Le mille e una Lara Croft

Da un piccolo sondaggio che ho svolto tra i lettori del blog che conosco personalmente è venuto fuori che qui parliamo un po’ poco di figa donne.

Così, mentre pensavo di che cosa avrei potuto parlare, visto che di donne ne capisco poco, è successo che, sulla nostra pagina di Facebook, una nostra fan cosplayer, Jennifer V., ci mandasse una sua foto nei panni della Lara Croft classica.

Pubblicando la foto mi è venuto da pensare, stranamente, di quanto fosse affascinante Lara nei primi giochi, fascino che è andato via via scemando nei giochi successivi.

Il primo Tomb Raider uscì nel lontano 1996 e fu una rivoluzione sotto molti punti di vista.

Innanzitutto il protagonista non era il solito macho armato fino ai denti, ma una ragazza molto provocante. Seconda cosa l’ambiente di gioco era completamente in 3D, ci si poteva muovere in ogni direzione. Terzo era un’avventura emozionante, appassionante e innovativa.

La protagonista del gioco era Lara Croft, un’archeologa esploratrice che, armata di 2 pistole, si infilava in rovine, grotte, anfratti alla ricerca di artefatti. Il gioco spopolò e lanciò Lara Croft nell’Olimpo dei personaggi dei videogiochi rendendola una vera e propria icona, al pari di altri miti quali Indiana Jones, per rimanere in tema, Jame Bond, l’UomoRagno e Super Mario.

La prima Lara era molto affascinante, nonostante a vederla ora sia sexy come i manichini di legno che usano i pittori. Per l’epoca, l’alba delle console 3D, era invece qualcosa di mai visto. Mi ricordo ancora i due momenti più emozionanti del primo gioco: l’arrivo e successivo scontro con il T-Rex e tutta la parte della gigantesca sfinge.
Il fascino stava nel fatto che Lara fosse un’algida stronza e determinata ragazza a pochi passi davanti a noi, potevamo farle fare quasi qualsiasi cosa, tranne raggiungerla. Potevamo solo star lì a fissarle il culo mentre correva verso il pericolo. Insomma, ti dava l’idea di farti un favore a farsi pilotare da te, ma che comunque avresti potuto fare solo quello. Per ripicca la facevo tuffare da posti altissimi sulle squadratissime rocce sottostanti.

Il successo del gioco fu immenso e, ovviamente, cominciarono a sfornare un sequel dietro l’altro migliorando il modello poligonale di Lara e vestendola, di volta in volta, a seconda dell’occasione. Ma il body di lycra azzurro, gli shorts marroni, il cinturone nero con la fibbia grossa come il coperchio di un tombino, gli scarponcini marroni con le stringhe rosse e lo zainetto rimane il mio costume preferito.

L’evoluzione del modello di Lara, di gioco in gioco, la rende sempre più definita, aumentano i poligoni, migliorano le texture, le ombre, la pelle, ma contemporaneamente il fascino scema.

Insieme al fascino di Lara, anche i giochi peggiorano, ma non la sua popolarità.

Le vengono dedicati due film con protagonista le tette di Angelina Jolie, di cui ho già parlato. Vengono prodotti fumetti con Lara come protagonista… in questa copertina, di Adam Hughes, assomiglia un po’ a Natalie Portman…

Action Figures…

Insomma tutto quello quello da cui si può lucrare viene buttato sul mercato.

Intanto Lara, e il marchio Tomb Raider, passa di mano in mano. All’inizio era prodotto da Eidos e programmato da Core Design, poi passa per le mani di Crystal Dynamics e infine arriva alla Square Enyx, quella dei Final Fantasy.

Questi passaggi non sono indolore, si portano dietro, come nella peggiore tradizione cinematografica, reboot, remake, sequel, spin off e prequel del primo, mitico, Tomb Raider. Così ora ci sono ben 3 diverse versioni della storia di Lara Croft, ignorando quelle dei film e dei fumetti.

L’ultima è per il gioco che uscirà nel 2013: “Tomb Raider – Lara Croft Reborn“, un altro reboot della saga, in cui una Lara ventunenne, che assomiglia un casino a Ellen Page, si trova vittima di un naufragio al largo delle coste giapponesi e comincia la sua prima avventura diventando poi l’avventuriera che conosciamo oggi.

Già dai trailer si vede che la formula è cambiata dai primi Tomb Raider, diventando una specie di Uncharted, quindi action a gogo, meno esplorazione. Insomma Uncharted ha copiato Tomb Raider e ora Tomb Raider restituisce il favore.

Vedremo se con il nuovo gioco Lara tornerà quella dei primi giochi e se riuscirà a farci emozionare ancora… la vedo dura, ma non si sa mai e sperare è ancora gratis.

Ringrazio ilVideogioco.com per alcune immagini del post.

Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

5 pensieri su “Le mille e una Lara Croft

  1. la prima volta che ho visto tomb raider quasi non ci credevo, fu davvero una rivoluzione. Cmq io la facevo schiantare sulle rocce quando non riuscivo a capire dove andare! E poi le facevo fare sempre quella mossa zozza in cui salendo su una sporgenza fa la verticale, ahahah (ecco la dose di commenti da pervertito/figa che ti serviva)

  2. Ciao Luca, la stessa identica cosa io, non poteva salire un gradino senza fare una verticale e la mandavo in giro a tuffarsi sull'asfalto :D

    Poi nel 2 mi faceva impazzire il "Ah-Ahhh" molto porno quando raccoglieva qualcosa XD

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