La miseria umana in Tv

La miseria in Tv

Lo so che oggi vi aspettavate un Nuovo Cinema Amarcord, ma purtroppo le pizze del film non sono arrivate e quindi niente, questa settimana salta.
In sostituzione scrivo un post che non c’entra niente con il blog ed è pieno di quelle mie considerazioni così squisitamente superficiali e qualunquiste.

La situazione sociale ed economica odierna la conosciamo tutti: siamo nella merda.
La televisione è lo specchio dei tempi in cui viviamo. Non parlo della Tv di stato come Mediaset o la Rai che continua imperterrita a dare programmi accomodanti e allegri che servono a tenere buone le coscienze della gente comune. Non parlo nemmeno di Sky che è una televisione fatta per i 5 milioni di italiani che possono o vogliono permettersela.

Parlo della televisione che sembra all’apparenza innocua, ma che con il suo palinsesto dice molto di più su questo momento storico di quanto faccia un qualsiasi telegiornale: il digitale terrestre.
In particolare parlo degli unici 3 canali che guardo in quei momenti in cui non ho a disposizione una qualsiasi puntata di un qualsiasi telefilm: Cielo, Real Time, DMax.

Questi tre canali continuano a trasmettere programmi che ad una prima occhiata sembrano una roba, ma poi, se ci si sofferma un attimo a pensare e ad analizzarli, mettono in scena il grado di miseria che stiamo raggiungendo. Ed è agghiacciante.

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Derren Brown: mentalismo senza limitismo

Derren Brown

Ormai lo sapete che sono un patito di Dmax e dei suoi programmi.

A furia di guardare quel canale ormai saprei costruire una moto dal nulla, o rendere un’atomobile così tamarra da far imbarazzare Vin Diesel. Saprei anche cavarmela in qualsiasi situazione climatica in ogni angolo del mondo, anche se l’idea di bere la mia pipì o succhiare la maglietta sudata, per dissetarmi, non mi esalta particolarmente.

Però, tra case traslocate con tutte le fondamenta e Adam Richman che tenta di uccidersi mangiando hamburger grossi come il Lussemburgo, c’è questa trasmissione che guardo con interesse perché mi piace il protagonista e il mentalismo mi affascina molto.

La trasmissione in questione è Derren Brown – The Experiment.

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Talent Sciò

Non sono uno che guarda molta televisione.

Quando sono a casa mi guardo film in dvd o Blu-Ray, serie Tv in lingua originale trovate per altre vie, leggo fumetti e libri, gioco con la PS3, insomma mi nerdizzo.

Capita però che a volte non abbia voglia di fare tutto questo, di prendermi una pausa e di distrarmi, quindi un giro sul digitale terrestre me lo faccio. Tengo a precisare che non ho Sky per 2 motivi: il primo è che non ho voglia di spendere per una cosa che sfrutterei molto poco, poi sentendomi in colpa perché spendo per niente alla fine; il secondo è che quello che mi interessa me lo procuro altrimenti.

Quindi, dicevo, se guardo la tv lo faccio con il digitale terrestre. Per me digitale terrestre significa, essenzialmente, 3 canali: Cielo, Real Time e DMAX.
Questi 3 canali soddisfano abbondantemente la mia voglia di televisone.

Quest’estate, avendo finito la scorta di roba da leggere e non essendomi portato dietro la PS3, mi sono guardato un bel po’ di televisione. Ho scoperto che mi piacciono i Talent Show, quei programmi dove la gente ci prova, va a fare il provino e partecipa a questo mega concorso a eliminazione per diventare il nuovo cantante, la nuova stella della moda, il nuovo cuoco, vincendo anche un po’ di dindi…

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Europei 2012: Italia in semifinale contro la Germania, ma per il resto…

Lo dico subito, non sono un patito di calcio. Non mi piace, non mi interessa, non tifo alcuna squadra e ho qualche problema a capire la “regola del fuorigioco“. Insomma non sono un calcio&figa, non che tutti quelli a cui piace il calcio lo siano, però era per dire.

Divento tifoso solo quando gioca l’Italia, esulto se vince, se perde mi rattristo… per quasi 5 minuti, poi non me ne frega più niente. Visto che ci sono gli Europei mi sto vedendo tutte le partite dell’Italia. Son quelli con la maglia blu no?
Lo chiedo perché qualche sera fa ho visto per quasi mezz’ora una partita con una squadra a maglia rossa e una a maglia bianca. Non ero sicuro fosse l’Italia, ma non si sa mai, mi hanno detto che la seconda maglia dell’Italia è bianca e quindi mi son fermato a vederla, poi i nomi non mi suonavano bene, quindi ho cambiato canale e mi son visto una delle cose di DMax, forse era l tipo che va a pescare i pesci mostruosi per vendetta… sì, tipo Sampei, ma è americano e non porta il cappello di paglia e gli zoccoli a pi-greco.

Ma dicevo: seguo le partite dell’Italia, ci capisco poco, i nomi non me li ricordo, ma ho sempre qualcuno accanto che mi spiega e in ogni caso il pallone che entra in porta lo vedo da solo. Quindi non parlerò degli aspetti tecnici della partita, ma di quello che ci gira intorno, visto con gli occhi di un Nerd.

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Bear Grylls e le sue semplici, immediate, tecniche di sopravvivenza urbana…

Bear Grylls ormai lo conosciamo tutti, o quasi. Ha infestato Sky e Italia 1 con le sue mirabolanti avventure, dove mostra come sopravvivere nella natura selvaggia senza aiuti, che: “No! Non toccatelo deve farcela da solo!”

Bene, da qualche mese, avendo finito nature selvagge in cui farsi buttare, ha deciso di farci vedere su DMax, la tivvù satellitare che ricicla i programmi che Sky butta nell’indifferenziata, come sopravvivere in città. Nelle situazioni più estreme che ci possono capitare mentre camminiamo per strada, andiamo al porto, in campeggio. Non abbiamo idea di quanti pericoli affrontiamo quotidianamente mentre viviamo la nostra vita tranquilla. Per fortuna c’è Bear Grylls che ci spiega come cavarcela.

Già sento la domanda che sorge spontanea in tutti voi: “Ma chi cazzo è Bear Grylls?!”

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