Clown, fanno più paura quelli veri

Clown

Sabato, non avendo voglia di stare a casa, sono andato al cinema.

Visto il meraviglioso tempo di Milano, anche il resto della popolazione ha deciso di fare come me e il cinema era un carnaio di bambini, genitori, ragazzetti, corpi contorti e cassieri incapaci di gestire la situazione. Tanto ormai il cinema è un ombrello.

Nel marasma più totale ho scelto Clown, un po’ perché mi sembra in linea con il blog, un po’ perché avevo voglia di horror.

Ecco, il film è così bello, che mi è venuta voglia di scrivere una lettera al regista e al produttore.

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The Last Stand, il ritorno di Schwarzenegger, ma con calma

In questo periodo estivo gli spunti di discussione interessanti latitano. Ne approfitto per vedere e recuperare roba che mi è sfuggita durante l’anno.

Uno dei film che mi son visto è The Last Stand, ovvero il ritorno al cinema di Arnold Schwarzenneger dopo ben 8 anni di inattività causa carriera politica.

Io, che son venuto su con quei film, ero curioso di vederlo, ma dai trailer non mi sembrava granché, ma i trailer, si sa, sono fuorvianti. Peccato che quello di questo film è invece veritiero.

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L.N.M. presents: Dylan Dog – Il Film – Parte II

L’altro ieri abbiamo cominciato a vedere come la Platinum Studios,  e  sono riusciti a trasformare il fumetto di Dylan Dog in un film di Buffy L’Ammazzavampiri con la giacca nera e la camicia rossa, riuscendo a scontentare tutti: fan del fumetto, gente che il fumetto non lo conosceva e la critica mondiale.

Oggi vediamo la seconda parte del film con il suo finale al fulmicoLOL.

Come dice la locandina in apertura del post: “Ogni realtà ha il suo incubo“, il nostro incubo è questo film.

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L.N.M. presents: Dylan Dog – Il Film – Parte I

Settimana scorsa nei commenti di Cappuccetto Rosso Sangue, ahimè, sono stato sfidato da Denis a vedermi e parlare di Dylan Dog – Il Film.

Secondo voi potevo non raccogliere la sfida?
Potevo dire: “Massì, prima o poi lo rivedrò” e lasciare passare abbastanza tempo perché Denis si dimenticasse?

No, non potevo assolutamente. Il dovere e il mio senso dell’onore non me lo permettevano. Potevo mandarli a cagare, onore e dovere, ma non l’ho fatto perché il mio senso dell’onore e del dovere non me l’hanno permesso… sì, è il cane che si mangia la coda.

Quindi mi sono messo di buzzo buono e mi sono rivisto il film, dopo essere stato uno di quei pirla che è andato a vederlo al cinema nel 2011, e adesso scrivo uno di quei post che mi costringe a rivedermi il film 3 o 4 volte per fare le scan e che dopo un po’ mi mette addosso quella voglia di morire male che poi è difficile da togliere.

Però, per il vostro ludibrio, parlerò del film attraverso il dietro le quinte, ossia quelle cose che sono successe dietro la macchina da presa e che hanno portato quel risultato sullo schermo.

Piccola premessa: il film non fa schifo perché si chiama Dylan Dog – Il Film. Il film fa schifo già da solo, pure si fosse chiamato Carmine Gargiulo – Il Film avrebbe fatto schifo. Il fatto che porti Dylan Dog nel titolo è solo un’aggravante.

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Hansel E Gretel: Cacciatori Di Streghe molto tamarri

Venerdì avevo la serata libera e ho deciso di andare a vedere Hansel E Gretel: Caciatori Di Streghe pensando che, al massimo, avrei buttato via solo 3 euro, il costo di 3 caffè in un bar normale o uno solo in un bar in centro a Milano… in piedi ovviamente, che la maggiorazione per stare seduto è 2 euro e 50.

Forse se leggete quello che dirò di seguito comincerete a pensare che sono pazzo, e se già lo pensate si rafforzerà la vostra convinzione, ma devo dire che mi aspettavo molto di peggio. Ma molto peggio.

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