Lovelace, una gola molto poco profonda

Lovelace

Siamo all’inizio del periodo peggiore dell’anno per il cinema. Esce poca roba e qel poco non è nemmeno molto interessante. Ovviamente coincide con la Festa del Cinema a 3 euro per tutti i film.

Ovviamente intendo roba interessante da vedere al cinema, che la maggior parte dei film si possono vedere a casa comodamente svaccati sul divano e non cambia niente. Anzi, migliora perché non si è circondati dalle Bestie da Cinema.

In questa specie di nulla cosmico, ho deciso di andare a vedere Lovelace all’UCI di Pioletllo perché non lo facevano da nessun altra parte.

Già la cassiera quando ho chiesto il biglietto mi ha guardato con la faccia da: “So perché lo vuoi vedere…
Io le ho risposto con la mia faccia da: “No, ciccia, tu non sai proprio niente. Sei peggio di Jon Snow!

Preso il mio biglietto sono andato verso la sala. Ecco, sala 14. La sala 14 è, insieme alla 13, posizionata lontana dalle altre sale, sopra una scalinata, poi si cammina fino in fondo e dietro un angolo c’è la porta d’entrata. Se non ci fossero i cartelli che indicano la sala, sembrerebbe di entrare nello sgabuzzino delle scope.

Manco a dirlo ero da solo in sala. Cioè c’ero io e il tizio che ogni tanto entrava per controllare che non mi toccassi. O almeno credo, perché entrava, mi guardava e poi andava via. Ora che ci penso, è possibile che fosse rimasto affascinato dalla mia bellezza e che quindi venisse solo ad ammirarmi.

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