Wolverine – L’Immortacci che roba brutta!

Wolverine è un personaggio estremamente affascinante.

Ha un passato misterioso. Ha una vita lunghissima che l’ha portato a vivere parti di storia dell’umanità interessanti e a vedere parti di mondo esotiche e affascinanti. Ha un nome proprio più figo del suo nome di battaglia, Logan. Ha un potere rigenerante che gli permette di guarire da qualsiasi ferita e, tecnicamente, di non morire mai. Ha gli artigli retrattili ricoperti di un metallo tanto insesistente quanto indistruttibile, l’Adamantio, che li rende più affilati e letali della spada di Goemon. Ha lo scheletro ricoperto dello stesso metallo, cosa che unita la potere rigenerante ti fa dire: “E chi lo ammazza quello?!“. Non ha scrupoli. Parla pochissimo e quando parla c’è da cagarsi addosso. Ha i sensi sviluppati come gli animali, per cui è impossibile prenderlo di sorpresa e fargli gli scherzi. Ha una forza spropositata. Ha una pettinatura abbastanza figa e per via del suo potere non diventerà mai calvo con l’età.
Certo ha qualche piccolo difettino: puzza, fuma i sigari, è alto un metro e una mela, ha un carattere che una donna in premestruo è un angelo a confronto, è peloso come una scimmia, il suo nome di battaglia in italiano è Ghiottone, che per uno così temibile fa un po’ ridere, e la sua storia editoriale, negli ultimi anni, l’ha portato a diventare un personaggio ad altezza bimbominkia molto meno interessante.

Ora la domanda sorge spontanea: perché da un personaggio così tosto riescono a trarre film che definire mediocri è fargli un gran complimento?!

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2013: allarme a Hollywood!

Prendiamo la profonda mancanza di idee che da anni imperversa a Hollywwod. Sommiamo dei budget per i film sempre più alti. Dividiamo per il pubblico che si sta stufando del 3D pietoso che ormai accompagna ogni film (ma di questo parliamo un’altra volta, promesso!) e del relativo costo del biglietto. Mescoliamo bene ed il risultato che otteniamo è uno scenario desolante in cui le buone idee non vengono prodotte perché ritenute rischiose e gli studios si buttano su prodotti di facile presa, o ritenuti tali.

Chi ci perde alla fine siamo sempre noi, pubblico, che ci troviamo colossali porcate in un 3D inesistente. Usciamo dal cinema con il mal di testa, le vertigini e la nausea e non sappiamo se il problema sono state 2 ore di film scurissimo che abbiamo dovuto vedere con la faccia totalmente aggrottata, oppure è stata proprio lammerda che abbiamo visto. Per non parlare degli intestini che fan le capriole a causa delle Note Marroni che abbiamo sentito

Dei film che aspettiamo di più quest’anno ne abbiamo parlato già qui, ma ora tocca a tutte, o quasi, le perle messe in preproduzione per il 2013… e c’è da piangere.
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