Grand Theft Auto V, ne parlo anche io, alla buon’ora

GTA V

Grand Theft Auto V, GTA V per gli amici, è uscito da un mese esatto.
Ne hanno parlato tutti, ma proprio tutti, compresa Famiglia Cristiana, e un paio di voi mi hanno chiesto se ne parlavo anche io.

Visto la mole di recensioni e articoli vari che sono stati sprecati spesi per ‘sto gioco mi riesce un po’ difficile dire qualcosa di nuovo o che non sia già stato detto. Però ci provo, dopo aver accumulato circa 25 ore di gioco e in un periodo in cui non frega più niente a nessuno.

Faccio una premessa: chi adora GTA V e chi non ha il minimo senso critico è meglio che non legga il resto di questo post. Anche i bimbiminkia e i fanboy dovrebbero astenersi dal leggere.
Chi ha voglia di sentire il parere di uno che non spara i 10 perché: “Minkia è il gioco del millennio, OMG!!!!1!!11!1!“, vista tutta l’hype su ‘sto gioco accumulata, può continuare a leggere.

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Bethesda Softworks e i predatori del DLC perduto

Diciamolo subito, questo non è un post politicamente corretto. Ma nemmeno il nostro blog è mai stato politicamente corretto.
Se volete fare i maliziosi potete pure pensare che io sia un fanboy e voglia darmi alla cosidetta “console war”.
In realtà a me non frega nulla di che console avete, penso che ognuno valuti i propri acquisti sulla base dei gusti e delle possibilità economiche. Sono arrivato da qualche anno in quella fase della vita in cui i soldi occorre guadagnarseli personalmente, e come molti di voi giovani choosy faccio sempre una gran fatica ad amministrare le risorse economiche.
Quindi gli acquisti, sopratutto di cose apparentemente “inutili” come le console e i videogiochi, preferisco valutarli attentamente.
Prima di spendere qualche centinaio di euro per una console piuttosto che un’altra valuto tutte le variabili in gioco, non decido mica in base alla simpatia o all’antipatia di un costruttore (ma si può provare davvero simpatia per delle multinazionali, onestamente?). Continua a leggere

E3 2012, the “Ellen Page Edition”

L’E3 2012, per chi non lo sapesse, è la fiera dell’intrattenimento più importante del mondo e si è appena concluso. La musica è finita, i gentili signori sono pregati di avvicinarsi all’uscita, si spengono le luci, l’ultimo chiuda la porta per favore.

Noi intanto parliamo un po’ di quello che è stato annunciato, di quello che si è visto e magari pure di Ellen Page che quest’anno va molto a quanto pare, insieme ad un’altra roba che diciamo alla fine.

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Trofei e Achivements, benvenuti nel regno della frustazione.

Una delle novità che le console “next-gen hanno introdotto sono i “Trofei” e gli “Achievements“, ossia degli obiettivi da sbloccare andando avanti nel gioco. I primi sono per PS3, i secondi per Xbox 360. Per comodità li chiamerò sempre Trofei, tanto sono uguali per entrambe le console.

Alcuni di questi obiettivi sono legati, più o meno, all’abilità del giocatore, altri invece sono legati alla fantasia perversa degli sviluppatori del gioco.

Tutti, in ogni caso, generano dei sentimenti e sensazioni contrastanti nei giocatori: esaltazione, ossessione, soddisfazione, paranoia, amore, odio, fissazione, risate isteriche, pianti, gioia, perdita di liquidi da orifizi vari e soprattutto frustrazione…
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Nuove Console – Retrocompatiblità – Usato = Rettocompatibilità totale!

Rettocompatibilità

Qualche giorno fa mi è capitato di leggere un post, su uno dei soliti siti dedicati ai videogiochi, in cui si diceva che Jack Tretton, CEO di Sony Computer Entertainment America, non è d’accordo con la politica del blocco dei giochi usati, di seconda mano, sulle future console di nuova generazione. Possiamo dargli torto? No, assolutamente. Magari l’ha detto per piaggeria nei confronti di noi videogamer, magari l’ha detto perché ci crede davvero, o magari l’ha detto per fermare l’orda di videogiocatori imbufaliti che lo aspettano sotto casa per spaccargli le gambe, vallo a sapere… poi ha concluso dicendo che non è lui a decidere e che la casa madre Sony potrebbe pensarla diversamente… insomma Ponzio Pilato gli fa una pippa, a Tretton!
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SCUMM Bar

Sarà la nuova, ennesima primavera che arriva, nonostante i diluvi autunnali che flagellano la mia odiata padania, però in questo periodo mi sento un po’ nostalgico. E allora voglio dedicare un post alle avventure grafiche dei meravigliosi anni ’80 e ’90 che avevano letteralmente rapito noi nerd della prima ora.

Per contestualizzare, si parla del periodo in cui George Lucas non si era ancora rincoglionito, in cui per apprezzare un gioco dovevi avere anche tanta fantasia, in cui la tecnologia informatica era ancora abbastanza agli albori, quindi era più “semplice” innovare e inventare e, a causa della limitatezza di grafica e sonoro, si puntava molto anche sulla trama e il gameplay. Continua a leggere