Focus – Niente È Come Sembra, nemmeno Will Smith

Focus - Niente È Come Sembra

La settimana scorsa avrei voluto andare a vedere Vizio Di Forma, ma i distributori hanno pensato bene di farlo rimanere nelle sale solo per 3 spettacoli, poi è stato tolto. Intanto 50 Sfumature Di Grigio tiene botta e incassa un sacco di soldi. Poi si lamentano della pirateria.

Comunque, da appassionato di heist movie, ho deciso di ripiegare su Focus – Niente È Come Sembra al grido di: “Anche Focus è meglio di niente!

Purtroppo di fronte a noi c’era un gruppo di ragazzine che sbrodolavano sugli occhioni da cerbiatto di Will Smith e sui loro cellulari, mentre accanto avevo un gruppo di cinque trogloditi che probabilmente era la prima volta che entravano in un cinema. Per la serie: la mamma delle Bestie da Cinema è sempre incinta e sgrava come i conigli.

Ciò, però, non mi ha impedito di godermi il film.

Per quei 2 o 3 là in fondo che non sapessero cosa sono gli heist movie, vado subito a spiegarlo. Sono quei film che girano intorno a truffe, rapine, piani e cose del genere. Più sono arzigogolati, assurdi, roccamboleschi e divertenti, meglio è.

Però, c’è sempre un però, il cuore di film del genere è che devono essere onesti. Onesti con se stessi e onesti con il pubblico. Devono dare gli indizi giusti e non devono sfruttare trucchetti da baraccone per arrivare al colpo di scena o per evitare che lo spettatore capisca il finale prima di quando dovrebbe. Insomma, devono avere sceneggiature a orologeria, con tutti gli ingranaggi ben oliati e perfettamente sincronizzati tra di loro.

Purtroppo non sempre gli heist movie sono così, anzi, quelli davvero riusciti si possono contare sulle dita di una mano. Un esempio perfetto di heist movie, nonché uno dei miei film preferiti di sempre, è l’argentino Nove Regine. Un piccolo gioiello da vedere anche per chi non è un fan del genere. Non cito La Stangata perché è sì bello e un esempio perfetto, però lo citano sempre tutti e un po’ mi sono anche rotto il cazzo di sentirlo tirare in mezzo, come fosse l’unico film di questo filone.

Uno degli esempi di come non si fanno gli heist movie, sono i vari Ocean’s Eleven, Twelve e Thirteen. Guarda caso Steven Soderbergh e George Clooney hanno pensato bene di produrre il remake americano di Nove Regine: Criminal. Il risultato è che se ci penso bestemmio forte, davvero forte.

Comunque, in mezzo a Nove Regine e la saga di Ocean c’è una pletora di film più o meno riusciti, tra cui proprio Focus – Niente È Come Sembra.

Focus - Niente È Come Sembra - Will Smith e Margot Robbie

Ce la giochiamo a Birra & Salsicce?

Focus – Niente È Come Sembra non è un film trascendentale, anzi, lascia il tempo che trova, ma al suo interno ha delle piccole lezioni assolutamente autentiche sul comportamento umano, anche qui niente di nuovo o che Derren Brown non abbia già spiegato, un paio di buone trovate, una fotografia davvero bella e il merito di far sforzare lo spettatore per ripassarsi a mente alcuni passaggi per capire di non essere stato preso in giro.

Tradotto, è il nulla, ma confezionato davvero bene.

Glenn Ficarra e John Requa, registi e sceneggiatori del film, si impegnano di più nell’apparenza e nel cercare di divertire e coinvolgere il pubblico, piuttosto che in una scrittura ferrea che, mirando al colpo di scena di scena finale, costruisce situazioni un po’ troppo sopra le righe e tirate un per i capelli. Il che, se Focus – Niente È Come Sembra fosse un film con una qualche pretesa di serietà, sarebbe un difetto. Per fortuna Ficarra e Picone Requa puntano più sull’intrattenimento senza pretese e tutto scorre senza intoppi.

Focus - Niente È Come Sembra - Margot Robbie

Una delle cose belle del film

La pecca più rossa è che al centro del film c’è una classicissima storia d’amore che funge anche da volano per la seconda parte della pellicola. Ha certo i suoi lati positivi, uno dei quali è quello spettacolo di Margot Robbie, ma tra quelli negativi è che il “secondo tempo” è meno incisivo e più moscio del primo.

Altro piccolo difettuccio è che Will Smith, non ho idea del motivo, forse a causa del clamoroso flop di After Earth, ha lavorato poco ultimamente ed è in questo film palesemente per fare cassa. Un po’ è sul pilota automatico con un’interpretazione senza alcun guizzo o spessore che passa dalla faccia da duro a quella con gli occhioni da cerbiatto triste, tipo Bambi dopo che gli hanno ucciso la mamma.

Focus - Niente È Come Sembra - Will Smith

Scommetto un milione di dollari che non trovate una foto del film con me da solo, senza ‘sta bonazza accanto

Riassumendo, Focus – Niente È Come Sembra è un film che intrattiene per quell’ora e quaranta di durata, ma che alla fine, usciti dalla sala, se tira vento viene soffiato via dalla testa. Si può benissimo vedere comodamente spaparanzati sul divano senza sentire la necessità di scaraventarsi al cinema.

Tutti i film di cui ho parlato:

Nerdcensioni

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

13 pensieri su “Focus – Niente È Come Sembra, nemmeno Will Smith

  1. Ero intenzionato a vederlo domani, e ora che so che è sul leggero andante sono anche più contento.

    E sono molto contento che le bestemmie forti per Criminal fossero tue. Altrimenti non si spiegava l’eco ;)

  2. E intanto stasera o domani vado a vedere Kingdom, dopo essermi letto la tua recensione ;-) Almeno con la tre posso andare a vedermi un film gratis a settimana, e ho il cinema a 10 minuti a piedi da casa (fatica fatichissima), quindi anche questo film, tutto sommato, si può andare a vedere “tanto per…”. Per fortuna qui da noi le “bestie da cinema” non sono tanto diffuse, a volte invidio il tuo vivere a Milano, per tutto quello che propone, ma quando racconti di queste bestie da poltroncina, con cellulari accesi e quant’altro, sono proprio contento del mio cinemino di periferia ;-) … Ps ma l’hai poi visto Goran, che te l’avevo consigliato? ;-)

  3. Il caposaldo degli heist movie è rapina a mano armata.
    Del Maestro, manco a dirlo.

    Per il resto, Will Smith io lo preferivo rapper.
    Nonostante non sia un genere musicale che mi attragga più di tanto, devo ammettere che Gettin’jiggy with it

    non era niente male.

    Il punto è: quanti film si fanno al giorno d’oggi intitolati (più o meno)

    gnenteècomesembra ?

    Nota a margine…
    Ma come siamo passati da Ultimo tango a Parigi a 50 affumicature?

    • Guarda, Satanasso, il processo che ha portato da Ultimo Tango a 50 Affumicature non l’ho capito nemmeno io, forse è perché oggi deve essere tutto più leggero e facile da digerire, come l’acqua fresca. Boh…

  4. Ok, aspetto di vederlo a casa. Lo avevo messo in preventivo ma data la fatica di portare il mio pancione in un cinema ultimamente seleziono le pellicole con cura. Questa mi attirava, anche xke mi piace lo stile alla Smith, ma se qui si è “contenuto” e non ha interpretato come al solito a briglie sciolte la delusione potrebbe essere notevole..

    • Ciao Manu, questo è un film alimentare per fare un po’ di soldi facili, non credo ci si sia nemmeno messo d’impegno. Però, per passare una serata, vanno bene anche questi film :)

  5. Il Ceneronzola di Branagh?
    Io ho trovato la versione low-cost di Gerard Butler una delle cose peggiori del film, Lily James passabile ma con la faccia rotonda e le sopracciglia alla Elio e Helena Bonham-Carter dopo questa la odio quasi quanto te.
    Cate Blanchett già la odio di suo, in quel ruolo poi si fa odiare ancora di più e per qualche motivo mi è piaciuta. Però ora la odio ancora di più perché era la prima attrice accreditata nei titoli di coda nonostante non fosse la protagonista
    Ho trovato eccezionale Derek Jacobi come Re, ma per il resto l’interpretazione dei personaggi secondari era tipo quella di Gotham.
    La fotografia con tinte molto accese e parti dark ma calde secondo me era da oscar (insieme a scenografie) e i costumi stupendi.
    La regia è canonicamente Branaghiana e mi è piaciuta in ballo ed inseguimento.
    Gli effetti speciali erano molto belli, devo dire.
    Sono riusciti a integrare scene nuove con le scene classiche, creando una trama che sta in piedi.
    La soundtrack fa il suo lavoro e mi è piaciuto che hanno limitato molto le canzoni.
    Però secondo me i topolini dovevano avere un ruolo marginale come citazione, o, almeno, non farli parlare (anche se erano due parole impercettibili dette da uno solo.
    Insomma, bello.
    Un 75/100, direi.

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