Tu chiamale, se vuoi, “Migrazioni”… e la sostanziale inutilità del giovedì

Il mondo è cambiato. Lo sento nell’acqua, lo sento nella terra, lo avverto nell’aria. Molto di ciò che era si é perduto, perché ora non vive nessuno che lo ricordi.

Così dice Galadriel all’inizio del film “Il Signore Degli Anelli“, come possiamo darle torto?

Anche da loro c’era una situazione di merda, ma è bastato un viaggio di 9 persone per sistemare tutto. Noi dovremmo farne ben più di uno per buttare tutti quelli che lo meritano in un qualche vulcano attivo, e comunque scaraventare persone dentro i vulcani pare sia reato, anche se se lo meritano.
Quindi non ci resta che adattarci, ci facciamo un po’ più in là, ci rannicchiamo e riusciamo ad andare avanti lo stesso.

Ogni giorno affrontiamo dei cambiamenti per adattarci a quello che ci circonda. A volte però facciamo come le oche canadesi e migriamo da una parte all’altra sperando di stare meglio. Migriamo sia fisicamente che metaforicamente.

Proprio di due “migrazioni” vorrei parlare oggi, una che riguarda il cinema in Italia, e una che riguarda proprio Nerds’ Revenge. Ma prima devo spiegare cosa c’entri il fatto che il “Giovedì” è uno dei giorni più inutili del mondo.

Non starete capendo una mazza, ecco il mio scopo è raggiunto, così continuate a leggere.

Continua a leggere