Noah, mancano comunque i due Leocorni

Noah

Questo week end ho visto un paio di film.

Oggi parlo di Noah, il film biblico che, a quanto pare, ha fatto incazzare un po’ tutti: religiosi, teologi, scienziati, e pubblico. Un bell’ein plein, non c’è che dire, ma secondo me è a ragion veduta.

Dato l’argomento fortemente religioso del film, si rischia che si finisce a fare a botte. Io ne parlo come mi viene da parlarne e chissenefrega, spero di non offendere troppo nessuno con l’ironia che userò.
Se foste stati dentro la mia testa mentre guardavo il film, vi sareste fatti un sacco di risate. Io ho riso molto. Non per gli argomenti, ma per la messa in scena.

Finito il piccolo disclaimer, passo direttamente al post avvertendovi che ci sono dei piccolissimi spoiler. Fermo restando che si parla della storia di Noè, che dovrebbe essere ben nota a tutti.

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Sharknado, una tempesta di squali

Il film del momento non è uno dei blockbusteroni al cinema. Il film del momento è un filmetto da 200 dollari trasmesso in televisione negli Stati Uniti e diventato un fenomeno mediatico: Sharknado.

Il successo del film è dovuto ad un’idea idiota alla base e a qualche tonnellata di Tweet da parte dei VIP che l’hanno visto, tanto da finire anche nei nostri quotidiani e telegiornali, che le cazzate noi non ce le facciamo mancare mai.

Ovviamente l’argomento è stato trattato con la solita ignoranza e il solito qualunquismo da parte dei nostri medi ed è stato etichettato come il film più brutto del mondo.
Non ho idea se Sharknado sia effettivamente il film più brutto del mondo. Certo per essere una schifezza è una schifezza, però credo di aver visto cose peggiore fatte con intenzioni, budget, attori, registi infinitamente migliori.

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