“Tekken Tag Tournament 2” non è un gioco per femminucce, anche se…

Settimana scorsa è finalmente uscito, in tutto il mondo, la versione console di “Tekken Tag Tournament 2”.

La community italiana ovviamente non aspettava altro che mettere le mani su questo titolo, per cui il 6 e 7 ottobre a Verona si terrà il Primo Torneo Europeo Ufficiale, organizzato da Tekken-Italia in collaborazione con Bandai Namco Italia. Una roba seria insomma, con la partecipazione di tutti i migliori giocatori italiani, europei e alcuni ospiti internazionali di rilievo, ovviamente del mondo di Tekken.

Le recensioni dei vari siti sono uscite e, con il solito professionismo, hanno parlato delle cose più inutili e superficiali del gioco, i mille personaggi, la bella grafica, la musica UNZ! UNZ!, l’online, i costumi alternativi e tutte quelle cose che ad un giocatore “serio”, che si studia il gioco e gioca con cognizione di causa, importano relativamente.

Ora tocca a noi approfondire, cercando di andare un po’ sotto la patina delle luci colorate e fare un discorso un po’ più serio e “professionale”. Non che io sia un professionista, sia ben chiaro, ma ne capisco più dei vari redattori di siti e riviste, e soprattutto, su questo blog non c’è alcuna pubblicità del gioco, quindi se anche ne parlo male non perdo niente, a differenza di chi campa con la pubblicità.

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