Soul of Chogokin una costosissima passione

Soul of Chogokin

Un recente studio degli scienziati del Boston Massachusetts University Of Useless Issue And Bambatrons sul cervello di noi maschietti Nerd, ha coperto che esso reagisce allo stesso modo davanti a una donna nuda e davanti a un robot gigante.
I centri del piacere si illuminano, rilasciamo adrenalina, il sangue viene pompato verso altri lidi e ci imbarzottiamo.

Molti reagiscono così solo davanti ai robot giganti.

Questo serve, più o meno, a spiegare come mai ultimamente svengo per l’eccitazione ogni volta che vedo un Soul of Chogokin e anche i sogni sconci in cui c’entra Mazinga.

Siccome i Soul of Chogokin, tra originali, edizioni speciali, ricolorazioni, robot aggiuntivi e tutto il resto, sono ormai un centinaio, evito di fare un inutile elencone, che volendo trovate un po’ ovunque, e vi segnalo solo quelli che secondo me sono i più belli o quelli da avere assolutamente, pena sogni tormentati e crisi di pianto improvvise. Così, in caso volese farmi un regalo molto gradito, sapete su cosa dovete indirizzarvi.

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Sono troppo povero per essere un Nerd

Noi Popolo Nerd abbiamo una maledizione che grava sulle nostre teste.
A parte la passione smodata per tutto quello che già sappiamo, abbiamo questa maledizione chiamata: collezionismo.

Collezioneremmo tutto quello che ci piace. Ma per farlo ci vogliono soldi, tanti soldi, roba che riusciremmo a mandare sul lastrico pure Bruce Wayne.

Io, personalmente, devo farmi di bromuro per non dare fondo alla carta di credito quando mi capita di vedere una cosa di cui non posso assolutamente fare a meno.
Per fortuna ho quel minimo di coscienza e autocontrollo che mi permette di fermarmi prima del baratro, altrimenti ora sarei fallito… o in galera per rapina.

Però non è colpa mia, è che al mondo ci sono brutte persone che producono cose così meravigliose che un nerd come me non può non avere.

Che poi lo sappiamo come funziona, cose che per i comuni sono assurdamente costose, per noi sono quasi regalate, figurati.
È tutta una questione di priorità. Cosa vuoi che sia rinunciare a mangiare, al riscaldamento, ad un tetto sopra la testa, ai parenti, agli affetti, a organi doppi del nostro corpo, se si può mettere le mani su una delle cose che elencherò di seguito?

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Bishoujo: le supereroine in salsa Jap

Bishoujo“, in giapponese, significa “Bella Ragazza” e il nome della linea della Kotobukiya, marca di Action Figures giapponese, non è stato scelto a caso.

Il trucco è semplice: si prende un personaggio femminile dei comics o dei videogames famoso. Si chiede all’illustratore Shunya Yamashita, famoso per come realizza giovani e sexy ragazze, di disegnarle con il suo stile. Quindi si affidano i disegni a degli scultori eccezionali creando, così, delle meravigliose statuine in vinile o in PVC.

Ecco come nascono le linee Marvel, DC e Tekken Tag Tournament 2 Bishoujo, più qualche offsider degno di nota.
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“Myth Cloth” le mitiche, sbirluccicanti armature dei Cavalieri dello Zodiaco

Ormai è una moda. Sono tutti alla forsennata ricerca dei Myth Cloth la nuova serie delle action figures dei Cavalieri dello Zodiaco.

A me non son mai piaciuti più di tanto. Forse perché ero già grandicello quando davano i cartoni alla Tv o forse perché i logorroici pipponi strappalacrime che infarcivano le puntate, prima, dopo e durante i combattimenti, li trovavo insopportabili, ma non mi hanno mai preso.
Però le action figures mi sono sempre piaciute, anche se allora si chiamavano pupazzetti. E mi piacciono quelle nuove, andiamo a vedere qualche esempio.
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