Oculus. Specchio, specchio di stoca…

Oculus

Inutile resistere, quando al cinema esce un horror, o presunto tale, bisogna andare a vederlo.

Soprattutto se l’horror in questione è decantato come una specie di capolavoro praticamente ovunque, come questo Oculus.

Oggi, mi trovo nell’ingrata posizione di spiegarvi perché questo film in realtà fa schifo e convincervi a non vederlo. “L’ingrata posizione” è dettata dal fatto che Oculus è talmente brutto che non so nemmeno spiegare perché lo sia senza farvelo vedere.

Allora ho deciso che riempio il post di spoiler, così li leggete e, sapendo già tutto, decidiate di non andare al cinema.

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How I Met Your Mother, alla fine la mamma è arrivata, ma…

How I Met Your Moher

Quando finisce una serie Tv che è durata un sacco di tempo, tipo 9 (NOVE) anni, c’è sempre un po’ di dispiacere. Ti sembra di dire addio a degli amici che ti hanno tenuto compagnia. Ti sembra di perdere qualcosa.

Lo sanno bene i fans di Friends.

Ora lo sanno bene pure i fans di How I Met your Mother, che la chiamano affettuosamente HIMYM, visto che lunedì, con l’ultima puntata doppia, è finita pure la nona, ultima e assolutamente non necessaria stagione.

Ebbene sì, gli autori della serie, Craig Thomas e Carter Bays, volevano finirla alla sesta stagione, ma la CBS ne ha pretese altre due al termine delle quali ne ha voluta un’altra, visto che in media ogni stagione fa 9 milioni di spettatori, decine di migliaia in più, decine di migliaia in meno.

Però si sa, tutto ha una scadenza, come lo Yogurt, e a tirare avanti questa scadenza alla fine tutto inacidisce e diventa immangiabile.

HIMYM, con la nona stagione, è inacidita esattamente come lo Yogurt dopo un mese e mezzo fuori dal frigo.

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La Madre, vi spiego come risparmiare i soldi del cinema vedendo comunque il film

Ieri sera ero in vena di film. Essendo in astinenza da horror da un bel po’, più o meno da novembre quando ho visto quella vaccata di Le Streghe Di Salem di Rob Zombie, sono andato al cinema a vedere La Madre, quel film di panico paura di cui tutti parlano bene nelle recensioni.

Ieri sera ho fatto due errori: il primo è che mi son fidato dei critici che si riempiono la bocca di paroloni e incensano le cose che non capiscono.
Il secondo è stato andare a quel fottuto UCI di Pioltello. A cominciare dal biglietto che costa uno sproposito, 8,70 €, ma loro sostengono sia il prezzo standard. Io per otto euro e settanta centesimi, vorrei la sala pulita che ci si può mangiare per terra e sui sedili, non che ti siedi e speri che l’antitetanica che hai fatto da piccolo funzioni ancora.
La sala per La Madre era piena zeppa di regazzetti pioltellesi. Forse a Pioltello, in provincia di Milano, c’è una concentrazione spropositata di figli speciali di Gesù, quelli che non puoi chiamare rincoglioniti perché i veri rincoglioniti si offendono.
iPhogne sempre in mano a guardare Facebook. Casino e schiamazzi nelle scene di paura che i figli speciali di Gesù, per sublimare la paura e far vedere agli amici che non si spaventano, nelle scene che sanno che si cagheranno addosso fanno i cretini. Regazzetti che entrano in sala con i piatti con dentro le fette di pizza, giuro che le vendono al bar del cinema, e autocisterne di coca cola, da ciucciare il più rumorosamente possibile.

Rimpiangendo l’Arcadia, mi sono ripromesso che a Pioltello non ci andrò mai più.

Ma parliamo del film.

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