Sono troppo povero per essere un Nerd

Noi Popolo Nerd abbiamo una maledizione che grava sulle nostre teste.
A parte la passione smodata per tutto quello che già sappiamo, abbiamo questa maledizione chiamata: collezionismo.

Collezioneremmo tutto quello che ci piace. Ma per farlo ci vogliono soldi, tanti soldi, roba che riusciremmo a mandare sul lastrico pure Bruce Wayne.

Io, personalmente, devo farmi di bromuro per non dare fondo alla carta di credito quando mi capita di vedere una cosa di cui non posso assolutamente fare a meno.
Per fortuna ho quel minimo di coscienza e autocontrollo che mi permette di fermarmi prima del baratro, altrimenti ora sarei fallito… o in galera per rapina.

Però non è colpa mia, è che al mondo ci sono brutte persone che producono cose così meravigliose che un nerd come me non può non avere.

Che poi lo sappiamo come funziona, cose che per i comuni sono assurdamente costose, per noi sono quasi regalate, figurati.
È tutta una questione di priorità. Cosa vuoi che sia rinunciare a mangiare, al riscaldamento, ad un tetto sopra la testa, ai parenti, agli affetti, a organi doppi del nostro corpo, se si può mettere le mani su una delle cose che elencherò di seguito?

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I migliori Fan-Film di sempre – Parte XVI

Per la nostra consueta rubrica sui fan-film, oggi parliamo di un film girato in modo un po’ particolare: in stop motion.

La Stop Motion, o Animazione a Passo Uno, è quella tecnica di animazione che consta nell’animare dei pupazzi, o marionette, scattando un fotogramma per ogni movimento. Una volta montati in sequenza si ha l’impressione che il pupazzo si muova come fosse animato. Esempi che tutti conosciamo di questa tecnica sono: “Nightmare Before Christmas”, “La Sposa Cadavere”, “Coraline” ecc…ecc…
Questa tecnica è “antica” e veniva spesso usata nei film pre era digitale ed effetti al computer, dove le parti animate in stop motion erano poi sovraimpresse alle parti girate dal vivo. Esempi classici sono: “King Kong“, quello del ’33, “Gli Argonauti“, “Scrontro di Titani” del 1981. Maestro indiscusso di tale tecnica di animazione era Ray Harryhousen.

Oggi vediamo un film su Batman girato con questa tecnica.

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Bishoujo: le supereroine in salsa Jap

Bishoujo“, in giapponese, significa “Bella Ragazza” e il nome della linea della Kotobukiya, marca di Action Figures giapponese, non è stato scelto a caso.

Il trucco è semplice: si prende un personaggio femminile dei comics o dei videogames famoso. Si chiede all’illustratore Shunya Yamashita, famoso per come realizza giovani e sexy ragazze, di disegnarle con il suo stile. Quindi si affidano i disegni a degli scultori eccezionali creando, così, delle meravigliose statuine in vinile o in PVC.

Ecco come nascono le linee Marvel, DC e Tekken Tag Tournament 2 Bishoujo, più qualche offsider degno di nota.
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