The Last Witch Hunter, non tremate anche se le streghe son tornate

The Last Witch Hunter

Quest’anno, purtroppo, per impegni vari non sono potuto andare a Lucca Comics and Games e tutto il resto.

Ho cercato di consolarmi andando a vedere The Last Witch Hunter sperando in un film di consolazione.

Ecco, Vin Diesel non mi ha consolato per niente.

Prima di cominciare, vi propongo il video con le Opinioni Estemporanee di Giorgio e mie appena usciti dal cinema dopo averlo visto. Ovviamente sono completamente senza spoiler.

In realtà c’è ben poco da aggiungere a quanto abbiamo detto nel video. Vin Diesel, con The Last Witch Hunter, voleva lanciare un nuovo franchise che andasse ad affiancarsi a Fast & Furious e sopperisse alla bruttissima fine fatta da Riddick, con un bel primo film e due ciofeche come sequel.

The Last Witch Hunter aveva, sulla carta, la possibilità di essere il primo capitolo di una lunga serie. Il problema è che, all’atto pratico, mancano proprio le basi per diventare un franchise di successo e, cosa più importante, un bel primo film.

Le regole per un’operazione del genere sono: un personaggio carismatico; personaggi di contorno o una spalla accattivante; un contesto convincente, un universo ben definito in cui far muovere tutto per dare un senso a quello che si sta vedendo.

Purtroppo The Last Witch Hunter fallisce in tutte le premesse. Kaulder non ha il carisma di Riddick o di Toretto, anzi, è un eroe sui generis molto stereotipato, pure troppo per essere convincente. Rose Leslie ha un personaggio a metà tra la spalla e la possibile fidanzata del protagonista: l’attimo prima è dura e tosta, l’attimo dopo è la donzella da salvare, in tutti gli attimi che attraversa non funziona benissimo. Il contesto è scevro di qualsiasi appeal, ok ci sono le streghe, ok che sono pericolose per gli umani, ok tutto quello che volete, ma, a parte i dialoghi dei protagonisti, non c’è alcun indizio della loro pericolosità né c’è alcun essere umano in pericolo. New York sembra quasi una città fantasma, una città vuota in cui si muovono sei personaggi e basta.

The Last Witch Hunter - Vin Diesel

Hai detto Riddick?!

Probabilmente è tutto dovuto a un budget molto basso, che si nota nell’altalenarsi della qualità degli effetti speciali; o probabilmente è dovuto al fatto che, per fare un franchise di successo, ossia che incassi un sacco di soldi, devono andare a vederlo tutti quanti, anche i ragazzini e quindi il film non deve essere vietato: non si devono dire parolacce, non ci deve essere una goccia di sangue e gli unici morti devono essere i cattivi. Il tutto dà un’aria posticcia al film, un giocattolino di plastica fatto nemmeno troppo bene.

Il difetto maggiore è che The Last Witch Hunter manca di coraggio, non osa, si mantiene su binari canonici che ti aspetti da questo genere di film dalla seconda parte in poi. Sì. perché si può dividere in tre parti: l’inizio, la parte centrale e il finale.

The Last Witch Hunter - Rose Leslie

Tiè! Chupa!

L’inizio è accattivante e sembra promettere bene. Poi nella parte centrale si sgonfia e comincia a girare a vuoto, ripetendo gli stessi concetti più e più volte nei dialoghi e c’è quella sensazione che non sapessero come arrivare al finale. Poi c’è il finale, anche questo canonico, con un colpo di scena che dura la bellezza di 30 secondi e non porta a niente di concreto, quando invece poteva fare la differenza per un possibile sequel.

E, a proposito di un eventuale sequel, ci sarebbe da sperare che ne facciano un prequel, un’avventura di Kaulder prima di quello visto al cinema, come se questo prima The Last Witch Hunter fosse la fine della saga.

Sarebbe, finalmente, un’idea buona e originale, per qunto originalissima non è, ma almeno porterebbe una sferzata di novità nel solito tran tran di questo genere di film.

In The Last Witch Hunter, tra l’altro, c’è pure Michael Caine che probabilmente ha girato le sue scene durante la pausa pranzo. È sul pilota automatico e il personaggio, compreso il tempo di permanenza sullo schermo, non gli permettono di fare granché. Probabilmente Michael doveva pagare una multa e ha fatto il film.

The Last Witch Hunter - Michael Caine

Voi girate, io sto seduto qui e do da mangiare ai piccioni, poi mi sdraio per il resto del film

Elijah Wood invece sta bene, grazie per l’interessamento.

Insomma, The Last Witch Hunter è un film che si può benissimo vedere in tv, dato anche il taglio da pilota di una serie tv, non osa e a tratti annoia. Strano che stia andando male.

 

 

Tutti i film di cui ho parlato:

Nerdcensioni

 

 

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

8 pensieri su “The Last Witch Hunter, non tremate anche se le streghe son tornate

  1. Non posso che concordare, sono andato al cinema quasi senza informarmi (ed infatti non avevo idea che fosse ambientato ai nostri giorni, mi sono fatto fregare dalla locandina e dalle poche foto viste), speravo in una tamarrata divertente invece è un filmetto innocuo e insulso, in cui i cattivi sono brutti e i bravi sono belli, le streghe sono ragazzine innocue tranne quando sono… uomini e la regina che avrebbe anche le sue motivazioni per odiare gli umani alla fine è solo stupida e cattiva e continua da 800 anni a prendersi a sberle col protagonista, quando con i suoi poteri potrebbe fare ben altro. Comunque l’andazzo l’ho capito nei primi 5 minuti, quando il protagonista viene maledetto con la vita eterna per soffrire in eterno e la scena dopo lo troviamo otto secoli dopo tutto bello tronfio e allegro, che la sofferenza per i cari defunti nemmeno per un attimo l’ha sfiorato. Un fail epocale per la cattiva…

    • Ciao FabFab, grazie per aver letto e per il commento.

      Quello che dici tu ha senso, ma, c’è una giustificazione e la cosa idiota è un’altra.

      SPOILER

      Al film serviva una pretesto per farlo diventare immortale. La Strega lo maledice con la vita eterna, ma, come dice alla fine, è solo una scusa per trasferire e poi riprendersi l’immortalità a tempo debito, visto che sapeva che sarebbe stata uccisa.
      La stronzata vera, che poi sono 2, è: lei è immortale di default, visto che finché c’è il cuore può tornare in vita, quindi a che le serve renderlo immortale?
      La seconda stronzata è: ma se devi rendere qualcuno immortale, proprio un guerriero con le palle quadrate devi scegliere? Non conviene che rendi immortale, chessò, un paraplegico che non può romperti i coglioni quando e se tornerai?

      Seconda cosa, il lutto è brutto e sì, hai pensieri suicidi se soffri tanto, il problema è che per natura lo superiamo, c’è chi ci mette di meno, chi 3 anni.
      In 800 anni credo che a un certo punto te ne fai una ragione e vai avanti, quindi ci sta che dopo 800 non sei più così tanto distrutto dalla morte di tua moglie e tua figlia. :)

      FINE SPOILER

      Per il resto concordo con te ;)

      • In 800 anni il lutto si supera, certo, però almeno potevano farcelo vedere un po’ dato che era la ragione (poco plausibile) per cui la cattiva lo rende immortale. Che poi come hai detto non ha molto senso se davvero il piano della regina era recuperare l’immortalità: un cuore che sopravvive per 800 anni di per se non è già immortale? Piuttosto non ho proprio capito la ragione per cui la Chiesa conserva il cuore, per avere un guerriero immortale da schierare contro le streghe? Che poi invece che sepolto e dimenticato da qualche parte lo tengano nel cassetto del sorvegliante più vicino al combattente è davvero patetico.

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