Marvel Cinematic Universe – Le basi

Marvel Cinematic Universe

Eccoci, finalmente!

La settimana scorsa mi è stato chiesto di fare una summa dei film Marvel al cinema per creare una sorta di vademecum con cui orientarsi. O almeno è questo che ho capito io.

Siccome non son proprio capace di fare le sintetiche e visto anche il mio essere un precisino della minkia, ho deciso di parlare di ogni film citando gli easter egg, i collegamenti all’universo Marvel cartaceo, che poi non sono altro che citazioni per il fan service, e delineando al meglio possibile quello cinematografico.

Tengo a precisare una cosa, in questo contesto non interessa se un film è bello o brutto, fatto bene o fatto male, fedele o infedele al fumetto. In questo contesto prendo in esame solo l’universo cinematografico nel suo insieme e cerco di tracciarne una mappa, non di parlare della qualità dei film.

È chiaro, anche, che l’Universo Fumettistico c’entra poco e niente con l’Universo Cinematografico, sono due cose diverse che sfruttano gli stessi personaggi in modi diversi.

Spero in ogni caso di fare le cose per bene e, soprattutto, di farvi cosa gradita.

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“Fumettopoli 2012”, non solo cosplay

Per la seconda volta in un anno a Novegro, ridente paesino alle porte di Segrate, che è un ridente paesino alle porte di Milano, si è tenuto “Fumettopoli 2012“, fiera mercato di fumetti, rendez-vous di cosplayer e quest’anno sede del “Videogames Party“.

Diciamo subito che al “Videogames Party” non sono andato, non essendoci giochi che mi interessavano. Ho fatto solo una capatina per vedere cosa c’era. C’erano i “Two Fingerz“, che la “Z” in fondo fa molto fico ammericano dei bassi fondi di Rozzangeles, che cantavano: “Mouse Music” con un branco di rincoglioniti ragazzini assiepati sotto al palco a idolatrarli… inutile dire che ho fatto il giro più veloce che ho potuto e sono uscito.

In realtà sono andato a vedere se trovavo il “Grendizer” della “Revoltech“, che mi era sfuggito l’altra volta e a fotografare qualche cosplayer, che male non fa.

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Bishoujo: le supereroine in salsa Jap

Bishoujo“, in giapponese, significa “Bella Ragazza” e il nome della linea della Kotobukiya, marca di Action Figures giapponese, non è stato scelto a caso.

Il trucco è semplice: si prende un personaggio femminile dei comics o dei videogames famoso. Si chiede all’illustratore Shunya Yamashita, famoso per come realizza giovani e sexy ragazze, di disegnarle con il suo stile. Quindi si affidano i disegni a degli scultori eccezionali creando, così, delle meravigliose statuine in vinile o in PVC.

Ecco come nascono le linee Marvel, DC e Tekken Tag Tournament 2 Bishoujo, più qualche offsider degno di nota.
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