In Ascensore con Ryan

Ryan

Correva l’anno 2011 e nelle sale usciva in sordina Drive di Nicolas Winding Refn.

Il film, minimal nella storia e nei dialoghi, ma non nell’impatto visivo e nell’azione, parla di uno stuntman, meccanico e autista prezzolato della criminalità che si trova invischiato in un doppio gioco di alcuni criminali che tentano di recuperare dei soldi… molti soldi.

Niente di originale, e niente di mainstream con effetti pirotecnici, scene d’azioni al rallenty e arti marziali che nemmeno Tekken, ma il protagonista Ryan Gosling ha creato un personaggio che-non-scherza-un-cazzo: monoespressivo, di poche parole, cazzuto come pochi. Non fraintendeteci, la monoespressione di Ryan in ‘sto film è espressione di bravura, mica è la monoespressione da tonno di Ben Affleck con nello sguardo il nulla cosmico delle sue capacità di attore, o quella mesta di Adrien Brody che gli è rimasta impressa dai tempi de “Il Pianista”, come le ombre sui muri a Hiroshima dopo l’esplosione della Bomba.

Insomma un gran film da vedere e rivedere solo perché è un gran bel vedere e emoziona con pochissimo.

Una delle scene clou è quella che da il nome a questa rubrica. Ryan (il suo personaggio, come dicevamo, è così cazzuto che non ha nemmeno un nome) è in ascensore con la tipa e un killer entra pronto a freddarlo. A Ryan basta uno sguardo di sbieco per sgamarlo, appena si ferma l’ascensore, fa scendere la tipa e comincia a pestarlo come un fabbro nanico del Signore degli Anelli pesterebbe una barra di Mithril per farne una bella spada. Ed è più o meno la fine che fa il cranio del Killer sotto le sapienti scarpate del buon Ryan che, finita la scena, si trova in ascensore in una pozzanghera di sangue e cervello.

Metaforicamente (per carità, siamo pacifisti Noi, non incitiamo la violenza) è quello che a volte ci piacerebbe succeda ad alcuni dei personaggi che, in un modo o nell’altro, ci deludono dopo averci illuso che quello che facevano era fico… due metaforiche scarpate in testa giusto per far capire che forse quella non è propriamente la strada giusta da intraprendere.

Quindi occhio a come ci si comporta e alle aspettative che si creano, un ascensore con dentro Ryan potrebbe fermarsi al vostro piano…

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

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Informazioni su MrChreddy

Nato da da padre Vic 20 e madre Amiga 500, è cresciuto negli anni '80 allevato da videogiochi, fumetti e film. La sua mente vaga ancora in quell'universo parallelo, mentre il suo corpo si muove in questo rimpiangendo di aver perso tutti i suoi giocattoli di quando era piccolo. Li avesse ancora, ora sarebbe milionario. Precisino della minkia fino al midollo, non è mai soddisfatto di quello che vede, legge, gioca e trova sempre qualcosa che non va o che si sarebbe potuto fare meglio in tutto quello che gli capita tra le mani. Ha la lingua più veloce del cervello, prima parla poi pensa a quello che dice. Anche ore o giorni dopo. Per fortuna le sue idee e paranoie trovano sfogo su questo blog e non sulle macchine di quelli che hanno rovinato i suoi miti d'infanzia. Spielberg e Lucas tirano un grosso sospiro di sollievo e ringraziano per la nascita di Nerds' Revenge, che non hanno voglia di cambiare macchina ogni settimana.

5 pensieri su “In Ascensore con Ryan

  1. Userei "Drive" come cura Ludovico per far capire a certi registi/sceneggiatori come minkia si fa un bel film con una storia semplice.

  2. brrrrrr…la sola idea di Drive con Ben Affleck….che si sforza di essere cazzuto…..me lo vedo…con la bocca semiaperta e il sopracciglio alzato…mette i brividi

  3. Posso chiedere se ce ne saràmai una su Akira Toriyama? Non so se sei mai stato fan di DragonBall,ma il suo cretaore lo sta decisamente rovinando con le sue ultime trovate,è un po’ il George Lucas dei manga

    • Ciao Mattia, sinceramente a me Dragonball piaceva all’inizio, diciamo fino al secondo torneo, poi non l’ho più seguito. Sempre uguale e sempre più noioso: nemico forte, Goku si allena, lo batte e arriva un nemico ancora più forte, Goku si allena, lo batte e così via a oltranza.

      Ero fan di Tpriyama quando faceva Arale e l’inizio di Dragonball, poi basta, ho perso qualsiasi interesse verso di lui e i suoi manga.

      • Ciao MrChreddy,scusa per la risposta a distanza di tempo.
        In effetti diveva finire con Frezeer,e sarebbe stato un ottimo finale a mio modesto parere,ma i fan lo hanno spinto a continuare.E devo dire che anche la saga di Cell non è mal riuscita.Il declino arriva quando,dopo aver cambiato “struttura” del manga ha cercato di tornare a Drangonball.Per me ha sbagliato,doveva scegliere: o la linea comica avventura di Dragonball,o il picchiatutto di Dragonball Z,non puoi saltare da uno all’altro.
        Buon per te che non hai continuato,se vedessi quello che sta facendo capiresti meglio perchè l’ho paragonato a Lucas.

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