Games Week 2013, la next-gen al mercato rionale

Games Week 2013

Venerdì scorso, di mattina prestissimo, il Frarru, Fulvio (dei Mallrats) ed io siamo andati alla Games Week 2013 a Milano.

Avevamo gli accrediti stampa per entrare a UFFO e provare le nuove console.

Quello che non sapevamo è che il mercato rionale di Quarto Oggiaro è organizzato decisamente meglio.

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Playstation 4, il futuro che non c’è

Non so in quanti si ricorderanno dell’arrivo delle schede prepagate per i cellulari. Beh, l’arrivo di queste schede, prima fu la TIM, portò al boom dei cellulari. Fino a quel momento erano un oggetto di nicchia riservato a gente con i soldi, subito dopo erano per tutti. Anche i poveracci si potevano permettere un cellulare, caricargli 50 mila lire di traffico e, una volta finito, niente, avevano un bel mattone tecnologico in tasca fino alla ricarica successiva.

Con lo sdoganamento delle schede prepagate sono arrivate un sacco di compagnie telefoniche a far concorrenza alla TIM, che allora deteneva il monopolio di mercato. Poi, vabbè, si sono accorti che avrebbero guadagnato di più se si fossero accordati per mantenere tutti le stesse tariffe e quindi così hanno continuato a fare fino ad oggi, facendo finta di continuare a farsi concorrenza.

Tra queste società c’era la Blu, il cui slogan era: “Blu. Il futuro che non c’era” indicando che loro erano davvero il futuro come non sarebbe mai potuto essere nessun altro. Dopo qualche mese è fallita e lo slogan è diventato: “Blu. Il futuro che non c’è più“, che suona anche meglio.

Ma cosa c’entra tutto questo con il titolo del post?

La Sony, con lo show del 20 febbraio, ha praticamente fatto la stessa cosa… più o meno.

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La sindrome del vecchio giocatore

Ieri sulla pagina di Facebook ho postato un video gameplay del nuovo “Tomb Raider, definendolo un Uncharted con le tette.

Ne è nata una discussione con una fan, Federica, dove lei dice che i primi “Tomb Raider” erano avventura vera, mentre gli “Uncharted” sono avventura solo sulla carta, perché poi all’atto pratico sono solo sparatutto in terza persona.
In effetti è vero. Per quanto io adori i vari “Uncharted“, di avventura ed enigmi ce ne sono pochi, in compenso si uccide abbastanza gente da estinguere un piccolo stato.

Da lì mi è scattato un piccolo ragionamento, di più non posso, sui vecchi giochi e quelli nuovi.

Su, non girate gli occhi al cielo, non è la solita roba de: “Una volta i giochi erano più belli“, giuro!

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