La storia di Super Mario – La nascita

Super Mario

Come sapete quest’estate mi sono letto il libro La Storia Di Mario.

Caso vuole che anche quella copiona di SisterDeath l’abbia letto quest’estate.

Parlandone è venuto fuori che, per entrambi, aveva alcune lacune. Benché descrivesse bene la storia di Mario dalla sua origine fino agli inizi degli anni ’90, sorvolava bellamente sul gameplay dei giochi, cosa per noi importante tanto quanto gli aneddoti dietro la creazione del mito di Mario.

Ora, noi non siamo nessuno, però ci è venuta voglia di raccontarvi la storia di Mario inserendo anche quelle parti tecniche che nel libro sono state omesse.

Io mi occuperò di raccontarvi la storia dietro il successo di Super Mario, SisterDeath, invece, si occuperà della parte di gameplay e tecnica.
Oggi parte una serie di post amarcord su uno dei personaggi più famosi e influenti del mondo dei videogiochi e non solo.

Ci auguriamo vi piacciano e speriamo di non annoiarvi troppo.

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I migliori Fan-Film di sempre – Parte XIV

Se seguite la nostra rubrica settimanale sui fan-film, vi sarete resi conto di come il vero motore dei corti sia l’idea alla base, più che la realizzazione tecnica.
Per fare un bel corto, in cui si hanno a disposizione pochi minuti per raccontare una storia, la cosa principale è avere un buon soggetto. In un film vero si hanno a disposizione ore per sviluppare una storia, lunghi dialoghi, budget enorme e l’idea di base, anche se debole, può essere approfondita e condita all’estremo, senza contare che quando si va al cinema non si può cambiare canale o andarsene. Ma per un fan-film è diverso, ci si deve accontentare di un budget risicato, i dialoghi devono essere essenziali, bisogna catturare l’attenzione e colpire nel segno subito, senza troppi fronzoli.
Questo soprattutto se il corto viene diffuso direttamente sul web, un mezzo molto veloce, se non si cattura subito lo spettatore, dopo pochi secondi, lui clikka un altro link e “Ciao mamma!” il contenuto non viene visto per intero.

Il fan-film di oggi esemplifica esattamente questo concetto, cattura l’attenzione senza nemmeno usare dialoghi, ti inchioda allo schermo, fa leva su un immaginario profondamente radicato e riconoscibile anche ai non nerd appassionati e colpisce nel segno. Il tutto per un idea geniale e realizzata ottimamente: Cosa succede se i retrogaming invadessero il mondo?

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SCUMM Bar

Sarà la nuova, ennesima primavera che arriva, nonostante i diluvi autunnali che flagellano la mia odiata padania, però in questo periodo mi sento un po’ nostalgico. E allora voglio dedicare un post alle avventure grafiche dei meravigliosi anni ’80 e ’90 che avevano letteralmente rapito noi nerd della prima ora.

Per contestualizzare, si parla del periodo in cui George Lucas non si era ancora rincoglionito, in cui per apprezzare un gioco dovevi avere anche tanta fantasia, in cui la tecnologia informatica era ancora abbastanza agli albori, quindi era più “semplice” innovare e inventare e, a causa della limitatezza di grafica e sonoro, si puntava molto anche sulla trama e il gameplay. Continua a leggere