Batman: Arkham Origins, i sequel e i miei problemi

Batman - Arkham Origins

Chi legge il blog lo sa che non sono un critico.
Cioè, non sono un “critico” nel senso di giornalista, perché per il resto critico la qualunque.

Intendo dire che quelle che scrivo sono spesso mie considerazioni personali, basate sui miei gusti e sui miei ragionamenti, giusti o sbagliati che siano, condivisibili o meno che siano.

Questo lo dico perché sto per parlare di un gioco che mi causa non pochi problemi quando lo metto nella PS3: Batman: Arkham Origins.
Ha preso i soliti votoni, tutti dicono che è bellissimo nonostante i grossi difetti.

Son d’accordo, eppure non riesce a piacermi e non riesco a divertirmi giocandolo.

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Grand Theft Auto V, ne parlo anche io, alla buon’ora

GTA V

Grand Theft Auto V, GTA V per gli amici, è uscito da un mese esatto.
Ne hanno parlato tutti, ma proprio tutti, compresa Famiglia Cristiana, e un paio di voi mi hanno chiesto se ne parlavo anche io.

Visto la mole di recensioni e articoli vari che sono stati sprecati spesi per ‘sto gioco mi riesce un po’ difficile dire qualcosa di nuovo o che non sia già stato detto. Però ci provo, dopo aver accumulato circa 25 ore di gioco e in un periodo in cui non frega più niente a nessuno.

Faccio una premessa: chi adora GTA V e chi non ha il minimo senso critico è meglio che non legga il resto di questo post. Anche i bimbiminkia e i fanboy dovrebbero astenersi dal leggere.
Chi ha voglia di sentire il parere di uno che non spara i 10 perché: “Minkia è il gioco del millennio, OMG!!!!1!!11!1!“, vista tutta l’hype su ‘sto gioco accumulata, può continuare a leggere.

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La teoria del complotto. Ovvero: guarda come te li cucino quei co*****i di Microsoft

Recita un antico adagio

Recita un antico adagio

Quello della Console War è sempre un tema scottante. Ciò che infervora gli animi non è tanto l’argomento in sé ma le stupide guerre che vengono scatenate dai fanboy su argomenti inutili come: “quale sia la console migliore“, “chi abbia avuto l’idea più intelligente“, “quale sia il brand più innovativo“, “quale sia la console da noob“, (qui vince Nintendo a mani basse) etc. etc.
La razza dei fanboy è poi affiancata dagli immancabili nostalgici: “Non ci sono più le console di una volta“, “lo sputtanamento delle console  la console war e il mercato hanno costretto le software house a tarare la difficoltà dei giochi verso il basso“, “I videogiochi moderni so’ roba per novellini“, “Aridatece tastiera e mouse“. Insomma, i commenti intelligenti si sprecano.

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Buone ferie a tutti

Finalmente sono arrivate le ferie. Non ne potevo più e ora posso finalmente rilassarmi per due lunghissime settimane che passeranno veloci come la pisciata di una farfalla.

Andrò al mare a mostrar le chiappe chiare, con sommo disgusto degli altri bagnanti.

Sinceramente devo dire che ho un brutto rapporto con le ferie. Tutte le volte le vedo come uno spartiacque e mi approccio a loro come se poi tutto dovesse cambiare radicalmente e, quando torno, niente cambia, rimane tutto uguale a prima e mi deprimo. Di conseguenza, una settimana abbondante dopo il ritorno, soffro della sindrome da rientro, sono scontroso, nervoso, ho crisi di pianto alternate a momenti di euforia dove rido come un pazzo e, in sostanza, il relax procurato dalle ferie dura pochissimi minuti, poi sono più incarognito di prima.

Insomma, le ferie sono belle, ma sono sempre una tragedia per me.

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Unhearthed: probabilmente il gioco peggiore di sempre

Il mondo dei videogiochi è diventato una giungla. I costi di produzione lievitano sempre di più e i giochi devono avere successo, vendere migliaia e migliaia di copie altrimenti sono dei fallimenti.

Di giochi, anche buoni, che falliscono ce ne sono molti e spesso ne consegue che lo studio di sviluppo viene chiuso o smembrato e un sacco di gente si trova senza lavoro.

In questo paesaggio apocalittico competitivo e pericoloso ecco che, dall’Arabia Saudita, si affacciano gli Semaphore Studios mettendo sul mercato un gioco che definire orribile è un complimento: Unearthed: Trail Of Ibn Battuta.
Come il titolo suggerisce, sembra tutto uno scherzo.

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The Last Of Us è il gioco che tutti dovrebbero provare

Se qualcuno mi chiedesse qual è il motivo per cui mi piacciono i videogiochi, mi troverei in seria difficoltà a rispondere.

Uno dei motivi è sicuramente la sfida. Cioè risolvere enigmi o situazioni che altri hanno pensato e costruito.
Un altro motivo è perché sono storie con cui posso più o meno interagire per mandarle avanti, a differenza dei libri o dei film che invece subisco passivamente.
Un motivo, legato a quello appena esposto, è che i videogiochi danno la possibilità di fare cose che la vita quotidiana non ti permette di fare.
Infine, forse quello principale, è che i videogiochi, se fatti bene, sono in grado di farmi provare delle emozioni forti.

Settimana scorsa è uscito un gioco che racchiude tutto quello che esposto fino ad ora. Quel gioco è The Last Of Us.

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E3 2013: il tentato suicidio della Microsoft, il trionfo di Sony, le solite cose della Nintendo e qualche gioco interessante

In questi giorni a Los Angeles si sta svolgendo l’E3, la più grande fiera/manifestazione/vetrina del mondo dell’intrattenimento elettronico.

Tutte le grandi case, che c’entrano anche solo di striscio con questo fantasmagorico mondo, si mettono il vestito buono, si pettinano per bene, prendono le loro cose più sbirluccicose e comprano uno spazio all’E3 per mostrare in cosa avremmo assolutamente bisogno di buttare i soldi da qui al prossimo E3.

Per noi nerd la cosa più interessante sono le novità in ambito videoludico, tra cui le tanto attese conferenze del giorno prima dell’E3, che in genere passano da deludenti a bellissime, ma quest’anno, con le presentazioni delle nuove console Microsoft e Sony, si è sfiorato lo psicodramma.

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Playstation 4, il futuro che non c’è

Non so in quanti si ricorderanno dell’arrivo delle schede prepagate per i cellulari. Beh, l’arrivo di queste schede, prima fu la TIM, portò al boom dei cellulari. Fino a quel momento erano un oggetto di nicchia riservato a gente con i soldi, subito dopo erano per tutti. Anche i poveracci si potevano permettere un cellulare, caricargli 50 mila lire di traffico e, una volta finito, niente, avevano un bel mattone tecnologico in tasca fino alla ricarica successiva.

Con lo sdoganamento delle schede prepagate sono arrivate un sacco di compagnie telefoniche a far concorrenza alla TIM, che allora deteneva il monopolio di mercato. Poi, vabbè, si sono accorti che avrebbero guadagnato di più se si fossero accordati per mantenere tutti le stesse tariffe e quindi così hanno continuato a fare fino ad oggi, facendo finta di continuare a farsi concorrenza.

Tra queste società c’era la Blu, il cui slogan era: “Blu. Il futuro che non c’era” indicando che loro erano davvero il futuro come non sarebbe mai potuto essere nessun altro. Dopo qualche mese è fallita e lo slogan è diventato: “Blu. Il futuro che non c’è più“, che suona anche meglio.

Ma cosa c’entra tutto questo con il titolo del post?

La Sony, con lo show del 20 febbraio, ha praticamente fatto la stessa cosa… più o meno.

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Le prime incazzature del 2013, tra videogiochi e altro

Hulk

Il 2013 è appena cominciato e già serpeggiano in rete, e non solo, le prime agghiaccianti news su quello che ci aspetta, sulle prese per il culo che subiamo costantemente.

In più metteteci che oggi sono tornato al lavoro dopo 2 settimane di dolce Far Cry 3 Niente a casa per le feste natalizie.
Svegliarsi stamattina prima delle 7 è stato come prendere volontariamente un calcio in fronte da un somaro… entrare in tangenziale, con le code e i coglionazzi che zigzagano tra le corsie sperando di guadagnare qualche metro per arrivare prima, è una delle cose che più mi indispongono verso il mondo… quindi cominciamo l’anno con un bel post polemico.

Insomma quello che segue è una roba un po’ alla Beppe Grillo, dove mi lamento e mi incazzo e sparo merda, siete avvisati.

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Ecco perché ho scelto la PS3, ovvero: la console war mi fa una pippa

È successo che un paio di settimane fa Capitan Catarro ha scritto un post su Bethesda e sul fatto che i DLC di “Skyrim” non stiano uscendo per PS3.

Un utente ha commentato che la cosa è dovuta al fatto che la PS3 non sia abbastanza potente e poi è progettata male e altre cose che ormai sono 5 anni che sento e leggo in giro.

Capitan Catarro, allora, ha deciso di scrivere il post sulla console war di cui mi parlava da mesi e mesi e mesi, di cui addirittura parlava da prima di aprire il blog.

Mettendo quel post sulla nostra pagina di Facebook, un nostro fan Luca A., ha criticato, come nel suo diritto, lo sviluppo del post, benché concordasse con il discorso in generale, e poi si è lanciato con le sue considerazioni su quanto la 360 sia meglio della PS3.

Ho provato a rispondergli circa un centinaio di volte, ma la risposta veniva troppo lunga, quindi ho deciso di scrivere questo post.

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