Before Watchmen: Nite Owl

Come avevo promesso, oggi tocca al secondo appuntamento con le mie impressioni sulle miniserie che compongono quell’enorme operazione commerciale che cade sotto il nome di: Before Watchmen.

Qualche settimana fa avevo parlato di quanto poco mi aveva convinto e di quanto poco fosse utile la prima miniserie conclusa in Italia: Silk Spectre.

Bene, ora è la volta della seconda miniserie da quattro numeri arrivata alla fine: Nite Owl, conosciuto anche come il Gufo Notturno.

Questa volta come sarà andata?

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Da Watchmen a Before Watchmen, una panoramica

Sono stato rimproverato da più parti perché non parlo mai di fumetti. Il fatto è che con i fumetti ho un rapporto che definirei di “Sacro Terrore“, nel senso che è un mondo così vasto, fatto di serie, miniserie, graphic novel, saghe, controsaghe, reboot e reset, che non mi sento culturalmente pronto per parlarne con qualcuno. Ne leggo molti, ma ho i miei gusti, di conseguenza conosco tante cose, ma a livello non molto approfondito. Ne consegue che parlarne potrebbe significare dire una cagata dietro l’altra.

Però oggi voglio provarci, voglio parlare di Before Watchmen. Però, partire così, pronti via, parlando di Before Watchmen non è facile.

Non è facile perché non è un fumetto come un altro per via del fatto che è tratto dal monumentale Watchmen.

Quindi mi tocca parlare anche di quello, sperando di non essere lapidato da chi ne sa più di me.

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2012: La Morte Puttana

Il titolo del post è preso da una poesia di Tiziano Sclavi sulla morte:

E la morte, la morte, dolcissima e amara,
la morte che cerchi nella notte chiara,
che cerchi per dirle quanto l’ami ancora,
che eri andato via ma di nuovo sei qui ora,
perché non puoi stare lontano da lei,
e le dici piangendo: io per te morirei,
e che sei il suo schiavo, e che lei è sovrana,
la morte, la morte, la morte puttana.

Che il 2012 non sarebbe stato un anno bello si vociferava già da un po’. Lo dissero i Maya qualche migliaio di anni fa quando ce la gufarono dicendo che a dicembre sarebbe finito il mondo. Qualche secolo dopo la saggezza popolare fece il resto creando il detto: “Anno bisesto, anno funesto.” e infatti il 2012 è un anno bisestile e la saggezza popolare ha sempre ragione, quindi questo è un anno davvero dimmerda.

Tralasciando Monti e i suoi tentativi di uccidere i poveri per salvare i ricchi, ci sono state tutta una serie di persone scomparse a noi tanto care e tutta una serie di altri eventi nefasti.

Il post, lo dico subito, è volutamente ironico per sdrammatizzare e ricordare con un sorriso quelli che hanno accompagnato la mia crescita regalandomi sorrisi e bei momenti.

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