Addio a Ray Harryhausen un mito del cinema fantastico

Oggi non ci sarebbe dovuto essere un post perché ieri sono rientrato tardi, ero stanco e non ero dell’umore giusto.

Poi ho letto la notizia della morte di Ray Harryhausen, alla tenera età di 93 anni, e un paio di cose da dire oggi mi sono venute in mente.

Per quelli che non sanno chi è Ray Harryhausen, posso solo dire che è forse colui che ha più contribuito agli effetti speciali nella storia del cinema ed è diventato leggenda. Pensando a lui mi vengono in mente la magia e alla maestosità della settima arte.

Ormai lo dimentichiamo o lo diamo per scontato, io per primo, ma ai film oltre al regista e agli attori ci lavorano, oggi, un migliaio di persone, basta vedere quanto durano i titoli di coda di un film per rendersene conto.
Una volta ci lavorava molta meno gente, ma era tutti artigiani enormemente bravi e, oltre agli effetti speciali, costruivano enormi set spettacolari, che sembravano veri, che coinvolgevano il pubblico e lo convincevano che in quelle due ore, le immagini sullo schermo erano vere. Basti pensare alla corsa delle bighe di Ben Hur o a tutto Cleopatra per rendersi conto… poi li paragoni mentalmente a robe come le scenografie di Cappuccetto Rosso Sangue e ti sale su un nervoso che speri che a qualcuno venga il cagotto forte mentre è bloccato in macchina e non può uscire.

La stesa cosa vale per Ray Harryhausen e i suoi pupazzetti, li costruiva e li spostava di un millimetro a fotogramma per creare del movimento, mesi di lavoro per pochi secondi di film. Era il genio della Tecnica a Passo Uno anche chiamata Stop Motion.

Ha lavorato ad un sacco di film, alcuni entrati nella storia e che senza di lui magari sarebbero già dimenticati da un pezzo. Parlo di film come Scontro Di Titani (1981), Gli Argonauti (1963), Il Viaggio Fantastico Di Sinbad (1973), Sinbad E L’Occhio Della Tigre (1977), per citarne alcuni.

È anche grazie a lui che adoro il cinema. Da piccolo, ero alle elementari, vidi Scontro Di Titani e mi spaventò, mi emozionò e mi stupì vedere quelle creature fantastiche e mostruose allo stesso tempo interagire, muoversi e combattere contro gli attori in carne ed ossa. La Medusa di Scontro Di Titani me la sono portata dietro per qualche notte insonne.
Probabilmente senza quei film ora non sarei qui a scrivere… immagino che ora molti lo odino.

Certo la sua tecnica è superata adesso, soppiantata dalla computer grafica, ma fino agli anni ’90 era l’unica che si poteva usare se si volevano degli essere non umani credibili in un film. Rivedere i suoi film adesso fa ridere, ma se per un attimo si riesce a estraniarsi e a vedere la battaglia contro l’esercito di scheletri de Gli Argonauti con gli occhi di un uomo del 1963, forse si riesce a capire quanto grande è stato il suo lavoro e quanto il cinema degli effetti speciali debba a Ray.

Lo ha omaggiato la Pixar in Monster And Co. chiamando Harryhausen il ristorante più in della città.
Il suo nome, o meglio il cognome, appare anche sul pianoforte de La Sposa Cadavere e ci mancherebbe altro che Tim Burton non gli rendesse grazie.
Sam Raimi lo ha ricordato con l’esercito di scheletri ne L’Armata Delle Tenebre e lo stesso ha fatto Peter Jackson nel suo Signore Degli Anelli animando i troll con le movenze delle miniature di Ray.
Insomma, chiunque abbia la passione per il cinema fantastico, qualcosa deve anche a Ray Harrihausen.

Addio Ray e grazie di tutto.

 

 

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Scritto da: MrChreddy

"Sono la prova scientifica che si può vivere una vita intera in completa assenza di cervello"

2 pensieri su “Addio a Ray Harryhausen un mito del cinema fantastico

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