Sin City – Una Donna Per Cui Uccidere quando il meglio c’è già stato

Sin City - Una Donna Per Cui Uccidere

Buon lunedì a tutti.

Ieri scorpacciata cinematografica, prima Annabelle, di cui parlerò domani, e poi Sin City – Una Donna Per Cui Uccidere, di cui, ovviamente, parlo oggi.

Oggi devo digerire, che è stato un po’ come andare allo all you can eat ed essersi scofanati l’impossibile di roba che non era cattiva, ma nemmeno buona. Diciamo commestibile, Però ho mangiato così tanto salmone e tonno e tonno rosso di dubbia provenienza che poi li senti in bocca ad ogni ruttino.

Burp…

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Batman – The Dark Knight Returns, il cartone che tutti aspettavano

Ci sono graphic novel che hanno travalicato il mondo del fumetto per approdare di diritto in quello della letteratura.

Quando un appassionato legge o sente questa frase, un po’ retorica, la prima cosa a cui pensa sono i nomi di Alan Moore, Frank MillerGrant Morrison, Nel Gaiman e pochi altri.

Le loro opere più acclamate sono anche quelle che meno si prestano alle trasposizioni cinematografiche. Ci hanno provato spesso con Alan Moore, ma i risultati sono stati abbastanza disastrosi. Certo “V per Vendetta” è entrato nell’immaginario collettivo e “Watchmen” è stato il miglior film che si potesse mai trarre dalla sua monumentale opera, ma il resto è solo morte e distruzione delle opere originali, trasposizioni da cui Alan Moore si è sempre dissociato e per cui non ha mai percepito il becco di un quattrino.

Frank Miller invece ha sempre avuto un rapporto di amore/odio verso il cinema. Nel senso che lui lo ama, ma noi spettatori odiamo quello che Frank propone. E no, “Sin City” non è di Frank Miller, ma di Robert Rodríguez, Frank Miller girava per il set e hanno fatto finta di fargli dirigere qualche pezzo, ma in realtà il film è di Rodríguez.

C’è però un opera di Frank Miller che, vederla realizzata per il cinema, è il sogno erotico di ogni nerd: “Il Ritorno Del Cavaliere Oscuro“.

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2012: La Morte Puttana – Parte 2

L’anno scorso, verso fine agosto, ho scritto un post per ricordare e sdrammatizzare le perdite della prima parte dell’anno, tante in poco tempo.

È ora di concludere quel post, con gli ultimi 4 mesi del 2012.

Anche questa volta metto le mani avanti, sarò ironico, è il mio modo di omaggiare chi mi ha fato divertire, pensare o appassionarmi a qualcosa, quindi non rompete le scatole.

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