzioni, mi viene il nervoso lo stesso :D

  2. OT carpiato con avvitamento.

    Io invece sono andato a vedere la teoria del tutto,
    perché mi sono messo in testa
    (vabbè, testa…)

    di fare come lo scorso anno e vedere tutti i film in nomination.

    Beh, voto negativo.
    Solito film di maniera, accademico, che cerca di mettere in primo piano le teorie e l’intelligenza di questo grande scienziato

    ma, tempo zero,
    e il protagonista diventa la malattia.

    Il resto l’ho trovato confuso e pasticciato.

    Buona interpretazione e nient’altro.

    • Io non sono andato e difficilmente lo vedrò perché non sono proprio nel periodo giusto per vedere film di questo genere.

      Sì, sospettavo che il film fosse concentrato più sulla lotta alla malattia e l’accettazione di questa che sulla persona. Alla fine è così, se il pubblico piange è più contento :D

  3. A me non è piaciuto più di tanto. Lo sono andato a vedere perché in giro se ne parla bene, compreso tu, ma io non ci ho visto niente di speciale. Si, le scene action sono girate bene ma erano abbastanza noiose, non è che John Wick facesse chissà che, mi divertono tutt’ora di più, ad esempio, le scene di “Commando”(ad esempio con Schwarzy che a un certo punto lanciava attrezzi da giardinaggio a tutti) o di “Transporter”(tipo con Statham che si lanciava di piedi contro una porta inquadrato dallo spioncino); ecco, proprio paragonandolo a film come quelli che ho detto prima e mettendoci dentro magari “Die Hard”, il problema di questo John Wick, a mio avviso, è il tono troppo cupo e serioso al posto dell’ironia e la “cazzoneria” di quei film.

    • Guarda, Bruce, questo non è un film imperdibile, ma per quello che è non mi è dispiaciuto.

      A me le scene d’azione sono piaciute perché erano funzionali, anche se non molto spettacolari o con chissà che acrobazie. A me i combattimenti secchi e violenti piacciono molto. Son gusti. :)

  4. Interessante, ma dai – non ci credo! … veramente non c’è la parkinson kamera???!! anche nelle scene d’azione più concitate??? …solo questo, così fosse, mi farebbe fare i 50 km che devo, per andare a vedermelo …

    … una domanda: la violenza è morbosamente sezionata o è figlia del soggetto? … se è la violenza che crea la sceneggiatura, purtroppo lo salto anche se non ha parkinson kamera

    • Allora, se devi farti 50 km per questo film, ti dico di non andare DDD e di vedertelo in Tv quando ne avrai l’occasione.

      Non è un film imperdibile e non cambia niente nel panorama dei film action. E’ solo piacevole da vedere, ma non è imprescindibile.

      La violenza non fa sceneggiatura, ma d’altronde si parla di mafia russa e killer prezzolati un po’ stilizzati, quindi un po’ è funzionale, un po’ è gratuita :D

  5. .. beh, dai, mi sembra un’ottima cosa di questi tempi, al cinema. Ti faccio sapere, chi non risica non rosica :D .. e ne approfitto e ti chiedo scusa se ancora non sono riuscito a leggere il tuo libro come ti promisi, non è certo per mancanza di entusiasmo, porca pupazza.

    … e ricordati che con me sei in debito solo di una cosa: – “devi” vederti The Woman (poi non è importante tu ci faccia un articolo eh)…

    … a presto :)

  6. Dovevo andare a vedere John Wick ma grazie alla compagnia di amici siamo finiti a vedere Jupiter Ascending, per l’amor di Dio non buttate via soldi, meritevole della Nota Marrone. Non potevo neanche uscire dal cinema perché ero legato alla compagnia. Uno strazio insulso, una cosa deplorevole per il fantasy e la fantascienza. Una vergogna.

    • Eh, DDD, i Wachosky hanno dato tutto con il primo Matrix, secondo me, poi dopo il nulla. Lo so che non sei d’accordo. :D

      Comunque non vado a vederlo, vado a vedere Birdman questo week end :D

  7. Ottima scelta :) … proprio mentre stavo per entrare in sala, sono passato davanti quella dove proiettavano Birdman e qualcosa nella testolina mi stava dicendo “Questo è il film che devi vedere, questo” …

    … e invece, invece mi sono fregato da solo. Spero che mi darai buone notizie

  8. Starò invecchiando ma questo film mi ha lasciato del tutto indifferente. Il problema maggiore è che non c’era niente che mi coinvolgesse dopo la morte del cucciolo. I tanti piccoli pregi purtroppo sono inutili difronte a una trama dove non mi importa niente se il protagonista vive o muore.
    Peccato, i primi 20 minuti erano promettenti

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